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Autore: Solangeloistheway    06/03/2021    0 recensioni
AU. Nico ha appena scoperto che sua sorella è morta e scappa nei bagni della scuola, dove incontrerà un ragazzo...
-è una storia un po' triste ma secondo me rispecchia molto i sentimenti di Nico, enjoy
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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NAUFRAGI

Nel bagno della scuola i singhiozzi rimbombavano.
Erano i bagni dell’ultimo piano, dove non andava mai nessuno perché in quel piano non c’erano classi, solo i magazzini dei bidelli e quel bagno. Ah, giusto. Non c’era nessuno tranne un ragazzino minuto dai capelli e occhi neri, seduto per terra contro il muro sotto la finestra a piangere. Nico cercava di trattenere i singhiozzi, ma quelli ritornavano in continuazione. Era solo. Anzi, si sentiva solo, il che è molto diverso perché sentirsi soli significava che anche quando sei circondato di persone non ti senti importante per nessuno. L’unica persona che per lui era importante era morta quella mattina. Glielo avevano comunicato circa un’ora fa, con delle parole che non scorderà mai nella sua vita: “tua sorella, Bianca, non c’è più. Mi dispiace”. Ecco, lì, in quel preciso momento il suo cervello aveva smesso di funzionare: non poteva essere morta, era semplicemente impossibile. Ma Bianca soffriva di cancro e alla fine, non ce l’aveva fatta. Lei, che aveva combattuto tutta la vita, che non aveva mai smesso di essere forte, che nonostante la malattia e la morte della madre aveva sempre voluto bene a suo fratello e ad Hazel, la loro sorella che avevano adottato da circa un anno, non poteva non esserci più. Semplicemente non poteva. Come poteva una persona che aveva lasciato un segno così grande nel mondo essere andata via? Come poteva avergli fatto questo?
Nico cercava di trattenere le lacrime ma quando ci provava e chiudeva gli occhi rivedeva il suo sorriso che lo metteva sempre di buon umore e riaprendoli scopriva che quel sorriso non c’era più. C’erano solo quegli orrendi lavandini e il pavimento sporco del bagno dell’ultimo piano. Non seppe quanto tempo passò a piangere lì, ma ad un certo punto sentì un rumore di passi. Cercò di calmarsi e fare silenzio, sperando che la persona non si accorgesse di lui e se ne andasse. Ma un ragazzo varcò la soglia del bagno e lo vide lì a piangere. Nico era sicuro di averlo già visto, era Will Solace, un ragazzo che andava in una classe di un anno avanti alla sua.
-hey, ciao- disse il ragazzo imbarazzato
-ciao- rispose Nico cercando di asciugarsi le lacrime abbassando lo sguardo.
-perché piangi? –
 "che domanda stupida" pensò Nico "lo vengo a dire proprio a te! Ma non hai pensato che volessi stare in pace?"
-non sono affari tuoi- disse senza guardarlo.
-ah ok- il corvino non sentì rumore e quasi sperò che se ne fosse andato, ma sentì un movimento accanto a sé e vide che il ragazzo biondo gli si era seduto accanto. Non dissero niente per un po’ ma almeno Nico aveva smesso di piangere. -sei sicuro che non mi vuoi parlare? - a quella domanda il più piccolo vacillò. Dopo un primo momento di stizza in cui volle mandarlo al diavolo, si accorse che effettivamente aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi e dire ciò che sentiva, ma non aveva amici lì a scuola e dovevano passare alcune ore prima di potersi confidare con Hazel. Certo, Will era praticamente uno sconosciuto per lui, ma non lo aveva mai visto insultare nessuno, né  prendere in giro, anzi, spesso era stato gentile proprio con chi soffriva di bullismo. Sembrava una brava persona. Il ragazzo abbassò lo sguardo. Dapprima non sapeva come cominciare e si aprì a poco a poco con Will raccontandogli della malattia di Bianca e della sua morte; Will era un bravo ascoltatore, non interrompeva mai e lo guardava con attenzione. Allora Nico fece un passo indietro e gli raccontò tutta la storia, ovvero il trasferimento dall’Italia, la morte di sua madre, il distaccamento di suo padre dopo, l’adozione di Hazel, l’unica a cui volesse bene in famiglia ormai. Quando finì di raccontare il biondo fece qualcosa che non si aspettava: lo abbracciò. Non era abituato, non veniva abbracciato molto spesso perché tutti sapevano dell’odio che provava nei confronti del contatto fisico, ma stavolta lo ricambiò.
Si strinsero forte e in quell’abbraccio Will cominciò a raccontare la sua, di storia: anche lui aveva avuto delle perdite in famiglia ovvero Michael e Lee, i suoi due fratelli più grandi. Erano morti da tempo in guerra ma in famiglia si sentiva ancora la loro mancanza nonostante tutti avessero superato la cosa. Nico lo strinse ancora più forte. Aveva trovato qualcuno che lo capiva, che sapeva cosa voleva dire soffrire. Sembravano due naufraghi che, dopo che la corrente li aveva trasportati lontano dalla loro isola di felicità, si aggrappavano l’uno all’altro per non affogare in quel mare di dolore che se si fossero lasciati andare li avrebbe portati giù, dove l’aria manca, dove non c’è luce, dove non c’è possibilità di risalire: solo buio, profondità e paura.

note dell'autrice:
ciao a tutti, è la primissima fanfiction che posto qui, ho tantissima ansia.
spero che vi sia piaciuta, sono abbastanza critica con quello che scrivo 
   
 
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