Un ennesimo sospiro, non sapeva se era di sollievo o di sconsolazione, Deathmask teneva in mano un coltello da cucina, fissò una barretta di cioccolata sul tagliere sopra il tavolo.
Non sapeva neanche lui perché era finito in quella situazione, stava preparando dei cioccolatini per Pasqua.
Iniziò a tagliare a pezzetti, li mise in una ciotola mentre imprecava del perché lo stava facendo e diede un’occhiata l’ora.
Segnalava le 10.30.
<< Accidenti a me! >> Borbottò. << Perché lo sto facendo?! >>
Ormai era troppo tardi per lamentarsi, il dato era fatto.
 
Terminò i preparativi, dispose nel frigorifero per evitare di non sciogliere e chiuse lo sportello.
<< Finalmente… >>
Si lasciò un sospiro di sollievo, poi voltò il viso verso il tavolo dove vi era un portello di ingredienti utilizzati e alzò gli occhi al soffitto, esasperato.
Desiderava andare a riposarsi in quel momento, non poteva di certo lasciare tutto in quel casino prima del suo ritorno o sospettava di cosa stava preparando.
Ripulì da capo a fondo senza lasciare una macchia in giro anche per terra, poco dopo si buttò sul divano ormai sfinito dopo quelle ore.
<< Mh…>> Sbadigliò. << Potrei fare un pisolino prima del suo ritorno. >>
Si comodò meglio, chiuse lentamente gli occhi fino a crollare nel sonno.
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Sentì scuotersi accompagnato da una voce che richiamava, iniziò non ci badò molto finché qualcuno insistette e decise di aprirsi gli occhi stanchi finché incrociò a quelli verdi dell’altro.
<< Vedo che ti sei addormentato in mia assenza. >>
Deathmask avvampò, rendendosi conto di aver dormito troppo e mugugnò imbarazzato mentre Shura ridacchiò lievemente.
<< Avevo sonno… >> Trovò una scusa, tirandosi su a sedere. << Da quanto tempo che sei qui? >>
<< In questo momento. >> Si sedette vicino a lui. << Eri proprio carino mentre dormivi >>
<< N-non dire sciocchezze. >> Guardò di lato per evitare di incrociare il suo sguardo a disagio.
Percepì al suo tocco sulla testa che lo stava arruffando in modo affettuoso, il cavaliere della quarta casa apprezzava a quel gesto di attenzione, per il momento lo lasciò fare dato che erano entrambi da soli. Si tolse la mano del capricorno, non per il fastidio ma per andare a prendere una cosa in cucina, si alzò dal divano a malavoglia dalla stanchezza e si stiracchiarono le braccia sopra la testa.
<< Vado a prendere una cosa in cucina, tu non muovere da qui. >>
<< D’accordo. >> Aggrottò le sopracciglia alquanto confuso, ma non oppose per nessun motivo.
Intanto il cancro avviò in cucina a passo felpato, sbadigliò rumorosamente con una mano davanti alla bocca ed entrò per poi dirigersi al frigorifero. Si bloccò davanti all’apparecchio, le guance si tinsero di rosso per la timidezza che si stava impossessando in sé, fece un respiro profondo per calmarsi dal tremore e aprì lo sportello.
“ Cavolo, non mi sono mai sentito così in vita mia! “ Pensò fra sé.
Tirò fuori una piccola confezione con l’interno di un cioccolatino a forma di coniglio con dimensione media e chiuse l’anta.
“ E se non gli interessa? “
Iniziò ad avere dei dubbi per paura che Shura rifiutasse l’offerta, scosse subito la testa da cacciare i pensieri negativi e prese il coraggio di tornare da lui. E lo fece, uscì dalla cucina con il pacchetto dietro la schiena per nascondere, avvicinò allo spagnolo che lo stava fissando con un misto tra sconnesso e curioso. Si sentiva smarrito e a disagio con gli occhi di dosso, distolse lo sguardo di lato mentre cercava le parole adatte da iniziare, non le trovò in quel momento.
Quindi decise di fare a modo suo, puntò lo sguardo sulla figura davanti a sé e andò sui cavalcioni, posando le ginocchia ai lati del divano.
<< Death… >>
<< Zitto! >>
Si zittì per dare la precedenza, l’italiano raccolse tutte le forze per andare avanti e riportò il pacchetto davanti ai suoi occhi, era rimasto sorpreso dal suo gesto.
<< B-buona Pasqua >>
Sussurrò a fior di labbra con le gote rosse, desiderava sprofondare nell’oltretomba.
Shura non si aspettava proprio da lui, ma sorrise lievemente per la felicitá e per la tenerezza da parte del cancro, la prese tra le mani la confezione ben curata.
<< Grazie, buona pasqua anche a te, cranchietto. >>
L’altro stava per protestare per il nomignolo, venne taciuto dal bacio.
Man mano il bacio diventò più passionale, una mano del capricorno infilò sotto la maglietta per accarezzare la pelle al contatto della punta delle dita e lo sentì fremere di piacere. Invece a quelle di Deathmask afferrarono le ciocche di capelli verdi, approfondirono i baci più famelici e fecero danzare le loro lingue senza sosta. L’ambiente si scaldò quel poco che bastava, qualche minuto dopo si staccarono per prendere il fiato con la fronte appoggiato dall’uno all’altro.
<< Fammi indovinare, eri stanco perché hai preparato dei cioccolatini? >>
L’italiano impormpò di colpo, sviando lo sguardo.
<< Ecco… sì, lo ammetto. >>
 
 
L’angolo dell’autrice
Desideravo di fare una piccola fic su di loro per Pasqua ahah
Ammetto che è cortino, però in un futuro riuscirò a farne altre su questa coppia, non preoccupatevi.
Cooooomunque, buona Pasqua a tutti!!
Spero che vi piaccia ugualmente una piccola storia d’amore tra loro ( a modo loro ahah )
 
Alla prossima!