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Autore: Annabeth16    09/04/2021    0 recensioni
Percy trova una ragazza misteriosa dal forte profumo dell'oceano e gli occhi color del mare, perfino più belli dei suoi.
La sua è una storia complicata e piena di misteri, ma la verità potrebbe fare la differenza in un mondo in cui i mostri, anche quelli più antichi, si stanno risvegliando uno ad uno.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Percy/Annabeth, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 5. La missione – ALICE
Erano passate ormai due settimane da quando ero al campo. Mi ero rivelata una combattente nata. Ero bravissima con la spada ed eccellevo nel tiro con l’arco. La mia arma preferita però era il pugnale con l’elsa blu che mi ero scelta all’armeria. Allora non sapevo ancora che possedevo già la mia arma più potente…
 
Quella mattina mi svegliai pressoché felice. Mi avevano accolto nel migliore dei modi, non me lo sarei mai aspettata. Anche se a volte mi guardavano in modo strano…
Comunque non sapevano ancora del mio segreto più importante, ma era una cosa così inverosimile che non ce la facevo proprio a raccontarlo. E se mi avessero cacciata? Non ci volevo neanche pensare!
Mi alzai molto presto, ma dovevo farci l’abitudine se volevo sopravvivere nella casa di Ermes. C’era un bagno solo per sessanta ragazzi scalmanati e avevo imparato a mie spese che c’erano delle regole di sopravvivenza.
1)Svegliarsi presto la mattina se volevi andare a colazione con un aspetto decente.
2)Tenere le proprie cose sempre vicino al proprio letto oppure portarsele dietro se non volevi che ti venissero rubate.
Queste erano quelle che avevo imparato già dal primo giorno, ma ero sicura che ne avrei scoperte altre.
Comunque aspettai un po’ e alla fine ci mettemmo in fila per andare a mensa. Eravamo decisamente la casa più numerosa: ad alcuni tavoli erano sedute solo due, tre o quattro persone.
Mi avviai insieme agli altri per fare l’offerta ad Ermes e vidi Percy che gettava due razioni di cibo: una per Poseidone e una per Apollo. Che significava? Chiesi ad uno della mia casa e mi spiegò che se chiedevi un favore a un dio era buona cosa che tu gli facessi un’offerta.
Nel bel mezzo della colazione arrivò Chirone al galoppo e aveva la faccia molto preoccupata. Tutti si zittirono.
«Percy, Annabeth, venite. Subito».
 
Dopo circa un quarto d’ora, quando stavamo andando al poligono di tiro con l’arco, mi raggiunse un satiro.
«Sei tu Alice Flores?», mi chiese. Io annuii.
«Sei convocata da Chirone alla Casa Grande. Vieni, ti accompagno io».
Seguii il satiro e mi allontanai dalla casa di Ermes. Giungemmo alla Casa Grande e il satiro si dileguò. Io entrai un po’ titubante e venni accolta da Percy. Era visibilmente agitato.
Entrammo e trovammo Chirone che ci aspettava.
«Dunque Alice, ti spiegherò la situazione in breve», esordì. «Si stanno risvegliando dei mostri, nonostante noi gli abbiamo sconfitti in massa solo un mese fa. Le Cacciatrici di Artemide hanno chiesto aiuto. Ci sono troppo mostri che pullulano per l’America. Voi vi occuperete di quelli di New York. Inoltre, Talia ha detto di raggiungerla al più presto a Manhattan, altrimenti sarà troppo tardi. Testuali parole», mi spiegò.
«Solitamente le missioni si affidano ad un eroe che si deve scegliere due compagni. Ho affidato la missione a Percy, che ovviamente ha scelto Annabeth e… te».
«I-io??», chiesi sbalordita.
«Ci farebbe comodo una guerriera come te. Hai uno stile tutto tuo e te la cavi con un sacco di armi», mi disse Percy.
«Non sei obbligata, puoi anche rifiutare», mi disse il centauro.
Una missione. A rischio della vita. Ci sarebbero stati un sacco di mostri. Ci sarebbero stati Percy e Annabeth. Mi sembrava un’ottima idea.
«Ci sto», dissi, cercando di apparire sicura della mia scelta.
«Bene, allora non ci resta che spedire Percy dall’Oracolo», concluse Chirone.
«No», si oppose Percy. «Credo che debba andare Alice. Non lo so Chirone, ho come una sensazione», disse cercando di spiegarsi.
«E d’accordo. Mi fido di te, Percy. Accompagna Alice dall’Oracolo e spiegale che cos’è. Annabeth, tu va’ a preparare gli zaini».
 
«L’Oracolo è… beh, è una mummia», mi spiegò Percy.
«Una che???», esclamai.
«È una specie di mummia dell’ultima ragazza ad avere il dono dello spirito di Delfi».
«Questa cosa mette i brividi», commentai.
«Aspetta di trovartela davanti che recita la tua profezia con la voce cavernosa», disse Percy rabbrividendo.
«Così non mi sei d’aiuto, sai?»
«Oh, già. Scusa».
«Arrivati. A te l’onore. Cerca di non andare in stato di shock per favore, dico sul serio», mi avvertì.
«Idiota», gli risposi.
 
Altro che stato di shock! Ero letteralmente paralizzata. Ricordavo ancora le parole dell’Oracolo:
 
Per le strade camminerete
e verso l’ignoto andrete.
La terra si sta risvegliando
e scatenerete la sua ira.
All’ultimo fiato
la verità fuori verrà.
L’ultima decisione in mano sarà
alla figlia dell’oceano che sceglier dovrà.
 
Una profezia di certo molto incoraggiante.
   
 
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