Colloquio

«Sesshomaru...»
«Rin...»
«Come… Spiegami soltanto come...»

La porta di casa si richiude dietro di loro. Rin fissa il pavimento a occhi sbarrati senza riuscire a vederlo per davvero. «...come avete fatto a distruggere mezza scuola… come diavolo ci siete riusciti…?»
Le braccia -e la mano in cui tiene il foglio con il conto dei danni- le ricadono lungo i fianchi. Sesshomaru non replica.
«Il padre di una delle studentesse che al colloquio si mette a combattere con il professore di inglese di sua figlia, i due demoni che distruggono metà scuola, la direzione che per un soffio decide di non sporgere denuncia, i danni da pagare...»

«Osuna è legato a Kirinmaru, un demone nemico di mio padre nell’epoca Sengoku. Abbiamo ancora un conto in sospeso.»
«Ma l’epoca Sengoku è stata cinquecento anni fa!» esplode alla fine Rin, furente.
Sesshomaru non cambia minimamente espressione. «E’ una questione di principio.»
«Ma chi se ne importa!»

«Towa è scoppiata a ridere quando ha saputo del colloquio.»
«Ma lei ha quattordici anni, tu cinquecento!»
«Comunque i soldi non sono un problema.» Sesshomaru si toglie la giacca e non cambia ancora espressione. «Per cui non vedo perché tu debba essere arrabbiata.»
Il poco autocontrollo di Rin esplode quanto la proprietaria. «Non è per i soldi che ti sto rimproverando! E’ perché non ti sai controllare e ti comporti sempre come se…!»

"Sei proprio bella quando ti arrabbi."
Rin sbarra gli occhi e si irrigidisce quando Sesshomaru la zittisce con un bacio. “Bastardo…!”

Per un ultimo attimo prova l’irrefrenabile tentazione di dargli un ceffone. Poi riscopre che la sensazione delle loro bocche unite non è poi così male.
Okay, no, non è "poi così male", è una delle conseguenze migliori della loro relazione.
“Che gli stavo dicendo…?” Non perde nemmeno tempo a rispondersi e lo bacia anche lei.
L'assenza delle gemelle da casa permette loro di baciarsi tutto il tempo che vogliono -cioè, ancora troppo poco.

«Sono perdonato?»
«Forse...» Rin cerca di radunare quel poco che resta delle sue facoltà mentali per ricordare perché abbiano litigato.
Sesshomaru deve trattenersi dal sogghignare. Ha funzionato. Ama Rin ed è anche cambiato per lei, ma la sua natura resta pur sempre quella di un demone maggiore. Può capitare di incrociare la strada di un vecchio nemico e di dover dare battaglia. «Stasera andiamo a cena fuori.»
«Non ti ho ancora perdonato del tutto.» "Per cosa l'avevo rimproverato…?"
«Non ti crede nessuno.»
«Quando vuoi sei proprio un bastardo.»
«Ti amo anch'io.» Sesshomaru non attende la sua reazione e la bacia di nuovo. Rin dimentica un’altra volta il motivo per cui hanno litigato -appena fatto in tempo a ricordare- e lo riprende a baciare anche lei.

Sarà anche un bastardo e un idiota, ma è pur sempre il demone che ama. Qualche danno qui e là -come una scuola con metà interni distrutti- può anche passare in secondo piano.















Angolo autrice:
Breve FF che mi è venuta in mente dopo Yashahime, immaginandomi una Rin e un Sesshomaru a vivere nell'epoca moderna e a confrontarsi con gli insegnanti delle figliolette...^^ L'idea mi ispirava già da un po', ma soltanto ora (=in un pomeriggio VS settimane di pensieri vari xD) sono riuscita a buttare giù qualcosa di convincente ^^
EHHH che dire... Amo alla follia questi due amorini (amoRINi) (okay, scusatemi, la smetto O:)) ^^ Spero che questa flash vi sia piaciuta, alla prossima!!

Animer ;)