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Autore: _Kurama_    14/03/2021    1 recensioni
Una famiglia.
Due continenti.
Ritorni e partenze.
Candy e suo marito vivono con i cinque figli in un continente lontano;
tutto cambia quando arriva una lettera da Chicago.
Candy e la sua famiglia dovranno affrontare un lungo viaggio alla riscoperta di sé stessi e delle loro radici.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                              Your Song
                                                             #5. Morgana


Avevano quasi finito di caricare le valigie sull’auto quando sentono la voce di Charlie, affannata.
“Momo…”
“No, D., non posso.”
“Non puoi farne a meno.”
Morgana carica con ultimo sforzo la grossa valigia sul retro dell’automobile e si spolvera la gonna di tela color sabbia. Gli occhi verdi riluccicano sotto il sole e si scosta una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Ciao Charlie”
“Momo” il ragazzo arresta la sua corsa e poggia le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
“Non saresti dovuto correre fin qui.” Morgana si mordicchia il labbro inferiore e abbassa lo sguardo, intristita.
“Volevo vederti, salutarti e dirti che mi dispiace. Ti prego, vieni con me, solo cinque minuti.”
Diana pizzica il fianco della sorella che si volta a guardarla, indispettito per poi rivolgersi a Charlie “cinque minuti”.
I due ragazzi si allontanano l’uno di fianco all’altro, Diana li vede appartarsi dietro un grosso albero.
Morgana intreccia le dita, torturandosele e non riuscendo ad alzare lo sguardo, Charlie la guarda, intenerito, e le solleva il mento con una mano.
“Noi ci rivedremo, Momo.”
Lei dà segno di non ascoltarlo, lui riprende: “mi dispiace per quello che ho detto ieri sera.”
“Non devi, avevi ragione. Io non so affrontare i miei sentimenti, non sono brava a fare i conti con me stessa, è per questo che avevo deciso di non dirti nulla del viaggio.”
Morgana alza finalmente lo sguardo, i suoi occhi verdi sono lucidi, i capelli davanti al volto; Charlie stringe le labbra sottili e si passa una mano tra i capelli scuri.
“Vorrei stringerti, ma non voglio rendere le cose più complicate di quanto già non siano. Io non so come gestire queste cose, per nessuno ho mai provato quello che provo per te, mai nessuna è riuscita a togliermi il sonno come  te. Io per te dimenticherai di bere, di mangiare, io dimenticherai tutto per te, Momo.”
Morgana alza lo sguardo e si fionda sul petto del giovane “prometto che torneremo, tornerò il prima possibile.” Gli prende il volto con una mano, lasciandosi pungere dalla sua barba, leggera, avvicina  loro volti e gli sfiora le labbra, dolcemente, quasi sembra immaginarlo.

“Era ora!”

“MAMMA!”

“Che c’è, non l’ho mica fatto apposta!” Candy si porta una mano alla testa e sorride leggermente imbarazzata, “Oh, però sono così contenta, era ora che vi lanciaste voi due!”

Charlie abbozza un sorriso timido e Morgana nasconde il volto dietro le sue lunghe ciocche rosse prima di sciogliere le dita ancora intrecciate a quelle del ragazzo “prometto che ti scriverò ogni giorno.”
“Vivrò aspettando le tue parole.” Lui le carezza una guancia posandole poi un delicato bacio sulla fronte prima di lasciarla andar via.

Candy sorride leggermente e accarezza leggermente il capo della figlia “vedrai che torneremo presto, capisco quello che stai passando tesoro mio.”
Morgana si arresta improvvisamente gettandosi tra le braccia della madre “oh mamma, che diamine mi succede? Sento che è tutto così confuso, ho un nodo alla gola che non riesco a sciogliere e penso che potrei impazzire, poi quando lo vedo tutto svanisce e mi sento un’idiota.”
Candy la abbraccia e poi si scosta per poterlo guardare negli occhi.
“È il tuo primo vero amore, Morgana, è normale che sia così ed è stupendo .”
“Tu come sapevi che si trattava di papà?”
Candy addolcisce ancora di più lo sguardo e ricomincia a camminare, leggermente.
“Beh, conosci tutta la storia, te l’ho raccontata tante volte, ma sai anche che non avevo subito capito che fosse lui. È stato tutto molto graduale, frutto di un processo dapprima inconscio e di cui sono venuta capo solo quando rischiava di essere tardi.
Quando vivevo con Terence, all’inizio era tutto fantastico, ero così presa da quella passione che non avevo mai avuto la possibilità di vivere che non riuscivo a prestare attenzione a quanto invece il mio animo non fosse ancora sereno.
Con il passare delle settimane però la frenesia che mi aveva colta al principio iniziò a sfumare e a darmi modo di guardare più a fondo dentro di me;
il pensiero di tuo padre era una costante, mi mancava, non lo vedevo più molto spesso e c’erano giorni in cui non potevo che sentirmi terribilmente sola, nonostante l’amore incondizionato e le attenzioni di cui Terence mi ricopriva.
Poi un giorno mi sono svegliata, madida di sudore, con il cuore in affanno e nella mia testa non c’era altro che lui, il pensiero che a breve sarebbe partito mi stringeva un nodo in gola. 
Rileggevo tutte le nostre lettere e sentivo la testa implodere in balia di quella tempesta di sentimenti.
Quando Terence mi vide così sconvolta non vi fu bisogno di molte parole, mi lasciò andare.
Quando lo rividi e parlammo mi resi conto di quanto lui avesse già capito cos’era che non funzionava più tra noi due, Albert.”

Morgana sorride leggermente e si stringe di più alla madre.
“Ti voglio bene mamma.”
“Ti voglio bene anche io, Momo.” 
Albert sorride, guardandole da lontano per poi chiamarle a gran voce:
“Candy! Morgana!”
“Arriviamo!”
Morgana prende tra le sue braccia la sua scimmietta, Momo, dirigendosi verso Diana che la guardava poggiata alla fiancata dell’auto, La maggiore stringe la sorellina in un caldo abbraccio prima di voltarsi ad avvolgere con un braccio le spalle del fratellino, Anthony.
Osservano Zahra, in agitazione per l’imbarco, che tenta di radunare tutti e avviarsi alla partenza, guardano i loro genitori, capo contro capo che stringono tra le braccia i gemellini.
Morgana guarda Charlie che la osserva da lontano e si stringe un po’ di più al petto di Diana.
“Andrà bene, vero?”
“Andrà bene.”
E infine la voce della zia Sarah che urla di salire a bordo per raggiungere l’imbarco.







Ecco la mia idea di Morgana
https://pin.it/21UrqSF

  
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