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Autore: ladypink88    18/04/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Quella sera Serena e Lorenzo rientrarono a casa tardi.
Appena chiusa la porta di casa l’uomo sussurrò :
“Tesoro, penso proprio che darò un’occhiatina veloce ai documenti di lavoro per domani e poi andrò a dormire… sai com’è ho a che fare con una biondina molto vivace che ti risucchia le energie peggio di una sanguisuga!”

La ragazza lo guardò sorniona, si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia:
“Grazie papà! Questo è stato decisamente il miglior compleanno di sempre! Spero ci saranno altre occasioni per poter stare in tua compagnia!” .
Quando ebbe finito di parlare aveva quasi il fiatone poiché aveva detto di getto il suo pensiero, e nel suo profondo aveva una profonda paura che Lorenzo potesse dirgli che da domani le cose sarebbero tornate come prima e che questa sarebbe stata  solo una piacevole parentesi.

Aveva lo sguardo fisso a terra, e aveva quasi paura di ascoltare la risposta che non si fece attendere:
“ Ma certo che ci saranno altre occasioni, potrebbe andarti bene tutti i giorni a partire da oggi? Purtroppo il passato non lo posso cambiare, ma il presente ed il futuro invece sì!”

Fu allora che Serena agì di impulso e lo abbracciò fortissimo, folti lacrime solcavano il suo volto, non riusciva più a trattenerle.
“Tesoro, non so come dirtelo, ma odio vederti piangere!”
“Papà, piango … di felicità! Grazie, semplicemente grazie!”

Lorenzo pensava di non esserne più capace, aveva trattenuto così a lungo le lacrime negli ultimi anni che molto semplicemente pensava di non essere più in grado di poter versare delle lacrime in modo spontaneo.E invece, semplicemente … successe.

Padre e figlia rimasero per un momento piuttosto lungo abbracciati nell’atrio di casa , con ancora indosso le loro giacche, commossi per essersi semplicemente ritrovati dopo tanto tempo.
Fu la biondina a staccarsi per prima.
“Papà, vado a dormire. A domani!”

Lorenzo, ancora non proprio avezzo nel suo nuovo ruolo sussurrò in modo un po’ insicuro:
“ Ehm… tesoro , domani sera, ti va di cenare assieme? Cioè non so i tuoi orari non conosco i tuoi impegni…”

A Serena brillarono gli occhi.
Non se lo fece ripetere due volte : “ Sì! Certo!Va bene alle 19.30? Ti piace il sushi?”
L’uomo era davvero impacciato, ma fece del suo meglio per non scontentare la figlia :
“ Sushi? Ci trattiamo bene vedo! E sia per questa volta è andata! Domattina mi devo alzare presto tesoro. Buonanotte tesoro.”
“ Buonanotte papà, riposa bene!”

Lorenzo guardò la ragazza che si avviava verso la sua stanza e sussurrò :
“ Penso che questa notte sarà la prima notte dopo tanti anni che dormirò bene. Sono proprio stato cieco,vero Emma?”
 
E dicendo questo si tolse la giacca e si avviò verso il suo studio.
 
***

Quel giorno Alessandro si era svegliato di buona lena.

Fortunatamente era riuscito a riposare bene ed era pronto per assistere alle lezioni del mattino.

In realtà non erano molte le lezioni a cui era solito presenziare, ma adorava letteralmente “ Scienze Storiche” ed il molto estremamente perspicace in cui il docente spiegava i singoli concetti  e sviscerava i singoli eventi storici cercando di mostrare punti di vista differenti.

Secondo il suo metro di giudizio era una materia davvero affascinante, e si stupiva sempre di quanta poca gente presenziasse a quella lezione.
Non che a lui disturbasse la questione, sia chiaro, lui aveva sempre amato i luoghi poco affollati, ma nella sua mente non poteva fare a meno di pensare che le lezioni del professor di Mauro fossero davvero interessanti e avvincenti.

Ed erano utili non solo per l’oggettivo tema trattato, ma anche perché aiutava molto a sviluppare lo spirito critico e ad aprire la mente.
Troppi suoi coetanei vivevano la vita “ con il lanternino” dal suo punto di vista : tutti presi dal locale del momento, dalla moda passeggera, dal vestito alla moda.

Per carità non ci vedeva niente di male, anche lui ora della fine aveva passato l’ultimo fine settimana all’ Hollywood, ma non ci vedeva nessun motivo di vanto in tutto questo.

Anzi, per lui al principio quella serata si era presentata come una vera seccatura : l’unico motivo della sua presenza era stata la spasmodica richiesta di aiuto da parte del suo incorreggibile amico Tony che gli aveva chiesto di accompagnarlo poiché “era a due passi dal fidanzarsi con la festeggiata”.
“ Tony sei proprio incorreggibile con le donne!” sorrise pensando a quanto realtà e fantasia non potessero essere così lontane.

Ma non era andata così male.
Anzi.
Aveva conosciuto una ragazza davvero interessante. Quella brunetta così diversa dal solito aveva indiscutibilmente attirato la sua attenzione.
Aveva capito che il suo cuore non era libero, ma non poteva neanche definirsi fidanzata.
Se avesse avuto la possibilità di rivederla non avrebbe perso tempo nel giocare le carte a suo favore per conquistarla.

Ma anche se frequentavano la stessa università non era certo così semplice incontrarsi.
Si chiese come avrebbe fatto.

Ma come spesse volte succede nella vita, a volte quando meno ce l’aspettiamo essa ti regala un’opportunità, e a poco serve chiederci se ce la meritiamo o meno, tanto vale prenderla al balzo e approfittarne, poiché nel nostro questionarci potremmo solo perdere tempo prezioso.

E Alessandro non era uno che amava perdere il suo tempo.

Alzò lo sguardo verso lo spiazzo di Largo Gemelli, e semplicemente la vide.
Andava a passo molto veloce, doveva essere in ritardo probabilmente.

La vide attraversare il primo portico dell’ateneo e, tutto d’un tratto la lezione di Scienze Storiche perse un po’ del suo fascino.
Era decisamente il caso di seguire la ragazza e vedere dove fosse diretta.

Si accorse che la brunetta non appena superato il primo portico cambiò l’andatura, rallentando in modo quasi repentino.
Sembrava essersi persa, o forse non era convinta di dove fosse l’aula.

“ Oddio ma io la sto seguendo? Ma perché non vado a salutarla?”

In realtà non se la sentiva, era già in ritardo e non voleva rallentare ulteriormente Laura, anche se visto il suo camminare piuttosto lento iniziò a chiedersi se si sentisse bene.

Non fece in tempo a decidere sul da farsi che si rese conto che la brunetta era già arrivata a destinazione : l’aula del giudizio, la 110 era la meta finale di Laura.
La pesante porta gli si chiuse in faccia senza che lui potesse fare granchè. Si appuntò mentalmente questa preziosa informazione pensando che gli sarebbe tornata molto utile e stava per avviarsi ad assistere alla sua lezione, quando improvvisamente il portone si aprii e un ragazzo uscì esclamando :

“ Vado a vedere chi c’è in infermeria!”

Alessandro sorpreso chiese :
“ Scusa ma cosa è successo? “
“ Una ragazza ha avuto un malore ed è svenuta” mentre correva per dirigersi verso l’infermeria.

Incuriosito e con un pizzico di preoccupazione sbirciò dentro l’aula per vedere chi si fosse sentito male.
Impallidì nel vedere Laura a terra incosciente.
 

 P.S: scusatemi per l'assenza, so di aver latitato, ma sono di nuovo qui! Ve l'aspettavate il rientro in scena di Alessandro? Cosa succederà? E padre e figlia quanto sono pucciosi?

   
 
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