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Autore: Kiahb26    27/08/2009    7 recensioni
Piccolo sequel di 'Punti d'appoggio'. Starsky fa ad Hutch un regalo molto particolare
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Cadeau (Regalo)
Personaggi: Starsky/ Hutch, Dobey e un regalo respirante chiuso in un pacco!
Generi: Romantico, Commedia
Rating: Verde
Avvertimenti: Slash, One-shot, What if?
Note dell’autrice: Eccomi tornata! Prima di tutto mi scuso per aver pubblicato solo adesso ma ho un po’ di problemi alla vista e sto evitando accuratamente di applicarmi per non aggravare la cosa. Detto questo, questa nuova One-shot è un piccolo sequel di ‘Punti D’appoggio ’ sono sicuramente andata OCC (quando mai xD) ma mi andava di scrivere qualcosa di leggero e che potesse essere in un certo qual modo divertente. E’ dedicata come sempre a Isi, Isult, Mariposa e anche a Melina (che pure senza connessione ci segue) sperando di strapparvi almeno un sorriso.

Buona lettura Kia.

 

 

-Capitano, capitano posso parlarle un momento?-

Dobey si voltò verso Starsky guardandolo interrogativo,il moro lo stava praticamente rincorrendo!

Aggrottò le sopracciglia fermandosi nel bel mezzo del corridoio della centrale facendo un cenno d'assenso.

Starsky gli si fermò di fronte piegandosi in avanti per riprendere fiato.

-Dave a cosa devo tutta questa fretta?- chiese curioso.

Solitamente fra lui e Hutchinson non si sapeva chi facesse più in fretta a svignarsela o a fingere di non averlo sentito quando era lui che cercava loro.

-Avrei...anf... bisogno che desse a me e Hutch un permesso…per staccare una mezz'ora prima oggi…- ansimò Starsky riprendendosi almeno un po' dalla sua corsa sfrenata.

Dobey corrugò la fronte –E perché?- chiese giustamente.

Dave si passò una mano fra i capelli, e a Dobey sembrò in imbarazzo –E’ una cosa importante…devo…accompagnare Hutch a prendere una cosa.-

Il capitano inclinò appena il viso –E non può andarci da solo?- chiese nuovamente incrociando le braccia e studiando a fondo il suo uomo.

Stavolta Starsky sospirò e Dobey fu completamente convinto che si, proprio David Starsky era in imbarazzo!

-No, non può perché è una sorpresa…- spiegò goffamente il moretto gesticolando.

-Un regalo quindi…- Dobey annuì vedendo Starsky sussultare.

 “Bingo” pensò cercando di non lasciarsi sfuggire un sorrisino.

Da quando erano tornati dalla loro 'vacanza' aveva notato che c'era qualcosa di nuovo fra loro.

Era strano nell'insieme, perchè niente nel loro comportamento era cambiato in presenza d'altri ma Harold avrebbe giurato di aver visto una scintilla più luminosa del solito nei loro occhi insieme all'inciampare sempre più frequente di Hutchinson e ai rapporti decisamente illeggibili o assurdi di Starsky .

Non sapeva come aveva fatto a captarlo, forse per il semplice fatto che per lui quei due zucconi erano paragonabili a dei figli.

Diede un colpetto di tosse per fingere di pensarci su.

Ma si, poteva anche mettere un po' sotto torchio Starsky, era un poliziotto anche lui dopotutto no?

E poi quei due da bravi 'Gatto e Volpe' che erano si divertivano sempre a combinargliene qualcuna delle loro.

Si, decisamente aveva il dovere di torchiare un po' quella testa calda di Starsky!

 -Dave sai che non posso darvi un permesso per una cosa del genere… - disse con il tono più serio che trovò.

Starsky emise un mezzo gemito che Dobey trovò parecchio buffo -Ma è un regalo respirante capo, chiuso in una scatola! Ho bisogno che ci dia questo permesso…per favore!- lo supplicò.

Dobey sentì il divertimento salire alle stelle, Starsky che lo supplicava per un permesso!

Non ci avrebbe creduto se non l'avesse sentito con le proprie orecchie!

-Cos'è? Gli hai regalato una donna chiusa in un pacco? Pensavo si usasse farlo solo per gli addii al celibato...e a quanto ne so Hutchinson non si sposa.-  continuò infatti il capitano asciugandosi il viso con un fazzoletto nascondendo il sorriso decisamente divertito che gli si era formato sulle labbra nel vedere la reazione del moro.

Era quasi sicuro che fosse arrossito lievemente ed infatti sbatté gli occhi perplesso, per accertarsene.

Era impossibile che fosse arrossito per la battuta sulla donna, la fama di sciupa femmine che avevano lui e Hutch li precedeva e loro solitamente ci ridevano su.

Era forse perchè aveva capito che il regalo, ad Hutch, lo stava facendo lui?

Possibile, molto possibile.

-Non gli ho regalato una donna capo, è un animale...- borbottò Starsky svuotando il sacco a malincuore.

A quanto pareva quel giorno Dobey era la reincarnazione della Santa Inquisizione al completo!

Non solo aveva indovinato che il regalo era suo, aveva fatto insinuazioni decisamente compromettenti!

"Tkz...non regalerei mai una donna in un pacco ad Hutch..." pensò con una punta di gelosia.

Hutch era il SUO uomo!

Però effettivamente avrebbe potuto nascondersi in un pacco dentro il Venice…

-Starsky un po' d'attenzione per Giove!!!-

La voce tonante di Dobey lo fece sussultare -C-cosa...?- balbettò.

Doveva essersi perso un pezzo di discussione mentre era impegnato a ‘pensare’.

Dobey sbuffò -Ho detto che va bene, potete staccare mezz'ora prima a patto che la recuperiate domani, mi sentirei un mostro sapendo che il tuo regalo è arrivato stecchito a destinazione.-

David si ritrovò a sorridere come un idiota e fu solo per autocontrollo che riuscì a impedirsi di abbracciare Dobey -Grazie capo! Grazie davvero!-

Dobey alzò un sopracciglio facendogli cenno di andarsene -Sparisci prima che cambi idea.-

Il riccio annuì con foga -Certo, grazie di nuovo!-

Schizzò via riprendendo a correre facendo sbraitare un paio di poliziotti.

E Dobey si concesse finalmente di sorridere divertito.

-Un pazzo...e pure innamorato, un unione micidiale.- mormorò scuotendo la testa e andando verso la sala mensa.

C'era un detto che diceva 'Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco' ma lui era sicuro di poterlo dire 'Gatto' ed era anche parecchio contento per quei due.

Infondo l’amore era come una roulette, non si sapeva mai dove si sarebbe fermato.

 

***

 

-Starsk mi vuoi spiegare dove stiamo andando e perché ho questo foulard in faccia?- chiese Hutch sentendosi decisamente scemo.

Dave lo aveva trascinato fuori dalla centrale in fretta e furia, lo aveva letteralmente lanciato dentro la Pomodoro a Strisce e poi gli aveva legato sugli occhi quel foulard senza dare una spiegazione che potesse essere minimante considerata tale.

-Lo vedrai, lo vedrai!- gli ripeté per l'ennesima volta Starsky spostando un attimo lo sguardo verso Ken che stava seduto mezzo imbronciato sul sedile.

-Devo ricordarti cos'è successo l'ultima volta che mi hai detto così?- lo punzecchiò il biondo.

-Non mi pare ti sia dispiaciuto quello che è successo...- ribatté malizioso Starsky ottenendo la reazione sperata: Far arrossire Hutch!

Quello era diventato uno dei suoi passatempi preferiti.

Era quasi più spassoso degli scherzi a Dobey!

Lui parlava, Hutch lo punzecchiava, lui rispondeva maliziosamente, Hutch arrossiva!

Riportò lo sguardo sulla strada ridacchiando e aspettando che arrivasse il nuovo commento di Hutch, che ovviamente non si fece aspettare.

-Spero per te che non manchi molto o stasera faccio vedere qualcosa io a te!-

Dave rise un po' più forte a quella 'minaccia' -Cos'è vuole mettermi paura Detective?-

-No, Sergente la sto soltanto avvisando.- sbuffò Hutch facendosi però sfuggire un sorriso divertito scuotendo la testa.

Starsky gli poggiò una mano sulla gamba dandogli piccole pacche affettuose -Abbi pazienza Blondie, ci siamo quasi.-

Il sorriso di Ken si allargò nel sentire la mano del partner contro il suo arto -Va bene, mi fido.- poggiò la mano sopra quella che sentiva poggiata sulla sua gamba stringendola appena.

Passarono il resto del viaggio in silenzio.

Ma come Starsky aveva detto ad Hutch non passarono che pochi minuti all'arrivo a destinazione.

Il moro parcheggiò sganciandosi la cintura -Ecco, aspettami un attimo qui e mi raccomando non toglierti la benda! Anzi, non muoverti! Torno subito.-

Hutch si slanciò la cintura stravaccandosi sul sedile -Cominci a preoccuparmi davvero Starsk, credo che alla fin fine non sarebbe stata una cattiva idea lasciarti al Cabrillo.- sospirò con fare melodrammatico.

Dave rise -Come no, aspettami qui biondino, faccio subito.- scese dalla Torino attraversando la strada e andando a prendere il famoso 'pacco'.

Intanto Hutch rimasto in macchina stava cercando di capire cosa avesse in mente quel pazzo che aveva come partner e compagno.

Scosse la testa sorridendo dolcemente.

Starsky gli faceva spesso delle sorprese.

Dalle cose più banali, che avvolte erano semplici gesti a vere e proprie idee malsane che però non sapeva nemmeno lui come riuscivano a fargli davvero tanto piacere.

Il moro era sempre stato molto affettuoso, amava le coccole, il contatto fisico e il fracasso.

E quei piccoli gesti che ad altri sarebbero sembrati banali o fuori luogo erano invece il suo modo di dimostrare affetto.

Si spostò i capelli dal viso e in quel momento sentì la portiera riaprirsi.

-Tornato, visto come sono stato veloce?- gli chiese allegro Starsky.

Hutch si voltò verso di lui annuendo -Adesso posso togliere questo foulard?-

Dave sorrise -Si, toglilo!-

Ken se lo sfilò e i suoi occhi incontrarono un grosso pacco infiocchettato di blu.

Sbatté gli occhi -E questo...?- chiese stupito che fosse un regalo vero e proprio con tanto di fiocco.

-Cadeau!- ridacchiò Starsky prendendo il tipico accento francese che aveva usato per fingersi ‘Monsieur Marlene’ in una delle loro tante missioni in incognito.

-Non dovevi Starsk, sai che non sopporto l'...- cominciò Hutch, ma Dave lo fermò continuando per lui.

-L'euforico sentimentalismo, si lo so, ma questo diciamo che è un regalo per entrambi, aprilo.-

Il biondo annuì prendendo la scatola e poggiandosela sulle ginocchia.

-Sei pazzo!- ridacchiò mentre scioglieva il fiocco.

Dalla scatola arrivò uno scossone e Ken sussultò guardando con occhi preoccupati il moro.

-E'… una bomba...?-

Starsky alzò gli occhi al cielo -Vuoi aprire questa scatola!?!-

-Ah...si giusto...- Hutch tolse il coperchio di cartone ed immediatamente una pelosa testolina color miele, con al collo un fiocco azzurro sbucò fuori poggiando le zampette sul bordo della scatola.

Hutch incontrò gli occhioni blu che lo osservavano decisamente contenti mentre la codina scodinzolava all'impazzata -Oh mio dio...- mormorò tirando il cagnolino pezzato fuori dalla scatola.

Quando erano tornati dalla vacanza a Roma erano immediatamente passati al negozio di animali pur essendo stanchi morti, ma non avevano trovato il cucciolo a cui avevano pensato.

Avevano rimandato a quando avrebbero trovato quello giusto.

Beh a quanto pareva Starsk lo aveva trovato.

Alzò lo sguardo sul compagno e nel vederlo sorridere non riuscì a fare altro che buttargli le braccia al collo fregandosene di tutto il resto lasciando che il cagnolino zompettasse fra le sue gambe dimostrandogli affetto leccandogli i jeans un po' ovunque.

-Starsk è...-

-Ti amo anche io Blondie.- mormorò il moro ricambiando quell'abbraccio che come sempre diceva più delle parole.

Adesso avrebbero solo dovuto scegliergli un nome e li si che ci sarebbe stato da ridere!

 

                                                                                          FINE

 

   
 
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