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Autore: Gatto1967    28/03/2021    4 recensioni
Ricordate l'episodio 112 dell'anime intitolato "Il tranello"?
Neal, fingendo di essere Terence, attira Candy in una villa sul lago, fuori città, per dichiararle tutto il suo amore ed elencarle i grandi vantaggi di un fidanzamento con lui...
Ebbene, in questa one shot l'inizio è uguale, ma poi qualcosa cambia ed il tranello ordito da Neal ai danni di Candy, diventa un doppio. Perché mai?
Scopritelo da voi leggendo questa variazione dell'episodio 112 pensata e scritta a quattro mani da gatto1967 e Tamerice, e non preoccupatevi, a Candy non succederà nulla di brutto! Lo giuriamo...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Neal Leagan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’uomo davanti a lei uscì dall’ombra e Candy poté vederlo in faccia.
-Neal!-
Sul suo volto si disegnò una smorfia che era un misto fra rabbia e sorpresa.
-Ciao Candy, sono contento che tu sia venuta, ti stavo aspettando.
-Devo ammettere che questo vestito a balze ti sta particolarmente bene, sei davvero affascinante.-
-Sei un imbroglione Neal! Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto, e ora lasciami passare!-
-No! Mi dispiace Candy ma non ti lascerò andar via!-
-Ti ho già detto di lasciarmi in pace, si può sapere cosa vuoi da me?-
-Non agitarti, voglio soltanto parlare un po’ con te, ma senza testimoni questa volta. Non voglio che si ripeta la scena dell’altro giorno, quando mi hai umiliato davanti alla gente gridando ad alta voce di odiarmi! Ripetilo ora se hai coraggio!-
-Ti odio!-
-No! Non è vero! Forse tu non lo sai ma moltissime ragazze vorrebbero uscire con me. C’è una signorina molto distinta e di buona famiglia che si è innamorata pazzamente di me, e farebbe di tutto per avere la mia amicizia, ma io l’ho rifiutata perché amo te!-
Candy rimase imperturbabile, e sembrò riflettere fra sé.
-Neal ascoltami bene, tu sei un bel ragazzo non lo metto in dubbio, ma devi riconoscermi più d’una ragione se ti dico che sono un po’ perplessa.-
-Perché sei perplessa? Ti ho regalato dei fiori, ti ho detto che ti amo, che cosa vuoi di più?-
-Ricordi il primo giorno che ci siamo incontrati? Io arrivavo a casa vostra dalla Casa di Pony, tu e Iriza eravate sul terrazzo del primo piano, e mi tiraste in testa una secchiata d’acqua…-
-E tu per poco non mi facesti cadere dalla terrazza accalappiandomi al lazo.-
-Già, è vero…- disse lei mettendosi a ridere di quella risata cristallina che la contraddistingueva.
Anche Neal si mise a ridere.
-Comunque Neal, il problema fra noi non sono certo quegli stupidi scherzi che mi facevi allora e che magari ti si ritorcevano pure contro. Il problema è che tua madre e tua sorella non mi vedono certo di buon occhio!-
-Lo sai che tua madre mi ha fatta licenziare dall'ospedale Santa Johanna?-
Neal abbassò la testa.
-Sì Candy, lo so. E mi dispiace tanto. Ma se ti metti con me non avrai più bisogno di lavorare.-
-Lo vedi che non capisci niente di me Neal? Io amo il mio lavoro.-
-E va bene! Se ci tieni tanto posso fartelo riavere. Anzi posso usare il nome dei Legan per farti riassumere come caposala! Così dovresti solo comandare le altre infermiere.-
Candy sembrava riflettere, oltre modo quella incresciosa situazione pareva volgersi a suo vantaggio.
-E tu credi di poter controllare tua madre e tua sorella? Se io diventassi la tua ragazza e un giorno addirittura tua moglie, loro saprebbero accettarlo? Per loro io sono solo un’orfanella indegna del loro rango.-
-Non preoccuparti per questo: saprò impormi vedrai!-
Candy abbassò lo sguardo come se stesse pensando a qualcosa.
-È vero Neal.- disse dopo un lungo istante rialzando lo sguardo ed abbozzando un fugace sorriso.
-Tu non mi sei indifferente, ma non voglio fare le cose troppo in fretta. Prendiamoci il tempo che ci serve per capire i nostri sentimenti e per conoscerci meglio.-
-Ma che cosa devi capire? Se io ti amo e tu mi ami, che problema c’è?-
-Non ho detto che ti amo Neal! Ho detto che non mi sei indifferente, è una cosa diversa! E poi…-
-Poi che cosa Candy?-
-Beh, un vero gentiluomo innamorato si inginocchia per dichiarare il suo amore alla bella che vuole impalmare!-
-Mi devo… inginocchiare?-
-Mi sembra di essere stata chiara.-
Il giovane Legan sembrò esitare, ma poi piegò le ginocchia e le posò sul pavimento prendendo nel contempo la mano di Candy per baciarla, più e più volte.
Lei non si aspettava questo gesto galante e rimase sconcertata, forse piacevolmente sconcertata.
Neal le aveva praticamente sbavato sulla mano!

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( disegno di gatto1967 )

-Candy io… vorresti essere la mia ragazza? Vorresti sposarmi?-
-Ehi, come corri Neal! Che cosa ho detto prima?-
-Beh, almeno puoi essere la mia ragazza! Poi per il matrimonio c’è sempre tempo. Dovrò parlare anche con lo zio William.-
-Che c’entra lo zio William?-
-Lui è il tuo tutore no?-
-Già, è vero, vedo che ti comporti da perfetto gentiluomo e tieni molto alla mia onorabilità.-
-Certo che ci tengo Candy! Tu hai origini umili, sei cresciuta in un orfanotrofio, ma io farò di te una ragazza onorata! Sarai la nuova signora Legan!-
Lei sembrò fremere a quella proposta.
Mentre parlava con lui aveva dato un'occhiata al grande salone ed aveva intravisto un piccolo balcone con vista panoramica direttamente sul lago.
-Bene Neal, vedo che le tue intenzioni sono nobili e sincere. Possiamo uscire un attimo sul balcone?-
-Sul balcone?-
-Sì, sul balcone, ormai è notte e c’è una bella luna piena, non vuoi vederla insieme a me? È qualcosa di così romantico guardare la luna assieme, stare vicini ed abbracciati in una serata così bella.-
Neal si alzò di scatto dal pavimento quasi sbavando dalla bocca.
-Sì certo Candy! Il balcone è lì, dietro quella portafinestra!-
Non riusciva a credere alle sue orecchie, Candy desiderava un momento di intimità con lui e per giunta al chiaro di luna, come due veri innamorati!
Subito Neal aprì la portafinestra e Candy lo seguì. Una volta fuori sul balcone lei guardò il lago sottostante.
-Neal, l’acqua del lago è molto profonda in questo punto?-
-Sì certo, mio padre mi raccontava sempre che quando era giovane e questa casa ancora non esisteva, lui veniva sempre qui l’estate a tuffarsi nel lago da questo punto.-
-Wow! Tuo padre era un tipo atletico e scommetto che tu non sei da meno Neal. Sai, ho notato le tue spalle larghe e quei bei muscoli che nascondi sotto il tuo completo elegante e di alta sartoria.-
-Ehm… veramente io… io soffro un po’ di vertigini e allora…-
Lei rise di nuovo di quella sua risata cristallina e, con fare giocoso, lo spinse dolcemente contro la balaustra del balcone, per poi aderire con il suo corpo a quello del ragazzo, che per un attimo rimase sconcertato dall'atteggiamento sensuale e tentatore di Candy, ma subito dopo un pensiero lascivo inondò la sua mente al pari di una vertigine: Se continua così, questa me la spupazzo molto prima della prima notte di nozze!
Incoraggiato ed eccitato oltre modo dall'atteggiamento provocante della ragazza, Neal l'abbracciò, dolcemente e teneramente. Desiderava che Candy lo vedesse con occhi nuovi ed apprezzasse quel suo lato romantico che non aveva mai mostrato a nessun'altra ragazza.
Ed un delizioso pensiero lo sfiorò, assaporando con esso la possibilità di intingere, quanto prima, il suo biscottino nella calda e dolce cioccolata...
-Ma Neal che fai?-
-Andiamo Candy! Almeno un bacio puoi concedermelo, ora che ci siamo praticamente fidanzati!-
-Certamente, ma devi chiudere gli occhi, così ti bacerò io per prima. Chiudili bene, non barare! -
Neal non se lo fece ripetere due volte, chiuse gli occhi e, pregustando il bacio della sua Candy, spinse le labbra in avanti stringendole a boccuccia.
Fu un attimo. L’espressione del viso di Candy cambiò in un lampo, ma lui non ebbe modo di vederla.
Liberatasi immediatamente dal suo abbraccio, con uno spintone deciso e ben piazzato lo fece cadere giù dal balcone a capofitto nel lago.
Urlando come se lo stessero squartando vivo, Neal cadde nella fredda acqua sottostante.
-Disgustoso e lurido verme!- gli urlò contro Candy dall'alto, lasciandosi andare ad imprecazioni di ogni genere.
-La mano baciala a quella vacca di tua sorella e a quella mandriana di tua madre, serpente infido e schifoso!- urlò Candy una volta che vide la testa di Neal riemergere dall'acqua.
-E tanto per inciso, io non ti odio affatto! Mi fai troppo schifo anche per quello, escremento di fogna!-
-Candy! Aiutami! L'acqua è freddissima, sta per venirmi un crampo alla gamba!-
-Arrangiati da solo, Neal! Sono sicura che un pallone gonfiato come te non farà fatica a restare a galla!-

Poi rientrò in casa mentre il giovane Legan cercava di guadagnare la riva trascinandosi con le mani lungo la scogliera.

-Roba da pazzi! Preferirei limonare con un sorcio piuttosto che farmi sfiorare da quell’essere schifoso!-
Salì di corsa in bagno per cercare una bottiglia di disinfettante e appena trovata se la versò tutta sulla mano.
-Chissà se basta per ripulire la lurida essenza di Neal Legan dalla mia pelle…-
Poi scese al piano terreno e uscì dalla porta che richiuse sbattendola con forza.

Mentre si avviava verso la strada l’autista che l’aveva condotta lì, le si fece incontro.
-Signorina ma… dov’è il signor Legan?-
-Legan? Ma non dovevo trovare un gentiluomo chiamato Terence?-
Come un bambino colto con le mani nella marmellata l’uomo cercò di giustificarsi
-Io… faccio solo il mio lavoro signorina. Il signor Legan mi aveva ordinato…-
-Ecco bravo, fai il tuo lavoro e vai a raccogliere quel bacherozzo del tuo padrone giù in spiaggia. È caduto nel lago. Io scendo dall’altra parte!-
Senza altre parole Candy si incamminò lungo la strada continuando a bofonchiare fra di sé.
-Da non credersi! Voleva fare di me una ragazza onorata! Lui!-
-E poi, voleva raccomandarmi! Farmi diventare caposala! Piuttosto che accettare una sua raccomandazione preferirei pulire i cessi a mani nude vita natural durante!-
-Dico, ma almeno si lava la mattina? Puzzava come un gregge di caproni in calore! Blah! Che schifo!-

Candy camminava con passo arrabbiato sulla strada asfaltata, non sapendo nemmeno di preciso dove si trovava, quando dalla direzione opposta vide i fari abbaglianti di un auto che rallentò la sua corsa fino a fermarsi appena l'ebbe raggiunta.
-Candy!-
-Albert, sei tu?-
-Ero preoccupato e sono uscito a cercarti. Temevo ti fosse successo qualcosa.-
In quel momento, vedere lì Albert nell'auto le fece passare tutta la rabbia per quella brutta disavventura, e Candy ritrovò il buonumore di sempre.
-Tranquillo! A me non è successo niente, ma a Neal sì!- disse la ragazza scoppiando a ridere come una matta nel rivedere con gli occhi della mente la scena con Neal che si dimenava nelle acque del lago, chiedendo il suo aiuto.
-A Neal?- Albert pronunciò perplesso quel nome.
Cosa c'entrava Neal?
Nel frattempo, Candy era già salita in macchina e si era seduta comodamente sul sedile.
-Sì, proprio a Neal! Dai, andiamo a casa ed intanto ti racconto la mia rocambolesca serata in villa.- disse allegra Candy, sentendosi improvvisamente bene ed a suo agio accanto all'amico.
Albert fece inversione di marcia e partì, era curioso di ascoltare il suo racconto.
Dall'auto in corsa, Candy si voltò a guardare per l'ultima volta la villa sul lago che si stagliava nel chiarore lunare, sorridendo e pensando tra sé e sé: Mio caro Neal, chi la fa, l'aspetti!
   
 
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