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Autore: kioccolat    18/03/2021    0 recensioni
Tratto dal Primo Capitolo:
dall’altra parte della città, una bellissima ragazza bionda, trascinava con difficoltà un trolley.
“Davvero Huotou, non era necessario che mi accompagnassi fin qui. So cavarmela da sola!”
“Sono soltanto preoccupata Esther... E’ una nuova città di cui non sai nulla. Volevo almeno accompagnarti al tuo nuovo appartamento”
“Stai tranquilla! Ne ho preso uno economico. Si trova da quella parte”
Sorridendo, Esther, indicò una strada e, con fiducia, si avviò su quella.
“Esther, da quella parte c'è il cimitero…dobbiamo girare l’angolo e fare due metri per arrivare al tuo appartamento…”
Silenzio.
“Certo, lo sapevo ovviamente!”
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Accelerator, Esther Rosenthal, Misaka Mikoto, Shirai Kuroko, Shokuhō Misaki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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16Possibilità?

Last Order ed Esther erano sole a casa. Stranamente, Accelerator, era uscito un’ora prima dichiarando di andare in biblioteca a studiare. Esther non ne aveva capito bene il motivo. Poteva studiare a casa no? Mah...lei ci credeva poco.

Per un po’ lei aveva fatto schemi in camera ma, quando Last Order aveva iniziato ad annoiarsi, la bionda lasciò perdere per dedicarsi alla bambina.

La piccola aveva deciso che quel giorno si sarebbe disegnato.

“Cosa stai disegnando Esther?”

“Non sono molto brava nel disegno. Quindi ho fatto soltanto una rosa rossa.”

“Perchè non una margherita?”

“Dicono che le rose rosse rappresentino l’amore. E’ una cosa carina, no?”

La bambina si concentrò sul disegno di Esther. Sembrava pensierosa e concentrata. Una banale rosa aveva scatenato questa curiosità in Last?

“CI SONO!”

Prese di scatto il colore rosso e aggiunse qualcosa al suo disegno. Soddisfatta, alzò il foglio mostrandolo ad Esther.

La bionda fece un sorriso tirato.

“W-wow...sono bellissimi quegli anim-”

“Questa sono io, questa sei tu e questo è papà! Vedi questo particolare importantissimo?”

Forse intendeva quella macchia rossa?

“Si…?”

“Papà ti sta regalando una rosa! E quando la accetterai, diventerai la mia mamma!”

Silenzio.

“M-m-m-m-m-m-m-ma cosa dici! Eheheh… due persone devono amarsi per avere una famiglia e io...cioè Accelerator...coff coff.”

“Lo so! Si vede che tu tieni molto a mio papà! Io lo capisco! Non sono tonta come lui! Mi piacerebbe chiamarti mamma!”

“Stai prendendo la cosa troppo seriamente, lui non mi ama, non prova nulla. Ne sono sicura..si purtroppo è così.”

“Secondo me è contento che tu sia con noi.”

La bimba appoggiò il foglio al tavolo per poi guardare Esther.

“Non dico bugie. Oltre a me, non ha mai fatto regali a nessuno. Nemmeno a zia Aiho o zia Kikyo. Poi, con te, riesce a intraprendere una conversazione senza urlare, gli piace la tua cucina e quando esci per fare spesa, ti guarda dalla finestra.”

“Last Order. Io sono molto felice di queste cose. Ma ti assicuro che non bastano per affermare che una persona sia innamorata di un’altra.”

“Allora ho un’idea...lascia tutto in mano mia!”

Esther la guardò. Fidarsi di una bambina di 9 anni che dichiarava un tipo come Accelerator innamorato? Certamente. Cosa poteva mai andare storto?


 

Quella sera, quando Accel rincasò, Esther stava guardando il forno, Last Order guardando i cartoni.

“Quel cavolo di autobus non passava più. E quella scellerata di Yomikawa si è rifiutata di venire a prendermi.”

Le due girarono lo sguardo verso l’albino. Restando sconcertate.

“Papà...quello, è un libro?!”

“Cos’altro ti sembra?”

Disse scocciato andando a sedersi….tirando il libro sul divano, accanto Last Order.

“Allora è vero che sei andato in biblioteca.”

Aggiunse Esther sorpresa.

“Sappiate che mi sto incazzando.”

“Non ti preoccupare, questa sera cè la pizza! Quindi puoi anche arrabbiarti. Sono sicura che ti passerà subito!"

“Non mi pare di aver dato il permesso di spendere i soldi in questo modo.”

Occhiataccia alla bionda.

“Passando sopra al fatto che, prima che arrivassi io, andavate sempre di McDonald, stai tranquillo. L’ho fatta io.”

“Non mi ti ingrazierai soltanto perché hai fatto una pizza.”

“L’ho fatta per Last Order. Non per te.”

“…..Tch.”

L’attesa non durò molto e, poco dopo, erano tutti seduti a mangiare una gustosa pizza. Esther ed Accel stavano intraprendendo uno strano discorso sulle materie universitarie e sulle ultime bollette. Mentre Last Order guardava entrambi di soppiatto. Cosa poteva fare per farli restare da soli? O far capitare quello che la gente chiama appuntamento?

Suo padre, in queste cose, era ottuso e quindi non lo avrebbe capito nemmeno se gli fosse stato spiegato. Ciò semplificava la situazione.

“Papà. Io domani vado a casa di Ringo. Perché voi due non vi prendete una pausa dallo studio ed uscite insieme?”

Esther quasi si strozzò, Accel, che probabilmente aveva sentito solo la parola pausa, decise che quella era una grande idea.


 

Il piano di Last Order era semplice. Lasciarli soli, far confessare Esther e far ricambiare Accel.

Per la prima parte ci era riuscita alla grande, infatti, i due, si incontrarono in centro il giorno dopo.

Per l’occasione, Esther aveva deciso di indossare il bel vestito regalatole da Accel.

Stranamente anche il ragazzo aveva abbandonato il solito pigiama a righe, cioè...maglia a righe, indossando una bellissima giacca in pelle abbinata a dei jeans. Forse anche lui aveva preso la cosa seriamente?!

“Stai… bene vestito così.”

“Ah grazie. Last Order li ha scelti a posto mio.”
….o forse no.

“Da dove vuoi cominciare? Ti va bene il cinema?”

“Si!...cioè...coff coff, per me va benissimo! C’è un film che vorrei assolutamente vedere!”

“Lo so.”

Lo sapeva? Eppure non avevano mai parlato di gusti in fatto di film.

“Sei fan di quella specie di attrice no? Me ne parla spesso Last.”

E se ne era ricordato? Oh mio Dio! Era un passo avanti!

Parlando del più e del meno andarono verso il cinema comprando i biglietti e andando poi in sala.

Accel aveva precedentemente preso una specie di depliant per leggere la trama.

…..

Gli stava salendo il diabete solo a leggere. Perchè tutte le donne amavano i film smielati? E perché aveva accettato? Poteva benissimo vedersi lo splatter nell’altra sala. Era sicuro che si sarebbe annoiato a morte…

Il film iniziò e, poco dopo, Esther era già in lacrime commossa dalla storia d’amore.

“E’ bellissimo… Non credevo di piangere già all’inizio, l’attrice recita in modo fantastico. Vero?”

“…..Già.”

Rispose Accelerator, senza nascondere troppo la sua noia per la situazione. Clichè su clichè su clichè…. Mancava poco che si addormentasse.

Per alleviare il senso di colpa che stava nascendo in lei, la biondina tornò a guardare il film. Aveva accettato no? Bene, quindi se lo sarebbe guardato fino alla fine.

Proseguì per un po’ finché non si arrivò a una scena d’azione.

“Sono sicurissima che questa ti piac-”

Le parole scomparvero appena, girando la testa, vide l’albino crollare addormentato sulla sua spalla.

Ciuffi sparsi sul volto e aria beata. Quando voleva sapeva essere davvero tenero e carino...oddio, in realtà solo quando dormiva.

Quella situazione le ricordò qualcosa… Eggià, quando lo aveva trovato addormentato sul divano.

Bene. Ne avrebbe approfittato nuovamente? Ovvio che no. Era una brava ragazza, e una volta era già stato troppo.

Volse ancora uno sguardo a lui che dormiva.

Ma chi se ne fregava, era buio e non lo avrebbe saputo nessuno!

Prese coraggio e portò la sua mano su quella di Accel stringendola leggermente.

Com’èra possibile che fosse sempre freddo come un cadavere?

Beh se lui stava bene, lei non si preoccupava.

La ragazza sorrise. Anche quel ricordo sarebbe appartenuto solo a lei. Ma andava bene così.

Si rattristò un attimo.

Davvero andava bene così?

Alla fine del film, durante i titoli di coda, iniziò una musica assordante. Che svegliò di colpo il poveretto (naturalmente, Esther, aveva lasciato prontamente la sua mano).

“ MA CHE CAZZO?!”

“E’ finito il film.”

“Me ne sono accorto… Tch, maledetti film d’amore.”

Mentre Esther aveva preso a canzonarlo, uscirono dall’edificio.

“Maledetto film, maledette musiche e maledetto cinema….”

Nel frattempo che Accel continuava a mandare imprecazioni a destra e a manca, il cuore di Esther aveva iniziato ad accelerare. Sarà stato per il film, sarà per il vestiario di Accel o per una serie di cose messe insieme… Ma non ce la faceva più.

Aveva un dannato bisogno di esprimergli i suoi sentimenti e di capire cosa provava quella persona così contorta.

Voleva conoscerlo più a fondo… Ma restando una semplice badante non ci sarebbe mai riuscita.

“Ascolta Accel… In verità, ho accettato di venire oggi anche per un altro motivo.”

“Hmn… Che ti serve?”

“Ormai è da tanto che vivo insieme a te, anzi, a voi. Però mi sono resa conto che , quello che c’è fra noi… non mi basta più. Vorrei diventare qualcosa di più per te. Conoscerti fino in fondo ed essere importante come tu lo sei per me. M-mi piaci. Da tanto..”

L’albino non rispose. Si limitò a fare un’espressione abbastanza accigliata.

“Ti piaccio? E cosa ti piacerebbe di me?”

“Beh… tutto. Sei arrogante ma sai essere gentile. Riesci a trasmettermi un senso di sicurezza e quando sono con te… Mi sento bene.”

Accel sospirò.

“Tch. Speravo sinceramente che non me lo avresti mai detto.”

Si sentì un rumore provenire dal cuore di Esther. Probabilmente si era appena frantumato.

Il ragazzo si girò dandole le spalle.

“Due anni.”

“Eh?”

“Ti do due anni per farmi innamorare di te. Al momento non provo nulla, ma la tua compagnia non mi dispiace. E Last Order ti adora.”

La bionda ci mise un po’ a realizzare tutto. Non aveva accettato i suoi sentimenti. Ma non era nemmeno un rifiuto giusto?

Gli stava dando fiducia? Quindi avrebbe potuto stare ancora con lui e Last, minimo due anni. Fece un raggiante sorriso riprendendosi immediatamente dalla delusione subita.

“Vedrai che non ti deluderò! Riuscirò a farti innamorare di me!”

“Un1ultima cosa.”

“Dimmi!”

“Cerca di non approfittarti troppo di me quando dormo.”

A quanto pare, in quelle due occasioni, non stava dormendo. E quei ricordi, adesso, appartenevano ad entrambi.


Angolo Kioco: questo è stato uno de apitoli che mi è piciuto di più scrivere. Spero vi sia piaciuto. Col prossimo la storia giunge al termine. A presto!
 

   
 
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