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Autore: carmi15    27/04/2021    1 recensioni
Mi aveva promesso che si sarebbe fatta sentire non appena arriva a San Diego, ma di lei nessuna traccia” “Jug, Betty è sparita” disse con fare serio.
Una doccia fredda attraversò tutto il mio corpo. Chiusi il laptop per concentrarmi sulla mia interlocutrice.
“Certo che è sparita” iniziai, irritato “la mia ragazza.. ah no, aspetta, cosa dico” mi corressi “la mia ex ragazza mi ha mollato, per andare ad arruolarsi nell’FBI. E come se già questo non facesse abbastanza male, mi ha lasciato”
Mi leccai le labbra, fermandomi un po nel parlare, la rabbia stava ribollendo nelle vene e il cuore sanguinava “e visto che non si è fatta mancare nulla, sono passate due settimane dalla sua partenza e non si è fatta sentire. Mi ha gettato via come spazzatura, dopo tutto…”
Vidi Veronica trattenere il respiro. Si lasciò andare una mano nei capelli corvini, chiudendo gli occhi.
“Non capisci. E’ sparita”
La frustrazione nella voce di Veronica era palpabile. La cosa mi divertì molto. Non aveva ancora capito.
“Avrà scaricato te, come ha fatto con me”
Vidi il vido di Veronica contorcersi dalla rabbia, ma non si smosse più di tanto. Era una caratteristica che aveva ereditato da suo padre.
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Veronica Lodge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jughead e Veronica stavano andando a casa Cooper. La ragazza aveva sentito già la madre della sua migliore amica per cellulare, ma di quella conversazione si era capito poco e niente. Alice era in stato confusionale e balbettava.
Per tutto il tragitto i due ragazzi non parlavano. C’era una certa tensione nella decappottabile della Lodge, ognuno dei due era assorto nei propri pensieri.
Continuarono a stare nel loro silenzio fino a quando non arrivarono davanti casa dei Cooper. Bussarono alla porta e fece capolino una Alice devastata, ancora in camicia da notte, con i capelli scombinati, completamente trascurata.
“Ragazzi” sospirò, portando una mano alla bocca “ragazzi, siete qui. Forza, entrate”
Jug e Veronica si scambiarono uno sguardo preoccupato.
L’interno della casa era persino peggio delle condizioni della signora Cooper: la cucina era molto sporca, in casa c’era molto disordine, e l’aria era viziatissima, come se la signora non aprisse le finestre da giorni.
I due ragazzi si guardarono intorno, inorriditi e preoccupati. La situazione era molto preoccupante, e devastante.
La ragazza guardò il suo amico: i suoi occhi erano fissi su qualcosa presente sul tappeto del salotto, una macchia rossa. Sangue. Una lacrima solitaria scede dagli occhi del ragazzo, che si affrettò ad asciugare con la mano.
“E’ il sangue di Betty?” domandò con enfasi alla madre della sua ragazza.
“Sì, Jug”  rispose Alice Cooper, cupa, passando di nuovo lo sguardo sulle tazze di tè che stava preparando per i suoi ospiti.
Il ragazzo sentì nuovamente il dolore invaderlo, percuoterlo, distruggerlo dall’interno e strinse forte gli occhi e i pugni. Veronica portò le mani alla bocca e iniziò a piangere rumorosamente “oh mio dio”

Erano seduti tutti intorno al tavolo davanti le bevande quando tornarono a parlare.
“Charles ha fatto delle analisi, e coincide con il sangue di Betty” continuò la mamma “mi aveva detto di pulire per non.. non lo so, non ci riesco, la mia bambina..”
Veronica afferrò il braccio di Alice per darle conforto. Era una situazione tremenda.
“Cosa è successo quel giorno, signora Cooper?” domandò Jughead che si stava torturando le mani.
Lei sospirò, guardò Veronica e poi tornò su di lui “Io quel giorno non ho visto Betty. Era uscita di mattina presto, verso le 8 credo, per andare da Veronica e salutarla”
La corvina annuì “sì, è così”
“Sono rimasta a casa fin verso le 11. Avevo appuntamento con FP alla Riverdale High per un’intervista al preside della scuola...” si passò una mano nei suoi capelli biondi, diventati ormai unti “mi stavo preparando per uscire, e mi serviva il suo rossetto.. quello chiaro che le avevi regalato per il compleanno, Veronica”
Un flebile sorriso apparve sulle labbra delle due donne. Per un secondo.
“Allora sono andata nel suo bagno, sapevo dove lo conservava” gli occhi di Alice erano diventati vitrei “però qualcosa aveva attirato la mia attenzione”
Per qualche minuto ci fu un silenzio assordante. Quella casa ormai era diventata un cumulo di tensione e dolore.
“ Quello era… nel cestino del suo bagno.. era..” guardò Jughead negli occhi e il ragazzo li spalancò “cosa? Cos’era?” domandò stizzito.
Alice sospirò “era un test di gravidanza” spostò lo sguardo su tutti i presenti “positivo”

Ci fu un silenzio tombale. Una gelata invernale era scesa in quella stanza, ma il più sconvolto di tutti era il ragazzo. Veronica lo osservò attentamente iniziare a tremare.
Si alzò di scatto portandosi le mani alla testa “oh mio dio.. oh mio dio..”
Scattò in piedi anche Veronica che si avvicinò a lui ma si fermò quando il ragazzo sferrò un potente calcio al tavolino del salotto. La lastra in vetro si ruppe in mille pezzi in un suono tagliente e distruttivo. L’agitazione del ragazzo era incontrollabile.
“Jug, calmati”
“Calmarmi?! Veronica, CALMARMI?” urlò in preda all’ira “la mia ragazza, la donna che amo è sparita da due settimane! La polizia non riesce ad arrivare a capo, c’è una sua macchia di sangue lì e in più è incinta!”
Veronica aprì la bocca per dire qualcosa, ma la rischiuse. Era senza parole
“Betty porta in grembo mio figlio, MIO FIGLIO, VERONICA!”
Jughead afferrò la poltrona del salotto e la rovesciò, cacciando un urlo.
Le due donne erano lì, spaventate. Lo guardavano, avrebbero voluto fermarlo, ma erano diventate come statue di marmo. Ferme, immobili, in una situazione impossibile da descrivere. Un incubo, che si stava materializzando sotto i loro occhi.
“Se Betty è morta” aggiunse con le lacrime agli occhi, la voce rotta “se lei è morta.. non ho solo perso lei, ma anche mio figlio”
**
“Anchie, dove sei?”
“Veronica, ehi ciao, notizie di Betty?”
“Sì, Archie, ma non sono buone. Sei a casa?”
“Sì, certo, vieni, ti aspetto.”

Quando Veronica e Archie di trovarono nel salotto di casa Andrews, la ragazza sentì nuovamente la tensione che si era avvertita a casa Cooper. Quanto odiava quella sensazione di freddezza.
“Allora, Ronnie, che succede?” chiese il rosso, sedendosi e piagandosi sulle ginocchia, per avvicinarsi di più a lei.
La Lodge iniziò a sentire le mani sudare. Accavallò le gambe e sospirò. Si sentiva come se si stesse lanciando verso un treno in corsa.
“Archie, siamo andati a casa di Betty” iniziò, poi prese fiato “abbiamo visto una macchia di sangue, suo, sul tappeto del salotto”
Veronica vide la faccia di Archie distendersi dallo shock e dallo sgomento.
Stava per bloccarsi nel parlare, ma Archie la invitò a continuare “sua madre non la vede dalla sera prima, e a quanto padre ha scoperto che Betty è incinta del figlio di Jughead”
Archie spalacò gli occhi. Scattò in piedi, e subito dopo lo fece anche Veronica.
“E questo che vuol dire?” domandò lui con enfasi, alzando la voce “è sparita.. è morta? Doveva arrivare dall’FBI, cosa diavolo è successo?!”
“A quanto pare non ci è mai arrivata, Archie. Charles non ha sue notizie dal giorno prima della sua scomparsa.”
il sudore iniziò a scorrere dal corpo di Archie, una fremito di rabbia scosse i suoi muscoli, anche i più piccoli. Avrebbe voluto spaccare tutto.
“Quindi.. oh mio dio. Lei.. oh mio dio, lei deve essere ritrovata. Porta in grembo il figlio di Jughead”
“Lo so, Archie, lo so. Anche lui è molto…” si fermò un attimo “scosso..”
“Lui lo sa?”
“sì..”
“E ora dov’è?”
“Da suo padre.. ha detto che doveva andare a parlare con lui”
“Dobbiamo raggiungerlo, Jug non può stare da solo, Ronnie”.

   
 
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