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Autore: lmpaoli94    02/05/2021    4 recensioni
Troppo tempo sono rimasto lontano da voi.
I pericoli e le avversità della mia vita mi hanno allontanato da un destino che credevo che per noi due fosse già scritto.
Ormai giunto di ritorno nella mia terra, attendo ancora una volta di rivedervi per poter coronare quel sogno d’ammore che ci eravamo prefissi quando eravamo soltanto ragazzi.
Non so ancora che cosa succederà quando io vi rivedrò.
Ormai manca poco al mio ritorno.
Sorprese , dolori e ferite si riapriranno senza che io possa fare niente per evitarlo.
Voglio solo essere felice in un mondo che ha saputo regalarmi altre strade sul mio cammino.
Ma dopo essermi voltato indietro per paura di fare altri errori che mi sarebbero costati cari, spero che voi avrete atteso il mio ritorno.
Con affetto
Il vostro cavaliere
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Jackson Hunt, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Cavalcavo incessantemente senza guardarmi indietro per lasciare i miei timori lontano dal mio castello.
Adesso che anche la mia ex moglie Meredith era tornata al castello, mi sentivo più avvinghiato ad una vita che ormai non mi apparteneva più.
Il problema era sempre lei, la mia Kate.
E una volta che mi ritrovai dinanzi al castello Bonoris, il cuore mancò un battito in mezzo a quel verde che lacerava il mio silenzio.
Scesi da cavallo senza il timore di incontrare qualcuno che avrebbe scosso la mia lontananza alla realtà.
Ero da solo e così volevo rimanerci per sempre fino a quando non avrei riassaporato quel tocco e quel sorriso che mio avrebbe restituito la mia felicità.
Il mio foglio e la mia penna non erano mai stati così pensati prima d’ora a causa della mia mano tremante.
Come potevo sottolineare la mia vita di adesso se non volevo avere la possibilità di raccontarla?
Perché continuare a farmi del male sperando che ad una di quelle finestre lei si sarebbe affacciata.
Ciò non tolse la mia voglia di perdere quel tempo prezioso che potevo consumare con lei, tra spensieratezza e amore.
Ma tutto ciò nella mia mente era annebbiata al più prospero e maledetto presente, mentre mi accingevo ad addormentarmi dopo una lunga notte travagliata a prendere quel sonno che non mi raggiunse mai.


Avevo gli occhi fissi su un bagliore bianco mentre una strada si presentava davanti a me come se mi stesse dicendo di seguirla.
Non potei mai immaginare che in fondo a questo tragitto l’oscurità era ancora viva nella mia mente e la mia paura di incontrare qualcuno e qualcosa di spiacevole divenne realtà.
Sentivo i miei spasmi dimenarsi mentre dinanzi a me vedevo una Kate distrutta dal dolore e dalla violenze fisiche del suo prossimo marito.
Sentivo che mi stava chiamando a gran voce o almeno riuscivo ad immaginarlo visto che non riuscivo a sentirla.
Ero immerso in un incubo dove avrei preferito svegliarmi al più presto.
Ma dovevo perire ancora quel dolore e mentre cercai di avvicinarmi a lei, sentii un gran grido lancinante che mi spinse ancora più lontano da lei.
Era quel dannato commerciante Kevin Ryan, sotto un’ombra sottile che si prendeva gioco di me facendomi del male.
“Lasciala andare!” gridai con tutta la forza che avevo in corpo “Lei non ti appartiene!”
“Vi sbagliate, Lord Castle. Lei è mia e rimarrà per sempre nella mia prigione d’amore fino alla fine dei suoi giorni. Che gli piaccia o no.”
“Non permetterò mai che voi le facciate del male.”
“Voi non potrete mai fare niente perché siete escluso dalla sua vita. E non sarò solo io che vi permetterà di stargli lontano… Siete da solo, Lord Castle. Cercate di capirlo prima che sia troppo tardi.”
Non potevo credere a quelle parole.
E mentre un forte vento mi spazzava lontano da lei e da quell’incubo, io non potei che aprire gli occhi per vedere che tutto ciò era stato un terribile presagio della mia fine.



Tutto ciò era surreale per quello che potevo intravedere in quel sogno fatto di luce bianca e di oscurità nera.
la figura di Kate che si allontanava da me senza che io potessi fare niente e quel luogo così spettrale che la foresta che circondava il Castello di Bonoris sembrava una melodia di violini aggressivi che intonavano la fine di una vita.
Una vita che non avrei potuto assaporare come una volta.
E mentre mi decidevo ad allontanarmi, non colsi lo sguardo indagatore di un uomo avido di potere che camminava tranquillamente in quella stanza in cui io e Kate potevamo costruire il nostro nido d’amore.
La giovane donna non mancò di sottolineare il suo sguardo compiaciuto mentre con dolore si alzava dal suo letto con ancora i segni di quella notte d’orrore.
< Perché state ridendo? >
< Sapete una cosa, Lady Kate? Il vostro Richard Castle vi vuole davvero molto bene se ha deciso di cavalcare fin qua alle prime luci dell’alba. Non ha timore di incontrarmi? >
< Perché si dovrebbe far spaventare da voi? >
< Perché gli farei capire che nessuno può avere ciò che mi appartiene, Lady Kate. Dovreste averlo capito anche voi, ormai. >
Il disprezzo di Kate non venne sottolineato a parole dalla donna, ma dal suo sguardo fuorviante che non lasciava presagire nulla di buono.
< Cosa avete in mente di fare oggi, Lady Kate? >
< Stare lontano da voi. >
< Non è carino dirmi questo, non trovate? Io avrei pensato ad una passeggiata come due giovani innamorati. Il vostro castello è davvero bellissomo e vorrei poter contemplare ogni sa piccola area di cui prestò potrò godere insieme a voi. >
< Non siamo ancora sposati, Lord Ryan. Vedete di non essere troppo ottimista. >
< E con ciò che cosa vorreste dirmi? >
< Che nel futuro possono cambiare un sacco di cose. Ricordatevelo. >
< Tra poche settimane potremmo coronare finalmente il nostro sogno d’amore, Kate. Perché guastarsi il sangue con questi avvertimenti inutili? >
< Perché sono ancora libera dalla vostra oppressione. Che vi piaccia o no. >
< Certo… Ma ancora per poco. >
Kate cercava di sentirsi a suo agio mostrando la sua determinazione che cercava di uscire come un fiume di lava.
Lord Kevin Ryan non avrebbe potuto cambiarla per sempre.
Lei era un animale indomabile, capace di sentirsi libera in ogni momento anche dopo il peggior momento della sua vita.
< Ah, Kate? >
< Che cosa volete adesso da me? >
< Se vi vedrò in compagnia di Richard Castel senza che abbiate ottenuto il mio permesso o se altrimenti non sarò presente, ve la farò pagare così cara che non riuscirete mai più ad essere sfacciata come adesso. >
< Potete pure tenermi lontana da lui, ma non dalla mia libertà. Ricordatevelo. >
< Certo. Non me lo scorderò… Fate la brava, d’accordo? >
E nel dire ciò, Kate si rivestì di fretta e furi aprima di sfogare la sua rabbia cavalcando tra le sue terre senza che potesse incontrarsi con il mio cuore infranto.


Tornando al Castello di Sirmione, mia madre si sentì preoccupata e inorridita per essere uscito dal castello senza il suo permesso.
< Madre, non credevo di essere imprigionato contro il mio volere. Ho solo fatto una cavalcata mattutina. Prendere un po’ d’aria non può che farmi bene. >
< Proprio questa mattina dovevi cavalcare? Tua moglie sta facendo colazione con mio marito. Non è educato lasciarla da sola. >
< Mio padre sa come intrattenere una donna, madre. Ed io e Meredith non potremmo che essere più diversi. >
< Ma voi siete sposati, Richard! >
< Non più, madre > ridai spazientito < E’ giunta l’ora che voi lo capiate alla svelta. >
< Altrimenti? Minaccerai di fuggire ancora? >
< Nessun luogo è bello come stare insieme a Kate. >
< Prima o poi te la scorderai, Richard. >
< Pare per voi che sia impossibile… Forse è per questo che Meredith è tornata qui da noi, vero madre? Che cosa potete dirmi su questo? >
< Che ho deciso solo io e che non ho biosogno della’aiuto di vostra madre per tornare dopo tanti anni. >
La voce di Meredith risuonò nelle mie orecchie come se stesse cercando di difendere a tutti i costi mia madre.
< A chi volete darla a bere, Meredith? Avete sempre detto che la vita regale vi stava molto stretta e che a causa di dovute limitazioni, preferivate stare tra la gente povera. >
< Non ci osso fare niente se io sono fatta così, Lord Castle. >
< Certo, come no… Credete che io sia uno stupido? >
< Non capisco a cosa vi state riferendo? >
< So molto bene delle vostre scorribande notturne quando eravamo sposati e cercavamo di essere felici… Ma mia madre non ha messo in conto i vostri pensieri libertini e la vostra dannazione di distruggerci all’interno solo per prendere un potere destinato al popolo… Ma purtroppo per voi è così che funziona il mondo: i contadini fanno i contadini e i nobili fanno i nobili. Con approvazione del nostro Signore. Vi è chiaro adesso il concetto? >
< I miei proposti di cambiare il mondo prima o poi saranno esuditi. Ora o in un futuro prossimo. >
Allontanandosi da me per uscire fuori dal castello, feci notare a mia madre quanto Meredith potesse essere una mina vagante.
< Non ti porterà nessun problema, figliolo. Stai tranquillo… Se davvero non tornerete insieme, rimarrà qui per stare vicino ad Alexis. >
< Ad Alexis posso stare vicino solo io. Non ha bisogno della madre. >
< Richard, la famiglia deve essere unita. Non vogliamo dare altra propositi in cui il popolo non ci rispetti e si ribelli a noi. >
< Sono convinto che prima o poi si ribellerà visto che la mia cara ex moglie sta facendo di tutto per metterceli contro. >
< Non farà niente di avventato se vorrà rimanere in vita. >
< Che cosa?! Adesso siete propensa all’omicidio?! >
< E’ un ipotesi che non posso accantonare, Richard… Quindi stai attento a come ti comporti. Mi hai capito? >
Non sapevo se essere sorpreso o spaventato dalle parole di mia madre.
Ma ciò mi fece dimenticare questo breve momento vedendo Alexis prota ad uscire in compagnia di sua madre.
< Buongiorno, padre > mormorò la ragazza sorridendomi < Io e mia madre andremo a fare una passeggiata in città comprando qualche vestito nuovo. Farò ritorno stasera prima di cena. >
< Ma certo, tesoro > replicò mia madre con un sorriso a rentadue denti < Vedi di stare molto attenta a quello che fa’, d’accordo? Non possiamo fidarci troppo di lei, capito? >
< Sì. Sono a conoscenza dei suoi modi di ribellione, nonna… Ma vedrete che andrà tutto bene. >
< Tesoro, non credi che sarebbe meglio che benga pure io? > domandai con tono preoccupato.
< Padre, non credo che andare a fare compere faccia per voi. >
< E’ da molto tempo che non passiamo un po’ di tempo tutti insieme… Così almeno mia madre sarà contenta di vederci insieme. Vero, madre? >
< Certo! Vai pure con loro, Richard. E non pensare più a Kate. >
< Madre, vi prego. >
< Va bene, scusami. La mia battuta è stata fuori luogo. >
< Va bene > fece Alexis sconsolata < Vedete di non combinare guai, d’accordo? >
< Perché dpvrei combinare guai, scusa? >
< Non soi sa mai. Volevo solo avvertirvi. >
< Grazie per la tua sincerità nei miei confronti > dissi infine prima che mia madre ci potesse salutare.
   
 
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