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Autore: Lady_Angel    17/04/2021    0 recensioni
"Quella divisa dorata non aveva distrutto il loro solido legame, anzi, l'aveva rafforzato. Ogni giorno litigavano e si difendevano, ogni giorno parlavano e ridevano. Milo faceva sempre sorridere Camus e l'Aquario correggeva sempre il carattere acido dello Scorpione."
One shot che tratta l'amicizia che lega Milo a Camus
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Tu sei e sarai per sempre il mio migliore amico. Non ti tradirò mai, è una promessa"
"Piacere sono Camus."
"Io Milo"
Quelle frasi segnarono l'inizio di una lunga amicizia che avrebbe legato per sempre due bambini; uniti dal gioco del destino che voleva, ancora una volta, far conoscere quella grande amicizia che aveva, in passato, segnato la vita di Cardia e Degel.
Da quel giorno i due piccoli cominciarono a giocare, litigare ed a ridere insieme. Sembrava che nulla li potesse dividere e sembrava che, entrambi, si potessero completare: Milo riusciva a strappare un sorriso al futuro Aquario e Camus riusciva a calmare il futuro Scorpione.
Il loro destino, però, volle dividerli, perché erano pronti per partire per il lungo addestramento come cavalieri.
All'annuncio delle mete, Milo non poté trattenere le lacrime. Non si voleva allontanare dal suo unico e vero amico, non voleva stare da solo e non voleva perderlo. Così, il giorno della partenza, decise di raggiungere il suo compagno di giochi per fargli un giuramento: "Tu sei e sarai per sempre il mio migliore amico. Non ti tradirò mai, è una promessa". Non si aspettava una risposta, non era da Camus esternare i propri sentimenti, ma si sbagliava. "Anche io te lo prometto. Chi trova un amico, trova un tesoro".
Un patto conclusosi con i mignoli incrociati, un vero patto insomma.
Gli anni passavano in fretta ed i due cavalieri erano tornati dal loro addestramento indossando, finalmente l'armatura d'oro. Quella divisa dorata non aveva distrutto il loro solido legame, anzi, l'aveva rafforzato. Ogni giorno litigavano e si difendevano, ogni giorno parlavano e ridevano. Milo faceva sempre sorridere Camus e l'Aquario correggeva sempre il carattere acido dello Scorpione.

"Camus è mio amico, vorrei porgergli aiuto"

 
"Chi trova un amico, trova un tesoro". Milo aveva saputo della missione che legava Aquarius al Leone e senza pensarci due volte si precipitò nella quinta casa per difendere il suo migliore amico, per aiutarlo perché era consapevole del fatto che, se la missione non fosse andata a buon fine, sarebbe stato punito anche Camus e lui non l'avrebbe permesso.
Passando di casa in casa, dovette fermarsi da Shaka e giustificare il motivo della visita. "Camus è mio amico. Vorrei porgergli aiuto"; aveva omesso "il migliore", ormai era un cavaliere e queste bambinate non potevano fargli tanto onore e poi, alla fine, solo lui e Camus sapevano quanto fosse forte la loro amicizia, non c'era bisogno di sottolinearlo sempre.

"Provo un profondo rispetto per lui"
 
Gli anni scorrevano, Camus era diventato maestro ed allo Scorpione toccò il "noioso" compito di fermare quell'allievo ribelle che aveva deciso di raggiungere il Gran Sacerdote. Durante la battaglia, Milo, aveva deciso di sostituire il " lo faccio perché è mio amico" con un qualcosa di più serio "provo profondo rispetto per lui"; non aveva bisogno di sottolineare quanto fosse solida la loro amicizia. Ometteva quella parola quasi come per difendere quel legame trasparente che, sin da piccoli, li aveva uniti; aveva paura che quell'amicizia potesse diventare il suo unico e vero punto debole; alla fine, però, non aveva detto una bugia perché Milo aveva sempre provato un profondo rispetto per quel cavaliere e, forse, più che rispetto, anche tanta ammirazione. Camus era l'unica persona in grado di riuscire a tirar fuori il vero scorpione, in grado di stargli vicino e di non voltargli mai le spalle anche davanti alle sue scene d'ira; così, il giorno in cui il giovane cavaliere dell'Aquario morì, scomparve anche l'unico essere vivente in grado di calmare i bollenti spiriti di Scorpio, ma nemmeno quel giorno, Milo, riuscì a dire "amico mio" perché lo sapeva bene "chi trova un amico, trova un tesoro" e lui voleva soltanto proteggere la ricchezza di quei ricordi; questa volta toccò allo scorpione assistere all'abbandono dell'acquario.
I giorni di solitudine scorrevano lentamente e più volte, Scorpio, passava davanti all'undicesima casa sperando, forse, di sentire una qualche frase di predica, ma si illudeva soltanto. Nel tempio risiedeva solo il gelo del silenzio, un gelo che non apparteneva al suo amico.


"Oh amico mio, perché mi hai tradito?"

 
Inaspettatamente, un giorno, Scorpio avvertì il cosmo del suo amico,ma quando vide l'Aquario non poté gioire perché Camus aveva l'armatura nera ed il suo unico scopo era quello di uccidere la dea Atena; la battaglia fu imminente, non si trattava più della solita litigata fra bambini, questa volta si combatteva per due scopi diversi. Questa volta, i due amici, cercavano di distruggersi.
Milo non ce la faceva più, quando dovette trasportare il corpo ferito dell'amico davanti alla sua dea, non riuscì a trattenere una frase:"Oh amico mio, perché mi hai tradito?". L'aveva detto ad alta voce, non era più riuscito a nasconderlo; in quel momento esisteva solo il suo dolore. Egoismo? Forse, ma non riusciva a pensare ai compagni ed alla dea, pensava solo alle ferite che gli erano state inferte perché era il SUO amico ed era LUI l'uomo che era stato tradito. Milo aveva mantenuto la parola, al contrario dell'altro cavaliere.
"Chi trova un amico, trova un tesoro" e Camus aveva perso il suo scrigno dei ricordi, le sue risate, il legame trasparente che li aveva uniti sin da piccoli; non esisteva cosa peggiore del tradimento e la punizione più grande gliela stava dando proprio Milo con gli occhi pieni di delusione per quel suo amico ormai scomparso per sempre.




 
 --- Note ---
E' anni che cerco di scrivere una fan fiction su questi due cavalieri, ma non ci sono mai riuscita.
Ho sempre pensato che, un po' come è successo ai cavalieri di bronzo, i bambini più promettenti a diventare cavalieri d'oro venissero portati in Grecia per un allenamento e, successivamente, mandati nei luoghi del loro vero addestramento.
Insomma dovevo in qualche modo farli incontrare! E la loro mi è sempre sembrata un'amicizia iniziata già da piccoli.
Comunque, passiamo alle citazioni (“che è meglio” direbbe un puffo):
a. "Tu sei e sarai per sempre il mio migliore amico. Non ti tradirò mai, è una promessa" questa l'ho inventata; insomma mi piaceva come idea
b. "Camus è mio amico, vorrei porgergli aiuto" presa dal vol.1 de “I cavalieri dello zodiaco episodio G”
c. "Provo un profondo rispetto per lui" la mia pigrizia mi porta a non accendere la ps3 per cercare esattamente la frase; diciamo che qui sono andata a ricordi.
d. "Oh amico mio, perché mi hai tradito?" non ricordo l'episodio, ma è presa dall'anime e precisamente dalla serie di Hades.
Nell'anime non sono riuscita a capire se la stia dicendo o solo pensando, io ho optato per la prima ipotesi. Mi ispirava di più.

 
Comunque buona lettura a tutti!
 
 
   
 
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