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Autore: Nightmare28    06/04/2021    0 recensioni
Cassandra Knight non è una ragazza normale.
Nata dhampir, mezza vampiro e mezza umana , studia alla Saint Vladimir academy per diventare un guardiano ma una serie di eventi la portano a scappare lasciando la sua scuola, la sua vita e la sua migliore amica Victoria indietro.
Costretta a tornare in accademia si troverà a dover combattere nuovamente con i suoi fantasmi e a scoprire nuovi segreti su se stessa.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo quasi due anni , mi avevano trovata. In quel momento sarei potuta scappare, ma sarebbe stato inutile, sapevano che ero li e non ci avrebbero messo molto a trovarmi nuovamente , così entrai ,vidi immediatamente lo sguardo di disappunto di mia nonna che si aspettava e sperava scappassi, ma non lo avrei fatto, almeno non in quel momento e non senza un piano. Seduti sulle due poltrone si trovavano un uomo e una donna dall'aspetto duro, vestiti quasi interamente di nero, evidentemente due dhampir , mi scrutarono e prima che mi potessero dire qualsiasi cosa " Posso almeno prendere le mie medicine? Sono in camera mia." domandai ricevendo un cenno dal guardiano donna , probabilmente mia nonna li aveva aggiornati sulle mie condizioni di salute. La donna mi seguì senza mai distoglere lo sguardo da me, presi da sotto il letto uno piccolo zaino con dentro il minimo indispensabile che tenevo sempre pronto in caso di evenienza " Sei davvero in una pessima situazione Cassandra, te ne rendi conto vero? " mi domandò la donna mentre cercavo le mie medicine " Se non me ne rendessi conto mi avreste trovata molto prima" risposi con una vena di ironia guardandola per qualche istante negli occhi, non era contenta di avermi trovata, sapeva perfettamente quello che mi avrebbero fatto, quello che si fa a chi è accusato di alto tradimento. " Dobbiamo andare" mi incitò lei dopo qualche minuto " Non trovo le mie medicine " risposi mentendo " Ti aiuto a cercarle , come sono fatte ?" " Cerca una scatola di cartone bianca con un lato blu, si chiama Xanax" la donna annuì e iniziò a cercare insieme  a me , colsi quell'attimo di distrazione e saltai giù dalla finestra usando i tubi attaccati al muro per una discesa più dolce , tecnica che avevo già collaudato più volte . Appena misi i piedi a terra iniziai a correre più forte che potevo consapevole che il guardiano si era già accorta della mia assenza e che probabilmente aveva già iniziato a seguirmi insieme al  suo compagno, iniziai a percorrere le strade più piccole e buie, loro erano più veloci e forti di me ma non conoscevano quella zona tanto quanto facevo io e lo avrei usato a mio vantaggio. Li sentivo dietro di me, sentivo ogni loro passo ,ogni loro respiro e mio malgrado si avvicinavano sempre di più, mi avrebbero raggiunta prima del più vicino vicolo percorribile che non mi portasse in un posto sconosciuto della città ,così cambiai i piani in quell'istante , fu un  errore. Svoltai nel primo vicolo disponibile, corsi per qualche decina di metri per poi ritrovarmi di fronte ad un muro che mi sbarravo la strada, pensai il più velocemente possibile , il muro non era troppo alto ,erano poco meno di quattro metri e con una bella rincorsa ce l'avrei dovuta fare; daltronde era la mia unica possibilità. Così lanciai lo zaino dall'altra parte del muro e andai a qualche metro di distanza , inziai a correre cercando di raccogliere quanta più potenza possibile nelle mie gambe, saltai , non fu un bel salto, ero fuori allenamento, ma fu abbastanza da farmi aggrappare alla parte superiore del muretto con le mani in modo che potessi spingermi su , con i piedi feci presa sul muro , stavo quasi per scavalcare il muro quando mi sentii trascinare a terra. Davanti ai mei occhi l'altro guardiano mi guardava sdraiata a terra ,quasi divertito da quel mio tentativo di fuga, ma evidentemente disturbato dal fatto che per l'ennesima volta li avessi messi in difficoltà. Mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi ,gliela presi e alzandomi lo scaraventai a terra, non avrei ceduto così facilmente. Mi diressi nuovamente verso il muro ma ancora una volta l'uomo mi afferrò, mi divincolai riuscendo a tirarmi fuori dalla sua presa, iniziammo a combattere, evidentemente non eravamo ad armi pari ma non si aspettava che una dhampir così giovane e senza esperienza potesse tenergli testa. Purtroppo per me non durò a lungo e mi trovai nuovamente a terra, quella volta senza la forza necessaria per cominciare un nuovo scontro o un nuovo tentativo di fuga. Gli tesi la mano, aspettando che mi aiutasse ad alzarmi ,come risposta lui mi prese per i fianchi e mi caricò in spalla come fossi un sacco di farina, poi mi scaraventò nella macchina e senza dire una parola messe in moto.
   
 
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