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Autore: lmpaoli94    26/04/2021    2 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La Contessa Grey fissava il massiccio lavoro dei suoi uomini mentre si preparavano a difendere l’avamposto del Castello di Dunguaire.
La casa che prima era stata di suo marito e di suo padre prima di lui, si apprestava ad assistere all’ennesima rivoluzione.
Soldati di ogni tipo arrivavano fino a Dunguaire per rendere il luogo impossibile da attaccare e da distruggere.
Il Barone Roach, non fidandosi dei suoi nemici, schierò tutte le sue forze e rese il Castello un luogo coperto da un folto esercito pronto per la battaglia.
La Contessa, non avendo nessun luogo per riposare e stare da sola, si limitava a sentire gli ordini di suo marito mentre si apprestava ad essere in prima linea nella battaglia contro i loro nemici.
< Jerry, credete davvero che i nostri nemici giungeranno fino a qui? >
< Vostro figlio non si trova da nessuna parte nei luoghi conquistati… Anche la Contessa Madre sembra sparita nel nulla. Di sicuro proteggeranno la vita di Anastasia, rimata nascosta per paura di venire catturata dalle nostre forze. >
< Credete che saranno così sciocchi da distruggerci? >
< Dovranno attaccarci prima o poi, altrimenti non riusciranno mai a riconquistare la loro libertà. >
< E per i miei figli che cosa avete pensato? >
< Non lo so. Voglio pensare a questa guerra, poi penseremo a loro. >
Vedendo come vivevano i loro soldati, la Contessa Grace era preoccupata che i propri soldati potessero finire tutte le scorte in tempi molto brevi.
< Se i nostri nemici non si azzarderanno a venire da noi, continueremo la nostra campagna avanzando verso il nord. C’è solo un ultimo possedimento che non abbiamo conquistato: il Castello di Slane. Ne avete mai sentito parlare, Grace? >
< Certo. Eravamo alleati in tanti battaglie contro i Grey. Ma quella famiglia sono solo dei vigliacchi che appena la situazione si fa nefasta, loro sono pronti a fuggire e a ritirarsi. Se mio figlio ha pensato di allearsi con loro, non ha fatto bene i conti. >
< Tutta l’Irlanda ormai ci appartiene. Non ci sono alleati che oseranno mettersi contro di noi. a meno che non vogliano suicidarsi. >
< Sì, avete ragione voi. >
< Mia amata, vi consiglio di usare la vostra biblioteca come luogo di solitudine senza che nessuno vi possa disturbare. Ho detto tutti ai soldati di non entrare nelle stanze private della Contessa. >
< Vi ringrazio Jerry, ma non m’importa rimanere in disparte. Voglio rendermi utile in tutti i modi. >
< Lo farete quando combatteremo, tesoro mio. Non vi preoccupate. >
Una volta aver ricevuto il bacio da suo marito, la Contessa Grace si allontanò da lui per dirigersi verso le segrete del castello.
Non volendo far sapere niente a nessuno della sua decisione, fu molto difficile per lei poter superare le guardie che non perdevano di vista i tre prigionieri.
< Contessa, non è consigliabile che voi stiate qua > fece una guardia andando verso di loro.
< Voglio parlare con i miei figli. Da sola. >
< Vostro marito non sarebbe contento… >
< Mio marito non è qui, soldato > rispose duramente la donna < E non deve saperlo nessuno, capito? >
< Lo comprendo perfettamente, Contessa. >
< Allora vedete di farmi da palo e di evitare che qualcuno mi veda. Voglio solo un paio di minuti d’intimità con la mia famiglia. Non chiedo troppo. >
Non volendo discutere con la Contessa in persona, il soldato si fece largo ubbidendo alla sua richiesta di tenere sotto controllo il perimetro.
La prima cella in cui la Contessa s’imbatté era quella di suo figlio.
Nei pochi giorni in cui era stato rinchiuso, si vedeva come il suo sguardo sciupato e il suo corpo divenuto molto debilitato, rendevano il soggiorno al limite dell’indecenza.
< Aprite questa cella, soldato. >
< Ne siete davvero sicura? Il prigioniero potrebbe aggredirvi. >
< Ho detto di aprire la cella! Non discutete! >
Ritrovandosi all’interno di quella cella maleodorante, la Contessa Grace riusciva a resistere solo alla loro forza di volontà.
Appena Christian alzò lo sguardo verso di lei, il suo moto di disprezzo aumentò improvvisamente.
< Che cosa siete venuta a fare? A deridere della mia debolezza? >
< Sono venuta a vedere come stavi, Christian. >
< Bene. Potete vedermi in tutto il mio splendore > rispose l’uomo con tono sarcastico.
< Christian, non avrei mai voluto arrivare a questo. >
< Voi siete una folle > protestò subito l’uomo < Non darò la colpa a mio fratello e a mia sorella per avervi fatto da testimone in questa follia, ma credevate davvero che io avrei gettato Dunguaire in una situazione insostenibile? E voi e vostro marito? Avete instaurato un regime di terrore dove tutti gli irlandesi hanno paura delle vostre “Buone” intenzioni. >
< Christian, se abbiamo fatto questo è per rinnegare e uccidere tutti gli oppositori. Questa terra è stata martoriata da guerre per troppo tempo. >
< E voi e vostro marito continuate ad andare avanti con la tradizione. I miei complimenti. >
< Sai benissimo che anche tu avresti fatto la stessa cosa. io e Jerry… >
< Non provare a nominarmi quell’uomo. Alla fine vi siete rivelati voi la rovina dei Grey. Presto i vostri oppositori si ribelleranno a questa forma di terrore e vi sconfiggeranno, ponendo fine alla nostra famiglia e a quelli dei Roach. >
< Dici così perché non hai mai visto il nostro esercito. >
< Non si vincono le battaglie con il numero degli uomini, ma con lo spirito e il coraggio che può costituire tale uomo. Peccato che non l’abbiate capito quando abbiamo combattuto contro i ribelli, madre. La storia non vi insegna niente? >
< Anche se era molto numeroso, l’esercito dei ribelli non era organizzato come il nostro. >
< Sarei curioso di vedere il buon lavoro che avete fatto > rispose l’uomo ancora sarcastico.
< Puoi ancora farlo. Combatti per noi e ti restituirò la tua libertà. >
Ma Christian non aveva nessuna intenzione di tornare a combattere per la sua famiglia.
< Preferisco morire in questo luogo putrido insieme a mia sorella e alla sua amata piuttosto che tornare da voi. >
Nel sentire quelle parole piene di disprezzo, la Contessa Grace non poté che rispondere a tono.
< E’ un vero peccato, sai? Così non potrai vedere tua moglie dare alla luce tuo figlio. Sarà l’ultima seguace Steele prima della sua morte appena darà alla luce tuo figlio. >
< Non osate parlare di lei. Non vi meritate… >
< E tu? ti meritavi di farla soffrire in quel modo? Jerry non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere. >
< Parlate pure di vostro marito come un santo, ma ho capito i miei sbagli passati. E se il buon Dio vorrà che io e Anastasia torniamo insieme, non la lascerò mai più sola. >
< Non riuscirai mai ad estirpare tutti i tuoi peccati profondi nei suoi confronti. Ormai il tuo amore malato non potrà mai conoscere futuro. >
< Questo sarà tutto da vedere. Pensate alla vostra guerra e io penserò alla mia sopravvivenza. >
Capendo che quel momento poteva essere l’ultimo, la Contessa Grace avrebbe volentieri voluto abbracciare quel figlio che per tutta la vita aveva amato incondizionatamente ma che la follia dell’uno e dell’altra aveva reso il loro rapporto impossibile e incrinato.
< Addio, Christian. Rimarrai per sempre nel mio cuore e nella mia mente > disse infine la donna troppo scossa per rimanere in quel posto fetido e maledetto.
 
 
Ora che gli alleati si erano riuniti tutti, il Duca Slane era pronto per gli avanzamenti contro i nemici di Dunguaire.
Avendo raccolto più soldati possibili che si non sarebbero mai sottratti alla guerra, il Duca non fu affatto soddisfatto dei numeri.
< Siamo solo in un migliaio. Non credo che sarà sufficiente contro il forte di Dunguaire. >
< Lo so Duca, ma non possiamo fare altrimenti > replicò Elliot con tono sincero < L’importante è essere pronti. >
< E’ inutile andare al macello se pensiamo già di perdere in partenza > s’intromis Anastasia < Dobbiamo avere la consapevolezza di vincere. E noi vinceremo… Anche grazie al mio aiuto. >
Fissandola con sguardo sconcertato, fa sua madre la prima a cercare di fermarla.
< Anastasia, spero che tu stia scherzando. Soprattutto nel tuo stato. >
< Madre, sto bene. Posso combattere. >
< Non credo che tu sia preparata per una guerra. >
< Potrò curare i soldati sul campo di battaglia. Non rimarrò rinchiusa qua dentro come in una gabbia d’oro. Mi è bastato Dunguaire. Sarò in prima linea come tutti voi. >
Non potendo fare niente per fargli cambiare idea, la Contessa madre dovrò pesare ogni sua decisione pensando ad ogni pericolo che poteva incorrere.
< E poi madre, da quello che so, la Contessa Grace e suo marito non mi vorrebbero mai farmi del male, soprattutto se sto aspettando il loro erede. >
< Non menzionare il bambino in quel modo > ribatté la Contessa con tono duro < Lui è uno Steele e lo sarà per sempre. Dimenticati di loro e di tuo marito. >
< Sai che non lo posso fare, madre. >
Nel mentre la giovane Contessa stava discutendo con usa madre, in difesa della Contessa Madre venne Katherine e suo fratello per fargli cambiare idea.
< Kate, Ethan… Voi siete i miei migliori amici. Mi mancherete in questa battaglia, ma non posso sottrarmi a questo volere. Questa è la mia guerra e devo combatterla in prima persona. >
< Allora se tu vai sul campo di battaglia, verrò anch’io con te > fece Kate spiazzando tutti i presenti.
< Kate, ma cosa… >
< Ethan, prepara arco e frecce. Partiremo insieme e mi insegnerai a combattere. >
< Katherine, l’arte della guerra non si impara in poco tempo. >
< Ebbene, lo imparerò a mie spese e se rimarrò in vita lo deciderà solo Dio. >
Non avendo nessuna parola al riguardo sugli argomenti che riguardavano due delle donne più insistenti e coraggiose, il Duca Slane non poté fare niente contro il volere della ragazza.
< Molto bene. Visto che si è unita a noi una donna tanto bella quanto coraggiosa, direi che siamo pronti per partire. >
Una volta che il Duca Troy Whelan salutò sua moglie promettendogli che sarebbe tornato vittorioso, gli uomini erano pronti per muoversi in maniera ordinata e veloce verso il Castello di Dunguaire.
< Anche se è molto lontano, riusciremo ad arrivare nei prossimi due giorni. Tempo permettendo, ovviamente. >
< Non c’è la possibilità di incontrare qualche individuo di quel castello oppure tutto il loro esercito? Magari si muoveranno verso di noi. >
< Tutto è possibile, Conte Grey. Ma noi andremo dritti per la nostra strada e combatteremo contro ogni nemico.  Come ha detto la Contessina Anastasia, l’importante è farsi trovare pronti. >
Mentre l’esercito aveva incominciato a muoversi, la Contessa madre era molto preoccupata nel proteggere sua figlia.
< Non avrei mai pensato di combattere insieme a te, Anastasia. Dovevi rimanere a Slane. >
< E perdermi tutto lo spettacolo? Non se ne parla nemmeno, madre. >
< Qui non stiamo giocando! > protestò la donna < Questa è una guerra. E voi non avete mai combattuto una battaglia. >
< D’altronde bisogna sempre incominciare, no? >
< Dovrò rimanerti accanto. Per proteggerti. >
< Voi fate in modo di combattere la vostra battaglia. Io so badare benissimo a me stessa > disse infine la Contessina prima di ritrovarsi in prima fila accanto al Duca Slane e al Conte Elliot.
< Tua madre morirà di crepacuore. Te lo dico io, Ana. >
< Pazienza. Mi ha odiato negli ultimi tempi e può benissimo star senza di me. >
< Una madre non dovrebbe seppellire i propri figli. >
< Elliot, questa cosa non succederà mai. Lo giuro su mio figlio. >
   
 
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