Fanfic su artisti musicali > The 1975
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Autore: violamercati    23/03/2021    0 recensioni
Cominciarono lo show ed erano davvero bravi, ad ogni brano che suonavano provavo sempre un'emozione molto forte, di sofferenza ma anche di speranza e amore… ho capito che Matty vedeva la vita in modo differente da tutti gli altri, descriveva perfettamente una delusione d'amore, di quanto fosse straziante lasciarsi e restare soli col proprio dolore.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Dopo che si sistemarono con gli accordi degli strumenti, iniziarono a suonare. Matty aveva una voce così bella che quasi mi faceva emozionare: malinconica, dolce ma anche profonda. Era così empatico che mi coinvolgeva nel testo, quasi come fossi stata io la protagonista; i testi erano riflessivi, volevano farti capire la loro filosofia riguardo alla vita, le droghe, la società e l’amore. Ad un tratto sentii un sound familiare, riconobbi quella canzone appena Matty cominciò a cantare: era Sex, la canzone che mi aveva incuriosito la sera precedente, ricordandomi della storia che il moro mi aveva raccontato riguardo lui e la sua ex scopa-amica. Collegai, quindi, a quello che mi avevano detto una decina di minuti prima, ovvero che quella canzone era anche il titolo dell’ep che li aveva fatti esordire. Sorrisi, contenta di essere con loro, osservandoli creare arte, cosa che purtroppo non potevano fare tutti. Finirono l’esibizione e applaudii, lodandoli del loro duro lavoro affrontato in questi anni, di quanto impegno avessero messo nel comporre testi e suoni unici, che non avevo mai sentito da nessun altro artista. Loro mi ringraziarono e si misero a sedere in un divano, situato in fondo alla stanza, accanto alla porta che dava dentro casa. Io mi avvicinai al sax, osservandolo accuratamente. Lo vuoi provare?” chiese Adam. Mi voltai verso il gruppo e imbarazzata rifiutai, ma loro insistettero. Alla fine accettai, lo presi e appoggiai il gancio al collo, sistemando lo strumento a mio piacimento, per intonare le prime note. Iniziai a suonare, piano piano chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla melodia del sax. Mi sentivo una piuma: immaginavo di ballare insieme alle note che intonavo, salendo sempre di più fino a che sentii della musica che accompagnava il suono che stavo creando. Aprii gli occhi confusa: mi accorsi che i ragazzi erano tornati alle postazioni precedenti e stavano suonando insieme a me, adattandosi alle note che stavo improvvisando. “AHH, PERCHE’ TI SEI FERMATA!” urlò entusiasta Matty, guardandomi sorridente. Alzai le spalle ridendo, guardandomi intorno. “Nicole, mancava qualcosa ad una nostra canzone..ma non abbiamo mai capito che suono potesse risultare accettabile, e tu stasera l’hai trovato.” disse Matty, rivolgendo il suo sguardo euforico a tutti, che annuirono felici. Erano tutti d'accordo sul fare musica con me. ‘Okay, stai calma’ pensai, la droga stava cominciando a scendere e mi sentivo elettrizzata. “Okay facciamolo!" risposi guardando il resto della band. "Okay, ricomincia come prima" disse Matty, girandosi verso il microfono. Cominciai a suonare la melodia precedente e dopo venti secondi sentii Matty cantare: "If she likes it 'cause we just don't eat And we're so intelligent, she's American If she says I've got to fix my teeth Then she's so American". Mi resi conto solo alla seconda frase che stavamo facendo una specie di duetto. Per un secondo non ebbi più fiato, non potevo credere che fossi io ad accompagnare la voce candida di Matty; lui si stava adattando alla melodia che intonavo, ed era davvero un bel pezzo. "Okay,okay.. proviamo tutti insieme. Nicole, ora inizia George con la batteria e dopo tutti noi con le chitarre... inizio a cantare, poi quando verrà il tuo turno ti faccio un cenno con la mano va bene?" mi interruppe Matty, smorzando il suono del sax. Feci segno di si con la testa e mi sorrise di rimando. " cinque, sei, sette, otto..." Dopo tre minuti Matty sventolò la mano e io cominciai subito a suonare. Non pensavo che mi lasciassero suonare fino alla fine della canzone, ma quelle note che stavo soffiando fuori dal sax ci stavano davvero bene con la base di quella canzone. "WOOW, sei stata incedibile tesoro!" Esclamò Matty, facendo una giravolta e girandosi verso di me, mentre staccavo la bocca dal becco del sassofono. Sorrisi felice ed un pò imbarazzata "Ragazzi, mi state dando un'occasione unica" ringraziai commossa. "Non ci devi ringraziare, al massimo lo dovremo fare noi. Ci hai appena salvato l'ultima canzone del nostro album!" disse George, alzandosi dalla sua postazione. Guardandomi intorno, incrociai lo sguardo con le lancette dell'orologio appeso al muro: erano le quattro del mattino ed io dovevo alzarmi per andare a scuola, alle sette. "Cazzo ragazzi sono le quattro! Io devo ritornare a casa" informai agitata "Ehy, calmati.. che hai fa fare domani di così importante" scherzò Ross. Già, loro non sapevano minimante che avevo 17 anni e che andavo ancora a scuola. Incrociai lo sguardo di Matty ed alla fine disse: "Dai lasciamola stare, sarà stanca da quanto fiato ha buttato in quel sax" . Cominciarono a ridere e tempo di una sigaretta, mi riaccompagnarono a casa. Arrivati al mio portone li salutai: "è stato un' onore suonare con voi" dedussi, scendendo dalla macchina rivolgendomi a quei quattro. "Anche per noi, tesoro. Ci sentiamo presto" rispose Matty, buttandomi un bacio amichevole da lontano. Scossi la testa sorridendo ed entrai in casa.
   
 
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