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Autore: lmpaoli94    27/03/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Il castello di Bunratty era stato appena distrutto e il terrore della Contessa consorte dei Roach si perdeva a vista d’occhio.
La guerra tra le più potenti famiglie aristocratiche era ricominciata e gli effetti che si sarebbero susseguiti più tardi sarebbero stati molto devastanti.
Ma prima che potesse succedere ciò, la rabbia che attanagliava la giovane Anastasia era diventata talmente irrefrenabile che l’odio verso la famiglia Grey/Roach stava diventando una questione personale.
I giorni passavano e i fuggitivi scampati dalla furia di quella famiglia si facevano sentire.
I soldi cominciavano a scarseggiare e la fame sempre di più avanzava in maniera indegna.
Insieme dovevano risolvere la situazione alla svelta, altrimenti qualcuno sarebbe morto al più presto.
L’unica a ricevere i privilegi era Anastasia, ma mentre il suo rancore non accennava a diminuire, evitava di mangiare il necessario per far crescere il suo bambino in pancia.
< Anastasia, che cos’hai? Devi mangiare. >
< Non ho fame, madre. Mangiate voi. Ne avete più bisogno di me. >
< Non fare la sciocca, Anastasia. Hai bisogno di tenerti in forze. >
< Perché voi? Ormai siamo ridotti alla fame e non so per quanto riusciremo ad andare avanti. Non abbiamo abbastanza soldi e le provviste che erano nel castello sono state ridotte in cenere… Ma fortunatamente ci siamo riusciti a riparare non molto lontano da Limerick, lontano dalla follia di quella donna che per poco non mi linciava. >
< Già… Come scordarselo. >
< Voi siete le uniche persone che mi sono rimaste. E non posso permettere a nessuno che vi facciano del male. >
< Ana, ti ringraziamo per le tue belle parole > rispose Ethan parlando a nome di tutti < Ma noi sappiamo badare a noi stessi. Mentre tu… >
< Io sto bene. Non mi sono ancora ingrossata per tenermi ferma. Ho la vendetta che sto covando. >
< Una vendetta che non ti fa bene, Anastasia. >
< Madre, sto bene! >
< No, tu non stai affatto bene! E ora vedi di ascoltarmi se non vuoi che ti sculacci come eri molto piccola. Torna in camera tua e vatti a riposare. Anche questa notte non sei minimamente riuscita a dormire. >
Non potendo niente contro l’insistenza della madre, Ana ubbidì con la testa china senza fiatare minimamente.
< Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione > fece Ethan parlando a nome di tutti < Dobbiamo trovare alla svelta una soluzione, oppure saremo costretti a chiedere l’elemosina. >
< La Contessa Steele non si abbasserà mai a tale disgrazia > fece la donna parlando per sé < Preferisco morire che cadere in miseria. >
< Allora perché siete ancora viva? Ormai non c’è più nessuna possibilità di tornare ricchi. >
< Questo è ancora tutto da vedere, ragazzo. Io non mollo… A costo di allearmi con i miei peggiori nemici. >
< Avete forse un’idea migliore al riguardo, Contessa? > gli domandò Ethan con tono saccente.
Mentre lo sguardo della donna si andò a posare verso il secondogenito dei Grey, gli disse di voler scambiare in privato qualche parola con lui.
< Potete scusarmi un attimo, Contessa Madre? Vorrei rimanere un momento da solo con Katherine, se è possibile. >
Accogliendo il desiderio dell’uomo, Elliot rimase a fissare per alcuni secondi la sua vecchia amata.
< Allora? Perché mi guardi in quel modo? >
< Volevo sapere come ti sentivi. >
< Ho avuto giorni migliori. Tu come ti senti? >
< Stessa cosa vale per me: ho avuto giorni migliori… con te. >
Nel sentire quelle poche parole piene d’amore, a Katherine gli si illuminarono gli occhi.
< Volevo ancora ringraziarti per avermi salvato la vita l’altra notte. Sei stato molto coraggioso. >
< Non avrei mai sopportato di perderti. >
< Qualche tempo fa’ non l’avresti mai pensato, sai? >
< Perché non mi rendevo conto quanto potessi tenere a te… Katherine, io… >
< Hai parlato fin troppo, Conte. >
Senza avere il tempo di finire la frase, le labbra di Katherine si ritrovarono su quelle di Elliot, sancendo la pace che li avrebbe legati per sempre.
< Mi sei mancata, Kate. Ti prometto… >
< Non fare promesse che non puoi mantenere > replicò la donna interrompendolo con un altro bacio < Possiamo parlare da soli questa notte. In camera insieme. >
< Non vedo l’ora che accada > rispose l’uomo facendogli l’occhiolino prima di raggiungere la Contessa Madre.
< Eccomi qua, Contessa Steele. Volevate vedermi? > domandò sorridente l’uomo.
< Vedo che siete più felice del solito. Un amore ritrovato? >
< Credo proprio di sì. >
< Bene. E Perché non ci sarà tempo per gli amori e la debolezza. >
In quelle parole, Elliot intravide nello sguardo della Contessa Madre che la sua sete di potere e di vendetta stava avendo la meglio.
< I vostri genitori vi hanno mai parlato di una famiglia che si è rifugiata in tutti questi anni sfuggendo a numerose guerre tra la mia e la vostra famiglia? >
< Ci sono molte famiglie aristocratiche che preferiscono rimanere nascoste come dei topi in attesa di prendere il potere. >
< Un potere che non prenderanno mai > continuava a ribadire la donna < Ma in questo momento di difficoltà, abbiamo bisogno di un aiuto insperato. Ti dice qualcosa il Castello di Slane? >
Nel sentire quelle parole, Elliot rimase allibito di colpo.
< Immaginavo che vi faceste questo effetto. >
< Non possiamo fidarci di quella donna, Contessa. Sono dei traditori. In varie occasioni hanno cercato di far fuori la mia famiglia. >
< E anche la mia, Conte Elliot… E non c’è nessuno come il Duca di Slane, Troy Whelah, che conosce meglio di noi due messi insieme, vostra madre e il vostro patrigno. E come se non bastasse, può contare di un notevole esercito e di molti appoggi della sua aristocrazia. >
< Contessa Steele, non metterò mai la mia vita nelle sue mani. È fuori discussione! >
< Avete forse paura di morire, Conte Elliot? >
< Perché voi non ne avete? >
< Tutti ce l’hanno… Ma bisogna mascherare la nostra paura per esorcizzarla contro di lui. >
< Nel chiedere la sua alleanza, il Duca Whelan ci chiederà una grossa somma di denaro e di favori, cosa che non possiamo dare. >
< Non c’è niente che io non posso dare, Conte Grey.  Finché sarò in vita, non mi arrenderò nel vedere soffrire le persone vicino a me… E questo implica anche voi, Conte Elliot. >
Improvvisamente, la donna porse un bicchiere di vino al giovane uomo per brindare alla loro alleanza con uno degli uomini più misteriosi e malvagi dell’Irlanda.
< Non ha partecipato alla guerra contro i ribelli e si è sempre tirato fuori negli ultimi anni in tutti i tipi di9 affari… Perché credete che potrebbe aiutarci^? >
< Perché non mi sbaglio mai, Conte Grey. Brindiamo? Ad un futuro migliore senza la vostra famiglia. >
< Sembra macabro nel dire ciò. >
< Lo so… Ma è così che dobbiamo agire. Nel bene comune e nell’erede di Dunguaire. Senza dimenticare mia figlia Anastasia… Lei dovrà rimanere fuori questa storia. La guerra riguarda solo noi due. >
< E i Kavanagh? Non chiediamo aiuto anche a loro? >
< Ethan e sua sorella saranno molto lontano da qui per proteggere mia figlia. Non parteciperanno al nostro patto. >
< E’ molto difficile allontanare Ethan e la sua vendetta contro mia madre per aver ucciso Travis, il suo migliore amico di una vita. >
< Si vendicherà in un altro modo. Sempre se ne avrà occasione… Conte Grey, dovete sapere che in tutte le occasioni sono molto convincente > mormorò la donna tirando fuori un coltello prima di piantarlo sul tavolino e far sobbalzare Elliot.
< Ma siete impazzita?! Pensavo che mi avreste accoltellato. >
< Fino ad un anno fa’ lo avrei fatto, Conte Grey. Alla nostra vittoria. >
< Sempre che ce ne sia una. >
< La riusciremo a conquistare. Dovete fidarvi di me. >
< Perfetto… Ho forse un’altra scelta? >
< Assolutamente no. >
 
 
Mentre Ethan aiutava sua sorella nella pulizia della loro casa nascosta, l’uomo si era sempre dimenticato di aver parlato con Christian e di averlo visto (anche con il volto coperto) quella notte a Dunguaire.
< Anastasia, posso disturbarti? >
< Certo, Ethan. Vieni pure > replicò la giovane donna richiudendo il suo libro.
< Vedo che l’unica cosa che ti può tenere compagnia sono i libri. >
< Sì, Ethan. Loro non mi tradirebbero mai… Senza contare tu e Kate. >
< Già… Noi faremmo qualsiasi cosa per te. >
< E non vi ringrazierò mai abbastanza di questo. Siete la mia vera famiglia. >
< E tua madre? >
< Ti prego, evita di parlarmi di lei. non so perché, ma non riesco definitivamente a fidarmi. C’è qualcosa in lei che non mi va a genio. >
< Ti capisco dopo tutto quello che ti ha fatto… Ma non ti preoccupare. Non sono venuto qui per parlare di lei, ma di Christian. >
Nel sentire il nome del suo amato che non aveva mai avuto il coraggio di dimenticare, Anastasia assunse un’espressione seria e triste.
< Che cosa devi dirmi? >
< MI ha salvato la vita, Ana. Dopo che Travis l’ha salvata a me… Ero caduto malamente da un’altezza considerevole per sfuggire ai soldati di Dunguaire e quando mi sono rinvenuto, ho visto che c’era un uomo incappucciato che stava cercando di svegliarmi di soprassalto e… ho riconosciuto la sua voce. >
< Sul serio? >
< In verità non subito, ma quando mi ha detto che ti avrei dovuto proteggere, ho capito che era lui in persona. >
Emozionata per quelle parole, Anastasia sentiva sempre di più la sua mancanza
< Ana, credo che quell’uomo ti ami ancora dopo tutto quello che ti ha fatto. >
< Lo so. Ed io non riesco a togliermelo dalla testa nonostante tutto il male che mi abbia fatto… Mi manca da morire. Non posso stare senza di lui. >
Per consolare il suo dolore, Ethan gli si fece accanto per abbracciarla come non aveva mai fatto.
< Presto tutto questo finirà. Quando la nostra vendetta sarà compiuta, il vostro amore potrà finalmente rinascere. >
< Sempre che lui mi ami ancora… >
< Lo farà, Anastasia. In tutto e per tutto. >
< Ne sei convinto? >
< Se ciò fosse, questa volta ne dovrà rispondere a me. In nome della Freccia Nera. >
< Adesso sì che mi sento più tranquilla > ribatté Anastasia prima di sfoggiare un flebile sorriso.
   
 
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