Vincent si pente di essere entrato in bagno e di essersi guardato allo specchio. Non ha un brutto aspetto, il problema sono solo i suoi capelli. Sono un vero disastro, più del solito: gonfi, arruffati e pieni di nodi. Ha cercato di radunarne una manciata per sistemarli, ma anche solamente provare a prendere una singola ciocca, si è rivelata un’impresa.
Emette un sospiro, piegandosi leggermente, mentre si passa una mano tra i capelli. Ciò lo lascia con il dolore e alcune ciocche cadute mentre è costretto a tirare attraverso i nodi. Non è piacevole rispetto alla maggior parte delle mattine e ora teme persino di dover usare la spazzola che lo sta aspettando sul lavandino. Ma quale altra scelta ha?
Sbadigliando, si chiede se possa bastare bagnare la testa sotto un getto d'acqua. Ciò aiuterebbe, giusto?
Così inizia a lavarsi i capelli. Cerca di spazzolare lo strato superiore, poiché non vuole ancora attraversare gli strati più profondi, sapendo che dovrà solo prepararsi a strapparsi i capelli.
"Vince?"
Quando sente il suo nome, le sue braccia cadono di lato. La sua testa si gira verso la porta del bagno e gli occhi eterocromatici si posano su Gilbert. Vincent non è sorpreso di vederlo già vestito e gli fa un sorriso stanco.
"Da quanto tempo sei sveglio?"
"Un paio d'ore. Ti ho lasciato la colazione da scaldare al microonde"
"Grazie"
Non è stato sorpreso di sentire neanche quello.
"Mi sono alzato un po' tardi. Sarò pronto in un minuto"
Mente, ma non gli piaceva farlo aspettare. Il suo sguardo si è concentrato su suo fratello e vede che lo sta fissando. Gli occhi dorati sono puntati su di lui, in silenzio. Quello a cui sta pensando, Vincent può solo immaginarlo.
"I tuoi capelli sono un casino stamattina"
Non si aspettava che facesse un'osservazione così ovvia come quella. Quasi gli fa venire voglia di ridere. Sbuffa e ridacchia, trovando difficile impedirsi di alzare gli occhi al cielo.
"Ma davvero? Accidenti, se non me lo avessi detto, non lo avrei mai notato. Come farei senza di te, Gil”
Gilbert lo guarda con rimprovero, poi si fa scappare una risatina per il commento.
Staccandosi dallo stipite della porta, si fa spazio nel bagno, fermandosi proprio dietro Vincent. Il suo sguardo va da lui allo specchio, dove i loro occhi si incontrano sui loro riflessi.
“Posso aiutarti?"
"Vuoi pettinarmi i capelli?"
Non intende sembrare scioccato, ma quel tipo di frasi gli suonano strane. Soprattutto se sono da parte di Gilbert dato che lui, più di tutti, non riesce mai a sistemarsi i capelli come vorrebbe. Ma lo rende felice sapere che Gilbert voglia aiutarlo.
Vincent sorride.
"Sì, se vuoi"
Il più piccolo scrolla le spalle, prende la spazzola e la passa a Gilbert.
"Buona fortuna. Stai solo attento a non strattonarli troppo, ok?"
Gilbert annuisce mentre prende l'oggetto in mano. Sembra fermarsi mentre gli occhi si fissano sull'oggetto per un momento. Vincent poi sente la spazzola sul suo collo e scompare tra i capelli. Le dita di Gil cercano di farsi strada nel caos dei grovigli chiari. Vincent sibila mentre suo fratello scioglie uno dei nodi con una certa difficoltà.
"Ahia!"
"Scusa"
"Non importa, tranquillo. Continua."
Gilbert aspetta qualche istante prima di riprendere. Questo si ripete di tanto in tanto: Gil colpisce una ciocca di capelli e deve darci una piccola spinta. Sembra aver capito, perché dopo un po' il dolore diminuisce e quasi non sembra nemmeno che stia spazzolando quelle parti più impicciate. Mentre va avanti, Vincent inizia a rilassarsi, godendosi la sensazione della mano di Gilbert che gli accarezza la testa. I movimenti fluidi lo mettono a proprio agio e chiude gli occhi.
Desidera che ciò possa essere fatto mentre giace a letto. Senza la spazzola, solo Gilbert che lo accarezza dolcemente. Il pensiero di chiedergli di farlo stasera gli viene subito in mente.
Il sorriso contento sul suo viso non passa inosservato all'altro. Tace, decidendo di godersi l'espressione sul viso del più piccolo.
Quando arriva agli ultimi frammenti di capelli, dubita che il fratellino sia persino consapevole che abbia quasi finito. Decide di prendere più tempo, spazzolando le parti già pettinate per indulgere in questo momento tranquillo. Una volta terminato, appoggia la spazzola sul lavandino. Gli occhi di Vincent lo guardano attraverso il riflesso. Gilbert resta in silenzio, allungando la mano per prendere gli elastici. Vincent gli lancia uno sguardo confuso, non si aspettava che gli avrebbe persino legato i capelli.
Il più piccolo pensa che forse dovrebbe restituire il favore. Non oggi, un altro giorno, magari.
"Fatto!"
Avverte Gilbert e Vincent scuote la testa per testare le piccole fasce che gli tengono i capelli. Quando li trova stabili, nessun elastico si allenta o ciocche che sporgono, sorride. Scatta in piedi e si volta per guardare suo fratello.
"Grazie mille"
Il sorriso sul suo viso si illumina mentre parla. Vincent afferra la mano di Gilbert, si mette sulla punta dei piedi e poi appoggia un lieve bacio contro la sua guancia, facendolo arrossire. Gli piacerebbe fare di più, ma non vuole che nessuno dei due finisca per "distrarsi", come dice Leo, prima di mettersi al lavoro.
"Vado a finire di prepararmi"
Aggiunge Vincent mentre lo lascia andare. Rimangono fermi a fissarsi prima di uscire insieme dal bagno.