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Autore: Vianne1013    23/04/2021    0 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) . La fan fiction è inspirata alla leggenda di Tanabata e spero che vi piaccia.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
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L’indomani mattina alle prime luci dell’alba, mentre Kaori e Ryo stavano dormendo beatamente nella stanza che era stata loro assegnata all’inizio vennero interrotti da una presenza improvvisa.
La signora Moriko infatti appena terminato di svolgere le sue faccende quotidiane, si diresse nella loro camera e svegliò improvvisamente Ryo facendogli quasi prendere un colpo.
“Signor Saeba si svegli!” urlò la donna nell’orecchio del povero Ryo che appena la sentì fece un balzo in aria per poi ricadere sul futon.
“Signora Moriko ma è impazzita?!?” urlò di contro l’uomo appena sveglio con aria molto arrabbiata.
“No affatto, anzi lei deve andarsene immediatamente da questa stanza.” Continuò la donna cercando di non fare caso all’improvvisa “nudità” del suo interlocutore.
“Ma come? Ma cosa dice? Questa è la mia camera e io sono un ospite non può trattarmi così!”.
“Posso eccome!” disse l’arzilla vecchietta.
“Che cosa?”.
“Si lei deve andare via perché oggi è Tanabata ed io devo preparare la signorina Kaori per la grande festa di stasera!” rispose ferma.
“A quest’ora?!? Ma la festa è questa sera perché mai deve iniziare a farlo proprio adesso?”
La vecchietta divenne paonazza e non potendo più trattenersi urlò con tutto il fiato che aveva in gola:
“PERCHE’ LA PREPARAZIONE DI COLEI CHE DEVE INTERPRETARE LA PRINCIPESSA ORIHIME E’ MOLTO LUNGA!”.
Ryo rimase impietrito dalla reazione della donna e guardandola con gli occhi sbarrati ma sempre cercando di mantenere il suo sangue freddo chiese:
“Ah sì? E cosa ci sarà mai di tanto lungo da fare?”
La piccola signora stava per rispondere quando intervenne Kaori che nel mezzo di tutto quel baccano si era svegliata di soprassalto e cercando di capire cosa stesse succedendo si era avvicinata ai due litiganti assistendo indisturbata alla discussione.
“Per favore Ryo non essere scortese. Signora Moriko vuol spiegare gentilmente a me cosa dobbiamo fare oggi?”.
La vecchietta intenerita dalla delicatezza della domanda di Kaori, si calmò e addolcendo il suo tono rispose:
“Signorina Kaori, lei oggi ha da fare moltissime cose. Lei sa che il signor Hikinose è molto legato alle tradizioni perciò ho degli ordini precisi. Prima di tutto dopo aver fatto una colazione a base di frutta fresca e thè verde, le devo fare un bagno con il latte di mandorle per rendere chiara e morbida la sua pelle, successivamente devo curare il suo corpo con olio di mandorle e pettinarle i capelli con gli antichi pettini giapponesi che appartenevano alla signora, devo procedere con un’acconciatura tradizionale infilandole tra i capelli un ramo di ciliegio e un pettine d’argento, infine dopo averla truccata per l’occasione, devo vestirla con il kimono tradizionale azzurro e viola, decorato con i piccoli petali di ciliegio.” Poi si fermò un istante e sospirando disse: “Era il vestito della signora…..il padre del signor Hikinose lo fece fare appositamente per lei dopo quella famosa sera……..però se la signorina Kaori decidesse di non voler fare queste cose io….mi farò da parte.”
E detto questo abbassò la testa per riuscire a sopportare il passaggio dei ricordi nel suo cuore e il dispiacere che le avrebbe arrecato un rifiuto.
Kaori guardò con tenerezza la signora Moriko e successivamente guardò intensamente Ryo che ricambiò il suo sguardo e gli disse: “Ryo credo che ora sia il caso che tu ci lasci….abbiamo da fare.”
E pronunciate queste parole guardò sorridendo la vecchietta che ricambiò il sorriso a sua volta e il cui volto s’illuminò di gioia.
L’uomo guardò le due donne e comprese quanto fosse importante per loro che la Festa di Tanabata andasse bene.
Non ebbe il tempo di riprendersi che improvvisamente le due donne iniziarono a spingerlo violentemente fuori dalla stanza.
“Ma cosa fate? Siete pazze? SONO COMPLETAMENTE NUDO!” urlò disperatamente Ryo nel tentativo di resistere.
A quell’affermazione tanto privata quanto ormai pubblicamente dichiarata Kaori arrossì violentemente non perdendo tuttavia la forza nelle spinte che stava infliggendo al povero Ryo.
“Signore è il caso che lei smetta di opporre resistenza ed esca da questa stanza!” disse ferma la vecchietta.
L’uomo guardò prima la piccola donna davanti a lui e successivamente volse i suoi occhi alla sua donna e dopo averle sorriso disse: “D’accordo signora Moriko, me ne vado ma prima voglio una cosa in cambio dalla mia donna.”
E dopo essersi avvicinato con passo delicato rubò un dolce bacio dalle labbra di Kaori.
“Sono sicuro che sarai meravigliosa.” Le soffiò sul volto in maniera sensuale.
E detto questo se ne andò con aria triste.
Una volta uscito si ritrovò addosso gli occhi dei suoi amici che lo guardavano sghignazzando.
“Cos’è ti hanno scacciato dalla stanza maniaco?” disse ridendo Umibozu.
“Uhm finiscila di ridere brutto scimmione!” sbuffò urtato l’uomo, poi guardando la donna accanto a lui disse:” Mikiiiiii il povero Ryuccio ha tanta fameeeeeeee”.
Ma non riuscì a raggiungere la donna perché un Kompeito di 130 T lo colpì in pieno e lo sbattè contro il muro di fronte.
“GUAI A TE SE CI RIPROVI MANIACO!” urlò una furibonda Kaori dall’altra stanza.
“Kaorichan scusamiiiiiii!” cercò di dire l’uomo con aria afflitta ma la donna non volle sentire ragioni e chiuse la porta senza degnarlo di uno sguardo.
“Dai Ryo appena ti riprendi ti attendiamo per fare colazione.” Gli disse sorridendo Saeko prima di raggiungere gli altri al piano di sotto.
Non appena Ryo si ricompose, raggiunse gli altri per la colazione e cercò di rilassarsi ma non riuscì a farlo completamente per via della preoccupazione che aleggiava nella stanza.
“Ma quanto accidenti ci mettono? Hanno rubato la mia stanza!” disse l’uomo innervosito.
“Sei molto strano oggi Ryo.” Gli disse Saeko.
“Da cosa le deduci?” rispose serio l’uomo distolto improvvisamente dai suoi pensieri.
“Dal fatto che negli ultimi giorni sei sempre stato attaccato a Kaori e che oggi sei nervoso al pensiero di non vederla per chissà quanto tempo.” Rispose Miki.
“Non è come pensate.” Rispose sempre più determinato l’uomo.
“Senti, lo so che sei preoccupato per Kaori, ma non sei da solo a proteggerla, ci siamo anche noi.” Disse fermamente Saeko.
“Non permetteremo che le accada niente!” rispose ferma la mercenaria mentre il marito annuiva dietro di lei.
Ryo guardò attentamente i suoi amici e alla fine disse: “ D’accordo! Dovremo averla sempre sotto gli occhi, considerate che la festa è seguita da tantissime persone e ci sarà tantissima gente e io non voglio che qualcuno approfitti della confusione per far del male a Kaori!”.
Miki, Saeko e Umibozu annuirono contemporaneamente e diedero la loro disponibilità allo sweeper.
La giornata trascorse molto tranquillamente, mentre Kaori veniva accudita e preparata per la festa dalla signora Moriko, Ryo e gli altri si occupavano di discutere dei loro ruoli e delle loro posizioni per proteggere Kaori e le persone accanto a lei.
Saeko e Ryo decisero di dire al signor Hikinose che sarebbe stato utile avere anche Miki e Umibozu come guardie del corpo per lui e sua figlia, vista la mole di gente prevista per l’evento.
L’uomo accettò di buon grado.
Quando finalmente la sacra preparazione terminò, al signor Hikinose e agli altri fu concesso di vedere Kaori.
Era un sogno. La sua pelle bianca risaltava ancora di più grazie al bagno di latte a cui era stata sottoposta e al kimono che stava indossando. I capelli rosso fuoco erano stati pettinati a dovere ed era adornati con un antico pettine d’argento ed un ramo di ciliegio in fiore. Le labbra erano di un color rosa vellutato e il colore del viso era reso leggermente più bianco dal trucco che le era stato fatto, sulle guance era stata passata della terra color pesca e infine la collana risplendeva superba e gloriosa al suo collo. Ultimo decoro, uno scialle lungo color viola decorato finemente con motivi floreali di pizzo traforato.
Tutti rimasero a bocca aperta non appena la videro, soprattutto Ryo che rimase incantato da quella visione, anche se un pizzico di gelosia iniziò a farsi lentamente strada nel suo cuore.
“Kaori sei bellissima!” urlò Chisato battendo le mani con gioia.
“Grazie Chisato, in realtà questo posto era tuo!” disse la donna con rammarico.
“Non dirlo neanche per scherzo, tu sei perfetta, mio padre ha fatto bene a scegliere te!” disse sorridendo la ragazza.
“Ti ringrazio.” Rispose la sweeper con riconoscenza.
“Kaori sei meravigliosa!” disse Miki entusiasta, mentre Umibozu annuiva in segno di affermazione.
“Si è vero sei uno splendore!” concordò Saeko.
“Grazie a tutti.” Disse la rossa sorridendo poi con il cuore in gola, il suo sguardo si posò su Ryo che era stato l’unico a non aver detto una parola.
Sentitosi chiamato in causa, anche per il fatto che tutti i presenti si girarono automaticamente verso di lui, cercando di mantenere la sua freddezza l’uomo disse: “ Wow Kaori……finalmente… lo sai che sembri davvero una donna?”.
“Come?????” disse la sweeper furibonda e fece per prendere il suo grosso martellone quando Saeko e Miki la fermarono mentre Umibozu assestava un bel pugno sulla testa di Ryo.
“Ma che diavolo fai scimmione?” disse lo sweeper urtato.
“Ti sembra questo il modo di trattare Kaori?”. Rispose l’omone.
“Bada ai fatti tuoi!”.
“Umibozu lascialo stare, è evidente che a lui non piaccio per come sono combinata.” Disse Kaori con un velo di tristezza in volto.
L’uomo si accorse della sua espressione e s’irrigidì.
“Non gli dia retta signorina Kaori, lei è un sogno, fossi meno vecchio prenderei in considerazione l’idea di chiederla in moglie!” disse ridendo il signor Hikinose.
“Ma signor Hikinose cosa dice?” disse la donna arrossendo.
“Papà!” lo rimproverò Chisato mentre Ryo s’irrigidiva pesantemente a quella dichiarazione.
“Cosa ho detto?” disse l’uomo stupito.
“Niente, niente, vieni lasciamo in pace Kaori che deve riposarsi prima di stasera.” Disse la ragazza trascinando con sé il padre.
“Andiamo anche noi, dobbiamo ancora prepararci per stasera.” Disse Saeko mentre si accingeva ad uscire dalla stanza seguita da Miki ed Umibozu.
“A dopo Kaori!” disse la mercenaria e poi guardando Ryo continuò: “Tu non vieni?”.
“Un minuto e arrivo.”disse lo sweeper, poi rivolgendosi alla vecchietta le chiese: “Signora Moriko può lasciarci da soli un attimo? Devo parlare con la mia socia.”
La donna lo guardò attentamente e poi disse: “ Va bene ma avete dieci minuti e signor Ryo cerchi di trattare bene la signorina intesi?”.
“D’accordo.”
E detto questo la vecchietta se ne andò lasciandoli da soli.
L’aria era tesa, Kaori guardava Ryo senza dire una parola mentre l’uomo cercava invece qualcosa di carino da dire.
“Allora cosa volevi dirmi?” disse la sweeper con tono pacato ma freddo.
“Ti chiedo scusa per prima non volevo offenderti.”
“Hai solo detto quel che pensavi non vedo perché dovrei offendermi.” Disse la donna con voce rotta.
L’uomo si avvicinò a lei, le passò una mano sotto al mento delicatamente e le sollevò il volto per poter incontrare i suoi occhi.
“Ti prego non piangere, quello che ho detto non è ciò che realmente penso.”
“Allora perché lo hai detto?”.
“Ero teso e nervoso e ho cercato di calmare la tensione, non pensando che ti avrei distrutta con le mie stupidaggini.”
La guardò intensamente, a Kaori sembrò di volare nel perdersi nei suoi occhi neri.
“Sei meravigliosa, sei un sogno, sei veramente bellissima Kaori, quando ti ho vista mi è mancato il fiato per quant’eri bella e sono anche un po’ geloso che stasera tutti potranno ammirare la tua bellezza.”
E detto questo la baciò con dolcezza e con tanto amore.
Fu un bacio senza precedenti, Kaori riusciva a percepire ogni singola sensazione provata da Ryo, ansia, possesso, gelosia e amore, tanto tanto amore che l’uomo provava per lei.
A malincuore si separarono e lui sorridendole di nuovo disse: “Meglio smettere o non risponderò più di me.”
La donna gli sorrise con dolcezza.
“Ah un’altra cosa.” Disse mentre iniziò a scavare dentro la maglietta vicino al collo dal quale si tolse una cosa luccicante, la chiuse nella mano e la poggiò sul palmo di Kaori e le fece chiudere le dita sul metallo caldo.
Quando la donna dischiuse le dita vide una cosa che non si aspettò di rivedere dopo così tanto tempo.
“Ma Ryo questo è il tuo medaglione!” disse guardandolo sbigottita.
“Voglio che lo tenga tu, così saprai che io sono sempre vicino a te.” e stringendo la mano della donna nella sua la baciò di nuovo per poi staccarsi all’improvviso e andarsene via senza dire una parola.
Kaori sorrise e strinse al cuore la mano con dentro il medaglione donatole da Ryo.
La sweeper passò il tempo immersa nei pensieri fino a quando non venne improvvisamente interrotta.
“Signorina Kaori è ora di andare.” Disse la signora Moriko comparsa improvvisamente sulla soglia.
“Di già?”.
“Si signorina sono tutti ormai pronti andiamo!”.
Kaori seguì la donna che la condusse alla macchina del signor Hikinose, una limousine nera vecchio stile che in poco tempo li portò alla famosa festa di Tanabata.
Una volta scesi dalla macchina, seguiti da Ryo e dagli altri, Kaori, il signor Hikinose e sua figlia vennero condotti ad una carrozza color azzurro e viola che seguì l’intero itinerario passando attraverso le bancarelle della festa.
Tutt’intorno c’erano tantissime lampade che rievocavano le luci delle lucciole decorate con carta azzurra e viola con motivi fatati, le bancarelle vendevano ogni tipo di prelibatezza e inoltre i venditori del bambù urlavano a gran voce per richiamare l’attenzione dei passanti.
Nel mentre che la carrozza era in viaggio, un venditore si avvicinò a Kaori e le disse: “Principessa tenete questo e scrivete il nome del vostre principe. Spero che stavolta Tanabata faccia il vostro desiderio d’amore!”e in poco tempo sparì tra la folla.
Kaori guardò tra le mani, aveva un ramo di bambù con due foglietti ed una penna, sorrise ed istintivamente scrisse il suo nome e quello di Ryo e li attaccò alle foglie.
Chisato che si accorse della scena mentre il padre era intento ad osservare e a salutare gli abitanti attorno a sé, domandò: “Lo ami?”.
“Di chi parli?”.
“Di Ryo. Lo ami tanto?”.
La sweeper ci pensò su, sorrise e alzando la testa guardò Chisato dicendo: “Più della mia stessa vita.”.
“Allora ti auguro di essere felice assieme a lui.” Disse la ragazza sorridendo.
“Grazie.” Rispose Kaori.
“Dobbiamo andare, su Chisato, signorina Kaori muoviamoci.” Le interruppe il signor Hikinose.
Una volta scesi, raggiunsero una specie di palco in cui ad aspettarli c’era Masao che andò loro incontro.
“Buoansera signor Hikinose, signorina Chisato e…..signorina Makimura.” Disse l’uomo squadrando la sweeper.
“Buonasera.” Rispose freddamente Kaori.
“Signorina Makimura mi permetta di dirle che stasera è veramente un incanto.” Disse l’uomo sibilando.
“La ringrazio.” Continuò la donna sempre più fredda.
“Per di qua.” Disse Masao che fece strada a Kaori, la quale si ritrovò davanti ad una folla enorme che la guardava.
“Buonasera a tutti.” Iniziò a dire il signor Hikinose parlando attraverso un microfono. “Stasera siamo tutti qui riuniti per festeggiare Tanabata! Ma prima voglio presentarvi la signorina Kaori Makimura che per stasera sarà la principessa Orihime e indosserà la collana fatta da mio padre e donata a mia madre come pegno d’amore. Ho il piacere di presentarvi il “Cuore di Orihime” disegnato e creato da mio padre ed indossato per voi stasera dalla principessa Orihime.”
Ci fu un lungo applauso e un grande clamore mentre il cuore di Kaori iniziò a battere all’impazzata mentre con tanta fatica cercava lo sguardo di Ryo tra la folla.
Alla fine lo individuò, era poco distante dal palco e la guardava serio e determinato e successivamente incontrando i suoi occhi le sorrise cercando di tranquillizzarla.
La donne sorrise dolcemente e determinata si recò davanti alla folla che l’acclamò a gran voce e l’applaudì con grande gioia.
Una volta terminato il suo ruolo Kaori venne condotta dietro il signor Hikinose dal suo socio Masao, il quale strinse con molta forza il suo braccio e l’avvicinò decisamente troppo a sé.
“Signore e signori ora che avete visto il gioiello della nostra famiglia non mi resta che augurarvi buon proseguimento nei festeggiamenti e divertitevi!”.
“Che cosa accidenti sta facendo?” disse Kaori guardando Masao.
“Cerco di assicurarmi che lei sia al sicuro!”sibilò l’uomo.
“Mi lasci immediatamente!”.
“Oh ma cosa succede qui? Masao lascia immediatamente la signorina, non è cortese che tu la tratti in questo modo!”.
“Zitto vecchio rincitrullito!”.
“MASAO???? COME TI PERMETTI ESIGO CHE TU LASCI IMMEDIATAMENTE IL BRACCIO DELLA SIGNORINA KAORI!” urlò forte l’uomo.
“Non così in fretta Hikinose!” disse l’uomo tirando fuori una pistola.
“Oh mio Dio è una pistola!” urlò una donna provocando un fuga generale dei festeggianti mentre Ryo e gli altri cercavano disperatamente di raggiungere il palco.
“Masao! Ma cosa fai?” chiese l’uomo spaventato mentre stringeva a sé la figlia.
“ Semplicemente mi prendo quello che mi spetta! Il cuore di Orihime!”.
“No! Non puoi!”.
“Non posso dici? A me non sembra, quello che non può fare niente sei tu!” ringhiò l’uomo puntando la pistola verso Hikinose.
“Mi lasci immediatamente!” urlò Kaori nel tentativo di liberarsi dalla stretta di Masao.
“Oh no principessa, tu vieni con me, mi serve una garanzia!”disse avvolgendole un braccio attorno al collo e stringendola al petto.
“Lasciami andare! Ryooooooooooooooo!” urlò con gran voce Kaori.
“E’ inutile che urli, il tuo amichetto non verrà a salvarti” sghignazzò Masao.
“Invece ti sbagli!” tuonò una voce dietro di lui.
Ryo comparve sul palco improvvisamente seguito da Miki, Saeko ed Umibozu.
“E bravo Saeba, in quattro contro uno eh?!? Ma io ho un asso nella manica!” ringhiò Masao mentre attirava ancora di più a sé Kaori e le puntava la pistola alla tempia.
“Ryo!” urlò la donna guardandolo negli occhi.
“Sta tranquilla Kaori andrà tutto bene!”.
“Ahahahaha ma certo che andrà tutto bene mia cara. Andrà bene solo se il tuo amichetto ci farà andare via senza opporre resistenza!”.
“Questo mai!” ringhiò l’uomo.
“Allora non mi dai altra scelta!” urlò Masao premendo il grilletto.
“NOOOOO! Ryoooooo!” urlò disperata Kaori.
Ryo e gli altri si abbassarono in tempo prima che il proiettile li raggiunse e nel momento in cui lo sweeper prese la pistola e la puntò su Masao, quest’ultimo prese Kaori e la usò come scudo.
Sia Saeba che gli altri che avevano tirato fuori le pistole si fermarono alla vista di tutto questo.
“Avanti Saeba uccidi la tua compagna!” urlò sghignazzando l’uomo.
Ryo s’irrigidì, i suoi occhi fissarono quelli disperati di Kaori e alla fine abbassò l’arma.
“Bravo. Abbassate le armi anche voi!”urlò guardando Saeko e gli altri.
“Fate come vi dice!”.
“Ma Ryo….” Cercò di dire Saeko.
“FALLO!” tuonò lo sweeper.
E tutti gli altri le abbassarono contemporaneamente.
“Molto bravi….ora buttatele a terra e calciatele via!”.
Ryo e i compagni fecero quanto ordinato e mentre Masao avanzava tra loro usando come scudo Kaori, li guardò e disse: “Ma grazie, addio poveri sciocchi. Addio Saeba.”
“Non preoccuparti ci rivedremo.”
E detto questo una volta puntata la pistola alla tempia di un povero passante lo fece salire con loro in carrozza e partirono a grande velocità.
“Ryo cosa pensi di fare?” domandò Saeko.
“Che domande la vado a salvare no?”.
“Noi veniamo con te!” disse Miki.
“No restatene fuori e occupatevi di Hikinose e di Chisato. Questa faccenda riguarda solo me!” ringhiò con foga.
“E come pensi di salvarla? Con un ramo di bambù?” gli chiese Umibozu.
“Cosa vorresti dire?”.
L’omone non disse una parola, tirò fuori da dietro la schiena una pistola e gliela diede.
“Vai a prendere Kaori e fagli male….molto male a quel pallone gonfiato!” disse Umibozu con un ghigno malefico.
Ryo ghignò guardando l’amico e dopo aver rubato un cavallo ad un passante, corse all’inseguimento di Masao.
“Credete che ce la farà?” domandò preoccupata Chisato.
“Ryo ama molto Kaori e quando lui tiene a qualcuno niente è impossibile.” Le disse Saeko sorridendo.
Nel mentre che la poliziotta e gli altri scortavano Hikonose e Chisato a casa, Ryo era sulle tracce di Masao e di Kaori.
“Si sta dirigendo verso il fiume dei nonni di Chisato, perché diavolo la sta portando lì?” pensò Ryo titubante.
“Dove accidenti stiamo andando” urlò infastidita Kaori.
“Calma, se hai pazienza lo scoprirai!”.
“Sei un essere ignobile! Maledetto! Ryo ti troverà!”.
“Farai meglio a chiederti se mi troverà prima che tu sia annegata mia cara!”disse l’uomo sghignazzando.
“Ma cosa diavolo dici?” disse Kaori iniziando a tremare furiosamente sotto lo sguardo perfido di Masao.
Non passò molto tempo prima che raggiungessero la meta prevista.
“Siamo arrivati principessa! Prego dopo di lei!” disse l’uomo puntandole contro la pistola.
Una volta scesi, il povero cocchiere scappò via a gambe levate e li lasciò da soli.
“Perché siamo qui?”chiese Kaori riconoscendo il posto che le aveva mostrato Chisato, il posto dove i suoi nonni rischiarono la vita.
“Attendiamo il tuo amico Saeba.”
“Ryo? Cosa c’entra lui adesso?” chiese la donna spaventata.
“Semplicemente voglio evitare che mi perseguiti in eterno e tu mi darai una mano!” disse l’uomo ridendo.
“Quindi questa è una trappola? Vuoi uccidere Ryo? Era tutta una montatura allora!” urlò la sweeper.
“No, non era una montatura, io volevo davvero la collana ma tu e il tuo amichetto vi siete messi di mezzo e ora voglio vendicarmi!”.
“Tu sei un essere spregevole!” urlò la donna con disgusto.
“Grazie, troppo buona.” Disse l’uomo ghignando.
“Non appena arriverà il tuo Saeba vi ucciderò assieme così potrete essere uniti in eterno!”.
“Non starai cantando vittoria troppo presto Masao?” una voce ferma e familiare parlò dietro di lui.
“Saeba ma che piacere rivederti!”.
“Non per me!” gli ringhiò in faccia.
“Stavo giusto facendo amicizia con la tua donna, ragazza graziosa un po’ troppo chiacchierona.”
“Mi dispiace che non ti abbia allietato il viaggio perché a me la sua voce piace e anche i suoi modi bruschi!”.
“Visto che l’ami così tanto sarà bene fare in fretta.” Disse e dopo poco sparò il primo colpo.
Ryo l’evitò facilmente e sparò a sua volta.
Davanti agli occhi di Kaori iniziò un duello senza precedenti, dietro di lei la cascata che generava il fiume ai loro piedi rombava con furia e la temperatura fredda dell’acqua le accarezzava con dolcezza il viso.
Istintivamente si strinse accanto all’unico albero di ciliegio presente nella radura mentre i due uomini non accennavano a smettere di spararsi.
Tutta le tensione si bloccò in un istante, ad entrambi era rimasto un solo colpo ed ora si fronteggiavano con fierezza e caparbietà per l’atto finale.
“Devo ammettere che sei bravo, mi hai dato del filo da torcere, ma questo duello lo vincerò io!”.
“Sei troppo sicuro di te finirai per perdere!”.
“Dici?” ringhiò con soddisfazione Masao e puntata la pistola contro Kaori sparò.
Il colpò andò a segno, la donna guardò Ryo e successivamente cadde in acqua priva di sensi.
“KAORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!” urlò l’uomo.
“Ahahahahaha povero Saeba, perdere la tua donna così sotto ai tuoi occhi perché non sei stato in grado di proteggerla! Quanto mi dispiace!”.
Un brivido di odio percorse il corpo di Ryo che guardò il suo avversario dritto negli occhi.
“Mi dispiace ma vincerò io…..non te l’avevo detto? Ho con me una pistola di riserva! Addio Saeba!”.
Ma non fece in tempo a prendere la mira, che Ryo sparò il suo ultimo colpo prendendolo dritto al cuore.
“Porta i miei saluti all’Inferno bastardo!” disse lo sweeper con odio.
Poi con tutta la disperazione che aveva in corpo si tuffò cercando di salvare Kaori.
“KAORIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!”
L’uomo cercava di lottare contro la corrente per raggiungere il corpo esanime di Kaori molto lontano rispetto a lui.
Cercò con tutte le sue forze di lottare contro la corrente mentre la furia dell’acqua lo trascinava con forza verso la fine della cascata, cercò con tutte le sue forze di raggiungere la sua donna ma non ci riuscì.
Nel frattempo Kaori si era svegliata e stava subendo la stessa sorte di Ryo.
“KAORIIIIIIIII!”
“RYOOOOOOOOO!”
“Cerca di aggrapparti a qualcosa!”
“Non ce la faccio!”
“KAORIIIIIIIIIIII!”
“RYOOOOOOOOOOOOOO!”
Invano cercarono di raggiungersi resistendo alla furia di quella cascata che voleva separarli definitivamente fino a quando nel momento in cui entrambi stavano per perdere definitivamente i sensi, un grande vortice ed un bagliore avvolse prima Kaori e poi Ryo e li circondò completamente.
Immersi in un bagliore azzurro, Ryo e Kaori si svegliarono e s’incontrarono di nuovo.
L’uomo strinse con forza la donna.
“Kaori….stai bene?” disse con voce disperata.
“Si sto bene.” Disse la donna stringendosi con foga a lui.
“Dove siamo?” chiese Ryo.
“Non lo so….”
“Posso dirvelo io….”una voce femminile sconosciuta parlò all’improvviso.
“Chi sei?” chiese lo sweeper.
Improvvisamente attraverso il bagliore apparvero due figure, un uomo e una donna giovani e bellissimi. La donna era vestita di azzurro e viola e aveva una scialle simile a quello che si vede nelle raffigurazioni delle dee, mentre l’uomo era vestito in maniera semplice, da contadino e aveva legata alla cintura una trebbia.
“Noi non ci conosciamo, ma io vi ho visti spesso….” Continuò la donna.
“Chi siete?” chiese Kaori incuriosita.
“Io sono te e tu sei me….”rispose sorridendo la donna.
“Che vuol dire? Chi sei?”.
“Io sono Orihime e lui è Hikoboshi.” Disse indicando l’uomo dietro di lei che fece un inchino.
“Non è possibile….voi non esistete.”disse Ryo risoluto.
“Le persone prima di voi non la pensavano così.” Disse l’uomo con voce pacata.
“Oh mio Dio…..allora siete stati voi a salvare Hikinose e la sua sposa.”esclamò Kaori portandosi una mano alla bocca.
L’uomo e la donna annuirono in segno di conferma.
“Perché ci avete salvati?” chiese lo sweeper.
“Vi avevamo visto dall’inizio del vostro viaggio e temevamo che vi capitasse qualcosa di brutto, così appena quell’essere spregevole ha rapito Kaori abbiamo deciso di intervenire attraverso la collana.”
“La collana….” Disse Kaori toccando il gioiello al suo collo.
“Già.”
“La collana protegge gli amanti e gli amori destinati a stare insieme per sempre.”
“Si esatto, ma non può salvare la vita alle persone.”disse Orihime.
“Allora perché Kaori è qui e sta bene? Masao le aveva sparato e l’aveva presa al cuore.”
“Credo che quello sia per merito tuo Ryo.” Disse Hikoboshi.
“Mio?”.
Dal sotto il Kimono indossato da Kaori uscì fuori il medaglione di Ryo praticamente distrutto.
“E’ stato questo a fermare il proiettile.” Disse Hikoboshi sorridendo e poggiando il medaglione nella mani di Kaori.
“Vuoi dire che….”
“E’ stato il tuo amore a salvarla Ryo.” Disse Orihime sorridendo.
Kaori con le lacrime agli occhi guardò Ryo e successivamente gli buttò le braccia al collo sorridendo.
Hikoboshi ed Orihime assistettero a quella scena sorridendo quando improvvisamente si destarono dicendo.
“E’tempo di andare.” Disse la principessa.
“Grazie di tutto.” Disse Kaori.
“Non dovete ringraziare noi ma il vostro amore che ci ha permesso di aiutarvi. Addio Kaori, addio Ryo e grazie.”
“Per cosa?”chiese la sweeper.
“Per averci permesso di aiutarvi e di risvegliare l’incantesimo di Tanabata.”disse Orihime.
“Grazie a voi per averci salvato.” Rispose Ryo.
“Addio!” dissero all’unisono i due spiriti e aggiunsero “A proposito…..Kaori quando tornerai a casa troverai una bella sorpresa.”
E detto questo sparirono nella volta celeste.
Ryo e Kaori avvolti dal bagliore azzurro arrivarono sani e salvi alla radura vicino al fiume.
“Stai bene?” disse lo sweeper guardando la sua compagna.
“Si, sto benissimo.” Rispose la donna sorridendo.
“Scusa se ci ho messo tanto.”
“Sei venuto a salvarmi e lo hai fatto a costo della vita, il resto non ha importanza!” disse la donna.
“Ti amo Kaori.” Le disse Ryo.
“Ti amo anche io.”
E si baciarono dolcemente avvolti dal bagliore delle stelle e dalla magia di quella sera.
“Ma la finiamo con queste smancerie?” urlò Umibozu illuminandoli con i fari della jeep.
I due sweeper si staccarono improvvisamente e Ryo e Umibozu iniziarono a litigare come due bambini.
“Kaori stai bene?” chiese allarmata Saeko.
“Sì sto benissimo!” le rispose la rossa.
“Abbiamo visto un bagliore azzurro dirigersi da questa parte. Ma cosa è successo?”
“Un miracolo, siamo stati salvati.”
“Da chi?”.
“Dall’incantesimo di Tanabata.” Disse Ryo guardando sorridente Kaori che si avvicinò a lui e lo abbracciò con forza sotto gli sguardi stupiti degli amici.
“Ma cosa vorrà dire?” disse Miki.
“Mah non lo so secondo me sono caduti e hanno battuto entrambi la testa!”disse Saeko.
“Allora vogliamo andare? Ci perdiamo i festeggiamenti!”tuonò Umibozu.
“Si si, arriviamo!” disse Miki al marito. “Ryo, Kaori non venite?”.
“Si arriviamo subito!” rispose Kaori che mentre si allontanava dal fiume abbracciata a Ryo, volse il suo sguardo su nel cielo e pensò:
“Addio Hikoboshi, Addio Orihime e grazie!”
E mentre i nostri amici si diressero alla festa di Tanabata, due stelle nel cielo brillavano più delle altre come a festeggiare anch’esse l’incantesimo di Tanabata.


Continua…….
   
 
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