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Autore: Coco86    24/04/2021    0 recensioni
[Mairimashita, Iruma-kun!]
Il mondo dei demoni, che si trova accanto a quello degli umani; dove si sentono invincibili e forse anche immortali. Però si ammalano alcune volte anche loro, ed lì che entra in aiuto la magia nera e se invece arriva una nuova e potente malattia, che nemmeno questa riesce a sconfiggerla e quindi a guarirli? Ma loro sono demoni, ed è impossibile uno scenario del genere; gli umani, che non tutti conoscono, sono quelli deboli ed effimeri.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 22

 

 

Ritorno e...

 

La bestia magica veloce scappa via, perché è stata scoperta!

Kalego: "Maledizione è fuggita nella foresta dei rovi ed è impossibile seguirla con questo buio!"

Annabel: " Almeno quel demone ora è sano e salvo.

Kalego: " Si ma la notizia si spargerà in fretta, di solito non si avvicinano da queste parti, proprio perché è protetta dalla magia demoniaca!

Così sbruffando rientra in casa, seguito da Annabel che chiude la porta e dopo aggiunge:

" Domani cercherò di far tacere le voci come posso."

" La creatura è davvero diventata forte, ma forse con quella piramide possiamo almeno evitare altre vittime?"

Lui che fissa l’oggetto, che ora è tornata grigia:

" Di sicuro va a nostro vantaggio."

E poi:

" Quindi i tuoi simbionti scudo hanno delle altre abilità?"

Lei: " Beh si. Sono i miei protettori ed erano in una specie di letargo e potevo usare solo una piccola parte delle loro capacità; ma adesso che sono svegli posso utilizzarli appieno."

Lui: " Mph allora cerca di usarli meglio la prossima volta."

E lei che prende questa risposta con pazienza sospirando solo e dopo:

" Ora vado. Mi puoi aprire il portale per favore?"

L’altro che si avvicina e tocca prima il braccio destro con il suo sinistro per far allentare la presa dei bracciali e dopo la tira a se per darle un bacio e sussurrando:

" Domani di sicuro tornerai a scuola, Babylus ha bisogno della tua presenza."

Lei solo un cenno e dopo, pigiando sulla punta, apre di nuovo il portale, dove nota che non deve passare per forza un’ora come quando era dorata.

E quindi lei l’attraversa ed infatti Opera non si è accorto di niente.

Naberius l’ha utilizzata perché ha capito che le loro tecnologie possono attraversare anche la barriera di un rango nove, dove non si è accorto di niente, al contrario se lo apriva lui e questa è una conferma che scriverà anche sul suo taccuino .

 

 

 

Il giorno dopo, non ha ancora ricevuto strane notizie sull’accaduto della sera prima.

Quindi per adesso è tutto calmo e mentre cammina sulla strada che porta a scuola, si ferma davanti a un fioraio, dove vende fiori e piante strane e qui notando uno articolo in particolare entra e fa il suo acquisto.

Naberius ha letto il libro del linguaggio dei fiori demoniaci e ha sempre pensato che sono un ottimo regalo per una donna, come le rose nere, ma in questo giro non ha preso un fiore.

Poi riparte per la via giusta e qui davanti nota proprio la sacerdotessa Annabel uscire della strada che porta verso la dimora del preside.

Nota che è sola ed è di spalle e indossa un lungo cappotto nero con un cappuccio e pelliccia come nota anche la spilla nei capelli, dove gli crea una certa gioia interna e forse ha compreso che il preside le ha concesso di girare di nuovo da sola, visto che si è ripresa del tutto. Lei è l’unica immune alla malattia in quel mondo, tranne che nel suo periodo vulnerabile. Ma non vuol dire che non ci sono lo stesso altri pericoli.

La giornata è fredda ed anche lui porta la divisa più pesante per quei periodi quindi indossa la mantella più lunga. Anche se è uno che il freddo lo mantiene piuttosto bene e non è dunque un grande problema.

Quindi fermo, la nota per un po’ dove ci sono anche altri demoni che vanno per la loro strada e anche se hanno un rapporto, non possono dare nell’occhio, dunque si tiene per ora lontano.

Poi arriva al punto dove le blocca la strada un enorme demone con due corna enormi e con pelle verdastra, faccia da alce e vestito da motociclista che convinto le dice:

" Ehi tu chi sei? Che ne dici di venire con me eh? Anche se sei bruttina mi va bene lo stesso ahahah!"

Lei lo guarda alzando la testa e sospirando solo. Non ha paura, dopo che ha affrontato ciuffo incazzato, ora suo fidanzato, nella fase dello stress, figurati se questo coglione che ci sta provando gli provoca qualche turbamento. Poi, non può nemmeno usare armi o aggeggi vari perché va contro l'alleanza e quindi gli dice gentilmente sperando che quello la lascia in pace:

" Grazie per l’invito...ma devo rifiutare."

E quello solo con una smorfia e poi le dice:

" Non hai capito! Vieni con me e basta brutta puttanella!"

Le urla mentre alza una mano per afferrarla e lei si vuole difendere magari semplicemente scappando ma a questo punto sente alle sue spalle:

"Cerberion!"

E dopo appare di nuovo il cane dorato a tre teste, dove veloce con uno zampone artigliato in pochi secondi lo mette K.O.!

L’ha riconosciuto è il famiglio di Naberius che infatti poi sente ancora:

" Più sono alti e grossi e più sono stupidi!"

Lei si gira a nota che guarda prima quello a terra che farfuglia qualcosa, forse mugolii di dolore e poi guarda lei e gli dice con un sorriso:

" Buongiorno Kalego."

" Non perdere tempo con i patetici demoni di basso rango!"

Così richiamando la bestia inizia a camminare, dove la donna vede quello a terra mezzo rotto e chissà perché in giro non c’era nessuno.

Annabel che lo segue: " Mi so difendere ma lo sai che non posso… ."

" Ma non hai le tue stupide piramidi dorate?"

" Dall’ultimo incontro con Kerefet...mi sono state tolte anche quelle… ."

" E figurati!"

Kalego è intervenuto sia perché lei non poteva farlo e sia perché l’ha insultata. Ora che è sua, nessuno si può permettere di usare certi termini nei suoi confronti, quindi, giustizia è fatta.

Lei gli è sembrato più un gesto da cavaliere, che non sa se veramente esistono certi gesti lì, quindi la prende come una cosa positiva.

Poi, girato l’angolo di un palazzo, dove la prende per un braccio e la trascina e lei:

" Che cosa?"

Lui: " Silenzio!" Coprendole la bocca con un dito, dove poi la saluta con un bacio appassionato e anche lei ricambia e poi con l'altra mano fa apparire il suo piccolo regalo. Si tratta di un piccolo e tondo cactus di colore nero e spine verdi, dove ci sono due protuberanze che ricordano le orecchie a punta della razza degli Anubis. Ed è sistemato in una piccola confezione trasparente per proteggerlo e lei:

" Oh... ma che carino! E’ così piccolo!" Amore a prima vista che l’afferra e lui dice:

" Mph!" Con tanta soddisfazione perché ha il suo stesso hobby e quindi già sapeva che l'avrebbe apprezzato più degli altri e poi:

" Forza, o arriveremo tardi a scuola!"

Vero che gli ha detto di darsi una calmata, ma quel regalino è troppo bello che quasi lo coccola e Kalego ancora:
" Non mostrarlo a nessuno, bisogna evitare la domande indiscrete." Il materialismo per loro è importante, perché esprimono in qualche modo affezione e lui non può farne e meno, anche se si è dichiarato perché è un’altra dipendenza e per lei, l’ha presa fin troppo bene ed è cosciente di questa cosa che non gli da per niente fastidio.

E la donna fa un cenno con la testa e poi lo nasconde nella sua sacca appesa.

Lei: " Per quello che è successo ieri? Notizie?"

Lui: " Non ancora..forse se siamo fortunati era solo un barbone a cui nessuno gli crederà, quindi è ottimo per noi." E aggiunge anche:

" Ed ora cammina distante da me, non devono accorgersi di niente chiaro?"

E anche qui gli fa un gesto e si allontana ricordandosi che quella relazione è segreta.

 

 

 

 

A scuola, gli altri docenti, dove prima salutano il rango otto; incontrano il consiglio studentesco che li distribuiscono dei fogli dove c’è scritto quello che dovranno fare quel giorno, più stabilire i loro nuovi incarichi. Dove appresso sono molto felici di vederla e incontra di nuovo l’altro custode che le dice:

" Annabel finalmente sei tornata tra noi! Com’è andata?"

Lui sa la storia della punizione e quindi omette apposta dei particolari:

" Bene grazie."

Dali sa della sua fase vulnerabile ma non tutta la storia, sa solo che il suo sangue è diventato normale ma non sa del periodo del ciclo. Gli unici che lo sanno sono: Kalego, Balam e casa Sullivan, dove ovviamente mantengono il silenzio per il bene di tutti.

Dali: " Per fortuna gli amuleti sono di nuovo tutti in funzione e poi che carino il fermaglio nei capelli come per questo maglione." Le dice mentre si mette a mano sotto il mento.

Maglione che nota anche il suo partner e altra gioia interna nel vedere che alla fine gli abiti comprati non gli ha buttati.

Poi guarda anche Kalego, che però gli rifila uno sguardo minaccioso, come per dirgli: se dici altro ti rovino e che lui subito intuisce:

" Ok...allora aspettiamo nuovi ordini dal preside e poi vediamo come procedere."

La donna che si è accorta di questa cosa e risponde solo con pazienza:

" Si certo… ."

Kalego: " Per adesso starai con me." Dove anche l’altro è d’accordo. Ora non gli crea più di tanto fastidio e poi con la storia dei bracciali, che non possono stare lontani è meglio che la tiene il più vicino possibile. Detto questo, esce e lei lo segue salutando gli altri.

 

 

 

Ha ancora un’ora a disposizione prima che le lezioni iniziano e quindi procede con una ispezione,

dove però qualcosa attira subito la sua attenzione, in infermeria, c’è la professoressa Morax; una docente abbastanza avanti con l’età, insieme a Blushenko che si occupa di guarire chiunque ha bisogno. Dunque lei si tocca la schiena e avvicinandosi gli dice:

" Di nuovo la schiena ….che male.. e ho provato di tutti, unguenti, pozioni e altro ma niente… ."

Blushenko: " Aaaam..proprio non riesco a guarirlo..ed è davvero una cosa snervante."

Kalego: " Professoressa Morax, se il dolore è insopportabile può tornare a casa."

Lui è uno che i colleghi li rispetta se viene rispettato e sta anche attento alla loro salute se questi se ne prendono cura e in questo caso sa bene che lei l’ha fatto, ma continua lo stesso a soffrire e uno di loro in quelle condizioni è veramente inutile.

" Si non ho altra scelta… sono davvero mortificata… ."

Lui: "Mph, verrai sostituita senza nessun problema."

Annabel che ha visto tutto interviene dicendo:

" Scusate..posso provare un metodo che usiamo anche sul nostro pianeta?"

E tutti a guardarla strano e aggiunge:

" Non è niente di benevolo ve l’assicuro."

Allora i due professori guardano Kalego e aspettano una sua risposta che arriva con un gesto della mano, per dirle che può provare. Infondo è il loro sostegno morale e anche la loro protezione perché non fare in modo che lei incoraggi ancora di più questa situazione? Può solo far altro bene.

Dunque le si avvicina, tastando la schiena e poi procede con dei lenti movimenti delle mani su una precisa parte, quella dove escono le ali e dopo qualche minuto.

Morax: " Oh..oooh...mi sento...mi sento molto meglio… ."

E gli altri due sbalorditi e lei ancora:
" Non so cosa mi stai facendo...ma mi sta passando il mal di schiena."

Annabel che continua: " In realtà sto solo facendo dei dolci e lenti massaggi sui muscoli vicini alla zona da dove escono le ali, che è davvero rigida. Se non sbaglio si chiama Curiorium."

Blushenko: " Per il diavolo...conosci l’anatomia demoniaca?"

" In questi giorni mi sono fatta una cultura e se continuo con altri massaggi anche sotto, sul muscolo che si chiama Curioriumini, dovrebbe passarti del tutto."

Così continua facendo dei movimenti circolari dove la prof. si sente in paradiso e infatti dopo conferma: " Il dolore mi è..mi è passato e non succedeva da anni!"

Annabel termina la seduta e lei che si raddrizza e prova la schiena dicendo a Kalego:

" Vorrei tornare alla lezione con il suo permesso."

" Se se la sente, certo non ci sono problemi."

" Si voglio continuare." Girandosi dalla parte della sacerdotessa con un sorriso, che prende come un grazie e dove poi tutta felice esce e Kalego è rimasto stupefatto da questo, non pensava che era capace di togliere dei dolori con solo dei movimenti delle mani. Aveva sentito qualcosa del genere ma non pensava che erano efficaci fino a questo punto, anche più della stregoneria stessa.

Blushenko: " Ma perché con la magia non ci sono riuscito? Non capisco?"

Kalego: " E’ evidente che il corpo di Morax si era così abituata alla tua cura come alle altre che non facevano più effetto."

" Oh...si può essere, in effetti… ." E con questo e pensieroso esce anche lui dall’infermeria e dopo.

Kalego: " Si può sapere dove l’hai imparato e l’anatomia demoniaca? Dove?"

" Fare i massaggi è un corso obbligatorio su Inb per noi sacerdotesse, ed è un modo molto efficace prima di usare medicine e altre robe..per l’anatomia… Iruma mi porta dei libri, visto che Sullivan mi ha vietato l’ingresso nella sua biblioteca... ma spesso sono errati e in mezzo c’era anche quello e così l’ho letto."

" Che? Iruma? Mi stai dicendo che ti fai portare i libri dal moccioso come una ladra?"

" E’ contento di farlo e poi ci perdevamo in altri discorsi divertenti e quindi… ."

Ma poi sente che il bracciale stringe e nota Kalego che quasi sta ringhiando dicendo:

" Parlavi con lui? Da sola, con lui?"

" Guarda che è solo un ragazzino… ."

" Lo so molto bene!"

" E quindi? Mi fai male… ."

" Non voglio che parli o rimani con lui, specialmente se è il nipote di Sullivan."

Le dice sottovoce per non farsi sentire.

" Va bene, se ti da tanto fastidio non lo farò più… ." E lui che si ricompone e il bracciale allenta la presa e dopo le dice: " Mph! Andiamo!"

Così esce dall’infermeria seguito dalla donna che pensa che però è davvero esagerato provare gelosia per un ragazzino.

Kalego è geloso si, ma odia profondamente quel maledetto moccioso e non vuole che si approccia anche alla sua compagna, che potrebbe sfuggirle qualcosa sulla loro relazione, quindi quel discorso lo trova più che giustificato.

 

 

 

Appresso mentre camminano per il corridoio, Annabel lo perde di vista, la scuola è davvero grande e i corridoi si somigliano un po’ tutti, specialmente quando è pieno di studenti che cambiano aula, quindi confusa lo cerca.

Kalego invece è convinto che lo sta seguendo e mentre cammina sente delle grida e urtato si dirige nella direzione delle voci e si ritrova la solita scena.

In un posto poco frequentato, dei bulli forse del terzo anno, se la stanno prendendo con alcuni del primo; infatti gli stanno pestando e quindi interviene dicendo:

" Silenzio! Voi maledetti delinquenti!"

E tutti un po’ spaventati si girano verso la sua direzione e il demone si è meravigliato che non è intervenuto il consiglio studentesco e quindi, quello che succede dopo è questo, un dei bulli per non incappare in una punizione severa, perché l’ha riconosciuto, gli lancia veloce e in faccia una boccetta che non riesce a schivare e quindi, non sapendo cosa c’era al suo interno, si mantiene il volto urlando per gli fa molto male:

" Come hai osato figlio di una bastarda!"

I bulli mentre se la ridono scappano ma Kalego prontamente evoca il suo famiglio, che li cattura tutti e tre e poi con un incantesimo, fa apparire una gabbia nera e viola e ce li sbatte dentro con le urla di quelli disperati e che si scusano e lui, sempre che si mantiene la faccia furioso e con Cerbero alle sue spalle minaccioso più che mai, dice:

" Basta! Siete patetici! Prima mi attaccate e ora frignate! Per voi c’è solo l’espulsione!"

Così accade, dove fa apparire dei fogli con i loro nomi e foto e poi, firma l'espulsione per tutti loro.

E questo per gli studenti di questa prestigiosa scuola equivale all’umiliazione più totale, perché ora dovranno frequentare altre scuole di basso livello.

Appresso e senza farsi vedere, contatta Blushenko per i feriti con la telepatia e dopo si dirige verso la strada che conduce dal compagno, ma prima si guarda in giro perché ora e solo ora si è accorto che la sua partner non era con lui.

" Ma che cazzo di fine ha fatto?"

E poi il dolore al viso è così forte che lo spinge da Balam senza pensarci due volte!

 

 

 

 

Balam: " Meglio che vai in infermeria Kalego...quella è roba forte mista ad acido e non so dove hanno presa la formula!"

Kalego sta facendo un incantesimo curativo ma le cose non migliorano:

" Maledetti loro e chi li ha generati! No resto qui, ce la farò!"

" Mmmm testa dura." Ma l’altro mugola solo seduto su uno sgabello davanti a un tavolo pieno di medicinali del tutto naturali, dove Balam ha già provato a curarlo ma senza successo.

Appresso, passati dieci minuti, soffre ancora di più, ormai il volto è bruciato e l’occhio sinistro si è gonfiato e quindi soffre solo.

Balam: " Aaaaam. .. ."

Kalego: " Non dire una sola parola… riuscirò a guarire!"

Annabel che finalmente entrando e seguendo le voci dice:

" Ma per gli dei...cosa ti è successo?"

E si avvicina e Kalego:

" Tu...ma dove cavolo eri?"

Balam: " Non è questo il momento..ha avuto un incidente con dei bulli del terzo anno che poi ha espulso."

" Cosa? Il tuo volto, cosa ti hanno fatto?"

Kalego che si sente a disagio risponde solo: " Mmmmgggg… ."

E l’altro di nuovo: " E’ stato colpito da una pozione altamente corrosiva! Abbiamo provato di tutto ed si sta facendo un incantesimo curativo di alto livello, ma non sta funzionando bene."

Lei visibilmente sconcertata da questo.

Annabel: " Fai provare me… ."

Kalego: " Ce la farò...guarirò!"

Annabel: " Fiducia e complicità...sono le regole stabilite per questa relazione… e poi lo sai molto bene che l’ho fatto anche quando non dovevo, quindi dov’è il problema? E come ben sai, tengo sempre chiusa la bocca."

Balam che si è entusiasmato di nuovo per quanto si preoccupa per lui, cosa che non ha mai visto con le altre con cui stava, di più l’ha solo sentito dai suoi racconti e gli dice:

" Dai Kalego fatti curare dal fuoco verde! Lo sai bene che ci vorrà troppo tempo e non sei sicuro che non rimarranno cicatrici o danni irreparabili!"

Quelli che più teme e dove verrà deriso da tutti ma sa anche che il suo sangue può fare miracoli e quindi, dopo qualche minuto di silenzio:

" Va bene...ma fai in fretta!" Ha zittito il suo orgoglio, lasciando spazio alla prova di fiducia nei suoi confronti.

Lei sono un cenno della testa, dove si prende un coccio che sta sul tavolo e si taglia il palmo formando la ankh e dopo, Kalego toglie la mano e lei avvicina la sua al viso e inizia con la cura.

Di nuovo sente quella sensazione piacevole di calore che lo avvolge, come le fiamme con le scritte bianche al suo interno e così attende e dove Balam da vero biologo, prende appunti disegnando e assistendo a tutta la scena. Perché chissà poi quando gli ricapita!

E dopo dieci minuti, il volto è completamente guarito e Kalego non sente più dolore e può aprire anche l’occhio.

Balam: " Che cosa troppo fantastica! Vedere dal vivo quello che mi hanno raccontato!"

Annabel: " Per favore ho visto che prendevi appunti..non farli vedere a nessuno.. . "

" Ma certo sicuro! Tanto gli unici che entrano qui si contano sulle dita e chi mi parla anche. "

Kalego si è fidato ed ha fatto bene, ha superato la prova, lei è davvero degna della sua fiducia!

Annabel solo un sospiro e dopo gli si avvicina e gli da un tenero abbraccio, dove avvolge il collo e sente il suo viso premere con delicatezza su questo che lo fa rimanere, come l’altro e poi staccandosi gli dice:

" Scusa, mi è scappato… ." Con un piccolo sorriso dove all’altro, mentre la fissa, stranamente non l’ha disgustato come temeva, anzi ha provato ancora più affezione nei suoi confronti e poi.

Kalego: "Tz..va bene.. . " Allora e visto che non l’ha rimproverata come al suo solito, gli da anche un tenero e piccolo bacio sulle labbra e lui:

" Ehi! Non sono stato chiaro? Hai già dimenticato cosa ti ho detto?"

" No, ma qui non ci vede nessuno giusto? E Balam lo sa già."

In effetti non le da del tutto torto, anche lui va lì per sfuggire alle regole alle volte e risponde solo con uno:

"Mmmmmgg… ."

Balam: " Oh ma fate con comodo..io vado da quella parte… ."

Mentre si allontana perché si sente un po’ troppo a disagio.

Kalego: "Mmmm...ma non farci l’abitudine che qualcun altro ci può anche vedere… . "

Le dice mentre gira lo sguardo quasi imbarazzato e lei di nuovo un piccolo sorriso.

Ha capito che il demone più severo, se preso con calma e delicatezza, può diventare anche tenero alle volte.

Ma ad un certo punto sentono una voce che dice:

" Aaaaam scu..scusate… . "

I due si girano e vedono davanti alla porta Iruma che è rimasto basito, perché ha appena visto il suo professore e responsabile della sua classe e la sacerdotessa che si sono baciati e Kalego incazzato:

"IRUMA!"

" Ah! Ecco! Non non non ho visto niente! Proprio niente!"

Kalego di nuovo: " Che cavolo ci fai qui?! "

Iruma: " Aaaaah! Chiedo umilmente scusaaaa! "

E mentre si è fatto rosso in faccia e gesticola impaurito.

Annabel: " Ops… ."

Balam che torna:

" Cosa? Che è successo?"

Poi vedendo il ragazzo alla porta anche lui dice:

"Ops...questa non ci voleva…colpa mia, devo prestargli un libro sulle creature mitologiche ."

Kalego: " Ah! Sei un maledetto!"

Iruma: " Sc-scusate! Tolgo il disturbo!"

Ma Kalego veloce schiocca le dita e fa apparire una corda che lega come un salame il ragazzo con tanto di bavaglio sulla bocca, spaventandolo ancora di più!

Kalego: " Lo sapevo...lo sapevo che sarebbe successo e proprio con lui poi!" Dice mentre tira la corda incazzato nero.

Annabel: " Non stai un po’ troppo esagerando?"

Kalego: " Sei seria?! Questo moccioso andrà a raccontare a tutti quello che ha visto e specialmente a suo nonno! E sarà la fine delle nostre vite! "

Balam: " C’è di sicuro una soluzione… ."

Kalego: " Si, cancellargli la memoria temporanea!"

Annabel non dice niente, perché se parla davvero è nei guai anche lei, quindi procede con un incantesimo, dove appunto gli cancella la memoria e dopo che è svenuto, lo fa apparire nel corridoio, dove si sveglia confuso e poi torna sui suoi passi.

Kalego: " Salvi per un soffio… ."

E di nuovo:

" Tu...non farlo mai più!"

Annabel: "Si..scusa."

Però questo giro a Kalego gli ha fatto più male che bene rimproverarla, in fondo non hanno fatto niente di male, ma le regole sono regole e devono essere rispettate!

Annabel pensa che è stato davvero una cosa scorretta, ma c’è in gioco anche la sua vita di sacerdotessa che è già precaria per il legame infernale, quindi è complice ma consenziente.

 

Ma Iruma però durante la giornata inizia a ricordare qualcosa; infatti l’incantesimo non andato proprio bene.

Nel frattempo la malattia è diventata più subdola, dove in qualche modo si è intrufolata all’interno del dormitorio dei professori per farli litigare tra di loro, visto che ha capito come indebolirli.

 

Fine capitolo 22

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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