Vincent guardò l'orologio, per l'ennesima volta, poi alzò la testa verso il cielo.
Il colore plumbeo delle nuvole non prometteva sereno, ma non aveva voglia di rientrare, stava aspettando qualcuno.
Quando arrivò, il cuore gli saltò in gola.
Gilbert si fermò davanti a lui, senza fiato per la corsa fatta e lo guardò preoccupato.
"Scusa, Vince, ho fatto tardi. Stavi aspettando da molto?"
Chiese. Vincent scosse il capo.
"Ti aspetterei anche all'infinito, Gil"
Scherzò.
La prima goccia di pioggia gli colpì il volto proprio nel momento in cui Gilbert, sorridendo, gli sfiorò la guancia con le labbra.