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Autore: martadancer    30/08/2009    5 recensioni
L'idea è quella di proporvi degli scatch della vita di Tony e Ziva! In pratica delle one shot che, non sono collegate, ma hanno comunque come trama la vita di Tony e Ziva insieme. Aggiornerò molto frequentemente!! XD
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if?, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La luce della luna entrava dalla finestra aperta, insieme ad una leggera brezza che faceva muovere silenziosamente le tende.
In quell'ora tarda, si poteva comunque sentire il rumore delle poche macchine che passavano per la strada, al di sotto dell'appartamento di Tony e Ziva, al 5° piano di un palazzo al centro della città.
Erano entrambi profondamente addormentati; Ziva distesa a pancia in su con le braccia adagiate sul cuscino, in una posizione di completo rilassamento; si era addormentata accarezzando con una mano i capelli di Tony, che ora respirava profondamente appoggiato a lei, abbracciandola, con il viso vicino al suo, respirandone il profumo.
Erano stati due giorni particolarmente impegnativi per i due agenti federali e quella sera, finalmente erano riusciti a tornare a casa dopo un'infinità di ore in ufficio.
Si erano distesi sul letto e mentre Ziva parlava dei fatti accaduti con Tony, dopo poco più di 5 minuti, si era accorta invece di parlare da sola; così aveva appoggiato il viso vicino a quello del compagno e si era addormentata subito dopo, cullata dal respiro lento e profondo di Tony, che l'abbracciava.
A notte inoltrata però, qualcosa svegliò Tony: un rumore. Sbatté più volte le palpebre finché la vista non fu chiara e a fuoco; si guardò intorno, ma nella camera semibuia, tutto era immobile. Guardò Ziva respirare profondamente,così vicina a lui che non riusciva distinguere se il cuore che sentiva battere fosse il suo o quello della ragazza; non poté fare a meno di pensare che in quella posizione, con le braccia alzate, distese sul cuscino, sembrava una bambina.
Le diede un leggerissimo bacio sulla guancia e riappoggiò lentamente il viso sul collo della ragazza, cercando di riaddormentarsi.
Ma di nuovo quel rumore lo ridestò. Di scatto rialzò la testa e si sollevò leggermente sui gomiti.
-ma che diavolo...?-
Rimase in silenzio alcuni istanti e adesso poteva sentire distintamente qualcosa che si muoveva. Senza neanche voltarsi disse con un filo di voce:
-Ziva...ehi!....c'è qualcuno in casa!...-
Si voltò verso la ragazza che però, con un sospiro profondo, si rilassò di più sui cuscini.
Nel silenzio che seguì, Tony capì chiaramente che quello che sentiva erano dei passi.
Ma non poteva essere una persona, erano talmente leggeri e sommessi che anche a lui ci volle un po' per udirli.
-Ziva!.....accidenti!....- si mise a sedere sul letto, appoggiando a terra i piedi nudi.
-Che animale sarà?.......uno schifoso gattaccio randagio!..di sicuro!-
Si alzò lentamente dal letto dirigendosi verso la porta aperta della camera, con passo felpato.
Non lo avrebbe mai ammesso, ma era alquanto spaventato.
-Questa volta giuro che lo faccio fuori!- bisbigliò fra sé a denti stretti, arrabbiato.
Si sporse dalla porta per cercare di intravedere qualcosa nel corridoio buio; ma non vide niente,.......finchè non abbassò lo sguardo e..
-AAH!- sobbalzò di colpo vedendo la piccola figura sotto di lui.
-Sarah!?- esclamò guardando sbalordito la bimba di un anno e mezzo, con solo il pannolino addosso, che si sorreggeva al muro.
-Tesoro...ma che fai qui?.....come hai fatto a ...- non finì la frase che si abbassò per prendere in braccio la piccola che nel frattempo si era aggrappata alle sue gambe.
-Ehi.....che succede,mh?.....hai avuto un incubo?-
La bimba che, nel suo abbraccio, si sentiva al sicuro, lo strinse forte appoggiando la testa sulla spalla del padre.
Tony sorrise incamminandosi lungo il corridoio: -Amore del papa.....- le sussurrò sommessamente accarezzandole la testina e la schiena.
Entrò nella cameretta della figlia e diede un'occhiata in giro: le sbarre della piccola cullina non erano abbassate, l'unico modo in cui poteva essere scesa era aggrappandosi a quest'ultime e lasciandosi scivolare.
-Mmh! E poi dicono che le femmine assomigliano al papa.- disse scuotendo la testa e tornando in camera sorridendo.
Ziva era rimasta nella stessa identica posizione in cui l'aveva lasciata.
Quando la bimba la vide, alzò la testa dalla spalla di Tony e allungando un braccino verso il lettone disse:
-Mamma...-
-Sssh! La mamma sta dormendo...lo sai adesso che cosa facciamo?...- cominciò a parlare alla piccola rimettendosi a letto:
-ci sdraiamo insieme, qui vicino a lei.....così..- e appoggiò la bimba vicino a Ziva.
Prese il lenzuolo e lentamente coprì sia lui che la figlia.
-Sssh...piano piano, Sarah....non la svegliare......-
Si distese sorreggendosi la testa con il gomito, per poter vedere la piccola distesa in mezzo a loro.
-Non avere paura, piccolina......abbraccia forte la mamma.....vedrai che lo spavento passerà.............ci siamo qua noi....-
La piccola strinse Ziva con i braccini e le si accoccolò stretta al petto.
A quel punto, Ziva, che aveva solo fatto finta di dormire, non riuscì più a resistere e lasciò che un dolce sorriso le si dipingesse sulle labbra.
-Ah ah!....Vedi Sarah...- Tony se ne accorse e fece finta di continuare a parlare con la figlia, -...la mamma ci sta prendendo in giro, sia te che me...........questa poi gliela faremo pagare in qualche modo!- e pronunciando questa ultima frase, si avvicinò all'orecchio della ragazza così tanto da farle il solletico e provocarle una leggera risata, anche se ancora impastata dal sonno.
Ziva, che aveva il braccio sinistro nella stessa posizione di prima che Tony si alzasse, abbassò il braccio destro per abbracciare e accarezzare la figlia, poi aprì gli occhi.
La guardò un secondo mentre si stava riaddormentando, stretta a lei.
Le piaceva da morire sentire i versetti che faceva prima di addormentarsi.
Poi spostando lo sguardo, vide Tony che la fissava, e dopo un attimo di silenzio disse: -Oh andiamo!.....- Ma Tony continuava a guardarla senza dire nulla, con un'espressione indecifrabile.
-Tony, smettila di guardarmi così o ti butto giù dal letto!-
Chiuse gli occhi spazientita; ma dopo qualche secondo li riaprì.
Tony non si era mosso di una virgola.
A questo punto, Ziva cedette e disse esausta.
-Senti...non fare la vittima, ho fatto quello che tu hai fatto a me! Prima, mi hai lasciato a parlare da sola per più di un quarto d'ora!....Lo sai come si dice “orecchio per orecchio”!-
E dicendo così si riaccoccolò vicino a lui chiudendo gli occhi.
Ci furono alcuni istanti di silenzio e Tony rimbeccò:
-Si dice “occhio per occhio” e poi...!-
Con uno scatto fulmineo, la ragazza avvinghiò Tony con il braccio sinistro e lo baciò stringendolo forte a sé.
Fu un bacio talmente lungo che Tony per poco non svenne per mancanza d'aria.
Dopo alcuni istanti per riprendersi, appoggiò di nuovo il viso accanto a quello di Ziva che sorrideva ad occhi chiusi, soddisfatta di aver ottenuto finalmente il silenzio.
-Ok......perdonata...- disse Tony con un filo di voce, dandole un bacio sulla spalla.
Dopo alcuni istanti di silenzio, Ziva disse:
-A proposito...-
Tony, già completamente rilassato, riuscì a sentire solo il braccio della ragazza muoversi leggermente e poi...BOOM!
Uno scappellotto gli centrò in pieno la nuca.
Tony gemette e aggiunse attonito:
-e questo per cos'era??-
-Per aver pensato che nostra figlia fosse un animale, anzi, citando le tue parole, uno “schifoso gattaccio randagio”!-
Tony sbuffò e si rilassò di nuovo, chiudendo gli occhi.
Ci pensò un attimo, riaprì gli occhi serio e aggiunse:
-Ziva?-
l'unica risposta assonnata che ottenne fu:
-Mmh?-
-Ma da quanto eri sveglia?!-
  
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