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Autore: Hephily    09/05/2021    0 recensioni
«Signorina Shyr, ultimamente i suoi voti stanno avendo una discesa, alle lezioni non è molto presente, per non parlare degli esami che sono tutti un disastro, soprattutto quelli con l’arco. Mi trovo costretto a chiedere alla sacerdotessa di farle cambiare casa.»
Rimango spiazzata da quello che ho appena sentito, quando da dietro di noi sento cadere un libro.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claude von Riegan, Dimitri Alexander Blaiddyd, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO UNO

«Che voto hai nella magia, almeno in quello riesci a far qualcosa?»

«Meh… quella è il male minore, perchè ho deciso di appartenere ai Blue Lions?! Che ho fatto di male?!» Io e Thara chiacchieriamo passeggiando per tutto il cortile del monastero, lo facciamo tutti i giorni, soprattutto quando vengo sbattuta fuori dalla classe e lei non ha da fare in biblioteca. Arriviamo allo stagno e ci sediamo al bordo del pontile.

«Oggi sono libera se vuoi ti aiuto ad esercitarti con l’arco.» dice Thara vedendomi preoccupata, il prossimo esame era tra pochi giorni e io non avevo imparato nemmeno a tenerlo in mano.

«Che ne vuoi sapere tu di come si maneggia un arco? Siamo sulla stessa barca, a questo punto meglio affondare.»

«Effettivamente… potresti farti aiutare da Dimitri, so che è abbastanza bravo.»

«Dimitri? Il leader dei Blue Lions? Quello che appartiene alla mia stessa casa??»

«Si, lui che problema c’è? Cos’è… hai avuto una tresca anche con lui?» mi giro verso la strada che porta al mercato per evitare lo sguardo inquisitorio di Thara. 

«Shyr...»

«Eh...ah...oh…»

«Ih...uh...allora? Non hai risposto…» 

«Guarda mi sono ricordata che devo andare ad aiutare la capocuoca, ci vediamo dopo…» le rispondo vagamente alzandomi velocissima, ma lei riesce a fermarmi prendendomi da un angolo della mia giacca.

«Eh no, signorina, non pensare di scappare. Adesso voglio sapere cosa c’è stato tra di voi.» dice Thara con un'espressione ambigua sul volto. 

«Sei una vera pettegola, per questo lavori come bibliotecaria...»

«Può darsi, ora su racconta.» 

Mi risiedo nuovamente accanto a lei, sospirando molte volte prima di raccontarle tutto, la faccio aspettare, questa è la giusta punizione per lei che vuole sapere sempre le mie cose.

«Muoviti dai, non ho molto tempo, devo tornare a lavoro.» 

«Sì, sì… diciamo che non era una tresca vera e propria, cioè come posso spiegarti…» le dico, cercando di ricordarmi come fosse successa la storia con Dimitri.

«Spiega.» mi dice Thara guardandomi esasperata.

«Hai presente che Sylvain molte volte doveva tornare dalla sua famiglia oppure partiva per svolgere gli incarichi che gli assegnava Hanneman?» inizio a raccontarle, ricordandomi come forse era nata tutta la situazione.

«Ti stai prolungando.»

«Non mi sto prolungando.» come se fosse facile, il mio cuore è a pezzi.

«Ripeto: ti stai prolungando.» mi dice di nuovo guardandomi sospettosa.

«Ho detto che non mi sto prolungando!» esasperata, alzo leggermente la voce.

«Allora parla!» mi dice con un sorriso omicida a trentadue denti.

Le lancio un'occhiataccia prima di riprendere il discorso.

«Hanneman, mi metteva sempre in punizione, quindi stavo fino a sera in aula sola a studiare, o meglio, a fissare il soffitto. Dimitri non mi ha mai prestato molta attenzione, era sempre sulle sue.»

«Non ti ha mai rivolto la parola? Come è possibile se siete nella stessa classe?» Guardo Thara per capire se mi stesse prendendo in giro.

«Diciamo che Dimitri non tocca le donne degli altri, ecco. Ma tralasciamo questi insulsi particolari… quando ero in punizione Dimitri qualche volta mi faceva compagnia, finchè non ha iniziato a rimanere con me anche dopo lezione, ovviamente questo succedeva sempre quando Sylvain non c’era.» 

«Puoi arrivare al dunque?» mi chiede esasperata Thara.

«Calma, ci vuole tempo per raccontare bene tutte. Dicevo… Sylvain era sempre in viaggio, quindi Dimitri  occupava il suo posto… come poteva.» 

«Vi siete baciati!» 

Annuisco timidamente e mi sento male dentro, pensando a quello che ho fatto a Sylvain, ma in fondo è quello che si merita per quello che mi ha fatto passare.

«Com'è stato? Bacia bene? Meglio di Sylvain? Siete anche andati in fondo in fondo?» guardo Thara sbalordita e un po' imbarazzata per le domande che mi stava ponendo. 

«Piacevole… s-sì alla prima domanda, può darsi alla seconda domanda e no alla terza domanda, quello che abbiamo fatto e non è quello che pensi tu. Tutto è rimasto in quell’aula.» 

Thara fa una faccia schifata pensando male «Poveri banchi che hanno dovuto subire queste oscenità.» 

«Ma sei scema? non abbiamo fatto nulla, ma da quando è ritornato Sylvain, abbiamo interrotto qualsiasi rapporto, siamo tornati a ignorarci completamente, come prima. Poi però con Sylvain ormai la questione è chiusa.» le spiego.

«Una tresca come pensavo.» 

«Si, si chiamala come vuoi, ma provavamo entrambi dei sentimenti anzi… forse solo io.» sentiamo i rintocchi delle campane, le lezioni sono finite, mi tocca ritornare in classe e sentire che punizione che mi merito a questo giro.

«Devo andare a pranzo, che devo dare il cambio a Thomas, ci vediamo a cena.»  Dice Thara alzandosi dal pontile per dirigersi verso l'edificio che ospitava la biblioteca. Faccio lo stesso anche io, però rimango ferma ad osservare l’acqua dello stagno che splende sotto la luce del sole. Mi volto per tornare in classe, quando sento che sbatto sopra qualcuno, alzo lo sguardo e vedo Sylvain, la sua espressione era incomprensibile, sembrava felice ma allo stesso tempo irritato.

«Hanneman mi aspetta, addio!» dico cercando di svignarmela, prima che potesse succedere qualcosa.

 
   
 
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