Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: blackpearl_    28/08/2009    3 recensioni
La terra di mezzo è ricaduta nella guerra, dilaniata dalle forze di Glorfhel, un Orco astuto e potente. Ma dai meandri delle terre selvagge risorgerà una luce da tempo dimenticata: i Draghi.
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~ I Signori dei Cieli 








-Guarda che non sei obbligato..-

Legolas respinse le parole del suo amico, Aragorn, con un sorriso. Finì di riempire la piccola sacca verde chiaro che avrebbe portato per il viaggio e si girò verso di lui, sullo stipite della porta. Gli si avvicinò e gli strinse una spalla con il braccio destro.

 -Non preoccuparti Aragorn, amico mio. Glorfhel non è ancora abbastanza potente da controllare i Colli Ferrosi, così a est dai suoi domini. Il peggio che mi potrebbe accadere sarebbe di incontrare uno o due Orchetti-

 Aragorn sospirò ad occhi chiusi e posò la mano su quella dell’elfo, stringendola.

-Sarà, ma sono ansioso.-

Legolas scosse con vigore la testa e si allontanò dal re di Gondor per caricarsi in spalla la sacca e l’arco. Si girò ancora per controllare di non aver lasciato niente e imboccò la porta.

-Non devi agitarti per me! Piuttosto pensa alla povera Arwen. Secondo il Guaritore il parto è vicino, giusto?-

Aragorn accompagnò Legolas alle stalle e ordinò che fosse portata subito la sua cavalcatura. 

-Si, un paio di giorni al massimo- disse con la voce che gli tremava per l’emozione

L’elfo sorrise di nuovo lasciandosi prendere dei ricordi.

 

-Legolas..- tono sommesso

-Uhn- tono annoiato

-Ti devo dire una cosa-

-Uhn-

-Una cosa che non ho detto a nessuno-

-Dimmi-

-Insomma, una cosa che..- tono incerto

-Aragorn!-

-Okay, Okay.-

Silenzio

-Allora?- tono spazientito

-Ecco..bè.. diciamo.. è solo che.. una cosa da niente..-

-Aragorn..- tonò minaccioso

-Arwen è incinta-

 

Aragorn notò l’espressione dell’amico e rise, preso anch’egli dagli stessi ricordi.

 -Dio, che figura da scemo- commentò scrollando il capo

 -No- ribattè Legolas dandogli un pugno scherzoso alla spalla –solo da neo-padre-

 -Mi sarebbe piaciuto averti accanto... Mi sarebbe piaciuto avervi accanto: tu e Gimli.-  mormorò tristemente il re di Gondor, dopo qualche istante di silenzio.

 Legolas si fece scuro in volto pensando alla triste sorte in cui il nano era incappato. Spinto dal volere del padre, Glòin,  Gimli si era addentrato negli ombrosi cunicoli di Moria seguito da non più di una ventina di altri nani.  Lo scopo? Estirpare una volta per tutte il male da quel luogo.
Purtroppo Gimli non faceva rapporto da oltre una settimana, e la cosa stava preoccupando non poco la sua famiglia e i suoi amici.

 -Tornerà- disse con una voce fredda che non riconobbe come propria –ce lo ha promesso-

 Aragorn lo fissò per un attimo e fece per parlare quando venne portato da loro il cavallo di Legolas: Halding. Un meraviglioso destriero totalmente bianco proveniente dalle terre selvagge.
Riconosciuto il proprio padrone, il magnifico cavallo si avvicinò all’elfo e gli toccò una guancia col muso nitrendo sommessamente.
Legolas poggiò il capo contro il suo collo e prese a parlargli in elfico, accarezzandone lievemente il morbido manto.
Aragorn stette a guardare, ammirato. Essendo cresciuto fra gli elfi di Gran Burrone lui conosceva tutti i modi di parlare ai cavalli. O almeno quasi tutti. Però la differenza fra il suo modo di operare e quello dell’elfo di Bosco Atro era calcata ed evidente.  
Mentre parlava Legolas caricò sulla sella di Halding tutto il necessario per il viaggio, che comprendeva: cibo, acqua, una mappa,  e qualche pugnale.
Sinceramente trovava scomodo il modo di cavalcare degli umani, con la sella. Però doveva ammettere che le piccole borse che pendevano da essa erano estremamente utili.
Si issò agilmente in sella e scrutò con attenzione il cielo mattutino, quasi del tutto terso. A ovest però si andavano a delineare numerose nubi temporalesche.

 -Potrebbero intralciarmi..- pensò l’elfo con fastidio

 Aragorn seguì il suo sguardo e lo rassicurò

-Conoscendo te e il tuo cavallo, sono sicuro che arriverai ai Colli Ferrosi molto prima che quelle nuvole arrivino a te.-

 Legolas annuì, anche se non del tutto convinto. Con un sospiro di rassegnazione si aggiusto il mantello sulle spalle e salutò l’amico alla maniera elfica.
Aragorn rispose allo stesso modo, con solennità.
Halding partì con uno scatto che portò lui e il suo cavaliere in prossimità del cancello. Il re di Gondor li seguì con lo sguardo fin quando non scomparvero fra gli alberi.

-Avo fir, Legolas, avo fir  (non morire, Legolas, non morire)-  mormorò


 Spazio Autrice ~

Hola <3 
indovinate un pò? Il signore degli anelli, giàggià.
ù.ù
purtroppo oggi ho perso una scomessa, quindi non posso scrivere niente nello spazio autrice -chenervi-
Accidenti alla sfortuna e ai dadi traditori

xoxo
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: blackpearl_