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Autore: Dameda_    09/03/2021    0 recensioni
Non è tutto oro quel che luccica. I personaggi del mondo Pokémon mostrano solo ciò che ai loro fan interessa vedere. Ma dietro a quella facciata si nascondono dubbi, paure, insicurezze, problemi di cui nessuno sa l'esistenza se non loro stessi. Riusciranno a liberarsi dal peso che portano oppure no? La storia è incentrata sui personaggi più celebri nelle varie regioni.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Threesome | Contesto: Videogioco
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GALAR – KELFORD

 
Azzurra è la prima ad arrivare. Ha tre bagagli, riempiti principalmente da vestiti e accessori nuovi. Il clima di Hoenn, la nazione più calda, è completamente differente da Galar, che fa concorrenza a Sinnoh per le temperature gelide. Sonia la raggiunge poco dopo, con un solo trolley.
Menomale che ti avevo detto di portare solo lo stretto necessario, Azzurra.
Sonia, questo è lo stretto necessario, non sai quanti bei vestiti ho dovuto sacrificare.
La giovane professoressa Pokémon scuote la testa.
Dove sono i ragazzi?
Non sono ancora arriva-“
Neanche il tempo di finire la frase, che le due vedono i loro capelli scompigliati da una fortissima raffica di vento. Entrambe alzano il capo e osservano un Charizard volare maestosoe compiere innumerevoli acrobazie nel cielo. Ad un certo punto, il Pokémon plana in picchiata verso il basso, ma prima di schiantarsi al suolo si ferma e fa scendere Dandel, che lo racchiude in una Pokéball.
 
WOW IL CAMPIONE!”
SEI FANTASTICO DANDEL!
IT’S CHAMPION TIME!!!
 
Una folla di ammiratori aveva assistito alla scena. Per tutti loro, Dandel era davvero l’eroe di Galar. Urlavano il suo nome e lui aveva un’espressione trionfante in volto. Firmò tutti gli autografi, scattò i vari selfie, e poi, appena i suoi fan si dileguarono, si avvicinò alle sue amiche, entrambe rassegante.
“Devi fare ogni fottuta volta questa sceneggiata?
Azzura, it’s always Champion time!” e mette in pratica, ancora una volta, la sua famigerata mossa.
La modella scuote la testa e sbuffa. “Cominciamo bene.” pensa.
Sonia sorride e guarda con ammirazione Dandel. Infondo, lei è una dei suoi più grandi fan, tanto da appendere i suoi poster nel laboratorio.
Ma poi come ti sei conciato?” continua Azzurra.
Sono con la mia divisa ufficiale da Campione, così anche gli abitanti di Hoenn mi potrà riconoscere. Il mio mantello volerà in alto anche lì.
Azzurra lo squadra, ma rimane in silenzio per non infierire.
Sapete dov’è Laburno?” chiede Sonia.
Sono qui, e sono orgoglioso di essermi perso il solito show di Dandel – cinge la schiena di Azzurra con le braccia – Quando partiamo?
Azzurra si scosta infastidita. Dandel non risponde, sia perché non sa la risposta sia perché il comportamento flirtante di Laburno nei confronti di Azzurra lo turba. Tuttavia non voleva rovinare la vacanza a nessuno, quindi decise di non fare scenate al Capolaestra.
 
Proprio adesso, draghetto!

Sonia indica un grande battello. Sul ponte vi era scritto a caratteri cubitali “MOTONAVE MAREA”. L’imbarcazione attracca al porto di Kelford ed un uomo scende da essa per avvicinarsi al gruppo di amici. L’uomo sceso dalla MN Marea era anziano, circa una settantina d’anni, bassino, calvo e barbuto. Sulla sua spalla era posato un piccolo Wingull.

Salve stimati Allenatori, io e la mia cara Peeko vi diamo il benvenuto sul nostro battello. Siamo lieti che abbiate scelto di viaggiare con noi. Il raggiungimento della meta avrà una durata di circa un giorno. Sarà meglio che non soffriate il mal di mare, perché dovremo inoltrarci in acque perigliose. Oh, che sbadato! Non mi sono ancora presentato, sono Marino, il Capitan Marino, a vostra totale disposizione.
PEEKO-PE
Siamo onorati di far la vostra conoscenza, Capitan Marino – interviene Sonia – è un’onore viaggiare con voi. Quand’è che dovremo salpare?
Il Sig. Marino controlla il suo orologio.  “CORPO DI MILLE WAILORD! – urla –SIAMO IN RITARDO! FORZA, A BORDO!
PEEEEEKO!
SISSIGNORE”  grida Laburno.
 
In men che non si dica, i quattro amici e il sig. Marino salpano per Hoenn. La M/N MAREA era un gioiellino. Era dotata di ogni comfort: suite lussuosissime, cucina prelibata, un minigolf, una sala cinema e una sala con vasche idromassaggio. Dal momento che c’erano pochissimi passeggerei, praticamente la motonave era a loro completa disposizione.
Neanche il tempo di portare i propri bagagli nelle rispettive cabine che Azzurra era già sul ponte a prendere il sole. Indossa un cappello di paglia decorato da un fiore di ibisco, un bikin rosso, di cui la parte superiore faceva risaltare le forme del suo seno prosperoso, mentre la parte posteriore era coperta con pareo. Era davvero bellissima. Si stese su una brandina e iniziò a scattarsi delle foto che i suoi fan di Pokégram avrebbero sicuramente apprezzato.
 
Sonia, invece, era rinchiusa nella sua cabina a studiare una mappa di Hoenn per focalizzare i luoghi in cui si trovavano i templi dei Golem leggendari.
 
Laburno e Dandel condividevano la cabina ma stranamente non consumarono come solevano fare. Da un momento all’altro sarebbero potute entrare le ragazze e loro, o meglio dire Laburno, non voleva essere colto in fragrante. Inoltre, anche se non voleva darlo a vedere, Dandel era ancora amareggiato per la situazione. I due passano la giornata del tragitto parlando lo stretto necessario, con Laburno che sembrava vivere in funzione di Azzurra e con Sonia che cercava sempre di trovarsi vicino a Dandel.
Tutto sommato si divertirono abbastanza, soprattutto per certe stecche di Laburno al karaoke.
 
La notte, il Capopalestra di tipo Drago va nella stanza della modella. Azzurra sapeva benissimo che Laburno stesse recitando, e aveva anche percepito la sofferenza di Dandel , nonostante lui cercasse di non mostrarla. Tuttavia, non voleva affrontare la questione dell’omosessualità del giovane Capopalestra fino a quando non sarebbe stato pronto. Inoltre non sopportava l’idea di essere  oggettificata da un uomo. Quindi decise di reggere il gioco a Laburno fingendo di credere alla sua infatuazione, rifilandogli però un due di picche. Appena Laburno varca la soglia della cabina, Azzurra, con espressione decisa, prese coraggio e dice:
 
Laburno, no. Ci conosciamo da una vita e io non voglio rovinare la nostra amicizia con qualcosa che io non provo per te. Apprezzo, ma no. Mi dispiace. Solo amici.
 
Laburno, abbastanza seccato, chiude le mani in pugno e pronuncia un semplice “Va bene.”. Ma prima di chiudersi la porta dietro di sé, esclama “Dimentica tutto, amici come prima.”.
 
Azzurra, rimasta da sola nella sua cabina, emette un sospiro di sollievo. Si stende sul letto ed osserva il soffitto. In due giorni, ha mangiato solo qualche bacca. Al ristorante ha spezzettato il cibo e ogni volta che portava un boccone alla bocca, iniziava a parlare, in modo che gli altri non si rendessero conto del fatto che non stesse mangiando. Lo stomaco le brontolava, ma no, non poteva ingerire del cibo, assolutamente no. Prese due pasticche di benzfetamina e poco dopo un sonnifero per addormentarsi.
 
Dandel piange, ma appenaLaburno rientra nella sua stanza, si nasconde la faccia con un cuscino. Il Capolaestra di Tipo Drago si spoglia, spegne le luci e si infila sotto le coperte del suo letto. Si trovano in letti singoli separati ma nessuno dei due riesce a dormire.
 
Dandel…” Laburno si gira verso Dandel, che dal suo canto ha ancora la faccia nascosta.
 
“…”
 
Io amo solo te.
 
Dandel serra i denti per evitare che i suoi singhiozzi possano sentirsi, ma dal suo viso continuano a sgorgare lacrime. Laburno, che attendeva una risposta, credde che l’ex Campione si fosse addormentato, e così non proferì più parola.
 
Il giorno dopo sarebbe tornato tutto come prima.
   
 
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