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Autore: Lita_85    11/03/2021    2 recensioni
Sequel di" Ad Un Soffio Da Me" Elena e Damon stanno per passare una giornata tranquilla a casa di Enzo e Bonnie, insieme a Klaus e Caroline. Cosa potranno mai fare questi maschietti con un solo pensiero in testa? 🤣 Posso dirvi che vi stupiranno! Buona lettura
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Enzo | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Con l'ipad in mano sottolineavo tutti gli errori che il nostro rubacuori, il signor Parker, aveva fatto nella relazione consegnatami il giorno prima dalla signora Jackson. Una furia omicida si stava impadronendo di me, una forza oscura cercava in tutti i modi di farmi lanciare quel aggeggio dal finestrino della mia macchina dove mi trovavo. Con la mano destra tenevo tra le dita la sigaretta aspirando il fumo nervosamente soffiandolo via sullo schermo. Scrutavo lo scritto chiudendo gli occhi in due fessure cercando di capire l'aramaico che avevo davanti. Non riuscivo a capire alcune frasi senza senso e buchi neri tra una frase l'altra. Esasperato, e ormai stanco, composi il numero del mio stagista preferito attraverso l'auto, con i buoni propositi di rompergli le palle di domenica mattina. Dopo un po' di squilli il nostro rubacuori rispose al telefono più confuso che persuaso.

- Signor Salvatore?...- 

- Buongiorno signor Parker, so che probabilmente stava ancora dormendo, anche se sono le undici passate, e che sicuramente avrà passato il sabato sera tra alcol e infilandolo ovunque, ma, devo dirle che lei non smette mai di sorprendermi...- 

- Signor Salvatore...- 

- Lei con le sue relazioni ha toccato picchi di idiozia, che mai avrei pensato di leggere... - 

- Signor Salvatore...- 

- E smettila di ripetere il mio nome cazzo! - dissi ormai esasperato dalla sua cantilena - Ti do due opzioni: o domani mattina tu mi fai trovare sulla mia scrivania una relazione come si deve o questa volta ti castro sul serio! 
-
- Si, si, signor Salvatore! Io...io.. farò del mio meglio! - 

- Spero che il tuo "meglio" non sia come questo...ne vale della tua virilità! - così dicendo chiusi la chiamata e appoggiai il viso allo sterzo prendendolo a testate

Riusciva sempre a rovinarmi le giornate, non ché quella mattina era iniziata nel migliore dei modi. Bonnie aveva organizzato una bella grigliata a casa sua con la partecipazione di Klaus e Caroline. La cosa non mi dispiaceva, ma avrei preferito rimanere a casa sotto le coperte avvinghiato ad Elena e il suo profumo di vaniglia.
La notte appena trascorsa l'avevo passata adagiato sul cuscino guardandola sognante. Lei che dormiva beatamente, mentre il piccolo dentro di lei si muoveva. Appoggiai la mano su di lui facendolo fermare un attimo, per poi ripartire con un bel calcio dove avevo la mano. I miei occhi iniziarono a bruciare facendomi sorridere come un'idiota. Questo bambino ci aveva sorpresi con la velocità con cui era arrivato, e con la stessa velocità era entrato subito nel mio cuore.

Sentii la portiera passeggero posteriore aprirsi facendo entrare quelle due piccole casiniste dagli occhi azzurri, per poi aprirsi anche la portiera anteriore facendola entrare. Avvolta da un vestito viola con scollatura a v e il piccolo pancino in bella mostra entrò con il tiramisù fatto da Miranda in mano. Era semplicemente stupenda.

- Damon tutto bene? - 

- Devo dire che adesso va molto meglio...- dissi guardando la scollatura che non lasciava niente all'immaginazione

- Damon! - 

- Che c'è? - 

- Smettila! - 

- Ma non sto facendo niente...- affermai sorridendo e aprendo un po' la camicia di jeans che avevo indossato

- Beh, hai fatto abbastanza... - disse sorridendo maliziosa portandosi il dorso delle mani dentra vicino alle labbra

Si vede che avevo fatto centro solo guardandola. Le feci l'occhiolino, e accendendo la macchina uscì dal vialetto destinazione casa di Enzo.

- Papà posso giocare con l'officina e gli arnesi di Liam? -

- Perché invece non giochi con Deva e le gemelle? - 

- Ma a me non piace! - 

- Damon lasciala andare se vuole giocare con Liam! - 

- Elena, quel bambino è molto sveglio, e mi ricorda vagamente Enzo...-

- Ma ha solo quattro anni e mezzo che cosa vuoi che faccia? - 

- Elena, tra giochiamo con gli arnesi e vuoi vedere i il mio arnese il passo è breve! - 

- Damon ti prego non farmi ridere! Ho già tuo figlio che salta sulla mia vescica! -  

- Eh lui è un'altro che ha già capito tutto! -  ribattei sorridendole accentuando la fossetta di destra 

- Cosa avrebbe capito di grazia? - 

- Cose da maschi! - affermai sorridendo nuovamente

Mi parcheggiai davanti al vialetto di Enzo e facendo scendere le bambine e aiutando Elena con il tiramisù ci avviamo verso la cucina dove trovammo Bonnie intenta a tagliare l'insalata

- Hey! Buongiorno! - disse alzando lo sguardo verso di noi con un sorriso

- Dove posso sistemare il tiramisù? - chiese Elena avvicinandosi a lei

- Oh, puoi metterlo nell'ultimo ripiano del frigo, e comunque non c'era bisogno che tu ti disturbassi! - 

- Naaaaa nessun disturbo! È opera di Miranda! - dissi infilando una rondella di carota in bocca appogiandomi al  bancone

- Damon perché non vai da Enzo? - chiese Elena quasi indispettita dalla mia uscita 

- Ok, ok, capisco quando sono di troppo! - Mi alzai dal bancone e afferrando due birre uscì dalla porta sul retro

Mi avvicinai al piccolo garage trovandolo intento ad armeggiare con la testa dentro il radiatore dell'automobile con un piccola radiolina appoggiata sul tettuccio. Gli era sempre piaciuto sistemare vecchie macchine o attrezzare la sua con pezzi sempre più nuovi. Mi affiancai davanti a lui avvicinandogli la birra fredda al braccio facendogli sbattere la testa sul cofano aperto

- Cazzo! mi hai spaventato coglione! - 

- Non sai quando mi dispiace! - risposi sorridendo e prendendo un sorso della bevanda gelata

 Cos'è, ti hanno cacciato? - chiese prendendo la birra tra le mani e facendola schioccare con la mia

- Hai indovinato, e senza giri di parole aggiungerei! - dissi ridendo insieme a lui

All'improvviso la radio trasmise Walk like a man - Frankie Valli e the four seasons

Mi guardò un attimo a sbarrando gli occhi e poi disse

- Estate prima della tua laurea, dormitorio Beta, festa anni cinquanta! Cazzo che festa! E quante scopate! - disse indicandomi tutto gasato

- Già...- 

- Ti ricordi le ragazze così disinibite da fare paura? E tu che volevi superare il tuo primato di tre ragazze in una sera... E non ti è andata bene! - lo guardai con il mio sguardo di chi l'aveva fatta grossa

- Che bastardo! Mi hai preso in giro? - chiese con aria stupita

Cercai invano di trattenere le risate con la birra in bocca che però riuscì nel suo intento di uscire fuori

- Dai, non volevo che tu ci rimanessi male! Eri così gasato!  Non volevo farti sfigurare!  - risposi cercando di asciugarmi le labbra con il dorso della mano

- Ma tu sei proprio un bastardo! - 

- Dai bevici su! Sono passati tantissimi anni! - dissi continuando a ridere  con la mano in tasca 

- Ma come cazzo hai fatto poi? avevano tutte quelle gonne lunghissime! Io ad un certo punto non ci ho capito più niente! -  

- Ho i miei trucchetti... - dissi iniziando a ballare muovendo le spalle e  alzando i gomiti e muovendosi a ritmo con  il capo

Iniziai ad ancheggiare e canticchiare coinvolgendo anche Enzo che non si fece pregare iniziando a sua volta a muovendosi a ritmo

- Walk like a man my son! - canticchiò Enzo muovendosi aprendo e chiudendo le gambe in una specie di twist improvvisato




- Vedo che vi state divertendo! - affermò ridendo Elena guardandoci durante la nostra performance

- Non sai quando! - risposi improvvisando dei passi di tip tap

Lei continuò a sorridere e passandosi la mano tra i capelli disse

- Credo che Klaus abbia bisogno di aiuto al grill, chi di voi baldi giovani vuole aiutarlo? - 

- Vengo io! - affermai avvicinandomi a lei abbracciandola

Quel contatto mi fece subito effetto avvicinandomi immediatamente alle sue labbra

- Scusate!? Potreste sbaciucchiarvi da un'altra parte? - chiese Enzo quasi disgustato

Iniziammo a ridere, afferrando il messaggio di Enzo ci allontanammo velocemente. 

This year's love - David Gray

Rientrati in casa, Elena stava per avvicinarsi alla cucina quando la portai dolcemente verso di me dentro il bagno di servizio che si trovava lì vicino. La feci entrare e con delicatezza la feci aderire alla porta appoggiando le mie braccia ai lati  del suo viso

- Damon ma che...- non gli diedi neanche il tempo di finire la frase che mi ero già fiondato sulle sue labbra. Quelle stesse labbra che mi facevano morire ogni volta

Accarezzai la sua guancia destra con il pollice scendendo per il collo e fermandomi sul seno stringendolo. Gemette insieme a me a quel contatto aprendo la sua bocca sulla mia. La guardai un attimo sorridendo malizioso e sfiorandole le labbra con le mie stuzzicandola. Per tutta risposta ebbi la sua lingua nella mia bocca in una frazione di secondo. Mi tirò a sé aggrappandosi alla mia nuca per poi accarezzarmi i capelli. La trascinai sul mobiletto del bagno facendola sedere sul marmo bianco tornando a baciarla sul collo senza darle tregua

-  Damon.. - 

- Mmmh...- 

- Damon...se ci scoprono...-

- Non succederà...- le sussurrai baciandole la clavicola e scendendo nuovamente sul suo seno

Contemporaneamente le mie mani viaggiavano sulle sue coscie accarezzandole ogni centimetro di pelle avvolto dalle autoreggenti fino ad arrivare all'interno coscia. Afferrai le sue mutandine e le strisciai sulle sue gambe provocandole un brivido al mio passaggio. Poggiai il suo piede sinistro sulla mia spalla, e le feci uscire da li delicatamente baciandole la caviglia guardandola intensamente. I miei occhi entrarono nei suoi, accendendoli di desiderio. Misi le mutandine in tasca, e slacciando la cintura velocemente mi avvicinai a lei con il mio bacino. Ripresi a baciarla con più foga di prima pettinandole i capelli di seta immergendo la mia mano destra in essi. Con molta delicatezza la avvicinai sempre più a me cingendogli i fianchi. Entrai in lei facendole aprire gli occhi di scatto. Afferrò il mio viso con entrambe le mani respirando e gemendo sulle mie labbra ad ogni movimento. Aumentai la mia velocità spingendola verso di me delicatamente. Fu in quel momento che mi abbracciò forte sussurrando il mio nome. Un sussurro quasi impercettibile ma che mi provocò la pelle d'oca gemendo sempre più forte mio malgrado. Quando stavo con lei tutto il resto spariva. C'eravamo solo noi, i nostri respiri che si fondevano, e i nostri cuori che battevano all'unisono. Usciti dal bagno ci guardammo sorridendo complici tenendoci per mano. Lei fece per avvicinarsi al piano cottura quando le presi il dorso della mano e lo baciai con passione guardandola negli occhi per poi allontanarmi verso il patio dove c'era Klaus alle prese con il grill

- Ma dove cazzo eri finito? E mezz'ora che ti aspetto! - chiese indispettito Klaus rigirando l'hamburger sulla griglia

- Sono stato un'attimo in bagno...-  dissi guardando verso il tavolo dove Elena aveva appena appoggiato l'insalatiera scambiandoci un'altro sguardo complice sorridendo nuovamente. Ero completamente pazzo di lei

- Tu hai scopato! - Disse Enzo guardandomi divertito avvicinandosi a noi attirando la mia attenzione

- Cosa? No! - dissi cercando di nascondere il mio sorriso sornione accendendo una sigaretta

E invece sì, ti conosco troppo bene! - rispose incrociando le braccia al petto

- Ma veramente?! - chiese Klaus ancora incredulo

- Naaaaa si sbaglia di grosso! - 

- Hey maschietti è tutto pronto? - domandò Bonnie appoggiando le bevande sul tavolo triangolare posizionato appena fuori nel giardino 

- Si Bonnie, ho quasi finito...grazie all'aiuto indispensabile di Damon! - 

- Quando vuoi Nicklaus! - risposi canzonandolo e aspirando un po' di fumo sorrisi

Ci avviciniamo tutti alla tavola con la tovaglia fiorata apparecchiata di tutto punto da Caroline che aveva la fissa per queste cose. Dopo qualche minuto di silenzio post sistemazione posti Enzo iniziò così

- Allora Damon, mi dici dove hai scopato? -  chiese prendendo un po' di insalata e mettendola nel suo piatto con totale nonchalance

- Damon!! - gridò Elena dandomi uno scappellotto furiosa

- Ahi! Guarda che non gli ho detto niente! - 

- Ah - ah allora è vero! Lo sapevo io! - 

- Elena! - esclamò Bonnie guardandola divertita

- Bonnie…io…- disse Elena diventando paonazza 

- Ma scusate, non avete una casa?! - continuò Bonnie guardandoci
- Mamma mia come la fate lunga! Anche a noi una volta è capitato! - asserì Caroline tagliando la carne che aveva nel piatto

- Che? - Esclamò Enzo con il boccone in bocca

- Si, ma è stato tantissimi anni fa! Avevamo avuto da poco le gemelle e non avevamo un attimo di pace! Una sera siamo venuti qui per la serata film e con la scusa di chiamare mia madre ci siamo spostati nel garage...- 

- Nel mio garage? Tra i miei attrezzi?! - continuò Enzo allibito

- Non ti preoccupare non li abbiamo toccati nemmeno i tuoi amati attrezzi...avevo già il mio...- disse Klaus cercando di trattenere le risate

- Mamma mia che battutona! - dissi lanciandogli un pezzo di pane che era sul tavolo

- Ma potete farle solo voi le battute idiote? - rispose continuando a ridere

- Si! - Rispondemmo all'unisono con Enzo

Proprio in quel momento spostando il mio sguardo verso il tavolo dei bambini che non era non molto lontano vidi Liam porgere un bicchiere d'acqua a Dominique 

- Hey Dongiovanni! Cosa sta facendo?- gridai alzandomi in piedi

- Dominique aveva sete zio Damon! - rispose il bambino non capendo tutto il discorso 

- Beh, Dominique è munita di braccia! Sa prendersela da se! -  dissi sedendomi al mio posto

- Cos'è hai la strizza? - domandò scherzando Enzo 

- Tuo figlio ti somiglia troppo per i miei gusti! - affermai sempre con il sorriso tra le labbra

- Andiamo! Mio figlio non è idiota come suo padre! - affermò Bonnie guardandoci 

- Però questo idiota ti piace...- rispose Enzo prendendola in un bacio appassionato provocando l'entusiasmo di tutti.

Appena tutti si calmarono presi il pacchetto di sigarette dal tavolo ed entrando verso casa uscì sul portico appoggiandomi sulla ringhiera 

Solomon - Hans Zimmer

Accesi una sigaretta prendendo un bel respiro. Mi sentivo bene, alla fine non potevo chiedere di meglio dalla vita. Il mio sguardo si posò sui bambini che giocavano felici, Liam e Dominique facevano il girotondo contenti ridendo. Iniziai a ricordare un Elena di sette anni che ballava sul prato di casa con un sedicenne che l'amava già. Sorrisi al pensiero di Enzo consuocero. Dominique poteva amare chiunque, anche il suo compagno di giochi, come avevo fatto io a suo tempo.

All'improvviso sentii la porta aprirsi e richiudersi con Enzo che si avvicinò subito a me sfilandomi una sigaretta

- Complimenti per il siparietto di prima...- dissi facendo mezzo sorriso aspirando un po' di fumo

- Amo quella donna...- affermò appoggiandosi vicino a me - Sai, quando ti vedevo così innamorata di Elena non capivo, non capivo come avessi perso la testa per quella ragazzina. Mi chiedevo sempre come aveva fatto un come te ad impazzire così. Ti osservavo, e a tratti mi facevi anche paura. Avevi avuto coraggio e ti eri buttato, senza paracadute, facendoti anche male. Quante volte avrei voluto prenderti a schiaffi per farti rinsavire, ma tu c'eri dentro fino al collo. Poi finalmente ho visto gli occhi di Bonnie, e tutto mi è sembrato più chiaro, tutto si è fatto limpido dentro di me. Lei mi ha regalato tutta se stessa e dei bambini che amo più della mia vita, e tutto questo grazie a te...ti voglio bene cazzone!  - 

- Sei un bastardo! Così mi fai commuovere...- 

- Beh, volevo dirtelo prima che mio figlio si porti via tua figlia! - disse guardando verso i bambini

- Ah ok, adesso e tutto più chiaro! - risposi con gli occhi lucidi dandogli una pacca sulla spalla 

Buttò lontano la sigaretta e fece per entrare aprendo la porta

- Sarei onorato se questo dovesse succedere... - ammisi prima che lui potesse entrare lanciandomi un ultimo sguardo

Tornai ad appoggiarmi sulla ringhiera cercando di finire quella sigaretta che era diventata testimone di qualcosa che già sapevo, ma che mai avrei pensato di sentir uscire dalle sue labbra. Ne avevamo passate tante insieme, ed in un certo senso eravamo anche cresciuti insieme. Due idioti dal cuore d'oro

In quello stesso momento uscì Elena abbracciandomi da dietro  appoggiando il suo viso alla mia spalla inebriandomi con il suo profumo. Lanciai la sigaretta lontano e mi girai verso di lei abbracciandola accarezzandole i capelli

- Tutto bene? È successo qualcosa? - chiese scansandosi da me guardandomi negli occhi ormai rossi

- No...tutto ok...solo cose da maschi...- 




Note: Ed eccomi qui con una nuova shot! Ne sentivo proprio la mancanza! E spero anche voi! Questi maschi che a volte ci fanno disperare, hanno anche un cuore d'oro. E io li amo proprio per questo! ♥️ Grazie sempre a chi mi segue e alla prossima! ♥️
   
 
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