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Autore: God_Eden_Imperial    05/03/2021    0 recensioni
Dal testo:
"Sono qui...sono qui, Vince"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Non voglio lasciarti..."
Sussurra Gilbert all’orecchio di Vincent mentre lo baciava e lo accarezzava. Vincent aveva chiuso gli occhi, concentrandosi sulle azioni di Gilbert solo con gli altri sensi.
"Nemmeno io"
Rispose Vincent, gemendo il nome dell'altro e mettendogli le braccia attorno al collo. Gilbert lo strinse forte e gli passò una mano sulla schiena, mentre gli baciava il collo e le spalle, facendolo sospirare di piacere. Vincent fissò i suoi occhi dorati che tanto amava e sorrise, passando le dita attraverso le ciocche scure dei capelli di Gilbert.
"Sei così bello"
Mormorò e fu catturato in un bacio appassionato e lussurioso, dove la sensazione delle labbra di Gil era morbida come petali di rose. Quando si separarono, Vincent arrossì di botto, rabbrividendo quando si rese conto che Gilbert lo stava fissando amorevolmente
"Non...non guardarmi cosi"
Bisbigliò, la sua voce quasi impercettibile. Gilbert ridacchiò.
"Perché non dovrei?"
Gli diede un altro bacio, poi iniziò a leccargli il collo.
"Preferisci questo?"
Vincent gemette piano, non rispondendo realmente alle prese in giro di suo fratello. Gilbert si abbassò e continuò a scendere. La sua lingua calda tracciava un percorso dal suo petto, all'ombelico, poi iniziò a baciargli il ventre scoperto. Si lamentava, Vincent, piagnucolava il suo nome, il suo respiro stava diventando sempre più instabile e stava lentamente perdendo il controllo. Gilbert non poté fare a meno di sorridere a una visione così erotica. Successivamente, fece scivolare una mano tra le gambe del fratellino e iniziò ad accarezzare lentamente. Il più piccolo afferrò le lenzuola e chiuse di nuovo gli occhi.
"Vince"
Lo chiama in un sussurro.
"Voglio che mi guardi. Apri gli occhi"
Ordinò e Vincent fece come gli era stato detto, non voleva disobbedirgli...non sarebbe mai riuscito a dirgli di no, dopotutto.
"Sarebbe stato speciale o te ne sei dimenticato?"
Quegli occhi dorati incatenarono i suoi e non volevano lasciarli andare. Vincent annuì, mentre guardava Gilbert sfilargli i pantaloncini del pigiama assieme ai boxer.
"G-Gil "
Esclamò Vincent, avvampando, preso alla sprovvista. Il maggiore lo ignorò, andando a leccare rapidamente l'erezione, decidendo di andare un po' oltre.
"Gil..."
Sospirò ancora, imbarazzato.
"Allarga le gambe"
Ancora una volta, Vincent fece come gli era stato detto. Anche se era Gilbert, il suo prezioso fratello, si vergognava, quindi, istintivamente, mise una mano sulla sua erezione per coprirsi da quello sguardo lussurioso. Gilbert sorrise addolcito.
"Non cambierai mai, Vince"
Mormorò, mentre baciava la sua mano e la spostava. Si mise a leccare l'apertura, spingendo la lingua sempre più a fondo. I suoni bagnati che provenivano dal fratellino gli fecero perdere completamente la testa. I suoi gemiti erano forti, l'eccitazione stava diventando sempre più potente nel suo corpo e il sangue scorreva più veloce nelle sue vene.
Chissà quanto tempo passerà prima che ci riuniremo così, Gil.
"G-Gil, per favore"
Piagnucolò. Voleva essere preso e l'altro ragazzo lo sapeva, quindi iniziò a prepararlo. Prima inserendo un solo dito, dopo con un secondo a forbice dentro di lui, e poi con un terzo per abituarlo all'intrusione, alleviando il dolore con un bacio lento che ha fatto desiderare a Vincent sempre di più. Stava muovendo la mano per compiacere il ragazzo sotto di lui, che ora gemeva senza controllo.
"Adoro vederti così, Vince"
Ammise Gilbert, nient'altro che un sussurro che accarezzava l'orecchio del suo fratellino. Vincent lo tenne stretto, non voleva separarsi da lui. Affatto. Voleva stare con lui per sempre. Voleva vedere il mondo con Gilbert; ancora meglio, l'universo. Ma sapeva di non potere e questo gli spezzava il cuore. Ma non erano necessarie parole quando Gilbert entrò in lui. All'inizio fu gentile, tenendogli la mano e fissandolo affettuosamente. Presto iniziò a spingere, sempre più in profondità, sempre più velocemente. Non spostò mai gli occhi dal viso del più piccolo e fu colpito dalla sua espressione adorabile, dai suoi occhi chiusi, dalle sue guance arrossate e dalle sue labbra dischiuse, bagnate e gonfie.
Il suo sguardo innocente era il ritratto dei suoi sogni erotici più privati.
"Dimmi che sarai vicino a me...per sempre...ti prego"
Pianse Vincent, lacrime salate che gli scorrevano sulle guance.
"E' una promessa…ci sarò sempre"
Ansimò Gilbert.
"Ogni volta che avrai bisogno di me"
Il suo respiro era ora pesante e instabile.
"Ogni volta"
Gemette baciandogli le lacrime, facendo attenzione a non lasciar andare Vincent che si strinse più a lui, lasciando che il piacere prendesse completamente il possesso.
Dopo alcune scariche di piacere, raggiunse l'orgasmo seguito da Gilbert che soffocò un lungo gemito, al contrario di Vincent che non si preoccupò di zittirsi.
Il suo corpo rabbrividì quando il maggiore uscì da lui per potersi sdraiare al suo fianco. Entrambi ansimavano riprendendo fiato.
"Gil…"
Lo chiamò aprendo piano gli occhi e voltandosi a guardarlo. Gilbert gli sorrise, abbracciandolo e stringendolo a se
"Sono qui...sono qui, Vince"
   
 
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