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Autore: I_love_villains    12/05/2021    0 recensioni
Raccolta di racconti horror. Spero di riuscire a provocarvi qualche brivido.
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Urla, corri, grida, nasconditi, strilla, scappa!
Continua così, baby: mi sto divertendo!
Strano, credevo che a un certo punto tutto questo sarebbe diventato noioso. Insomma, saranno una decina d’anni che faccio questo gioco, eppure resta sempre affascinante. In effetti non è poi così monotono. Magari solo l’inizio: individua la preda, isolala, inseguila… poi tutti hanno reazioni diverse.
Oh, non fraintendetemi, provano tutti paura, in maniera diversa però.
Questa ragazzina, per esempio. Avrà al massimo una ventina d’anni. Di lei conosco solo il nome: Crystal. Non si è accorta del mio pedinamento, almeno fino a quando non l’ho deciso io. Poi la caccia è iniziata ufficialmente. È scappata immediatamente appena ha capito che cosa sono. È stato delizioso osservare la sua disperazione crescere mano a mano che le veniva preclusa ogni via di fuga.
Cara bambolina, chiedi di lasciarti in pace?
Non ho potuto trattenermi dal ridere, naturalmente.
Con i miei artigli le ho graffiato un braccio. Beh, magari le ferite che le ho procurato erano più gravi di semplici graffi, ma ancora nulla di preoccupante. Ho leccato il sangue che mi è rimasto sulla mano.
E lei ha cacciato un urlo terribile e ha ripreso a correre.
Buffo, nessuno si arrende mai.
Le ho lasciato qualche secondo di vantaggio; ero curioso di sapere come intendeva sfuggirmi.
Sono rimasto deluso: si è banalmente nascosta dietro un’auto.
Davvero, cara? Tutta qui la tua creatività?
Poco importa, non ti serve.
L’ho scaraventata fuori dal nascondiglio con una manata.
Lei mi ha sorpreso tempestandomi di pugni il braccio. Ha saputo approfittare bene del mio stupore: con una spinta è balzata in piedi ed è corsa al piano di sopra del parcheggio sotterraneo.
Che intendi fare, piccola? Nasconderti sotto un’altra macchina? Barricarti nel gabbiotto del custode? Davvero ridicolo. A proposito del custode, quanto urlerà scoprendo la sua carcassa?
Mentre rifletto su queste sciocchezze salgo le scale. Annuso l’aria: l’odore della mia preda mi eccita, con tutta l’adrenalina che le circola in corpo.
Crystal è in effetti entrata nel gabbiotto. Con i miei sensi sviluppati posso esserne certo anche se non la vedo dalla vetrata. Non ha urlato però, brava ragazza. Avrà fatto in tempo a prendere il manganello del custode? O magari quel tipo aveva addirittura una pistola?
Gratto la porta come farebbe un gattino che chiede di entrare... un gattino alto due metri. Entro lentamente. Osservo per prima cosa la gola dilaniata del custode, la sua faccia raggelata dalla morte in un’espressione di terrore e dolore. Mi lecco le labbra ricordando il sapore del suo sangue. Un ottimo antipasto!
Sollevo il tavolo, ma lei non è lì. Prima che possa stanarla, con mio grande stupore, è Crystal stessa che mi viene incontro. Salta su di me e... ed io ululo di dolore e iniziò a devastare tutto ciò che ho a tiro. L’occhio! Il mio occhio destro fa malissimo, brucia da morire! Ululo ancora e ancora, per sfogare dolore e rabbia. Mi specchio al vetro del gabbiotto, ringhiando: ormai c’è solo un’orbita vuota al posto del mio occhio. Le mie alte capacità rigenerative non mi consentono di far ricrescere organi mancanti, ‘fanculo! Per terra c’è l’arma del delitto. Un taser. Mi ha fritto l’occhio la puttana! La sua morte non sarà veloce come avevo programmato... soffrirà!
Mi ci vuole un po’ per calmarmi abbastanza e permettere tanto al mio udito che al mio fiuto supersviluppati di localizzare la ragazza. È quasi all’uscita del parcheggio sotterraneo! Scatto a correre a quattro zampe con spaventosa velocità. La raggiungo un attimo prima che sia effettivamente fuori. Con un balzo mi paro davanti a lei, la afferro rudemente e la scaravento tra una fila di macchine. Perfetto, non ha avuto nemmeno il tempo di strillare. Sta ancora cercando di rialzarsi quando le ghermisco un piede e la trascino ai livelli inferiori. Crystal scalcia, urla, si divincola, mi insulta e mi blandisce. E piange. Il suo pianto si fa sempre più disperato, finché ormai non fa altro.
Le lascio andare il piede, metto una zampa sul suo petto e avvicino il muso al suo volto. Mi serve come monito. Sì, in fondo non sono più un lupacchiotto. Devo smetterla di giocare col cibo. Le mordo un braccio, sprizzando sangue sul mio pelo. Oh sì, adesso è lei che urla di dolore! Sarà già impazzita? Me lo domando blandamente mentre spolpo l’arto davanti ai suoi occhi. Dopodiché la sventro e inizio a nutrirmi delle sue interiora...
La mia cena è conclusa. La caccia non è tutto in fondo. Il momento dello strazio è sublime, soprattutto adoro sentire il sangue caldo che mi bagna la bocca e le urla sono un condimento eccezionale! Credo che certi piaceri vadano condivisi. Come dicevo prima, sto invecchiando. È ora che mi trovi un lupacchiotto da addestrare, magari mi creerò un branco.
Vuoi farne parte?



***Angolo Autrice***
Finalmente aggiorno la raccolta!
Le prossime storie che pubblicherò le ho scritte per concorsi su wattpad, spero vi faranno rabbrividire, come anche questa.
Bye ^^
   
 
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