CAPITOLO SESTO
Gamgiar il Collezionista
Gamgiar il Collezionista
Avanzava pesantemente con lunghi passi, lenti e cadenzati, nel corridoio del suo palazzo delle meraviglie.
La veste riccamente decorata con disegni raffinatissimi ondeggiava intorno al suo corpo massiccio, ma elegante, mentre camminava senza degnare di uno sguardo la moltitudine di straordinari tesori che aveva accumulato nel corso della sua lunghissima vita, esposti lungo le pareti del corridoio monumentale.
Stava diventando irrequieto, di nuovo.
Lo sentiva chiaramente, quel fremito di insoddisfazione che lo induceva a vagare senza una meta su e giù per il suo vasto palazzo e che non trovava consolazione nemmeno nella contemplazione dei suoi tesori, oggetti meravigliosi che aveva raccolto viaggiando in lungo e in largo per la Galassia.
Oggetti e creature che un tempo lo avevano emozionato per la loro bellezza e che, invece, ora non suscitavano in lui più alcuna sensazione viva.
Si stava annoiando e la noia era il nemico più terribile per creature come lui, infinitamente vecchie e potenti.