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Autore: Lodd Fantasy Factory    07/04/2021    1 recensioni
Non ho tempo per le introduzioni. Devo raccontare questa storia, e voglio farlo il prima possibile. Prima che qualcosa mi possa fermare... prima che loro... sono dietro ogni angolo. Sono nella mia casa... cancelleranno tutto. Persino me...
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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7 Aprile 2021,

 

 

Ricordo con tremendo dispiacere l’agonia di Jean Anderson. È come se questo ricordo mi fosse piombato addosso all’improvviso, senza darmi alcuna possibilità di sottrarmi alle mie colpe. Come, dopo quella cruenta spedizione, trovai il coraggio di andare avanti?” scrive Philipp Lloyd, stilando poi un elenco di tutte le sue scelte sbagliate, esattamente come ho già avuto modo di fare io nel mio diario. La storia si ripete, mi verrebbe da dire.

La conclusione dei suoi ricordi non è troppo lontana. Allora riprenderò a raccontarvi la mia esperienza: sento come se negli ultimi giorni stesse tornando a galla una verità che ho provato a nascondere addirittura a me stesso. Ecco cosa accade, quando la sofferenza è troppa: rimuoviamo il dolore.

Col senno di poi, mi giudico per aver portato avanti questo diario. Avrei dovuto farmi i fatti miei, lasciarvi fuori dalle mie sciagure. Anduin sarebbe ancora viva. Perdonatemi, amici miei. Io sono la causa del vostro male. Apprezzo le vostre lettere, ma ho deciso di non rispondervi più. Voglio slegarvi dalla vostra connessione con me. Io sono una parte negativa della vostra vita, e voi dovete tornare a vivere. Troppi continuano a venirmi a cercare ogni giorno.

Sarebbe da ipocriti nascondervi che fosse davvero questo il mio intento, sin dal principio. Ero stanco di sentirmi solo, abbandonato all’oscurità. Volevo sapere se altri, come me, avessero intrapreso la loro personale crociata contro le tenebre. Ho creduto che uniti potessimo prevalere. Quale errore!

Per questo continuo a scusarmi. Per questo voglio slegarmi da voi. Con le vostre belle parole avete continuato a nutrire la mia speranza per un futuro migliore; mi sono fidato dei vostri auguri per una vita migliore, dei vostri tormenti, delle vostre aspirazioni. Ringrazio anche chi non mi ha creduto.

 

Per aggiornarvi sulle ultime pagine del vero Diario, posso dirvi che sembrano essere passati diversi mesi dopo la questione dei soldati. In seguito, Philipp è entrato in intimità con la donna: una scena toccante, per come ha avuto la capacità di descriverla. Due anime perdute in cerca di un futuro, chiusi dentro quell’abazia putrida di peccato e malvagità. Il mio giudizio sulla sua persona rimane sospeso. Ora che ci penso, però, la mia storia non è poi così diversa dalla sua. Entrambi abbiamo incontrato una donna nel corso della nostra disavventura, solo che lui ha avuto il coraggio di proteggerla. Lui non è stato un gran codardo… comincio ad essere ripetitivo!

Vi lascio alla storia di Philipp Lloyd.

 

Il lamento di Harry Collins rimbombò per tutto il corridoio. Sentimmo poi distanti voci, prima di quel raggelante e frenetico zampettare, come se una colonia di creaturine stesse accorrendo, attratta dal sangue appena versato: sopra le nostre teste, sotto di noi, dentro le pareti. Era ovunque!

Lessi profondo sgomento negli occhi dei miei compagni di disavventure; lo stesso Harry tacque subito, premendosi un fazzoletto sul naso, anche se servì a poco. Nello stesso momento cessò anche il lamento di Jean Anderson, dall’altra parte della parete.

Avevo ordinato di andare via!’ ringhiai con la voce strozzata dal terrore, costringendomi a tenere basso il tono della voce.

Come potevamo prevedere qualcosa del genere?’ provò a scrollarsi di dosso le colpe, Andrej. Ma in quegli occhi sbarrati intravvidi una meraviglia che mi ghiacciò il sangue nelle vene. Nonostante l’orrore per l’accaduto ci avesse sconvolti, riuscii a comprendere che la mia compagnia era del tutto entusiasta di quella scoperta.

Il coltello. Il coltello!’ reclamò Harry, continuando a versare sangue quasi fosse una cascata, e il pavimento rispose a quel flusso, brillando intensamente. Il geologo scaldò la lama e, mordendo la cinghia dei suoi pantaloni, se la premette ancora rovente sulla ferita, cauterizzandola. Crollò subito dopo a terra, sfinito dal dolore.

Necessitate di un medico, Sig. Collins. Ho commesso l’errore di sottovalutare questa Ziggurat, e non intendo perseverare nella mia pessima decisione di condurre questo gruppo oltre, senza un’adeguata guida.’ cercai d’impormi, ma nessuno dei due parve d’accordo.

Lo stesso Harry, dopo aver ripreso conoscenza, mi accuso di voler boicottare la scoperta della storia dell’umanità. Mi chiesi dove avesse trovato tutto quel coraggio?! Era impossibile che la sua paura di poco prima fosse stata amputata insieme alla punta del suo naso!

Se ho sostenuto di aver fatto molti sbagli, fidarmi di loro è l’evidente seguito di questa vicenda.

 

Raggiunto il bivio annunciato da Harry – sfuggito chissà come a tutti noi – notammo che il filo rosso del Prof. Poegrim proseguiva nella stessa direzione.

[…]

Dovetti arrendermi alle loro motivazioni. La loro fiducia ebbe la meglio sui miei timori. Così, con un compagno in meno, ci ritrovammo di nuovo a camminare lungo quel nuovo corridoio, seguiti da quel costante zampettare dall’altra parte delle pareti.

Sicuramente stanno scavando da qualche parte. Le vibrazioni giungono sino a noi’ sostenne Harry.

Posai l’orecchio sul pavimento a mo’ degli indiani, e lo ritrassi subito dopo quando percepii un battito, come di un cuore. Credere che quella Ziggurat fosse viva era pura follia. Ripensai ancora una volta allo Sciamano. Avrebbe dovuto seguirci sin lì.

Ci ritrovammo così a proseguire, effettuando delle svolte, a scendere e salire, quasi stessimo girando in tondo. Non potemmo far altro che chiederci quanto fosse grande quella struttura. A giudicarla dall’esterno, non poteva essere così enorme!

Forse siamo già scesi di molto, senza rendercene conto.” suggerì Andrej.

Impossibile: le nostre orecchie lo avrebbero percepito’ rispose prontamente Harry.

Furono ipotizzate molte cose, sinché non si palesò ai nostri occhi il bagaglio di uno degli altri componenti della spedizione all’interno di una stanza poco ampia, dotata di molte anfore vuote, che scaturivano dal terreno come un’estensione dello stesso. Il filo proseguiva nel corridoio seguente.

Ci sono macchie di sangue’ feci presente, esaminando le cinghie della borsa. ‘Troppo, affinché chiunque l’abbia perso sia ancora vivo. Dov’è il corpo?’

Andrej allontanò istintivamente la testa dalle anfore. Poi, aggiunse: ‘E se non fosse il sangue di una sola persona?’

Proseguiamo.’ consigliò Harry.

Non convinto, decisi di appoggiare una fiaccola accesa su una di quelle anfore. Notai come le scintille incandescenti facessero annerire il pavimento al di sotto della fiamma. In quello stesso momento mi sovvenne un pensiero, che condivisi con i miei compagni: ‘Nessun segno di fuliggine. Come vedevano?’

Fu soltanto una delle tante domande che non avrebbero mai trovato una risposta.

 

Proseguimmo sinché non fummo troppo stanchi. Eravamo lì dentro da ore!

Professor Poegrim!’ chiamai a gran voce. La mia eco si perse lontana.

oyd!’ giunse in risposta.

Ebbi l’impressione che la sua voce corresse lungo la parete, contro la quale mi ero appoggiato in cerca di ristoro per le gambe stanche.

Non siamo troppo distanti. Un ultimo sforzo’ disse Andrej.

Ma in fondo al corridoio vi era solo oscurità.

Corriamo’ dissi, sistemando meglio il bagaglio. ‘La via pare quantomeno sicura.’

Così come aveva ipotizzato Andrej, non eravamo troppo lontani. In forse dieci minuti di passo sostenuto riuscimmo a raggiungili, probabilmente grazie al terrore che ci confessarono di aver provato nel sentire il trambusto causato dal nostro movimento. Ci mancò poco che Idris Coen, l’archeologo dai folti baffi rossi e una calvizie nascosta da un largo cappello da cowboy, scaricasse i sei colpi della sua Colt Single Action Army su di noi.

Per il buon Dio, Coen!’ protestò Collins. ‘Che ci fa con una di quelle?’

Sfido voi, dunque, ad andare a caccia di rovine indifesi! Indigeni, indiani, banditi e bestie feroci: una Colt è sempre una fedele compagna. E non ho avuto torto nel portarla in questo posto!’

Degli otto partiti, più i due operai, erano rimasti in cinque.

Dove sono gli altri, Professore?’ gli domandai sconcertato.

Hanno preso un’altra via, per esplorare meglio.’ disse. Notai in quel momento che anche loro stavano seguendo un percorso tracciato con un filo rosso e dei picchetti.

Questo è il solo percorso.’ disse Andrej.

I percorsi cambiano’ affermarono all’unisono il Prof. Poegrim e Harry.

Li guardai con orrore.

Nella stanza che ci siamo lasciati alle spalle... è lì che abbiamo perso il resto della compagnia.’ ci raccontò Idris Coen., spiegandoci come uno degli operai fosse stato risucchiato all’interno di una di quelle anfore, lasciandosi alle spalle solo lo zaino. Riferì con un certo disgustoso interesse ogni dettaglio, ma che non intendo riportare. ‘Il Sig. Poegrim è già stato da queste parti. Ha insistito per seguire il filo rosso.’

Perché non siamo stati informati prima di questi pericoli?’

Sarebbe stato controproducente!’ protesto il Professore. ‘Vi ho detto che ho qualcosa da mostrarvi, e intendo farlo! Non siate impaziente, Sig. Lloyd: certe cose possono essere comprese solo vedendole!’

In quel momento avrei dovuto fermarmi e correre via. Avrei dovuto seguire quell’impulso.

Invece, eccomi qui, ad inseguire il passato con la mente.”

 

 

Aggiornerò,

 

 

Philipp Lloyd

   
 
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