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Autore: Nightingale_92    08/05/2021    0 recensioni
[skate the infinity star wars au].
Langa si è appena trasferito insieme a sua madre dal pianeta di ghiaccio Kanath sul ben più caldo e assolato pianeta Nihon-3. Reki è un suo compagno di classe appassionato di corse di podracer, lo sport di navicelle anti-gravità più veloce e pericoloso della Galassia. I due ragazzi diventano amici e Reki trascina Langa nel mondo delle corse. E’ l’inizio di un’avventura in grado di sconvolgere ogni cosa: amicizia, amore, odio, rancore e forse persino l’equilibrio della Forza stessa.
[Reki X Langa], [Adam x Langa (one sided)] [Adam x Tadashi]
*Modificato il secondo capitolo*
Genere: Avventura, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ainosuke Shindo, Langa Hasegawa, Reki Kyan
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Langa sente il cuore che gli batte all’impazzata, un rombo secondo solo a quello del motore sotto di lui. Ba-bum. Ba-bum. Le sue mani sono strette attorno al volante del podracer, le nocche bianche per la tensione. Ba-bum. Ba-bum.
Il suo respiro accelera, gli occhi azzurri si dilatano per l’eccitazione. Ba-bum. Ba-bum.
il resto del mondo è una macchia indistinta, resta solo la pista, una striscia di terra che si estende davanti a lui all'infinito. Ba-bum. Ba-bum. Langa non credeva che avrebbe potuto sentirsi di nuovo così. Non dopo Kanath. Non dopo suo padre. Invece ora il fiato gli resta corto per l’eccitazione e l’adrenalina gli brucia nelle vene come se stesse di nuovo correndo sulle piste ghiacciate del suo pianeta natale. Come se fosse in sella al suo vecchio snowspeeder e non sopra ad una navicella levitante trainata da due motori a reazione. Sì, all’improvviso il podracing gli ricorda Kanath. La sensazione è la stessa. Ba-bum. Ba-bum. Per un attimo gli sembra addirittura che si metta a nevicare, piccoli sbuffi bianchi che affollano il suo campo visivo….
Poi tutto cambia. Langa lo avverte più che vederlo.  Qualcosa di spiacevole gli sfiora la nuca, è come se un cubetto di ghiaccio gli venisse strofinato sulla pelle. La sensazione di essere osservato da qualcuno. Langa non capisce perché ma sa che è così. E all’improvviso una voce roca e calda gli sussurra all’orecchio: “Mio piccolo Snow…”. D’istinto il ragazzo fa per allontanarsi e sterza con il volante. Il podracer si piega pericolosamente a destra, un alettone laterale che sfiora la parete di roccia generando una nuvola di scintille. Langa sbatte gli occhi e si getta sul volante, riportando la navicella sul normale assetto di volo. Che cosa è stato? si chiede. Adesso la voce è sparita, come anche il brivido gelido. Restano solo Langa e la pista zigzagante della “S”. Nel frattempo il suo avversario, Shadow, lo ha superato e lo sbeffeggia dall’ingresso della miniera. Il ragazzo stringe i pugni. Non è il momento di pensare alle allucinazioni, ha una gara da vincere. Così preme sull'acceleratore...

 

“Ehi, Langa che fai? Sogni di nuovo ad occhi aperti?”. Un braccio magro e abbronzato si strinse attorno al collo del ragazzo, distogliendolo bruscamente dai suoi ricordi. La faccia di Reki entrò nel suo campo visivo, un sorriso sornione che arricciava le labbra del ragazzo dai capelli rossi. 

“Sempre con la testa tra le nuvole, eh?” insinuò l’amico e prima di lasciare la presa, gli scompigliò allegramente la chioma azzurra. 

Langa cercò immediatamente di ricomporsi. A differenza dell’amico, lui detestava il disordine. 

“Stavo solo riflettendo…” disse, mettendo il broncio come un bambino. 

Reki rise e si sedette per terra davanti a lui. 

I due ragazzi si trovavano nell’officina sul retro del Dope Sketchy, il negozio di articoli per podracer dove Reki e da poco anche Langa, lavoravano part-time. 

“Riflettere è una parola kanathese per dire ‘fissare il vuoto con la faccia imbambolata’?” .

“Io non ho la faccia imbambolata...” replicò il ragazzo dai capelli azzurri. Davvero la sua faccia diventava strana quando pensava? D’istinto si andò a toccare il volto con le dita, come se il tatto potesse confermare o meno quell’impressione.

“Ma che fai?” rise Reki “Guarda che ti stavo solo prendendo in giro!”. 

Poi cacciò una mano nello zaino e ne tirò fuori due panini nell’incarto colorato di Astroburger. 

“Tieni” disse, lanciandone uno a Langa che prontamente lo afferrò al volo. “Mentre tu eri impegnato a riflettere io sono andato a procurarci qualcosa da mangiare. i nostri podracer non sono i soli ad aver bisogno di carburante” esclamò.

Langa si accorse in quel momento di avere fame, molta fame. 

Lui e Reki avevano passato tutta la mattina lì in officina ad occuparsi dei loro veicoli. Strano, gli sembrava di essere lì da cinque minuti e invece erano passate delle ore. 

Il suo stomaco si riscosse gorgogliando. 

Langa decise di lasciar perdere le riflessioni e di concentrarsi invece sul proprio panino. 

Per un po’ di tempo i due ragazzi mangiarono in silenzio. 

“Langa?” domandò Reki.

“Sì?”.

“A cosa stavi pensando, prima?”

Al ragazzo kanathese ci volle qualche momento per rispondere. 

In realtà non era facile per lui mettere in parole il miscuglio di emozioni che aveva provato durante la gara.  Ba-bum. Ba-bum.

“Alla... gara...” rispose alla fine, incerto.

“La gara?” fece eco Reki, apparentemente perplesso. 

Langa strinse le spalle, pronto ad una nuova presa in giro. 

Ancora una volta non si era espresso come voleva e ora ne avrebbe pagato le conseguenze. Sua madre glielo diceva sempre che doveva imparare a parlare delle sue emozioni. 

Invece gli occhi dorati di Reki presero a brillare di entusiasmo. 

“Amico, ci stavo giusto pensando anch’io quando ero in fila da Astroburger!” esclamò. 

“Davvero?” Langa era sorpreso.

 “Sì, ancora non ci posso credere che tu abbia vinto alla tua prima gara!” disse il ragazzo dai capelli rossi. “Il modo in cui hai affrontato l’ultimo tratto, poi, è stato fenomenale. Hai fatto mangiare la polvere a quel gradasso di Shadow!” e continuò così per un po’, descrivendo e mimando tutti i dettagli della vittoria dell’amico.

Langa si accorse di stare sorridendo. Si era preoccupato per nulla. 

Ma con Reki era sempre così. Bastava che si nominasse qualcosa legato al podracing e il volto del ragazzo dai capelli rossi si illuminava per la contentezza. Langa certe volte non poteva fare a meno di invidiare quella spontaneità. Naturalmente anche lui provava gioia per le cose che gli piacevano, solo che non era bravo ad esprimerlo. 

Ba-bum. Ba-bum. Anche se forse con il podracing poteva rivelarsi diverso.

“Reki!” esclamò, interrompendo l’amico che ancora stava parlando.

 “Il podracing mi fa battere forte il cuore…” tentò di spiegarsi. “anche a te?” concluse, goffo. 

Il sorriso di Reki non si fece attendere ed era grande e luminoso come il sole di Nihon-3. “Certo amico. Il podracing è una delle cose più fantastiche che ci siamo”. Langa annuì contento. Non solo il podracing è fantastico, anche tu lo sei, Reki… pensò.

 

 
  
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