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Autore: Coco86    10/05/2021    0 recensioni
[Mairimashita, Iruma-kun!]
Il mondo dei demoni, che si trova accanto a quello degli umani; dove si sentono invincibili e forse anche immortali. Però si ammalano alcune volte anche loro, ed lì che entra in aiuto la magia nera e se invece arriva una nuova e potente malattia, che nemmeno questa riesce a sconfiggerla e quindi a guarirli? Ma loro sono demoni, ed è impossibile uno scenario del genere; gli umani, che non tutti conoscono, sono quelli deboli ed effimeri.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 24

 

La strana prova.

 

La giornata continua, dove Kalego, Dali e Annabel tornano di nuovo ai loro doveri, dove questo giro, mentre Kalego è indaffarato con la classe dal giovane Iruma, che li ha riempiti di compiti.

Ma prima di questo, si è fatto ridare la piramide grigia da quest’ultima.

Appresso, in sala professori, Dali inizia con le domande moleste.

Dali:" Ma poi alla fine con i bracciali come va? E il tuo spasimante si è fatto vivo?"

Chiede con faccia curiosa, e con le dita sotto il mento.

Annabel che è a disagio, visto che non può raccontare la verità:

" Beh quelli sono diventati materiali …. ."

" Ooo ooo interessante! Quindi si è fatto vivo qualcuno? E’ apparso il nome da sopra?"

Lei: "Eeem...invece no… sono arrivati solo i suoi regali… ."

Dali: " Oooh... sei sicura? Magari ti spia da qualche parte mentre percorri la strada per la scuola."

" No, non ho visto nessuno e spero proprio di no… ."

Risponde infine gesticolando e sperando che ha finito. Poi arriva anche Robin che sentendo il tutto inizia anche lui:

"Di cosa state parlando? Eh? Eh? Sembra interessante?"

Dali: " No invece, non è niente e torna a lavorare ehehe!"

Ma quello niente è rimasto lì a fissarli e sparare altre domande mentre Annabel si sente ancora più disagio e Dali non sa come mandarlo via.

Appresso poi arriva un’altra notizia non buona da un membro del consiglio studentesco, sotto forma di un foglio scritto.

Dali: " Ahi ahi, di male in peggio...questo a Kalego non piacerà… ."

Appresso la sacerdotessa riceve un messaggio dal suo superiore che poi riferisce:

"Mi dispiace ma devo andare, ho una prova importante… se puoi riferirlo anche a lui."

Dali: "Un’altra? Interessante e non ti preoccupare, che questo giro non verremo a vederla, visto che abbiamo dei problemi urgenti da risolvere qui. Vai pure."

Così con il suo consenso, lei esce da scuola e con una piramide dorata, data da Kerefet e arriva nel posto stabilito per la prova di fiducia nei confronti della loro missione e nel loro credo.

 

 

 

Kalego, terminata la lezione, torna in sala professori e quando Dali gli fa leggere la notizia:

" Venti professori si sono messi in malattia? Questo è un insulto!"

Dali: "Sono coloro che erano in quella sala, non può darli torto dopo quello che hanno visto, non tutti hanno reagito bene. Però guarda anche la buona notizia, dieci di loro invece sono al lavoro come al solito tra cui il prof. March!"

" Ma siamo lo stesso ridotti all’osso! Poi con l’arrivo del festival del raccolto come cavolo facciamo? Dove troviamo dei sostituti validi!"

Dali: " Stavo pensando, che la sacerdotessa ha avuto un bel sangue freddo… ."

Kalego: " Non, so già dove vuoi arrivare, no!"

Dali: " Oh andiamo, aggiungerla nella squadra di recupero non è una cattiva idea e magari anche altre sacerdotesse e sacerdoti?"

Kalego: " Cosa mia tocca sentire!"

" Però l’idea non è del tutto da scartare vero? In fondo ci serviranno solo per la prima notte, dove ci saranno più feriti e ritirati e troveremo un modo per camuffarli! Alla fine sembreranno simili a noi!"

Pensandoci però, il collega non ha del tutto torto, anche se non sono demoni, li possono lo stesso aiutare, anche perché è colpa loro se la malattia ha messo fuori gioco la metà dei professori.

Kalego: " Va bene! Vediamo cosa dice l’alleanza e poi avvisiamo il preside!"

" Perfetto! A si giusto, Annabel è andata via per un’altra prova importante e dunque per adesso è assente."

Già la famosa prova, con il pennuto che tanto odia ed è anche geloso; cosa che arriva al bracciale della donna che mentre si sta per iniziare, le stringe il polso.

Kalego: " E chi se ne frega! L’importante che poi porta di nuovo il culo qui da noi!"

Risponde e facendo finta che non gli interessa. Ma pensa anche che l’ha pure anticipata e forse sta mettendo in difficoltà in qualche modo la sua partner, una cosa che lo irrita parecchio!

Dali: " Aahahha si vero!"

Così tornano di nuovo al lavoro.

Ma poi, dopo altre lezioni, il demone ha un’ora di pausa abbondante, dove per i primi dieci minuti demoniaci li spende per sistemare altre scartoffie arretrate e poi per il resto, si sta cambiando. Quindi si sta togliendo la divisa da docente nello spogliatoio personale e mettendo quella normale. Pantaloni scuri, maglioncino a collo alto blu e una giacca lunga da sopra e nera.

Nel frattempo entra Balam, ed è uno dei pochi posti dove può entrare e mentre lo sorprende gli dice:

" Dove stai andando?"

Kalego prima si spaventa per qualche secondo, perché non se l’aspettava e poi gli risponde mentre si sistema la giacca:

" Sono riuscito a liberami per un’ora...vado a fare una commissione."

" Mmm, ed è ammesso e il preside lo sa?"

Allora lui urtato gli risponde di nuovo:

" Insomma Balam! Non è il mio babysitter e in questo caso è ammesso!"

Allora l’altro pensandoci su:

" Ah ho capito, stai andando da lei? Lo sai che vedo tutto e lo so che è andata a fare una prova importate."

L’altro allora si stringe nelle spalle con un tremolio; perché è stato scoperto ancora una volta:
" Nessuno mi viene a disturbare quando ho pausa e nemmeno il vecchio se ne accorgerà!"

" Oh allora è così, stai infrangendo le regole per andare da lei?! Sei preoccupato vero? Vero?!"

Replica il compagno tutto eccitato.

" Tzè! Non le infrango, semplicemente sanno solo che sono qui e tornerò prima della fine della pausa! Per la mia energia non c’è problema, ho fatto un incantesimo di finta presenza, così il vecchio non avrà modo di controllare!"

Appresso tira fuori la piramide grigia.

" E con questo non si accorgerà nemmeno che ho aperto un portale." Sfoggiando un piccolo sorriso sadico.

Balam: " Oh oh che cosa troppo carina! Ma quando ti ha preso quella sacerdotessa?"

Lui che mentre si ricompone, pensa che vuole andare da lei, ovunque si trova e dopo schiaccia la punta, da dove appare il tunnel grigio.

" Vedi di tenere la bocca chiusa e se qualcuno te lo chiede, io sono nella sala della lettura e non voglio essere disturbato. Chiaro?"

" Ma tranquillo, lo sai che ti puoi fidare di me! Buona fortuna!"

E con il suo solito atteggiamento, l’attraversa.

 

 

 

 

Dall’altra parte, si trova nelle vicinanze di una foresta che conosce bene e infatti commenta:

" La foresta del delirio? Perché qui?"

Ed ora inizia davvero a preoccuparsi, perché è un posto in cui non mettono piede nemmeno quelli di alto rango tanto che è pericolosa; quindi, volando su questa, la cerca dall’alto non trovandola.

" Tz...ma dove diavolo è? E non posso credere che la prova si svolge qui è una pazzia! Cosa ha in testa quello stupido pennuto?!"

Appresso, volando per altri cinque minuti, decide di atterrare di fronte alla foresta, anche perché non vuole che qualcuno dei sacerdoti lo vede, quindi non ha altra scelta. Se vuole vedere che fine ha fatto la sua partner; deve entrare e così dopo lo fa senza indugiare, dove prende un sentiero oscuro che lo porta in una raduna coperta da tanti alberi rovi, che coprono quasi del tutto la poca luce di quel posto.

" Ora da dove inizio? Non è facile, qui non percepisco niente, nessuna presenza e nessuna energia… ."

Ma poi dal nulla, una roba appiccicosa gli afferra il braccio destro! Dove nota meglio e riconosce come una lunga ragnatela ed esclama:

" Puah ..disgustoso!" Dove cerca di liberarsi ma sa molto bene che sarà difficile e poi sempre dal nulla una voce femminile che gli dice:

" Gnuuum Gnuuun finalmente un bocconcino prelibato !" E lui rimanendo freddo ed impassibile pensa: " Un demone che usa le ragnatele per catturare altri demoni? Qui e poi in questa foresta? Perché?"

Poi nota da un albero rovo, due occhi rossi e quando cammina e arriva sotto la luce la può vedere.

E’ un ragno, anzi un mezzo ragno e pure femmina, dove il busto è quello di una donna e ai lati della bocca ha due chele e ha anche i capelli corti e il sotto è quello di un ragno e lui sempre impassibile e mentre alza un sopracciglio:

" Uno pseudo demone?"

La ragnessa: " Oh ma che brutto nome...mi chiamo Arakna e sono la regina di questa foresta e tu mio caro demone di alto rango.. ." Dove annusa l’aria e poi continua:

" Un Cheth! Che delizia! Diventerai il mio pasto principale e poi io mi evolverò ancora ahahhaha!"

Lui sempre freddo:

" Dunque sei una bestia magica che ha mangiato dei demoni e assorbito la loro energia?"

Lei: " Uuuh esatto e non ho intenzioni di fermarmi ahahah!"

Non può negare che è affascinato ma al tempo stesso è ancora più disgustato e non aveva mai visto una creatura del genere, ma in quel mondo tutto può succedere.

" Tu..sei solo un abominio!"

Lei: " Pensa pure quello che vuoi!" Mentre gli lancia altre ragnatele dove quasi lo blocca contro un albero:

" Ma ora io ti mangiooo hahaha!" E gli dice ancora, mentre sfoggia una faccia maligna! Peccato che Kalego sa come schiacciare gli insetti troppo grandi, basta che evoca il suo Cerberion e di quella non rimarrà più niente! Può usare tutta la magia e le ragnatele che vuole.

Kalego in pensiero:" Ha di sicuro divorato solo dei pesci piccoli, contro di me non può niente! Patetica!"

Quindi mentre l’altra si sta preparando al banchetto, lui sta per evocare con la mente il suo famiglio. Ma ad un certo punto, arriva una specie di raggio blu, che scioglie le ragnatele e lo libera e lei:

" Aaaaah nooo! La mia opera d’arte!"

E dove si girano e possono vedere da dov’è arrivato! Dall'oscurità, cammina verso di loro e quindi sotto la luce, una creatura con la testa di un’ aquila dorata e braccio sinistro teso e da dove è uscito il raggio, c’è un serpente dorato con la bocca spalancata ed è avvolto intorno a questo. Kalego la nota bene ed è vestita come la sacerdotessa, forse con qualche elemento in più e al suo fianco, c’è una giovane, una piccola demone aggrappata ai suoi vestiti ed è terrorizzata.

La ragnessa agitata: " Dah! Di nuovo tu maledetta creatura estranea!"

La maschera si apre, ed appare proprio lei, la sua demo partner più determinata che mai che replica:

" Pussa via ragnaccio schifoso! Non ti è bastato quello di prima? Ne vuoi ancora?!"

Allora questa visibilmente scossa, prima sibila e poi veloce si allontana arrampicandosi nei rovi imprecando:

" Io odio le femmine! Le odioooo!"

Kalego da questo è rimasto e pensa ancora: " Quell’essere divorava solo demoni maschi e questo spiega il perché nelle storie raccontate solo qualche femmina si salvava…inconcepibile.. ."

Dunque si ricompone e si spazzola via con le mani la polvere e i residui della ragnatela e Annabel:

" Kalego? Tutto bene? Ma questo non è orario di lavoro? E poi...non avevate dei problemi da sistemare? Quindi perché sei qui?"

Kalego: " Quante domande moleste! Sono solo uscito a prendere una boccata d’aria!"

Lei: " E la prendi in questa gelida e oscura foresta?"

Kalego: "Mph! Vado dove mi pare! E per la cronaca, non avevo bisogno del tuo aiuto!"

Annabel allora risponde ancora stizzita: " Ok, allora io continuo con la mia prova e tu...prendi tutta l’aria che vuoi.. e scusami se sono intervenuta e ...ci vediamo."

Con questo lo oltrepassa facendolo rimanere di stucco per il suo comportamento e quindi:

Lui: " Ehi!"

Lei: " Cosa?"

Lui: " Ti pare il modo di rispondere?"

Riferendosi al fatto che è si di rango otto ma è anche il suo partner.

Lei ancora: " Guarda ho il braccio sinistro che mi fa male perché alla fine Kerefet ha cambiato simbionte oggetto, che ora è una apopki serpente pistola ed è ancora più insopportabile e due, ho il bracciale infernale che mi sta massacrando anche, quindi se non ti dispiace vorrei uscire da qui il più presto possibile e portare fuori questa creatura impaurita e liberarmi dalla tortura e se vuoi essermi d’aiuto, per favore smettila di fare il geloso!"

Con questo lui si raddrizza con una smorfia e fa la faccia di chi ha appena ricevuto un colpo e lei, ricomincia a camminare.

Kalego sottovoce: "Ma che cosa? Ma che diavolo? Tz!"

E poi muto la segue anche lui.

 

 

Per un bel po’ non si parlano però il demone deve da una parte attuare la sua ripicca e dall’altra rispettarla. Ed un po’ la comprende, con tutti quei fastidi, chiunque può perdere la pazienza, sopratutto se è una prova molto importate ed è essenziale la concentrazione, specialmente in quella foresta. Quindi, cammina dietro di lei solo osservandola, ma l’idea subdola proprio non gli viene ed è come bloccata e dunque, opta per qualche domanda:

" Quella maschera di prima?"

Lei: " Tecnologia inbariana e si attiva in automatico quando c’è qualcosa nell’aria che è tossico."

Lui solo silenzio dove ha compreso e poi:

" La foresta del delirio, dove i sensi si perdono come la strada che non ritroverai più e dove morirai di fame o di pazzia oppure finirai mangiato… perché Kerefet ti sta facendo fare la prova in questo posto così pericoloso, persino per un demone di alto ragno come me?"

Lei allora si ferma, si gira con faccia stupita e gli dice:

" Non lo so...se è davvero come dici, perché allora tu sei qui? "

Lei ancora:

" Sei preoccupato per me?"

Lui: " Tz! Non abbassare la guardia!"

Infatti da dei rovi, arrivano dei lunghi aghi a tutta velocità! Dove Kalego para prontamente con la sua barriera di colore viola e con venature nere e quando si gira dalla parte della sacerdotessa, vede un specie di guscio di tartaruga trasparente sulla sua schiena, che sta parando i colpi e lei dice:

" Come ti ho già detto, so difendermi molto bene e non sarà una foresta strana a fermarmi. Finirò la prova e tutti sapranno che sono ancora una sacerdotessa non corrotta dalla vostra razza!"

Lui allora stupito di questo allora le dice ancora:

" Il tuo terzo simbionte? Ma io non lo visto quando non avevi i vestiti."

Lei: " Beh.. perché lui si fa vedere quando vuole...infatti si chiama paura ed è situato sulla zona lombare."

Kalego faccia scioccata, perché se c’è vuol dire che si nascosto bene alla sua vista e lei

rivolta alla piccola demone:

" Cammina davanti a me e non aver paura, usciremo molto presto."

L’altra annuisce incoraggiata e quindi riprendono la strada e con appresso il demone, con faccia ancora meravigliata e dice ancora:

"Sto rispettando una delle regole, la complicità. Ecco perché sono qui."

Lei lo fissa e poi con un sorriso:

" Ho capito e ti ringrazio."

Lui solo: " Mph!"

 

 

 

Camminano per un altro po’, dove lui guarda l’orologio e nota che ha ancora tempo e poi guardandosi in giro, vede che la foresta è sempre più chiusa, sempre più minacciosa.

Dove poi le arriva di tutto! Insetti demoniaci dove lei li spara con la pistola serpente! Alberi mostruosi che la vogliono divorare e lei si difende molto bene liberandosi! E altri ostacoli da bestie, piante, dove anche qui la sacerdotessa sfodera la sua forza e quindi riesce a cavarsela meravigliosamente! Kalego, si libera facilmente di tutto ciò con dei piccoli incantesimi e non si aspettava tutta quell'ardore nella difesa, gli sembrava una guerriera esperta, cosa che apprezza molto ma non lo fa vedere; infatti rimane impassibile come al solito.

Appresso dei grossi rovi si parano come ostacolo e questi si muovono pure minacciosi dalla sua parte e lei, per un attimo alza la mano e il demone può vedere che sta per evocare il suo sangue verde! Ma sul più bello, l’abbassa e gira lo sguardo con imbarazzo e lui:

" Perché ti sei fermata?"

Lei muta e lui ancora:

" Sei ancora repressa? Sul serio?"

Allora lei, allunga il braccio e con la pistola serpente apre un enorme varco e così inizia di nuovo a camminare e facendo capire al demone, che la discriminazione è davvero forte per non farla usare quel potere allucinate, una cosa su cui ci dovrà lavorare.

Poi Annabel si ferma e si tocca la parte, dove è evidente che più lo usa quello strano bracciale e più le darà filo da torcere, dove soffre e allora, prende la piramide grigia e la porge dalla sua parte con lo stupore della donna e le dice:

" Questo posto non ti darà tregua, con questo usciremo prima. So bene che puoi anche farlo con uno dei tuoi simbionti, ma con questo non c’è rischio che ci percepiscono."

" Scherzi vero? Equivale a barare!"

" Parli di baro, quando il primo a farlo è proprio il tuo superiore che prima ti anticipa la prova, poi ti cambia l’arma simbionte e ti fa entrare qui dentro, dove a me sembra fatto apposta per farti crollare del tutto e per poi dire che non sei più degna di far parte della loro combriccola! Quindi sacerdotessa, qual'è il problema?"

Lei lo guarda solo e

: "Uscirò da qui con le mie forze, se vuoi usala tu per uscire.. ."

" Tzè testa dura! Per quanto tempo pensi di vagare a vuoto? Non riuscirai mai a trovare l’uscita come io quando sono entrato!"

E chissà perché ricorda tanto se stesso; testardo come un mulo demoniaco!

La piccola demone spaventata si stringe alla vita della sacerdotessa dove lei l’accarezza con la mano ma poi, balbetta solo qualcosa, poi le alette da dorate diventano grigie di colpo e poi, sviene, con la piccola demone che è più terrorizzata e lui:

" Tu smettila di piagnucolare che non è il caso! Sta bene è solo svenuta!"

E lei muta, perché con il suo tono di voce e sguardo severo, mette a tacere persino i sassi.

" Stupida testarda…. .tz!"

Ma non la può abbandonare lì e decide anche di non vendicarsi più, ma di metterla solo in salvo.

 

 

 

Non è un atto di pietà o voglia di farla fallire, ma semplicemente ci tiene troppo a lei e alla sua incolumità. Quindi ha usato la piramide grigia per aprire un portale, che li porta fuori da quel posto e lontano dai sacerdoti. Insomma sono riapparsi in una caverna ben illuminata e attende il suo risveglio. Che quando succede e si accorge che non sono più nella foresta:

" Cosa? Siamo fuori? Perché l’hai fatto? E ora che faccio?" Dice con voce disperata e Kalego:

" Troppe domande! Semplicemente faremo finta di uscire dalla foresta presentandoti a Kerefet con la mocciosa!"

Le risponde freddo e lei:

" Ma non mi crederanno mai!"

" Sei sicura? Prova e vediamo che succede. Quel bracciale ti sta distruggendo è questo che vuoi?"

Annabel ci pensa per un attimo e poi:

" Userai di nuovo il portale nelle vicinanze dell’uscita della foresta e poi ti presenterai a lui, ragiona e l’unico modo per passarla!"

E lei dopo ci ha pensato su e deve ammette che il suo partner se la cava sempre meglio nelle condizioni difficili:

" Ok, ci sto.. ."

Lui: " Molto bene."

Così apre il portale dove prima ha fatto un incantesimo alla piccola demone che ricorderà altro e poi l’attraversano.

 

 

 

Dall’altra parte lei esce illesa dalla foresta dove Kerefet l’attende, insieme altri due sacerdoti e altre due sacerdotesse. Invece Kalego rimane nascosto e abbassa la sua presenza in modo tale che non lo possono percepire.

" Ma bene ci sei riuscita i miei complimenti! Hai salvato la piccolina sperduta da giorni! Sono fiero di te!"

Il demone nota che non si è accorto di niente, peccato che non può comprendere la conversazione.

Annabel: " Quindi l’ho passata?"

" Ma certo! La prova era il sacrificio e difendere i più deboli e tu l’hai fatto alla perfezione! Non è vero?"

Rivolto agli altri che fanno un si con la testa.

" Come vedi siamo tutti d’accordo! La prova è terminata con la tua gloriosa uscita da quella foresta pericolosa!"

Lei un debole sorriso felice e poi Kerefete le toglie il bracciale serpente, che strisciando torna sul suo braccio. Le alette della donna sono però di bronzo.

" Stai tranquilla, ti riprenderai subito e torna pure ai tuoi doveri con i demoni sacerdotessa di Ra! E riavrai tutti gli aggiornamenti come i rifiorimenti ed equipaggiamenti! E per finire...accompagna la piccola al sicuro."

Lei: " Certo lo farò e grazie."

Così si salutano con un inchino con braccia incrociate e poi ognuno per la sua strada tramite le piramidi dorate.

Kalego, dalla sua parte, sfoggia un sorriso soddisfatto e in pensiero:

" Stupido di un pennuto… te l’ho fatta sotto il naso, altro che di ottavo grado, ti dovrebbero degradare!"

Ma poi, alle sue spalle, atterra proprio Kerefet che mentre lo nota con faccia sbigottita gli dice:

" Ma bene...pensavi di nasconderti, ma ti ho percepito lo stesso corna blu."

E gli sfoggia una faccia più che seria e lui urtato, perché è stato scoperto da quel coso odioso con quella faccia di cazzo e gli dice:

" Ero qui solo di passaggio… ."

" Ma certo... e quindi non eri qui per aiutare la sacerdotessa Annabel? Ops aiutare è un parolone per voi, meglio dire...manipolare, giusto?"

Kalego prima un ringhio, perché è palese che lo vuole stuzzicare ma poi risponde educato:

" Non ho niente a che fare con lei, ero solo curioso, tutto qui."

" Si certo...guarda che lo so bene che tu sei Kalego Naberius, il suo custode temporaneo, perché tutta questa pantomima?"

Lui digrigna e Kerefet ancora:

" In che altri rapporti sei con lei? Sei davvero solo il suo custode? O la vuoi circuire per i tuoi scopi demoniaci? Visto che gli unici a sapere di questa prova eravamo solo noi e di sicuro Lord Sullivan e voi i due...quindi che intenzioni hai, demone di ottavo rango?"

Ora gli sembrano più delle minacce che delle semplici domande, che però è abituato. Con tutti i suoi simili invidiosi che l’hanno fatto, dove ha sconfitto anche di più grossi e astuti di lui. Quindi gli risponde sicuro e con ancora più rigore:

" Mi stavo assicurando che la sacerdotessa non era in pericolo, visto che sono appunto il suo custode."

Lo dice con tanta fierezza e mentre lo fissa negli occhi, senza timore ed anche se è molto più alto di lui e Kerefet:

"Va bene...per questo giro passi. Ti saluto."

E dopo, spicca il volo e si allontana e Kalego sottovoce:

" Come hai osato minacciarmi...stupido volatile! Non finisce qui!"

E appresso, gira i tacchi e anche lui spicca il volo ma dalla direzione opposta.

 

 

 

Fine capitolo 24

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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