Fumetti/Cartoni americani > Tutestein
Segui la storia  |       
Autore: IvanaAnkhese    19/04/2021    0 recensioni
Ciao a tutti! Ricordate la serie animata"Tutenstein" prodotta negli USA nel 2003 e trasmessa su Discovery Kids e sulla Rai? Vi piaceva? Per chi non la conoscesse, trattava delle avventure di Tut-ankh-en-set-amun, un faraone bambino mummificato, e dei suoi amici Cleo e Luxor (Luxor è il gatto di Cleo). Esistono poche fanfiction su questa serie, e volevo scriverne una su Cleo e Tutenstein come coppia. Ho immaginato un sequel, ambientato parecchi anni dopo quello che accade nella serie e nel film. Mentre nel cartone animato vediamo Tutenstein per la maggior parte del tempo come mummia vivente, e solo per qualche puntata com'era realmente da vivo, nella mia fanfiction sarà riportato in vita totalmente. Riuscirà ad apparire come un ragazzo normale e ad ambientarsi nella nostra epoca, oppure i ricordi del passato riaffioreranno? Potrà stare con Cleo o ci saranno degli impedimenti? Qual'è il compito che deve portare a termine? I demoni del mondo degli Inferi capitanati dal dio Seth torneranno a dare problemi?
NOTA BENE: Nella mia storia Cleo e Tut avranno la stessa età. Se vi piacciono le storie e i cartoni animati sugli Egizi vi consiglio di leggerla!
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Si era ritrovata in una grande sala. Avvertiva una forte oscurità, e tutti gli sguardi erano su di lei. Mentre avanzava con timore, sentiva delle voci. Le sembrava di essere in un tribunale: era come se stessero giudicando qualcuno. << No ma è inaccettabile...Un uso improprio dello scettro! >>, dicevano quelle voci. Davanti ai suoi occhi le apparve proprio lui: Tutenstein. E non era solo. Alle sue spalle c'era un trono gigante, su cui sedeva il dio Osiride. Poi erano presenti altre 42 divinità. A quel punto la ragazza capì: si trovava nella Sala delle Due Maat, cioè il tribunale di Osiride. E stavano giudicando proprio Tutenstein. << Cleo, ti prego, non ascoltarli! >>, le urlò il ragazzo. << Ma guardalo...imperdonabile! >>, dicevano gli altri. Cleo ansimava, e l'unica cosa che riuscì a sussurrare fu solo: << Tu-Tut...! >>. Poi il caos. Sentì solo Tutenstein urlare. << Fatemi tornare da lei, vi prego! >>.

Si svegliò di soprassalto. Si ritrovò sul suo letto. Era ancora vestita. Evidentemente si era addormentata nel pomeriggio...ma non era più pomeriggio. Quanto aveva dormito?? Ma quello non era importante. Era come presa da una grande smania. Non le era sembrato solo un sogno. Non poteva essere stato solo un sogno. Doveva tornare al museo! Prese il suo zaino, scese di corsa le scale e si buttò fuori casa. 

Arrivò tutta trafelata. Ormai si era fatta ora di cena, fuori era già buio, quindi il museo era stato chiuso al pubblico già da qualche ora. Si intrufolò dall'ingresso di emergenza, e percorse in fretta tutte le sale senza curarsi di essere vista, senza preoccuparsi di essere fermata. Dopo quello che era successo con Walter, il museo era ancora oggetto di indagini da parte della polizia e dei giornalisti. Quella sera, però, Cleo non aveva trovato nessuno. O almeno, non aveva sentito nessuno. Forse perchè era troppo presa da quello che voleva cercare! Superò la Sala Egizia e giunse in deposito. Era ancora tutto in disordine. Aveva lasciato una pila di libri e documenti vari per terra. Frugò tra tutte quelle cose, e ricordò che ciò di cui aveva bisogno si trovava nel Libro dei Morti. Allora corse nella Sala Egizia dove era esposto, e, leggendolo, giunse alla parte dove erano scritte formule e preghiere per il defunto, per aiutarlo nel suo percorso nell'Aldilà. Cleo avrebbe voluto fare qualcosa: avrebbe voluto pregare per l'anima di Tut, affinchè potesse essere ritenuto idoneo di entrare in Paradiso. Così Cleo incominciò a pregare ad alta voce. Mantenne una forte concentrazione, e ogni parola che pronunciava proveniva dal suo cuore. Improvvisamente sentì una forte onda di energia attraversare il suo corpo. Non avvertì nulla di buono. Forse qualcosa era andato storto. Sentì un suono terrificante, forse il verso di un animale. Capì che non era più sola. Si voltò, e...avrebbe voluto non credere ai suoi occhi. Davanti a lei c'era Ammit, una creatura mostruosa, con muso di coccodrillo, testa, zampe anteriori e tronco del corpo di leonessa, e parte posteriore di ippopotamo. Era un essere mitologico, che impersonava tutto ciò che gli Egiziani temevano. Il suo ruolo era quello di divorare il cuore del defunto non meritevole, condannando la sua anima all'oblio.  La bestia aveva i suoi occhi fiammeggianti puntati sulla ragazza, e le fauci spalancate. Come aveva fatto a materializzarsi lì?? Cleo aveva un'espressione terrorizzata, e incominciò a tremare e a respirare affannosamente. Il mostro percepì la sua paura, e schizzò verso di lei. La giovane si mise a correre disperata, ma per errore si schiantò in una teca. Cadde a terra di schiena, battendo la testa, e alcuni pezzi di vetro della teca le si conficcarono nella pelle. Urlò dal dolore, e la bestia balzò su di lei. Intanto Tutenstein era comparso ed aveva visto tutto. Ma cosa avrebbe potuto fare lui? Era solo un fantasma. La creatura incominciò a fissare Cleo,  i suoi occhi si illuminarono e spalancò le sue fauci, emanando una forza che creò una forte attrazione, che fece sollevare il petto della ragazza: voleva risucchiarle il suo cuore. << CLEO! NO!! >>, urlò disperato Tutenstein, creando delle vibrazioni che andarono ad alterare l'impianto della corrente elettrica nell'edificio, provocando luci tremolanti. Intanto la povera Cleo sentiva come se il suo cuore le venisse strappato dal petto, e le mancava il respiro. Fortunatamente la bestia si fermò perchè distratta da Tutenstein, che gridò: << TU VUOI ME, NON LEI! >>. La ragazza si contorceva dal dolore, la sua vista si fece sempre più annebbiata, le immagini persero sempre più nitidezza, finchè non sopraggiunse il buio. 

L'animale non c'era più. Era presente solo lo spirito di Tutenstein. Cleo purtroppo era svenuta, e non si era neanche accorta della sua presenza. Egli le si avvicinò cauto, ma preoccupato. Fortunatamente era riuscito a salvarla! La guardò incantato, e sussurrò: << Sei bellissima! >>, poi si chinò su di lei, e la baciò sulle labbra. Improvvisamente un urlo spense quella magia: << ODDIO CLEO...! COS'E' SUCCESSO QUI!? >>. Era la Dottoressa Vanderwheele. Cleo era stesa per terra, e sanguinava. Tutti i pezzi di vetro erano attorno a lei e nella sua pelle. Ovviamente Tutenstein era scomparso.

Quando Cleo riaprì gli occhi era di nuovo in una stanza di ospedale. Si era svegliata con una strana sensazione. << Oh, Cleo, tesoro! Non voglio più vederti in ospedale! >>, si fiondò sua madre su di lei. << Mamma...?! >>, disse lei meravigliata.  << La Dottoressa Vanderwheele ha detto che ti ha trovata priva di sensi per terra nella Sala Egizia. Che è successo? Forse ti sei sentita male? >>, chiese la madre. La ragazza rimase senza parole: non sapeva neanche lei cosa risponderle. Poi entrò nella stanza la dottoressa: << Oh bene, Cleo, ti sei svegliata! Come va? >>, chiese. << Mmmh ora un po' meglio, grazie >>, rispose Cleo mettendosi una mano sul capo. La giovane sperava che le domande fossero finite, ma evidentemente la sua insegnante aveva deciso di non demordere. Così le chiese: << Cleo, cosa ci facevi lì? Per favore, sai dirmi cosa è successo? Ricordi qualcosa? >>. Dal tono e dallo sguardo sembrava davvero preoccupata, ma decisa di sapere la verità.  Cleo abbassò la testa. Era in seria difficoltà. Nonostante tutto rispose: << Mmh...ero tornata al museo perchè avevo dimenticato una cosa. Poi sono andata nella Sala Egizia per controllare un reperto, e...ho sentito dei rumori...le luci hanno incominciato a non funzionare bene, poi è saltata la corrente. Allora forse sono inciampata,e...mmh...sono confusa, non ricordo molto bene. >>.  La dottoresssa Vanderwheele fece un'espressione poco convinta, si girò verso la mamma di Cleo e disse: << Signora, sicuramente riusciremo a scoprire cosa è successo. E' da un po' che al museo succedono cose strane...secondo me si tratta di un ladro o di qualche teppista. Cleo, sicuramente la polizia ti farà qualche domanda...se ricorderai qualcosa avvisami! >>, poi uscì dalla stanza. "E ti pareva! Ci mancava pure la polizia!", pensò la ragazza.

Quando fu di nuovo sola, Cleo si chiese cosa fosse realmente successo al museo, e cosa fosse accaduto dopo. Era stato un sogno?




Ehilà ragazzi! Sono tornata! Fatemi sapere se qualcuno di voi sta leggendo questa storia e se vi sta piacendo. Un bacio!! :-*

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Tutestein / Vai alla pagina dell'autore: IvanaAnkhese