Mentre pilotava
il suo caccia diretto a Dagobath, Luke
ripensò cupamente a ciò che gli aveva detto
Vader. Scosse la testa deciso, non
poteva essere vero, sicuramente l’aveva detto solo per distrarlo.
Improvvisamente sentì
un leggero pigolio e
Luke lesse la traduzione sullo schermo del
computer e sorrise “Va tutto bene R2, non preoccuparti, sto
bene.”
Il pigolio si
fece più animato e Luke dopo aver letto
disse “no, non sto sbagliando rotta. Non andiamo al rendez
vous con gli altri.
Andiamo su Dagobah.”
Il pigolio si
fece scettico. “Lo so che non è sulle
tue carte, ma io so dov’è. Non ci perderemo nello
spazio, non ti preoccupare.”
Un altro fischio
più preoccupato. “No,
non sto disobbedendo agli ordini. Bail
lo sa, e mi ha dato il permesso di allontanarmi dalla flotta. Lo sai R2
che a
forza di stare con C3PO stai diventando pedante
come lui.”
Luke sorrise
all’insieme di fischi e pigoli offesi e
indignati che arrivarono dal piccolo droide.
Luke rise e
disse “va bene, va bene, non dovevo dirlo.
Scusami R2. Ma a volte ti comporti proprio come lui.”
Un altro
fischio. “no, non ho voglia di riposarmi.
Piloterò manualmente per un po’. Rispose Luke.
Preferiva non
chiudere gli occhi, perché se li
chiudeva rivedeva la morte di Ben e il duello con Vader e
ciò che gli aveva
detto. Non doveva pensarci, era tutta una bugia.
Intanto il
Falcon, dopo aver aiutato l’ultimo
trasporto a fuggire stava cercando di allontanarsi per fare il salto
nell’iperspazio ma due Star Destroyer e i TIE lo stavano
attaccando.
“E’
tutto pronto Han. Dobbiamo fare il salto ora o
siamo perduti.” Disse Leia.
“Hai
proprio ragione, tesoro. Guarda!” disse Han
mentre spingeva la leva per il salto. Le luci si accesero
più improvvisamente
si spensero.
“Guarda
cosa? ‘tesoro’” lo prese in giro Leia,
mentre
il motore tossicchiava.
“Che
diavolo è successo?” borbottò Han
guardando
scioccato la nave che si trovava ancora nello spazio di Hoth.
“Mi sa che siamo
nei guai Chewie.” Disse al suo copilota peloso che rispose
con un ululato.
In quel momento
entrò C3PO che serafico disse “signore
penso che un colpo abbia danneggiato il motivatore
dell’iperguida, non possiamo
fare il salto nell’iperspazio.”
“Ce ne
siamo accorti, pezzo di ferraglia dorata.”
Sbottò Han poi rivolto a Chewie disse “stavolta mi
sa che siamo proprio nei
guai. Andiamo a vedere. Viene con noi, sapientone.”
Leia pilotava la
nave cercando di non farsi colpire
dai TIE e dagli Star Destroyer mentre Han e Chewie stavano tentando di sistemare il guasto.
Mentre era sotto
un colpo più forte degli altri lo
mandò a gambe per aria. “Questo non era un laser
che ci ha colpiti. Che cosa
diavolo è stato?”
In quel momento
sentì la voce di Leia che lo chiamava.
“Han
torna subito su.”
Han Solo
salì di corsa nella cabina
e guardò di fronte a lui: un campo di
asteroidi.
Sposto Leia e mi
mise subito ai comandi del Falcon
seguito da Chewie e si diresse esattamente verso il campo di asteroidi.
“Ma
sei matto ad entrare là dentro?” sbottò
Leia.
“Sarebbero
pazzi loro a seguirmi, non credi tesoro.”
Rispose Han con un sorriso malandrino.
“Signore
la possibilità di successo di navigare
all’interno di un campo di asteroidi è di 3700 a
1.” Disse C3PO.
“Zitto!”
sbottarono insieme Han e Leia.
Intanto
sull’Executor, la nave di Vader, il Signore Nero
fissava il vuoto dello spazio, cercando di scoprire dove si era diretto
suo
figlio ma non riusciva
a sentirlo.
L’Ammiraglio
Piett si avvicinò al suo signore.
“Si
Ammiraglio?” disse Vader senza voltarsi.
“Le
nostre navi hanno intercettato il Millennium Falcon,
signore. Ma è entrato in un campo di asteroidi.”
Disse Piett.
“Non
mi interessano gli asteroidi, Ammiraglio. Io
voglio quella nave, non delle scuse.” Ringhiò
Vader mentre i suoi occhi blu
diventavano gialli per la rabbia.
“Si
signore” mormorò Piett ingoiando a vuoto e corse
via a dare gli ordini di continuare ad inseguire il Falcon.
Mentre il caccia
Ala X di Luke voleva verso l’Orlo Esterno
diretto ad uno sconosciuto pianeta, il Millennium Falcon zigzagava
all’interno
del campo di asteroidi cercando di evitare sia gli asteroidi sia i TIE
che lo
inseguivano.
“Dobbiamo
uscire dal campo di asteroidi” disse Han,
stava per continua ma Leia lo interruppe dicendo “Finalmente
un’idea sensata.”
Ma Han continuò a parlare come se lei non avesse detto
niente. “Però prima
dobbiamo toglierci da dietro quelli là.” Disse
indicando i TIE che li stavano
inseguendo. Poi continuò con un sorriso malandrino.
“Tieniti forte tesoro, Ora
ti faccio vedere come si vola.”
Facendo appello
a tutta la sua bravura, Han portò il
Falcon a volo radente su uno degli asteroidi più grossi e
manovrò il Falcon per
portarlo tra il grosso asteroide e i TIE. Una breve fiammata
indicò che uno dei
TIE era esploso, ne rimanevano solo due.
Guardò
nel visore principale e disse tra sé e sé
“si
quello va bene.” Poi disse Chewie controlla quello
laggiù, mi sembra adatto.”
“Adatto
a cosa?” fece Leia, ma il giovane non rispose.
Due TIE
continuavano ad inseguirlo sparando contro di
lui, Ha sapeva che doveva essere più veloce ed abile di loro
se voleva sbarazzarsi
di loro. Scorse uno stretto dirupo davanti a sé e inclinando
il Falcon passò in
mezzo alle alte pareti, inaspettatamente i due TIE lo seguirono. Tra
avvitamenti e virate Han riuscì a passare nella stretta gola
così non fecero i
TIE che si scontrarono ed esplosero.
Han fece un
sospiro di sollievo, ma la fuga non si era
ancora conclusa. Ridusse la velocità e
s’infilò nella caverna che aveva visto
prima, si augurava che lì l’Impero non lo avrebbe
trovato.
Intanto il
caccia Ala X era arrivato al pianeta Dagobah,
Luke riuscì a vedere la superficie attraverso una fitta
coltre di nuvole. Come
era riuscito a raggiungerlo, Luke non lo sapeva. Forse era stato
qualcuno a
guidare la sua mano sui comandi. R2 trillò e Luke lesse la
traduzione sullo
schermo e disse “Si, R2 quello è Dagobah.
Atterriamo.” Mentre si avvicinava Luke
non vide altro che ombre cupe e mormorò
“E’ un po' lugubre che ne dice R2?”
Il piccolo
astrodroide pigolò “No, non cambio idea. Ben
mi ha detto di venire qui.” Dopo un altro pigolio
più preoccupato Luke disse “Dai,
non avrai mica paura del buio? Sono sicuro che non ci sono pericoli per
i
droidi.”
L’Ala
X attraverso le nuvole e iniziò a scendere verso
la superficie del pianeta, Luke non vedeva niente e pilotava solo
grazie agli
strumenti. “Reggiti R2 sto frenando.”
Gridò Luke cercando di sovrastare il
rumore dei motori, la nave sobbalzò e Luke sentì
dei rumori come rami spezzati.
Quando finalmente il caccia Ala X si fermo sentì un tremendo
sussulto poi più
niente. Sicuro di essere atterrato Luke lasciò andare un
sospiro di sollievo e
sollevò il tettuccio e si guardò intorno,
l’Ala X era completamente circondato
dalla nebbia e Luke riuscì a scorgere le radici di alberi
enormi.
“R2
rimani qui mentre io do un’occhiata fuori” disse
Luke mentre R2 usciva dalla sua nicchia. Il giova- ne si
incamminò con prudenza
sul muso del caccia
e vide che era
atterrato o meglio precipitato in una palude melmosa. In quel momento
sentì R2
lanciare un fischio seguito da un tonfo in acqua.
Luke si
girò di colpo vide R2 inghiottito dall’acqua,
e gridò “R2, R2” e
s’inginocchio sullo scafo per cercare il piccolo droide ma
niente, improvvisamente un piccolo periscopio uscì
dall’acqua e Luke fece un
sospiro di sollievo.
“R2,
la riva è da quella parte.” Disse Luke indicando
la
direzione al droide, poi saltò nell’acqua anche
lui e raggiunse la riva.
Una volta a
terra si guardò intorno mentre il piccolo
droide lo raggiungeva. R2 pigolò leggermente e Luke
mormorò “dici che non è
stata una buona idea venire qui? Inizio a pensarla come te. Come faremo
ora.”
La notte stava
scendendo rapidamente e Luke rabbrividì
di freddo, doveva
sbrigarsi a preparare
il campo per la notte. Quando riuscì a portare a terra gli
approvvigionamenti e
le provviste che gli servivano, il caccia era sprofondato nelle melmose
acque
dello stagno. Mentre guardava le ombre della notte che
s’infittivano pensò a Ben,
aveva avuto nell’uomo la più totale fiducia ma ora
iniziava a dubitare, come
avrebbe fatto a trovare il Maestro Jedi, lì e si chiese se
fosse ancora lì.