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Autore: Tabhita_Sakamaki_Taby    11/03/2021    2 recensioni
Anni dopo la sconfitta di Naraku tutto sembra tranquillo per Inuyasha e i suoi amici, ma un giorno si presenta Sesshomaru con una misteriosa pergamena e il ricordo di un passato sconvolgerà le loro vite, malgrado non sia l'unico problema della squadra di Inuyasha, anche il cuore vuole la sua parte. Chi è il misterioso demone ritratto? Che segreto nasconde? Quali sono i suoi obbiettivi? Riusciranno i nostri eroi a venirne a capo?
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Più di 200 anni dopo ....

Erano passati poco più di sei anni dalla sconfitta di Naraku, Kagome e Inuyasha vivevano nel villaggio della venerabile Kaede. Miroku e Sango si erano sposati e avevano tre figli. Shippo studiava per migliorare le proprie abilità magiche, mentre dopo la morte di Inu no Taisho Izayoi era rimasta nascosta nel proprio palazzo attendendo un semplice messaggio da parte di suo figlio Inuyasha, che non tardava ad arrivare, con tutto che l'hanyō le chiese di restare al sicuro visti i continui attacchi di demoni alla ricerca di un nuovo equilibrio. Sesshomaru aveva lasciato Rin al villaggio, l'umana che aveva raggiunto i 18 anni, aveva imparato a conoscere le erbe curative, a tirare con l'arco e ad essere buona padrona di casa, aspettando il daiyokai con trepida attesa. 

Era un giorno come tanti, Inuyasha aveva accompagnato Kagome, Rin e Kaede nel bosco per raccogliere le erbe, sedendosi su un albero a gambe incrociate con Tessaiga tra le braccia. Kagome stava finendo di riporre delle erbe nel suo cesto, quando sollevando lo sguardo dal suo lavoro, notò un gruppo di bambini poco lontano da loro, che stavano giocando a rincorrersi sul prato. Spostandosi poi su Inuyasha, trasse un sospiro e si avvicinò cautamente a lui.

"Inuyasha?" il mezzo demone mugugnò in risposta aprendo un occhio per guardare Kagome.
"Non trovi che siano carini" disse la ragazza rivolgendo lo sguardo verso i bambini.
"Eh?" rispose il ragazzo,
Kagome replicò: " I bambini, non trovi siano adorabili?"

"Ma, io sinceramente li trovo fastidiosi, siamo qui da pochi minuti e non c'è stato un attimo in cui abbiano fatto silenzio, e poi che razza di genitori lasciereb-",
"A cuccia!", gridò Kagome, facendo cadere Inuyasha dal suo ramo.
"Ahio!, ma che ti è preso?" si lamentò il mezzodemone, ma Kagome ignorandolo si allontanò da lui indignata, rimettendosi al lavoro accanto a Rin.
"Rin, scusa ma hai già visto Sesshomaru questo mese?" chiese Kagome nella speranza di distrarsi dalla conversazione avuta in precedenza con il suo compagno,
"No, ma mi aveva detto che avrebbe ritardato, dopotutto viaggia per tutto il paese" rispose la giovane dai capelli neri raccolti in una treccia e un kimono di meravigliosa fattura regalatole dal daiyokai protagonista della discussione.

"Pensi di tornare a viaggiare con lui?" chiese la venerabile Kaede,
"Mi piacerebbe" rispose Rin,
"Ehm, ehm" una voce leggermente gracchiante alle loro spalle fece voltare le donne, le quali videro lo yokai lucertola, Jaken, con il bastone delle tue teste che puntò a terra tenendo il petto in fuori e la pancia dentro.

"Infimi mortali portate rispetto al mio signor-" una botta in testo lo fermò.
"Smettila Jaken" disse una voce conosciuta molto bene dalla giovane fanciulla e infatti vicino al piccolo demone verde era presente il principe dei demoni con tutta la sua eleganza seguito dal suo destriero, Ah-Un.

"Sesshomaru-San!" urlò Rin correndogli incontro e gettandosi tra le braccia del demone dalla chioma bianca che la cinse con un lieve sorriso.
"Ciao Rin, come stai?"

"Io bene e tu?" chiese la giovane emozionata come da bambina, se non di più,

"Anche io sto bene",

"Wow, il grande demone Sesshomaru che sorride a una giovane umana? Immortalate questo momento" commentò Inuyasha con fare divertito,
"A cuccia!" disse Kagome e Inuyasha cadde di nuovo a terra con un tonfo,
"Ma si può sapere perché oggi ce l'hai con me!?" chiese il mezzodemone, balzando in piedi,
"Dovevi per forza rovinare questo momento?" chiese Kagome infastidita,
"Uffi, ma stavo scherzando" ribatté Inuyasha,
"Inuyasha..." la voce imperiosa di Sesshomaru interruppe il battibecco tra i due "...devo parlarti" disse il demone facendosi serio. Le parole del daiyokai misero curiosità al gruppo, che si riunì in casa di Kagome e Inuyasha.
I presenti erano messi in cerchio intorno al focolaio guardando il mezzodemone,
"Allora Sesshomaru, di che volevi parlare?" disse Inuyasha. 

"Ero andato nella zona del Kyūshū, i territori di nostro padre, e durante le mie ricerche...." il demone maggiore prese un contenitore cilindrico decorato, lo aprì mostrando una pergamena con sopra raffigurato un ritratto di Izayoi con Inu no Taisho e due bambini.
Il padre portava la sua armatura cerimoniale, Izayoi un abito molto elaborato, mentre aveva tra le braccia i due bambini, uno con le orecchie bianche come i capelli, sicuramente Inuyasha, mentre l'altro con orecchie e i capelli neri, con l'unica eccezione di una ciocca bianca.
"Ma questa è mia madre" disse l'hanyō prima di sentire una fitta che lo portò a tenersi la testa

"Oh-oh..."
"Inuyasha che ti succede?" chiese Kagome avvicinandosi al compagno che si era allontanato piegato dai dolori.
"Dah...la testa.... mi fa male" mormorò Inuyasha, quand'ebbe un flashback: un bambino che gli lanciava una palla, poi che lo affrontava con una spada di legno, che mangiavano insieme. Erano tutti frame del passato ma non capiva chi era quel bambino, non riusciva a ricordarlo, Il mezzodemone continuò a lanciare gemiti di dolore finché non cadde a terra svenuto.

"Inuyasha!" Urlò Kagome sedendosi accanto a lui e tentando di farlo riprendere.
"Avete visto padron Sesshomaru? Ha avuto una reazione simile alla vostra quando avete trovato quella pergamena" disse Jaken.

Kaede si alzò e prese un po' di erbe impastandole creando così una specie di polvere, la buttò sulla pergamena ma non accadde nulla.
"La pergamena non è magica, quindi questa reazione è dovuta a qualcosa che vi riguarda in particolare".
"Che sia legato al disegno?" chiese Rin.

"Non lo so, ma ora occupiamoci di Inuyasha" affermò Kaede guardando con la coda dell'occhio Kagome che nel frattempo aveva fatto sdraiare Inuyasha, mettendogli una pezza bagnata sulla fronte e rimanendogli accanto parecchio preoccupata.

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Rin uscì sedendosi fuori sul portico di legno dell'abitazione, chiudendo gli occhi, gustandosi il piacevole vento di inizio primavera. Improvvisamente sentì qualcuno vicino a sé, la giovane aprì gli occhi trovando il principe dei demoni accanto lei intento ad ammirare l'orizzonte con sguardo vago. Negli anni il daiyokai non aveva smesso di farle visita, facendo con lei lunghe passeggiate accompagnate da chiacchiere di ogni tipo, anche le più frivole, nonostante la maggior parte delle volte fosse lei a imbastire una conversazione. 

Sesshomaru era cambiato agli occhi di Rin, tutti lo vedevano come il demone dai capelli d'argento che vagava alla ricerca di potere, ma lei, la piccola Rin sapeva che non era così, l'aveva sempre saputo fin da bambina e infatti l'aveva visto cambiare. 

Col tempo poi, aveva imparato a conoscere i più piccoli cambiamenti di Sesshomaru, imparando a comportarsi di conseguenza e spezzando ancora di più la maschera glaciale che l'umana aveva, già molti anni addietro, incrinato. Il demone maggiore con lei aveva sempre un viso rilassato e ogni tanto si lasciava scappare dei piccoli sorrisi che adornavano il suo volto, questo faceva capire all'umana che la sua presenza era gradita e ciò le riempiva il cuore facendolo palpitare d'emozione. Anche le reazioni di Rin, ai gesti di Sesshomaru, erano cambiate, le sue carezze tra i suoi capelli color ebano le facevano correre dei brividi lungo tutta la schiena, i suoi abbracci, anche minimi, la facevano sentire protetta, spesso si trovava rossa in volto senza un motivo particolare e quando era sola alzava il volto al cielo e sentiva un peso al petto, pensando che lui era chissà dove e lei in quel villaggio d'umani, lontana dall'unica creatura che l'aveva salvata e a cui era interessato qualcosa di lei.

"Sesshomaru-San, cosa facevi nei territori di tuo padre?" chiese l'umana con viso allegro e curioso.
"Cercavo una pergamena che costudisce un segreto, il segreto di un potere di cui ho bisogno" rispose il demone continuando a tenere lo sguardo fisso davanti a se, non gli dava problemi condividere i propri piani con quella giovane ragazza che in qualche modo l'aveva cambiato.

"Ah sì? che potere?" chiese curiosa di sapere cosa portasse il demone in dei luoghi così lontani.
"L'immortalità" rispose prima di alzarsi, lasciando Rin seduta sul portico e avvicinandosi a Jaken il quale stava trattenendo, anche se non ce n'era bisogno, le redini di Ah-Un che dal canto suo se ne stava seduto tranquillo aspettando il suo proprietario.

"L'immortalità? ma tu non sei già immortale?" chiese la giovane inclinando la testa rimanendo seduta seguendo il Daiyōkai con lo sguardo. Sesshomaru si voltò nella sua direzione, facendo sussultare la ragazza a causa del suo sguardo per poi ripercorrere la strada a ritroso verso di lei. Una volta che le fu appresso le porse una scatola in legno con delle incisioni finemente dipinte con un pigmento tendente all'oro. Quando Rin la prese sorridendo imbarazzata il demone le accarezzò la guancia avvicinando il viso a quello dell'umana, sussurrandole:
"Ma tu no".

Detto ciò si allontanò, seguito da Ah-Un e da un Jaken bisbetico e urlante. Il cuore di Rin iniziò a battere all'impazzata, mentre un rossore improvviso le decorava il viso. Scosse lievemente la testa guardando il demone allontanarsi e la prima cosa che le venne spontanea da fare fù alzarsi, stringendosi la scatola al petto.

"Arrivederci Sesshomaru-San!" disse la fanciulla, Il Daiyokai non si girò continuando per la sua strada.

il sorriso di Rin rimase sul suo volto, le parole di Sesshomaru si ripetevano nelle sue orecchie, cercava l'immortalità per lei, già lei era umana la sua vita era terribilmente breve, rispetto a quella di un demone completo, l'idea di lasciare solo Sesshomaru la rese triste per un istante, prima di scuotere la testa cacciando quei pensieri, "Sesshomaru troverà un modo" si disse da tra sé e sé e il pensiero di poter trascorrere tutta la vita con lui la fece sentire particolarmente eccitata. Guardò la scatola che aveva tra le mani e si risedette sul porticato, appoggiando quest'ultima sulle sue gambe prima di aprirla.

Nel frattempo...

Inuyasha riprese conoscenza con un mugugno. 

"Ehi Inuyasha come ti senti?" chiese Kagome con voce dolce.
"Kagome, che è successo?" alzando il busto tenendosi la testa aiutato dalla compagna.
"Hai visto il disegno della pergamena e sei svenuto, mi sono preoccupata davvero tanto, sei sicuro di star bene? vuoi riposare?".
"Scusa Kagome non volevo spaventarti, ho avuto....una strana sensazione... come se dei ricordi.... mi fossero tornati alla memoria....dopo tanto tempo" rispose Inuyasha stringendosi su se stesso come se avvertisse freddo. Di solito si hanno belle sensazioni quando si pensa al passato, ma in quel momento l'hanyō provava solo dolore e tristezza il suo cuore sembrava sussurrargli "Finalmente pensi a quella persona" ma la sua testa era puntata sul "Chi dovrei ricordare? e perché non riesco?" e questa cosa lo metteva a disagio, molto probabilmente era una persona importante per lui quando era piccolo, magari aveva spezzato la solitudine dovuta alla sua natura e ora non la ricordava, come è potuto accadere?

"Ti sei ricordato qualcosa a cui non pensavi da tempo?" chiese Kagome abbracciandolo da dietro e accarezzandogli una spalla, per farlo sentire al sicuro, percependo chiaramente quanto Inuyasha fosse turbato e come sempre lei era al suo fianco a sostenerlo con i suoi modi di fare dolci e innocenti che avevano fatto innamorare il mezzodemone di lei.

"Sì.... potremmo dire così...." rispose prendendole la mano "ma non sono chiari, vedevo un bambino con me....ma non ricordo chiaramente" il mezzodemone riprese la pergamena e la guardò sfiorando con i polpastrelli molto delicatamente il disegno. I ricordi di suo padre erano molto sfocati a causa del tempo, malgrado sua madre gli aveva raccontato molti aneddoti, insieme alle voci su di lui.

"Sono sicura che troveremo una spiegazione a tutto ciò" Kagome prese la mano di Inuyasha tra le sue, :"E sono sicura che lui sarebbe orgoglioso di te" concluse. 

Sapeva come si sentiva Inuyasha, alla fine anche lei era cresciuta senza suo padre a causa di una brutta malattia che lo aveva portato via, se aveva sofferto lei che aveva dieci anni all'epoca, chissà quanto ci aveva sofferto lui che era ancora più piccolo di lei quando aveva perso il suo, Kagome scacciò quel velo di tristezza e baciò la guancia del compagno.

"Riposa ancora un po' Inuyasha, è stato un brutto colpo" disse accarezzando i capelli argentei del compagno.
"Non preoccuparti, sto bene" disse il mezzodemone prima di prendere un profondo respiro.

"Sesshomaru se n'è già andato?" chiese il ragazzo,
"Sì, ha parlato con Rin e poi è ripartito" rispose Kagome, 
"Come al solito" commentò Inuyasha con tono scocciato. Kagome sapeva che c'era qualcosa che non andava e intuì cosa fosse,
"Ti sarebbe piaciuto parlarci per capire qualcosa in più vero?" chiese, l'hanyō annuì, era inutile mentire a Kagome, ormai lo capiva con un solo sguardo.
"Vedrai che troveremo la verità ".

Inuyasha annuì, sospirando parecchio confuso. Questa possibilità, di avere un parente, un fratello, simile a lui, magari vivo e di cui lui non si ricordava nulla lo lasciava perplesso. Molto probabilmente anche il demone dei suoi ricordi aveva vissuto il dolore e la paura che aveva vissuto lui e se fosse stato vittima della guerra contro Naraku? improvvisamente tante domande, tante paure e tanti pensieri iniziarono a intasare la mente del demone finché una vocetta stridula non urlò.

"INUYASHA.....INUYASHA!" 

i due attirati dalle urla uscirono di casa appena in tempo per vedere Shippo correre verso di loro con qualcosa in mano. Il demone volpe inciampò nei suoi stessi piedi finendo a terra.

"Ahi, ahi, ahi, che dolore".

Kagome prese in braccio il piccolo Yokai volpe "Piccolo Shippo stai bene?"
"Sì, sì... non preoccuparti Kagome" rispose il cucciolo scuotendo la testa "Ah, Inuyasha!" si voltò verso il demone. 

"Che c'è Shippo perché tutta questa fretta?" chiese Inuyasha incrociando le braccia.
"Ho un messaggio per te" rispose il piccolo porgendogli una piccola pergamena, legata da una cordicella.
"Mh? un messaggio?" chiese Inuyasha.

 

   
 
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