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Autore: ladypink88    20/05/2021    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Silvia ricevette la telefonata di Serena proprio quando si stava preparando per andare in pausa pranzo.
Il suo cellulare iniziò a vibrare all’improvviso e quando la donna vide il nome di “Serena “ sullo schermo rispose immediatamente :
“ Cosa c’è tesoro? Volevi raccontarmi la seratina con papà direttamente a voce?” esclamò con voce allegra.
“ Silvia, in realtà ho un problema. Laura non è stata bene. Puoi passare da qui così la riportiamo a casa in macchina?”
“ Certo cara! Parto subito, se non c’è troppo traffico in un quarto d’ora dovrei essere lì!” e riattaccò la chiamata.
Sarà il caso che mi affretti!” pensò la donna allarmata.
Aveva notato una nota di preoccupazione nella voce di Serena, sebbene la biondina stesse cercando di dissimularla.
Salì in macchina, puntò il navigatore su Largo Gemelli e si avviò.
La musica della radio le teneva compagnia mentre il traffico milanese era in uno dei suoi peggiori momenti : la cosa positiva della donna era che non si lasciava sopraffare dal nervoso per cose similari, piuttosto metteva su la sua musica preferita e cantava a squarciagola all’interno del suo abitacolo.
Certo chi la guardava avrebbe sicuramente potuto pensare che le mancasse qualche rotella, ma anche se ciò fosse vero, se ne disinteressava ampiamente!

***
Serena aveva lasciato i due piccioncini soli e a passo veloce si era fatta strada verso Largo Gemelli,  in modo da farsi pronta per quando la sua amica sarebbe arrivata.
Sperava sinceramente che il suo intervento di poc’anzi fosse sufficiente affinchè Manuel non facesse troppe domande a Laura su Alessandro : era decisamente il momento peggiore e anche lui, era certa, lo sapeva.
Anche se quella frase di Alessandro, “ Se hai bisogno di me sai dove trovarmi”, sicuramente avrebbe dato fastidio a chiunque.
E la biondina l’aveva trovata decisamente fuori luogo.
In realtà tutto di quello spilungone era fuori luogo.
La sua stessa presenza in quel momento era totalmente indesiderata.
A proposito, cosa diavolo ci faceva lì in quel mentre?
Ora  che ci pensava, non riusciva proprio a spiegarselo.
Se gli fosse capitato alla vista, sicuramente avrebbe approfittato dell’occasione per fargli un discorsetto e redarguirlo come meritava : no! Decisamente non lo sopportava! Quello sfacciato e insolente! Aveva proprio una faccia tosta non da poco!!

Mentre era lì con lo sguardo perso nel vuoto immersa nei suoi pensieri, la ragazza venne distratta dal suono di un clacson . Si girò in direzione del suono e a pochi metri vide Silvia con l’espressione più indagatrice che mai:
“ Allora signorina? Come mai così pensierosa?”
“Accipicchia Silvia!Scusami! Sei qui da tanto?”
“ Ma va figurati, giusto qualche minuto!”
“ Dov’è Laura?Come sta?” chiese pragmaticamente la donna.
“ Sta arrivando con Manuel! Se non ti scoccia vado loro incontro…  pochi minuti e sono di ritorno!”
Silvia non aveva troppa fretta, quel giorno avrebbe potuto arrivare anche alle 16 dato che non aveva particolari appuntamenti subito dopo pranzo.
Sorrise annuendo, e osservò come la ragazza spariva in lontananza.

***

“ Come va? Ti senti molto affaticata? “ chiese Manuel.
Laura in realtà stava iniziando a sentirsi meglio,si sentiva abbastanza debole, ma soprattutto ciò che la faceva star peggio era quella sensazione di avere la testa pesante, non sapeva spiegarlo con parole corrette, l’unica cosa di cui era certa era quanto fosse opprimente il malessere che provava in quel momento.
“ Mi sento un po’ rintontita, ma ce la faccio.”
Sorrise . E Manuel ne fu lieto.
Tuttavia non era molto convinto di quanto Laura stesse dicendo, soprattutto perché la conosceva piuttosto bene: lei era sempre stata piuttosto vitale e attiva, si vedeva lontano un miglio che qualcosa non tornava.
“Sono quasi convinto che le maledette centrino qualcosa” pensò tra sé e sé, ma decise che avrebbe aspettato che Laura fosse a casa, prima di parlarne con lei, ed eventualmente confrontarsi sulla questione.
Proprio in quell’istante i due ragazzi videro Serena andare loro incontro.
“ Allora come va Laura? Guarda Silvia e già arrivata e vi sta aspettando.” Sussurrò indicando la macchina della loro amica.
“ Tu vieni con noi Sere no?” chiese la brunetta quasi timidamente.
“ Ti assicuro che mi piacerebbe, ma ora che sei con Manuel sei certamente in buone mani, e se non sbaglio stasera dovrebbe tornare tua madre giusto?”
Laura assentii. Gli ultimi giorni erano stati talmente intensi che si era quasi dimenticata del rientro di sua madre.
“ Hai ragione!”
“ Inoltre ho già perso le lezioni mattutine, quantomeno voglio frequentare quelle pomeridiane. Non preoccupatevi, poi passerò gli appunti a entrambi!”
In quel preciso momento Manuel si rese conto che Laura aveva ragione su Serena : l’aveva giudicata male troppo presto. Non avrebbe mai pensato che questa biondina dall’apparenza snob si sarebbe rivelata un’amica così preziosa.
“ Grazie Sere di tutto! Sono davvero felice che tu e Laura siate buone amiche! Grazie mille per avermi avvisato tempestivamente oggi e per esserle stata vicina fino ad ora!”
Le parole di Manuel erano davvero sincere e piene di stima.
Serena lo percepì e lo guardò dritto negli occhi.
Per un breve, brevissimo momento il suo cuore mancò un battito : il biondino aveva sempre uno strano effetto su di lei.
“ Ad onor del vero… se c’è qualcuno che deve dire grazie per qualcosa di estremamente importante… bè quella sono io Manuel”.
Il ragazzo comprese che quella telefonata aveva avuto l’effetto sperato. Gli era costata, ma ne era valsa la pena.
La brunetta , totalmente ignara dei sentimenti dell’amica, fu davvero lieta di sapere che le ostilità fra Manuel e Serena erano veramente cessate.
“ Oh hai visto Manuel! Certe volte sei veramente un testone! Avevo ragione su di lei! E ora anche voi potete essere buoni amici!” esclamò Laura con tono soddisfatto.
Manuel sdrammatizzò esclamando :
“ Ah e così il testone sarei io? Ma senti un po’ chi parla?”
Serena scoppiò a ridere di gusto e disse :
“ Ragazzi siete uno spasso, venite vi accompagno da Silvia!”
Una volta arrivati aprì la portiera dietro per far accomodare Laura e indicò a Manuel di sedersi a lato della conduttrice.
Dopo di che si avvicinò a Silvia e sussurrò :
“ Non ho troppo tempo per le presentazioni ufficiali, comunque lui è Manuel!” e poco dopo fece l’occhiolino alla sua amica in segno di complicità.
Silvia sorrise e si limitò a dire :
“ Ahh! Quel Manuel!”
“ Silvia, io scappo a lezione, ci sentiamo più tardi in serata ok?Grazie mille di tutto” e dopo aver dato un’occhiata all’orologio scappò in volata verso l’università poiché la lezione stava per cominciare.
A quel punto Silvia diede un’occhiata dietro e fece un sorriso caldo a Laura:
“ E quindi ci ritroviamo?!? Come stai? Ti riporto a casa allora? E molto lontano da dove ti ho lasciata ieri sera?”
“ Sto molto meglio Silvia, grazie! Sì, casa mia è proprio molto vicino a dove mi hai lasciata ieri sera…. Ossia  a casa di Manuel!”
Sentendosi chiamato in causa il ragazzo diede un’occhiata alla donna alla guida e timidamente si presentò :
“ Piacere io sono Manuel”
“ Tranquillo mio caro! La tua fama ti anticipa!” esclamò con fare malizioso  la donna mentre puntava il navigatore e si metteva in viaggio .
L’espressione confusa di Manuel era impareggiabile e dato che non sapeva come comportarsi osservò Laura con l’aria di chi si aspetta una spiegazione.
Ma Silvia lo anticipò!
“ Mi devi scusare non ti volevo mettere in imbarazzo! Devi sapere che ieri ho pranzato con Laura e Serena, e chiacchierando , tra una cosa e l’altra, il tuo nome è venuto fuori nei discorsi!”
Laura fece un sospiro di sollievo e in quel momento pensò che la spiegazione di Silvia in qualche modo era in un certo senso dovuta : dopotutto era stata lei a lanciare il sasso e a mettere Manuel in difficoltà.
Il ragazzo decise , per la seconda volta quel giorno, di sdrammatizzare ed esclamò :
“ Ah spero proprio che non abbiano parlato troppo male di me!”
Silvia stette allo scherzo e sussurrò :
“ Caro ragazzo mio, questo non ti sarà mai dato saperlo, come dire… in questo caso vale il motto contrario ,si dicono le peccatrici, ma non il peccato!” e scoppiò a ridere.
“ Andiamo bene !” rispose lui tra il divertito e il rassegnato.
Dopo questo scambio, Laura prese parola :
“ Silvia, grazie di cuore per la tua disponibilità!”
“ Ma figurati tesoro! Piuttosto… cos’è successo? Ti va di spiegarmelo?”
La brunetta cercò di mettere assieme le idee :
“ Dunque, fino a quando ero con Manuel, mi sembrava di stare bene. I problemi sono cominciati quando sono salita sul treno : ho iniziato a sentire un forte mal di testa unita ad una sensazione di pesantezza. Una volta scesa dal treno, mentre arrivavo all’università  tutto intorno a me ha iniziato a girare, una sensazione davvero orribile!”
La donna assunse un’espressione pensierosa e chiese :
“ Ti era mai successo qualcosa di simile prima?”
A Laura venne in mente quella mattina che era andata a Laveno, quando non aveva preso le gocce perché erano finite : aveva avuto la stessa sensazione di giramento di testa e di pesantezza.
“ Sì, qualcosa di simile mi era successo quando non avevo assunto la consueta dose delle maledette” ammise la ragazza quasi in un sussurro.
Silvia fece un sorriso sarcastico, mentre  l’espressione del viso di Manuel suo viso cambiò istantaneamente : si inseriosì moltissimo, ma rimase in religioso silenzio ad ascoltare.
“ E ieri sera come è andata con le maledette?” indagò la donna.
“ Non le ho prese” ammise la ragazza.
“ E se colleghi questa cosa all’alcool del giorno prima devo proprio dire che la cosa non mi stupisce ! Lo so per esperienza osservando tutte le cazzate che ha combinato mia sorella che certi farmaci provocano dipendenza e smettere di prenderli improvvisamente può creare dei forti sintomi di astinenza!”
Laura annuì dispiaciuta.
“ Non pensavo che sarebbe successa una cosa simile!”
“ Dovresti prendere la cosa con più senso di responsabilità Laura, la salute in ballo è la tua!” esclamò la donna con tono grave.
“ Ora lo so!”
Manuel strinse i pugni e si diede dell’irresponsabile.
E dire che io ho avuto esperienza diretta con mia madre, avrei dovuto saperlo, e invece!”
Dentro di lui iniziava a svilupparsi un senso di colpa che lo logorava da dentro, ma fece finta di nulla.
E dopo qualche istante, all’interno dell’auto iniziò a regnare il silenzio.
Laura dentro di sé lo percepì come un silenzio amico : tutti stavano riflettendo e nessuno voleva aggiungere ulteriori parole sulla questione.
Sapeva che sia Silvia che Manuel erano estremamente preoccupati per quella situazione, ma non volevano farglielo pesare più di tanto. E qualsiasi frase avessero aggiunto in quel contesto, sapevano che Laura l’avrebbe interpretata come un ulteriore rimprovero nei suoi confronti.
Fu profondamente grata loro e promise a sé stessa che avrebbe fatto del suo meglio per non farli stare più in pensiero per lei.
 
 
 
 

   
 
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