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Autore: Fiore del deserto    10/05/2021    2 recensioni
Re Algol e la regina Lavandula hanno una seconda figlia, Lavernia, da sempre tenuta nascosta dai genitori in quanto ritenuta la figlia di Laduguer, dio della guerra e patrono di Dullahan. Dopo aver visto che fine ha fatto la primogenita di Algol, il dio obbliga il re di Dullahan a scegliere Lavernia come futura regina per riparare l’oltraggio del regno di cui è protettore, minacciandolo di togliergli tutta la sua potenza in battaglia e di maledire lui e il regno stesso con innumerevoli guerre con esito negativo. Messo alle strette, re Algol è costretto a chiedere a Jareth di sposare Lavernia per placare l’ira del dio, ma il re di Goblin ha appena chiesto la mano di Sarah. Ritrovatosi in un bivio tra i sentimenti e i doveri di re, Jareth deve fare una scelta.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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UNDERGROUND

Adagia la testa sul petto di Jareth, sentendone il vigoroso calore che le offre la sicurezza di una dolce protezione. È un momento in cui Sarah riconosce di non dover più temere nulla, non si sente più sola. Sa che ora c’è Jareth con lei, che ci sarà per sempre. L’ha difesa dall’arroganza della principessa di Dullahan, l’ha fatta amare dal suo popolo. Le ha regalato un attimo di pure passioni irripetibili e inimmaginabili. Ed ora è lì, sul suo petto bianco e ricco di caldo sentimento che palpita solo per lei. Gli occhi spaiati del re di Goblin affondano in quelli verdemare di Sarah, glorificandosi in uno specchio di sentimenti animati da sensazioni pure e sincere. In un sorriso, Jareth avvicina il volto a quello di lei, preparandosi a posarle un bacio. Sarah chiude le palpebre, lasciandosi trasportare dal sognante momento impresso in un soffio di labbra. A pochi istanti dall’unione del bacio, la magia viene bruscamente interrotta dal frastuono della porta della stanza, rumorosamente spalancata, che squarcia la serenità di Jareth e di Sarah.
«Ma cosa?» si adira Jareth, chiedendosi chi mai ha il fegato di irrompere in questo modo nella propria camera privata. Chi mai potrebbe osare così tanto, se non Lavernia e Lizarda che non sembrano affatto scandalizzate nel vedere il re di Goblin steso nel letto insieme a Sarah?
Jareth sta per ruggire tutta la sua furiosa contrarietà, mentre Sarah tenta di coprirsi con le lenzuola. Lavernia, tuttavia, inizia a ridere soddisfatta e divertita, impedendo al sovrano del Labirinto di esprimersi.
«Allora la mia dama non si sbagliava affatto.» gracchia Lavernia, mentre Lizarda sogghigna «Il re di Goblin oltraggia la corona giacendo con una ripugnante umana? Guarda, Lizarda, il re di Goblin è appena andato contro la sacralità delle Antiche Leggi.» ride accompagnata da Lizarda.
Jareth si alza dal letto e, coperto solo dalla vita in giù da una calzamaglia, corre ad affrontare Lavernia.
«Ah-ah!» Lavernia fa un cenno di negazione con la mano e indica la porta aperta dietro di sé «Non credo che tu voglia che a palazzo si venga a sapere cos’hai appena combinato, se tieni veramente alla tua corona.»
«Esattamente.» incalza Lizarda con divertita e crocidante voce nasale «Quindi, se non vuoi che parliamo, ti consiglio di stare zitto e ascoltare la principessa Lavernia.»
«Lizarda...» Lavernia si rivolge alla sua dama e sembra essere piuttosto seccata «Quante volte ti ho detto di non parlare senza il mio permesso?»
«Ma io...» prova a difendersi Lizarda, perdendo la propria arroganza e, senza dire un’altra sola parola, si zittisce e lascia che sia Lavernia a parlare.
«Che cosa vuoi?» sibila Jareth contro di lei.
Lavernia emette un’insopportabile sghignazzata.
«Temevo che non me lo avresti chiesto.» riprende fiato «Sai, Jareth, ero pronta ad andarmene domani stesso visto come mi hai trattata oggi. Ma quanto ho appena visto, è sufficiente a farmi cambiare idea.» guarda Sarah con aria di sfida, la quale è ancora dentro le lenzuola con espressione atterrita «Prima di tutto,» Lavernia indirizza di nuovo gli occhi verso Jareth «vi do la mia parola che se farete tutto quello che vi dirò, né io, né la mia dama, diremo ad anima viva quanto abbiamo assistito. Ma questo dipende solo da voi.» sogghigna come chi è consapevole di avere il coltello dalla parte del manico.
Jareth lotta con tutto il suo animo per non apparire debole di fronte ad uno sporco ricatto emanato dalla principessa di Dullahan, ma Sarah – che nel frattempo si è messa addosso una veste alla meno peggio – ai avvicina verso il re di Goblin.
«Jareth, non abbiamo scelta.» gli dice solamente. Nel suo cuore alberga il desiderio di non trascinare il suo Jareth in altri guai molto pesanti ed è disposta a fare di tutto perché la storia non si ripeta. Lo ha già visto una volta soffrire per mano di Laryna, una volta è stato più che sufficiente per lei.
«Sarah, non...» Jareth cerca di non farla mettere in mezzo, ma Sarah è determinata.
La giovane donna si mette in mezzo tra il re di Goblin e la principessa di Dullahan.
«Ti ascoltiamo.» afferma Sarah con voce serena.
«Molto bene.» Lavernia ordina a Lizarda di assicurarsi che la porta rimanga ben aperta, in modo da poter tenere Sarah e Jareth per il collo. Se oseranno andare contro di lei, non costerebbe nulla alla principessa spifferare ogni cosa «Proprio saggia, per essere un’inferiore umana.» Lavernia guarda Sarah con occhi sprezzanti e, in seguito, rivolge la parola a Jareth «Ora ascoltami, Jareth. Quanto è successo oggi durante la cerimonia è un avvenimento da cancellare. Quindi, dato che non abbiamo mai ufficializzato l’annullamento del matrimonio, domani stesso enuncerai al tuo popolo che le nozze proseguiranno regolarmente.»
Jareth emette uno sbuffo divertito.
«Dimentichi che sei stata tu, Lavernia, a dichiarare di annullare il matrimonio. Inoltre, hai anche offeso il mio popolo e...»
«Oh, suvvia, re di Goblin. Mi deludi molto.» Lavernia scrolla le spalle «Credi davvero che io sia così ingenua da non sapere che per annullare le nozze non basti così poco? Il tuo stupido popolo può anche berla così facilmente, ma non io.»
Lavernia, infatti, mette a punto la sua consapevolezza a riguardo, scandendo ogni dettaglio parola per parola. Chiaramente, ancora una volta, daremo una mano al lettore per lasciargli capire quali siano le effettive pratiche da affrontare per annullare il matrimonio tra sovrani nell’Underground.  
Quando due sovrani intendono sciogliere le nozze, o i patti del matrimonio combinato, le Antiche Leggi prevedono la comunicazione diretta all’ufficiale di stato civile del regno dove il matrimonio è stato annunciato o registrato.
In un secondo tempo, bisogna recarsi dai sacerdoti e chiedere loro il permesso di proseguire con la dichiarazione di scioglimento del matrimonio. A permesso accordato, dunque, è necessario compilare un atto con tanto di bolla regale. Per essere precisi, si tratta di una dichiarazione assistita da parte di un sacerdote che stenderà un documento, controfirmato dalle parti, che dovrà essere trasmesso all’ufficiale di stato civile entro una settimana dalla stesura. Alla fine, dopo aver ottenuto l’effettivo permesso dell’annullamento delle nozze, la coppia può stabilire autonomamente la volontà di separarsi.
Nel caso di Jareth e Lavernia, c’è un dettaglio in più da considerare. Se Jareth aveva detto che avrebbe ricattato re Algol al pagamento di un’importante somma di denaro per dissuaderlo dall’annullamento delle alleanze, Lavernia non solo può fare in modo che le alleanze vadano distrutte e che entrambi i regni vadano incontro ad una sanguinosa guerra, ma ha adesso anche la possibilità di accusare Jareth di adulterio. E non un adulterio qualunque, ma con un’umana. Le Antiche Leggi, aggiunge Lavernia, parlano molto chiaro.
 
Quando un sovrano si macchia di adulterio prima o durante il matrimonio, quest’ultimo è punito con pesanti sanzioni pecuniarie e dovrà restituire la dote alla sposa. Se il sovrano ha violato la fedeltà coniugale con un essere umano, esso viene punito con la pena di morte per mano dei parenti maschi della moglie, o fidanzata, tradita.  
 
Che odiosa gioia invade gli occhi di Lavernia quando vede Jareth iniziare a perdere la propria sicurezza, mentre Sarah sembra avere il volto di chi si sente sprofondare. Ormai non c’è dubbio, Lavernia li ha bene in pugno.
«Allora?» prosegue la principessa gonfia di compiacimento «Ho dimenticato qualcosa, forse?»
«Maledetta!» sibila Jareth digrignando i denti.
Lavernia gli lancia uno schiaffo in volto, rendendogli il favore e, quindi, vendicandosi di quello ricevuto prima in pubblico.
«La prossima volta che oserai rivolgerti così a me,» lo minaccia «farò in modo che tutto il palazzo venga a conoscenza del nostro segreto
Jareth respira velocemente, infuriato come un toro. Lavernia guarda Sarah.
«Visto che nessuno di noi qui vuole che Jareth perda la corona, o la vita,» evidenzia veneficamente l’ultima parola appena detta «e nemmeno che il regno di Goblin vada incontro ad un triste destino, tocca a te, Sarah, fare in modo che tutto vada liscio come l’olio.»
Sarah, anche se spaventata dalle misteriose intenzioni di Lavernia, decide di non tirarsi indietro. Per nulla al mondo permetterebbe che Jareth e il suo regno vengano compromessi, non per colpa sua.
«Va bene. Farò tutto ciò che è necessario.» giura Sarah coraggiosamente.
«Benissimo.» Lavernia sogghigna malignamente «Viste le circostanze, da oggi dimenticherai il tuo titolo di “campionessa”» si esprime malamente riguardo il termine «e passerai il resto dei tuoi giorni come mia cameriera personale.»
Jareth ha sentito anche troppo e non è disposto ad accettare una cosa simile. La sua Sarah non merita questo per colpa sua. Desidera farsi avanti, proteggerla, assumersi le proprie colpe. Sarah, però, gli impedisce di parlare.
«Se accetto,» Sarah non stacca gli occhi da quelli di Lavernia «mi assicuri che accetterai di sposare Jareth, mantenendo salde le alleanze tra i vostri regni?»
«Umpf.» sbuffa Lavernia maleficamente divertita «Certo. Ma dipende solo da te.»
Sarah prende un bel respiro, senza permettersi di guardare gli occhi carichi di colpa di Jareth.
«Accetto.»
  
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