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Autore: Hephily    13/05/2021    0 recensioni
«Signorina Shyr, ultimamente i suoi voti stanno avendo una discesa, alle lezioni non è molto presente, per non parlare degli esami che sono tutti un disastro, soprattutto quelli con l’arco. Mi trovo costretto a chiedere alla sacerdotessa di farle cambiare casa.»
Rimango spiazzata da quello che ho appena sentito, quando da dietro di noi sento cadere un libro.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claude von Riegan, Dimitri Alexander Blaiddyd, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo Tre



«Allora sai parlare, iniziavo a pensare che fossi muta, o magari che non mi sopportassi, ma questo è impossibile, vero? Dovevo dirti questa cosa per avere una conversazione con te.» mi ribadisce.

«Hai sicuramente sbagliato persona, ne sono più che sicura. Io e Sylvain non stiamo insieme da un bel po’, insomma…»

«L’ho sempre saputo che era un donnaiolo, anche con me ci ha provato, non che lo biasimi per la sua scelta, ma comunque…» 

«Non avevo dubbi.» dico alzando le sopracciglia con un tono molto sarcastico e con cattiveria affondo il cucchiaio nella zuppa. 

«Che acidità signorina, in ogni caso, io sono Hilda, piacere di conoscerti.» 

Quando mi dice il suo nome, me lo ricordo nell’elenco di studenti della casa dei Golden Deers, i casinisti, e io dovrei stare in classe con gente del genere… povera me.

«Piacere mio.» Le dico senza molto sentimento, lascio la zuppa a metà e mi fiondo sul sorbetto, così posso affondare la mia tristezza nello zucchero.

«Posso?»  alzo lo sguardo verso Hilda per capire a cosa si riferisse, notando che si sta mangiando con gli occhi la mia zuppa.

«Se non ti disgusta… l’ho assaggiata appena.»

«Ma ti pare?» mi risponde tirando velocemente il piatto davanti a sé, rimango sorpresa dalla sua rapidità. Assaggio il sorbetto finalmente, è così buono che lo gusto con molto piacere, sembra che, anche se di poco, alleggerisca le mie pene cucchiaio dopo cucchiaio. Finiamo di mangiare e, mentre mi pulisco il viso dai residui di cibo, vedo Sylvain che si alza dal suo tavolo per venire verso il mio.

«Hilda, ti posso chiedere un favore?» le chiedo quasi sussurrando, mentre calcolo mentalmente la distanza tra me e Sylvain e quanto tempo ci vada per colmarla.

«Potresti mettere a posto tu il mio piatto, per favore? Il donnaiolo si sta avvicinando e io non voglio essere qui quando lui arriverà.»

«Certamente, con molto piacere.» risponde Hilda facendomi l’occhiolino.

Scappo lungo le scale che portano al piano superiore del monastero, cerco di raggiungere il più velocemente possibile Thara per raccontarle tutto e sfogarmi.

Nel mentre mi guardo indietro, fortunatamente Sylvain non mi sta seguendo. Arrivo con tranquillità in biblioteca e vedo Thara intenta a sistemare dei libri lasciati sui tavoli dagli studenti.

«Una giornata più brutta non mi poteva capitare.»  le dico mentre è girata di spalle, lei sussulta. «La devi smettere di sbucare all’improvviso!» mi dice girandosi con uno sguardo omicida.

«Fossi stata su una scala non l'avrei fatto, non avrei potuto rischiare di spaventare a morte l’unica persona che mi ascolta sempre.»  le dico per rassicurarla, ma con un tono un po’ scherzoso.

«Fortunatamente oggi non sono così impegnata, cosa ti è successo?» 

«Hanneman ha intenzione di parlare con la sacerdotessa Rhea e tutti gli altri insegnanti per farmi cambiare casa, e c’è una spaventosamente alta probabilità che andrò a finire con i casinisti.» le inizio a spiegare.

«Intendi i Golden Deers? Non sono mica male come casato.»

«Sono dei fannulloni, non possono mettermi con loro, i miei voti scenderanno sempre di più.» le dico cercando di farle capire la mia situazione.

«Li sottovaluti, guarda il lato positivo delle cose, puoi finire il percorso con loro e poi tornare nei Blue Lions e stare al fianco del tuo caro Dimitri.» 

«Thara...» ha sempre dannatamente ragione in questi casi, però a conti fatti non so se sia veramente questo che voglio dalla mia vita o dalla mia esperienza qui. 

«Sei venuta qui in questo monastero per capire determinate cose su di te o sbaglio?» continua Thara cercando di motivarmi.

«Sì, ma se non sbaglio anche tu sei venuta qui per scoprire più su quel segno.»  le dico aiutandola a sistemare i libri rimasti «Shh!» si avvicina con aria minacciosa verso di me togliendomi bruscamente i libri dalle mani.

«Sì, è vero, infatti non sono certo venuta qui per cercare uomini da sposare. Capisco che siamo giovani e il bisogno di avere qualcuno al proprio fianco sia forte...» continua lei, io la guardo attentamente e capisco che dopo quella frase c’è un “ma” grosso quanto la biblioteca.

«Ma ci sono delle concrete possibilità che il tuo destino non sia quello di sposare un principe o fare la vita da nobile, e ancora più concrete che Sylvain non sia la persona giusta per una ragazza indipendente come te...»

«Quindi immagino che adesso ci sarà un “però”, quando inizi a parlare così va a finire sempre nello stesso modo.» le dico prendendola un po’ in giro.

Vidi Thara vagamente irritata dalla mia affermazione «Non è la fine del mondo se non trovi la tua anima gemella, l’amore va e viene. Prima o poi troverai la persona che ti renderà felice.» conclude fiera per aver evitato accuratamente di iniziare con “però”, io la guardo annuendo, non sapevo più cosa risponderle. 

Riflettendo su quello che aveva appena detto, dovevo effettivamente trovare il lato positivo di questa situazione, non potevo permettermi di perdere ulteriore tempo a causa di quell’idiota di Sylvain, la questione con lui è chiusa e io devo concentrarmi sullo studio! É anche per questo che sono venuta in questa accademia, in più devo trovare delle risposte su questo mio segno la sua origine.

«Finalmente ti ho ritrovato!» sento una voce maschile provenire da dietro di me, lo percepivo che fosse affannato.

«A chi delle due? siamo due persone.» rispondo senza pensarci due volte che posso cacciarmi in ulteriori guai.

«Innanzitutto bada a come rispondi alle persone, Lady Rhea vuole parlare con te, ci ho impiegato due ore per cercarti e poi eri qui. Spero per te che stavi facendo qualcosa di utile e non come a lezione.» 

Sempre più simpatico Seteth, sicuramente la sacerdotessa li darà sempre lavori da fare per questo è così scontroso.

«Immaginavo, vado subito. Con il suo permesso.»  mi inchino leggermente per incominciare a incamminarmi nella sala riunioni quando sento Seteth parlare con Thara.

«Questi giovani d’oggi, la conosci da tanto tempo presumo?» le chiedi, vedo Thara guardarlo con gli occhi a cuoricino, qualcosa mi puzza e lei non mi ha mai detto nulla.

«B-Beh s-si...è una ragazzina vivace.» mi giro per fulminarla con lo sguardo. Ragazzina vivace a chi? Giuro che do fuoco alla tua biblioteca.

«Lo noto, Hanneman fa fatica a farle lezione. Magari ti ha raccontato qualche problema che ha e non riesce a risolverlo?» mi allontano molto lentamente cercando di ascoltare tutto nei minimi dettagli.

«Oh ehm, n-no non credo abbia dei problemi esterni alla scuola, forse interni, non lo so con me non ne parla.» sento Thara che dice molte cose insensate sul mio conto e questo mi farà sprofondare ancora di più dalla vergogna, poi che ne dovrebbe sapere Seteth d’amore. Gli lascio parlare e mi dirigo verso la sala riunioni, ho paura di quello che mi attenderà, ma allo stesso tempo devo provare a cambiare aria, non ha tutti i torti Thara, con Sylvain è un capitolo chiuso, ma nessuno mi vieta di tornare a lavorare con Dimitri. Le guardie aprono la porta della sala e una luce accecante mi abbaglia, ma sparisce appena faccio alcuni passi, vedo davanti a me Hanneman, Lady Rhea, un tizio con i capelli verdi che non ho mai visto e la professoressa Manuela. Adesso capisco perchè tutti i ragazzi le sbavano dietro, potrebbe vestirsi in modo decente.

«Lady Rhea, professori...» mi inchino davanti a loro aspettando che qualcuno proferisse parola.

«Ho saputo che negli ultimi mesi, il suo percorso di studi è andato in discesa, è successo qualcosa? Possiamo aiutarti a superarlo. So che nella tua famiglia la parte politica e governativa sta andando molto bene. Non penso sia questo il problema.» 

Alzo un sopracciglio guardando Lady Rhea, poi rivolgo vedo ogni professore, che mi guarda attentamente, aspettando che io dica la verità su quello che mi sta succedendo, ma purtroppo nemmeno io so di preciso cosa mi sta capitando, cioè lo so, ma non posso dire che ho problemi d’amore, non capirebbero mai.

«N-No non è quello, credo che i Blue Lions non facciano più per me.» 

«Se posso permettermi, la signorina Shyr nelle lezioni è molto distratta e certe volte litiga con il nobile Sylvain, rendendo le lezioni difficili da seguire per gli altri allievi.» 

«Le rendo solamente più vivaci, se mi permette.» aggiungo guardando Hanneman.

«Ahahah...scusate.» sento il tizio dai capelli verdi ridere a quello che avevo appena detto.

«Il professore Hanneman mi ha suggerito di farle cambiare classe. Tutti i professori sono d’accordo nel farlo.» dice Lady Rhea.

«Non credo che nei Black Eagles potrebbe imparare altro sulla magia, sa già tutto quello che deve sapere.» interviene la professoressa Manuela, tanto non ci sarei andata nemmeno se Edelgard mi avesse implorato.

 
   
 
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