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Autore: Ottavio bloper    02/06/2021    0 recensioni
con questa tipica espressione anglofona tradotta in questo caso in italiano in molti avranno capito cosa o meglio chi la nostra coppia sta aspettando! buona lettura a tutti!
Genere: Azione, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daisy, Luigi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era buio tutto intorno, Luigi camminava lentamente e manteneva alta la guardia imbracciando il manico del Poltergust 3000 che aveva preso dalle fredde mani del prof. Strambic congelato prima di addentrarsi in quel limbo inspiegabile. Era tutto come allora, quando si scontrò con il giovanissimo spettro: il campo da battaglia era una culla gigante, sterminata e cinta da una recinzione nera, come quella di ferro dei cimiteri. Era freddo, buio e spaventoso ma a Luigi non tremavano più ne arti ne denti dalla paura e i suoi occhi non dicevano più -voglio andare a casa- ma -non tornerò a casa senza prima salvare mia moglie e mia figlia-. Un bagliore che non aveva nulla di angelico si materializzò dall’oscurità, era Pierino fantasma bambino -Bene- fece Luigi -Rieccoci qui, pensi di poter fare quello che vuoi solo perché sei un bambino?- Pierino non proferì parola, forse perché non aveva mai imparato a parlare e questo diresse il pensiero di Luigi ad un fatto di cronaca letto dalle testimonianze di un membro della famiglia Spettrali secondo la quale Pierino fosse nato fantasma, ma il prof. Strambic, anche filologo, aveva studiato meglio quelle testimonianze e li aveva detto che per lui la storia era più macabra ancora. Gli Spettrali erano una famiglia non originaria del regno dei funghi ma del mondo reale, dall’Europa. Era il 1943 quando tutti i componenti vennero sterminati, uomini, donne, vecchi e bambini. Da chi? Questo Strambic non lo sapeva con certezza ma aveva delle ipotesi: un furto in casa di facoltosi finito veramente male? Avvelenamento di massa? Massacrati da un regime dittatoriale sanguinario? Il periodo sembrava far prevalere quest'ultima ipotesi. Luigi si era distratto in questo pensiero e nonostante fosse una ipotesi li fece anche provare compassione per quella povera anima che tanto povera non era perché ne approfittò per lanciare contro di lui centinaia di cavalli a dondolo indemoniati, Luigi venne travolto ma l'ardente amore per la sua famiglia bastò da anti dolorifico. Con la sfida negli occhi e il coraggio nel cuore puntò l’aspira fantasmi su Pierino, accese la torcia e per poco tempo lo agganciò immobilizzandolo con l'aspira fantasmi, ma il fantasma riusci a divincolarsi e inviò un'altra raffica di giocattoli posseduti all'attacco. Il colpo fu più duro e Luigi venne scaraventato contro la gigantesca spalliera e di lì scivolò rovinosamente fino a terra -Non……mi posso……arrendere……- era debole, non poteva reggersi in piedi, accanto a Pierino apparve un'altra luce, non l’aveva mai vista ma Luigi la riconobbe comunque -A…..amore di…..p…..papà……- forse lo aveva aiutato l’ecografia, la sagoma era uguale dopotutto. Fu subito chiaro cosa voleva fare Pierino, spalancò la bocca, mostruosamente fino all' impossibile -No!- Luigi capì che voleva assorbire la bambina, condannandola all'oblio e i suoi genitori alla disperazione -No….Daisy…..io…..mi dispiace- piangeva Luigi, e la bimba era sempre più vicina al baratro che era la bocca del fantasma -io…non posso……non posso…..PERMETTERLO!- la tristezza divenne rabbia e le lacrime un pugno sul terreno che lo aiutò a rialzarsi, sarebbe bastato questo per fermare Pierino? Bisognava usare la torcia per agganciare lo spettro ma l'urto l'aveva rotta, era finita? -Luigi!- qualcuno urlò -Mario?- Mario stava atterrando sul campo di battaglia e con lui portava un fiore di fuoco -Cosa fai? La fiamma non funziona sui fantasmi- era ancora debole, convinto che Mario li fosse una allucinazione -lasciami fare bro! È ora di una bro. Attack!- Mario si trasformò in fire Mario e lanciò una bordata incandescente sul fantasma, ne uscì illeso ma….. -Punta li Luigi!- il bagliore di fuoco fece il lavoro della torcia rivelando il cuore di Pierino, ora Luigi poteva agganciarlo con il poltergust -Grazie bro!- cosi disse Luigi e pieno di coraggio, sprezzante del pericolo puntò il macchinario sul fantasma è lo avviò, il cono d'aria aveva catturato Pierino, era dura tirarlo dentro! Non voleva arrendersi e nemmeno Luigi, un tiro alla fine tra una forza della sovra- natura e un piccolo uomo con il cuore più grande di quella forza -lascia…..mia……FIGLIA!!!!!!!- come se quello scatto avesse dato forza al poltergust il fantasma andava a velocità costante ma in maniera inevitabile verso la sua nuova prigionia, una volta che lo spettro venne sigillato…. -Luigi! Tutto bene?- urlò Mario preoccupato, Luigi si girò e mostrò il pollice -Questo attacco lo dobbiamo chiamare Ghost-bro-sters!- -E fatta! Allora dai andiamo!- -Arrivo!- ma Luigi voleva restare ancora un po’, per vedere la piccola li, sana e salva ma poi capi che non c'era bisogno di vederla, perché l'avrebbe rivista, e anche presto. Su valle scura regnava una notte placida e con i suoi soliti fantasmi al lavoro, Daisy era stesa sul letto, dormiva e stava bene -Ma come facevi a sapere Mario?- -È stato il prof. Ad avvertirmi- -Ma era ibernato, l'ho visto!- -Per fortuna- intervenne Strambic- l'effetto era temporaneo, ho visto che il dipinto sulla pancia di Daisy ritraeva la battaglia tra te e Pierino e così ho potuto capire la situazione e avvertite un altro fratello Mario come rinforzi- -Grazie, grazie per davvero….potrei piangere- -Magari dopo fratello, adesso devi andare da lei- e indico Daisy che si stava svegliando -Giusto, grazie ancora- raggiunse sua moglie a lato del letto e le tenne la mano -Meglio lasciarli soli- suggerì Mario e Strambic a seguirlo. Daisy aprì gli occhi e vide il sorriso di Luigi, e sorrise pure lei -Scusami, sono una stupida- -Perché?- -Ho voluto affrontare un fantasma da sola….e non solo ho perso, ma ho messo a rischio la vita di nostra figlia- -No, no sei stupida- -E allora cosa sono?- -La donna di cui ho bisogno, che ha il coraggio che io non ho, e che spero di respirare un po' standoti vicino- -E tu sei l'uomo di cui ho bisogno, cauto e responsabile, di quella responsabilità che mi mancata quando ho rischiato, quella cautela che ti ha permesso di arrivare dopo che Pierino ci aveva attaccati, perché se ti avesse attaccato insieme a me a quest'ora non avresti fatto in tempo a salvarla- -Eri svenuta, come fai a sapere tutte queste cose- -Io ti vedevo, non so come ma ho visto tutta la battaglia, ma non potevo fare nulla, per la prima volta mi sono sentita inerme e ho dovuto e voluto affidarmi al tuo buonsenso che spero di respirare un po’ stando insieme a te- -Ci completiamo a vicenda- si strinsero le mani e due di esse, una di lei e una di lui, scivolarono sulla pancia di lei che ora aveva su un ritratto di famiglia con Luigi, Daisy e al centro una bambina che sorrideva.
   
 
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