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Autore: FrancyF    08/05/2021    0 recensioni
Zac Efron sta passando un periodo complicato e vuole solo prendersi del tempo per stare da solo con sè stesso. Vanessa Hudgens, invece, vuole solo stare vicino al suo fidanzato, e sperare che la felicità tanto conquistata a fatica non la lasci mai. Ma il destino ha altri piani per loro, e presto i fili rossi dei due giovani finiranno nuovamente per ingarbugliarsi e li legheranno come mai prima d’ora.
Secondo la tradizione orientale ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha inoltre la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi.
“Fate is pulling you miles away and out of reach from me. But you're here in my heart, so who can stop me if I decide that you're my destiny?” - “Rewrite the stars” The Greatest Showman
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Vanessa Hudgens, Zac Efron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok. Questo è quanto, è il capitolo che stavate tutti aspettando. Spero di avervi e averli reso giustizia. Ho immaginato per anni come sarebbe stato il LORO giorno per Zac e V e questo capitolo è frutto di tutti i miei sogni ad occhi aperti. Ci vediamo sabato prossimo, 15 maggio con il nuovo capitolo.  - Fran 

Starin' at you, standin' there, in that dress
What it's doin' to me, ain't a secret
'Cause watchin' you is all that I can do
And I'm speechless”
- “Speechless” Dan + Shay

 
Los Angeles, California, 14 dicembre 2015
-Non riesco a credere che ti sposi! Due anni fa eri la mia damigella d’onore e adesso io sono la tua damigella d’onore!- Ashley si fece aria con la mano per non rovinare il mascara -E’ surreale!-.
Vanessa sorrise all’amica osservando la sua immagine riflessa allo specchio. Ashley l’aveva svegliata alle sei del mattino e le aveva portato a colazione a letto: era una torta di compleanno. Tra i preparativi del matrimonio e quelli per l’arrivo del piccolo, la ragazza si era persino dimenticata che quel giorno era il suo ventisettesimo compleanno.  La verità era che il bambino si era agitato per tutta la notte e non l’aveva fatto dormire e adesso si sentiva più stanca del giorno prima. Non l’avrebbe mai ammesso, però forse, Zac aveva ragione quando diceva che si stancava sempre troppo e che credeva di essere wonder woman.
-Ness va tutto bene? Non hai toccato nemmeno una briciola della torta che ti ha fatto Zendaya-.
-Sto bene, davvero Ash. Dio… non credevo di essere così nervosa. E poi il bambino…. ho la nausea e probabilmente mi passerà solamente quando potrò rivedere di nuovo Zac-.
Non avrebbe mai immaginato di svegliarsi un giorno e sposarsi con Zac Efron, l’uomo che era stato il suo primo amore e con la quale aveva tagliato i ponti anni prima. Era irreale, eppure c’era lei lì, seduta sulla sedia nel salotto di casa a farsi truccare e pettinare i capelli.
-Credimi, nel momento esatto in cui Zac ti vedrà andrà fuori di testa, scoppierà a piangere e ti porterà dritta in camera da letto… almeno sei già incinta… non avete perso tempo- Stella sorrise nel mettere in imbarazzo la sorella maggiore e nella stanza tutte le damigelle risero.
-Stella! Sai, Zac mi aveva detto che frequentare Dylan per così tanto tempo ti avrebbe reso come lui…-.
Non poteva essere più grata in quel momento per avere dei famigliari e degli amici così straordinari. Sua nonna materna e i suoi zii e cugini erano arrivati dalle Filippine solo per essere presenti quel giorno. Non avevano mai visto Zac, quindi Vanessa li era incredibilmente grata per essersi fidati di lei.
-Sei splendida tesoro- i suoi genitori entrarono mano nella mano, entrambi con le lacrime agli occhi e Gina si affrettò ad andare dalla figlia maggiore e a baciarla teneramente su una guancia.
-Baby V. posso entrare?- Greg entrò nella stanza appoggiandosi ad un bastone di legno rifinito con un elegante manico. –Volevo vederti un’ultima volta prima che arrivi David con la Munstang. Sei così bella, amore mio. Sei radiosa-.
Vanessa si alzò e lo sorresse. Era così grata per tutto quello che suo padre aveva fatto per lei e adesso voleva che anche per lui, quel giorno, fosse perfetto.
 Appoggiò teneramente una mano sulla guancia di Vanessa e lei chiuse gli occhi.
-Ti voglio bene papà e sono felice che oggi se qui con me- l’abbracciò stretto come se avesse paura di lasciarlo andare, come se la sua vita dipendesse da questo. Suo padre aveva lottato come un leone durante quei mesi e i sui sforzi erano stati ripagati: era riuscito ad arrivare al giorno del matrimonio di sua figlia. Poteva accompagnarla all’altare.
-Zac… Zac è un bravo ragazzo e so’ che ti farà stare bene. Sembrava piuttosto nervoso sai? Dylan ha avuto il suo bel d’affare per calmarlo-.
Vanessa si lasciò scappare un sorriso, immaginando la scena.
-Stella dov’è?-
-Stella sta già in fibrillazione Baby V. E’ già davanti al portone della chiesa e qualcuno mi dice che dovremmo affrettarci anche noi se non vuoi arrivare tardi-.
 
-Zac, ti sta impanicando bello- Dylan gli lanciò uno sguardo carico di comprensione.
Zac afferrò con forza i foglietti delle promesse e li stropicciò malamente, gettandoli a terra. Era tutto inutile. Erano due mesi che provava a scrivere le sue promesse, ma ogni volta che scriveva qualche frase e la rileggeva si sentiva completamento stupido. Nessuna parola era adatta a Vanessa, nessuna promessa e frase fatta pareva renderle giustizia.
-No, non è vero. Sono calmissimo!-
-Sei sei calmissimo allora perché stai tremando?-
-Oh Dyl! Così non mi aiuti! Sei il mio testimone dovresti dirmi che andrà tutto bene!-.
-Zac…- Dylan gli si parò davanti e mise entrambe le braccia sulle spalle del fratello –andrà tutto bene. Nessa ti ama, tu la veneri. Mamma e papà la amano e i suoi genitori hanno imparato a tollerarti…-
-Non è divertente Dylan. E sei venuto qui per deridermi…-
-Oh andiamo!- Dylan gli diede uno scappellotto in testa -dov’è finita tutta quella solfa sulle anime gemelle e sul destino che vi ha fatto incontrare? Zac non puoi fare marcia indietro adesso!-.
-Non sto facendo marcia indietro, ma non so’ cosa dire. Dylan, lei sarà bellissima lì, davanti a me e io incespicherò come un’idiota! Voglio che tutto sia perfetto! E il suo giorno Dylan ed è anche uno degli ultimi giorni felici che passerà con Greg accanto a lei. Non voglio rovinarglielo. Non voglio finire come mamma e papà-.
Dylan ritornò di colpo serio. Allora era quello il vero problema.
-Zac, tu e Nessa non siete come mamma e papà-
-No, non puoi mai saperlo. Dyl, tu stesso avresti giurato che mamma e papà erano fatti l’uno per l’altra. Si sono amati come non mai e di punto  in bianco ora è finito tutto!-
-Ma non vuol dire che per te e lei sarà lo stesso. Zac tu sei pazzo di lei. E so’ che farai di tutto per lei e per il piccolo-.
-Non posso permettermi di perderla Dylan. Non sopravvivrei- Zac sprofondò su una scomoda sedia di legno. –Non posso uscire davanti a tutti e fare la figura dell’idiota- ripetè –suo padre sta squadrando ogni mia singola mossa-.
-Zac, quando hai capito che Vanessa era quella giusta?- ritentò Dylan, sollevando un sopracciglio. L’uomo sospirò: suo fratello sapeva bene dove andare a parare e per una volta, glie ne era grato.
-Quando l’ho capito? Dal primo momento. Lei se ne stava lì…. a quella premiere ed era…era ... Dio Dyl, avresti dovuto vedere quanto era perfetta-.
-Già avrei dovuto? Perché mi ricordo che quando sei tornato a casa quel giorno non facevi altro che balbettare di quanto fosse perfetta quella ragazza-
-Indossava un vestito azzurro e io…-
-Lo so’… e tu te la sei fatta scappare e poi vi siete rincontrati alle audizioni di “High School Musical”-.
Zac lo guardò storto e finalmente sorrise. Era davvero così logorroico nel raccontare quella storia?
-Lo vedi? Tu sei innamorato perso di lei. Quindi puoi stare tranquillo-. Dylan gli sistemò la cravatta e gli battè una fraterna pacca sulla spalla.
-Zachary…- Starla e David comparvero sula soglia del sacrato.
-Tua madre voleva accertarsi che andasse tutto bene- spiegò David.
-Qui abbiamo tutto sotto controllo- lo rassicurò Dyaln con un gesto della mano –sta tutto andando meraviglia! Il ragazzone qui, ha solamente qualche dubbio sulle promesse nuziali-.
-Visto?- Starla si precipitò a sistemare i gemelli di Zac –va tutto bene caro. E’ normale essere nervosi. Ti ricordi quando io e David ci siamo sposati? Eri nervoso anche quel giorno-.
-Mamma quando tu e papà vi site sposati io e Dylan avevamo nove e quattro anni ed ero nervoso perché mi sentivo ridicolo in quel completo! Così come mi ci sento adesso!-.
-Beh non ti puoi mica sposare in jeans ed infradito Zac!- protestò Starla che ora gli stava aggiustando il colletto della camicia bianca.
-Quello che tua madre vuole dirti Zachary è che siamo venuti a dirti che siamo fieri di te. Siamo fieri dell’uomo che sei diventato e so’ che sarai un ottimo padre e che ti prenderai cura di Nessa al meglio-.
-Grazie- Zac li strinse a sé, tutti e tre. –Sono io che devo ringraziavi. Senza di voi io e Nessa non ce l’avremo mai fatta-.
Starla lo baciò su entrambe le guancie e si asciugò gli occhi, bagnati di lacrime.
-Non riesco a crederci che il mio bambino si sposa!-.
-Mamma ti prego! Non ci servono altre lacrime oggi! Piangerò già abbastanza quando vedrò Nessa venire verso di me vestita da sposa! Ah… ecco! Come sta Nessa? -.
-Nessa sta bene Zac. Rilassati, la vedrai tra poco-.
-Fai tre grossi respiri profondi e vedrai che passerà tutto in un lampo- Dylan gli diede un pugno sul braccio.
 
Zac entrò a braccetto con Starla e sorrise ai presenti. Lui e Vanessa avevano voluto un matrimonio intimo, ma tutti i loro famigliari erano presenti e anche i loro amici più cari: Bubba Lewis, Ashley e Chris, Brittani Snow, GG Magree, Adam Devine, Anna Kendrick, Alexandra Daddario.  Andò all’altare e sorrise a sua madre che lo baciò su una guancia e si mise a sedere in prima fila, accanto a David. Dylan gli fece l’occhiolino.
Era giunto il momento.
Le porte di aprirono e Vanessa entrò nella navata della chiesa, stretta a suo padre Greg, elegantissimo in smoking. Era stupenda. Indossava un abito da sposa bianco stile impero che metteva in risalto la pancia di cinque mesi senza pizzi o fronzoli eccessivi, tranne il velo bianco.
-Tanti auguri amore- Zac le tolse il velo dal viso e si sporse per baciarla, ma il prete tossì -Non ancora- e Zac si fermò.
Vanessa gli accarezzò il viso e gli sussurrò un “ti amo” veloce.
-Van ehi…Dio… non trovo neanche le parole per descriverti- sussurrò lui, mentre il prete si sistemava la tunica e il microfono.
Lei era assolutamente magnifica e Zac dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per non scoppiare a piangere davanti a duecento persone. Sapeva che se lui avrebbe ceduto alle lacrime, allora l’avrebbe fatto anche lei e probabilmente poi sarebbe toccato alle loro madri, ad Ashley e alle cugine di Zac e in men che non si dica  mezza chiesa avrebbe iniziato a singhiozzare. Perciò Zac si limitò a stringere forte la mano di Greg e a starsene lì impalato, incapace di fare altro: era totalmente senza fiato da quando fosse bella Vanessa.
-Bene. Carissimi Zachary e Vanessa, siete venuti nella casa del Signore, davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità, perché la vostra decisione di unirvi in Matrimonio riceva il sigillo dello Spirito Santo, sorgente dell'amore fedele e inesauribile. Ora Cristo vi rende partecipi dello stesso amore con cui egli ha amato la sua Chiesa, fino a dare se stesso per lei-.
Zac e Vanessa si scambiarono uno sguardo d’intesa carico d’amore. Era come se avessero affrontato le ultime settimane a assieme e tutte le difficoltà solo per arrivare al quel momento. Questo è quanto, era quello il loro inizio.  
Il prete proseguì -Prima delle proclamazioni leggerò il brano tratto dalle lettere ai Corinzi 13:7. E’ un omaggio che i genitori della sposa intendono fare alla coppia in forma augurale. L'amore crede ogni cosa. Amare non significa che una persona che ama crederà che il nero sia bianco, o viceversa, ma significa piuttosto che nei casi dubbi, lui o lei non sospetterà male degli altri, l’amore non è sospettoso. È facile pensare al peggio, ma amare significa credere il meglio e non il peggio. L'amore non perde mai la fiducia, crede sempre il meglio sulle altre persone. Ancora più importante, amare significa credere che Dio può operare in modo potente in una persona, anche quando tutto sembra indicare il contrario. L’amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L'amore non verrà mai meno. Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore. Zachary e Vanessa, oggi davanti a Dio e a tutti voi presenti, voi che li avete amati e sostenuti durante i loro anni assieme, sono diventati testimoni del potere dell’amore e di Dio stesso che li ha fatti incontrare e li ha benedetti con un figlio. E adesso gli sposi si scambieranno le proposte nuziali -.
Vanessa si schiarì la voce e ringraziò Stella che le porse il foglio delle promesse.
-Non avrei mai immaginato, neanche in un milione di anni, che avrei incontrato l’amore della mia vita appena sedicenne. Così come non avrei mai immaginato di ritrovarmi vestita da sposa accanto al mio primo amore, ma è successo e non potrei chiedere di meglio. Zac tu cerchi sempre di tirare fuori il meglio da ogni persona. Sei una delle persone più umili che io conosca. Sei praticamente rimasto lo stesso ragazzino di diciassette anni! Ti amo perché mi spingi sempre a provare nuove cose e non hai mai paura di sbagliare. Mi fai sentire speciale…Dio… le cose che mi dici… giuro che quest’uomo è capace di farmi i complimenti più straordinari di questo mondo senza aspettarsi nulla in cambio. Oh, e hai una memoria davvero utile a volte. Insomma ti ricordi dei dettagli passati sulla nostra relazione che io avevo completamento rimosso…  e questo non è sempre un vantaggio a volte. Capisce esattamente cosa e quando dire per tirarmi su e…e mi…mi completi. Oltre ad essere un uomo dai tanti nomi Zachary David Alexander Efron, sei davvero un uomo pieno di talenti e spero e prego con tutto il cuore che nostro figlio possa ereditarli da te-.
Una lacrima silenziosa rigò il volto della donna mentre finiva di leggere le sue promesse e quando alzò gli occhi verso il suo amato, notò che anche Zac aveva gli occhi lucidi. Dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non baciarla prima del tempo. Dylan dovette praticamente tirare la manica della giacca di Zac per attirare la sua attenzione e porgergli le sue di promesse.
-Van io…ecco sai che sono sempre stato restio nel mostrare a tutti il nostro amore. Era così prezioso che andava custodito e protetto. Voglio che tu sappia che finchè starai con me non ti devi preoccupare più di nulla. Ci siamo dentro assieme come direbbe Troy Bolton e Dio me ne scampi, ma spero che mi conceda di vivere cent’anni accanto a te. Non importa cosa diranno gli altri o quale cavolata si inventeranno i media, voglio che tu sappia, oggi e adesso, con tutti i nostri amici presenti e davanti alle nostre famiglie, che io ci sarò sempre per te e per Baby Zanessa. Mi tieni con i piedi per terra e mi rendi un uomo migliore senza sforzarti e credo che questa sia la forza del nostro amore. Nel mare di sciacalli di Hollywood abbiamo sempre l’un l’altra. Ti amo Vanessa Anne, ora e per sempre. E per far sì che tu non lo dimentichi mai te lo ripeterò ogni giorno della nostra vita assieme-.
Si guardarono negli occhi e Vanessa asciugò con un dito una lacrima che colava sul viso di Zac. Si sentiva il singhiozzare commosso di Starla in sottofondo e persino padre Johns si fermò un attimo per permettere a tutti di godersi quel momento carico di amore.
Il prete si schiarì la voce e alzò le braccia verso il cielo. -Alla presenza di Dio e davanti alla Chiesa qui riunita, datevi la mano destra ed esprimete il vostro consenso. Il Signore, inizio e compimento del vostro amore, sia con voi sempre. Zachary David Alexander Efron vuoi accogliere questa donna come tua sposa, amarla e onorarla nel bene e nel male, in salute e in malattia per tutti i giorni della tua vita?-
-Sì, lo voglio-
-Vuoi tu Vanessa Anne Hudgens accogliere questo uomo come tuo sposo, amarlo e onorarlo nel bene e nel male, in salute e in malattia per tutti i giorni della tua vita-
-Sì, lo voglio-.
-Bene, e adesso puoi baciare la…-.
Zac non diede a padre Johns neanche il tempo di finire la frase, ma prese tra le mani il viso di Vanessa e la baciò sulle labbra, stringendola forte a sé, come se avesse paura di perderla anche in quel momento così intenso e ricco di significato per loro. Vanessa sorrise contro le sue labbra e rispose al bacio. Gli avvolse le braccia intorno al collo aumentando l’intensità del bacio, lasciando che le loro lingue lottassero tra loro, senza preoccuparsi che tutti li stessero guardassero
.Zac si prese ancora qualche secondo prima di interrompere il bacio con riluttanza: sapeva che doveva resistere solamente altre dieci ore per poterla avere finalmente tra le sue braccia, al riparo da sguardi indiscreti e sapeva anche che se solo avesse cercato di sottrarla prima ai festeggiamenti, i loro genitori l’avrebbero ucciso. Perciò si limitò a tenere appoggiata la sua fronte a quella di lei mentre si prendeva un momento per godersi tutte le emozioni che scorrevano dentro di lui. I suoi occhi blu erano sinceri e carichi d’amore e devozione mentre si specchiano in quelli scuri di lei, ancora inumiditi dalle lacrime.
-Signori e signore… vi presento Mr. and Mrs. Efron!-.
La voce del prete gli sembrava come un eco lontano, mentre lui e Nessa si giravano verso gli invitati: le loro mani unite assieme, entrambi con un sorriso enorme in volto, mentre i loro invitati li inondavano di petali di rosa e riso.
 
Le note di “What I've Been Looking For” risuonavano in tutta la sala del ricevimento.  Zac e Vanessa ballavano al centro della sala, stretti l’uno all’altra. Accanto a loro anche altri ospiti si erano dati alle danze, inclusi i genitori dei ragazzi.
-Sai credo che mamma e papà ci abbiamo voluto fare un regalo di nozze anticipato ballando assieme senza uccidersi a vicenda- commentò Zac. Solamente la vista dei suoi genitori che ballavano come se tra loro non fosse cambiato nulla, aveva fatto destare lo sguardo del giovane dalla sua sposa.
- E credo seriamente tuo padre mi sta uccidendo con lo sguardo, non mi ha mai guardato così- sussurrò appena nell’orecchio di sua moglie e lanciò un’occhiata preoccupata a Greg.
Vanessa sorrise e rivolse al ragazzo uno sguardo rassicurante. Greg stava ballando stretto a sua madre e il cuore di vanessa si strinse nel pensare che quello sarebbe probabilmente stato uno degli ultimi balli che Greg e Gina potevano permettersi.
-Non ti preoccupare Zac. Credo sia solo triste perché ora sei tuo l’uomo della mia vita-.
A quelle parole il ragazzo gonfiò il petto, orgoglioso.
-Ti amo-
-Ti amo anch’io Zaccy- lei lo baciò, appoggiando la testa sul suo petto.
Era così felice, aveva sposato l’uomo dei suoi sogni.
Le sembrava che tutti i suoi desideri più grandi si stavano finalmente realizzando. E sapeva che lei e Zac si sarebbero amati fino alla fine dei loro giorni.
Non poteva chiedere di  meglio.
 
-Ci riesci veramente a credere?- Zac scostò a Vanessa una ciocca di capelli e sorrise alla vista dei loro corpi nudi perfettamente intrecciati assieme. Il cuore del ragazzo aveva finalmente ripreso ad avere battiti regolari adesso che lei era di nuovo tra le sue braccia. Zac aveva faticato parecchio durante la festa che aveva seguito il matrimonio: avrebbe volute subito trascinare Vanessa a casa loro e fare l’amore con lei, ma era stato educato. Aveva aspettato che Dylan facesse il suo discorso da testimone facendo ridere tutti quanti, si era commosso nel vedere Nessa ballare con Greg ed era anche riuscito ad assaggiare la torta nuziale. Ma adesso si poteva rilassare: lui e Vanessa aveva appena fatto l’amore sul tappeto del soggiorno, davanti al camino accesso, e ora che era di nuovo solo con lei tutto sembrava prendere nuovamente senso. Erano di nuovo solamente loro due e il loro amore, così come doveva essere.   
-No- il sorriso di Vanessa fece allargare quello di Zac ancora di più. Era questa la loro realtà ora: notti piene d’amore e mattine piene di pace e silenzio.
Gli occhi blu di Zac brillarono nell’oscurità.
-Bene. Neanche io. Dopo il discorso di Dylan sei praticamente scomparsa-
.Mi padre ha voluto ballare con me-
-Ti ha praticamente sequestrato-
-Geloso?-
-No… - il ragazzo giocherellò con la sua fede –con questa al dito non più almeno-.
Vanessa si girò verso di lui tanto quanto basta per baciarlo nuovamente e Zac sorrise .
-E poi abbiamo già saltato quella noiosa fase nella quale tutti ti chiedono quando è che avrete un bambino… no?- le mani dell’uomo accarezzarono dolcemente il pancione della moglie. –Spero che il piccolo Greg abbia apprezzato il pranzo di nozze-.
Vanessa rise piano e Zac non potè fare a meno che stringerla di più contro il suo petto, coprendo entrambi con il piumone.
-Mia mamma e tua madre hanno bisogno di una settimana di ferie. Hanno organizzato il matrimonio del secolo- Vanessa sbadigliò, stringendosi al marito e ripercorrendo con la mente tutti i festeggiamenti. Era stato tutto perfetto. La cerimonia cattolica in chiesa, il pranzo di nozze a base di pesce, il discorso di Dylan e i tentativi goffi di Stella di prendere il boquet, rivedere tutti i loro vecchi amici e potere stare con la parte materna della famiglia le aveva dato una gioia indescrivibile.  
Zac toccò nuovamente l’anello di sua moglie: lui e Vanessa avevano deciso che le loro fedi sarebbero stati come i loro anelli kuuipo, quella di lei d’oro e quella di lui d’argento; all’interno erano stati incisi i loro nomi e le stesse iscrizioni che recavano i vecchi anelli.
-Non riesco a credere che adesso sei mio marito. Credo che mi ci vorrà un po’ di tempo ad abituarmi-.
-Io mi sono già abituato invece- sogghignò lui. Il fatto che lei l’avesse appena chiamato marito fece subito effetto. L’uomo era già stato adeguatamente ricompensato per la sua pazienza, ma non ne aveva mai abbastanza di lei.
-Van, lascia solo che ti…-. cercò di avere più acceso sul collo della donna, sapendo che era il suo punto debole per convincerla; ma Vanessa non si mosse, Zac sollevò lo sguardo quanto bastava per scoprire che sua moglie si era addormentata.
Sbuffò, ma un sorriso enorme gli si dipinse in volto mentre si assicurava che fosse ben coperta. Era stata una giornata così densa di significato per loro e ricca di eventi che era sinceramente sorpreso da quanto avesse resistito Vanessa. Era semplicemente esausta e solo guardandola riposare, con tutto il corpo proteso verso di lui e la testa sul suo petto, vicino all’incavo del collo, Zac realizzò che non era mai stato così felice come in quel momento. Avvolse le braccia intorno a lei e chiuse gli occhi, beandosi della pace di quel momento. 
Ancora cinque minuti, pensò, poi la porto di sopra a dormire. Solo cinque minuti…
   
 
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