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Autore: fantapencil    12/06/2021    0 recensioni
Nel leggendario regno della luna Silver Millennium, quattro ragazze appartenenti ai pianeti limitrofi si accingono a diventare le guardiane della giovane principessa Serenity. Le cose si complicano quando la principessa, durante una fuga sul pianeta Terra si innamora del principe Endymion pur essendo già promessa sposa al giovane principe del regno del sole.
Intanto un essere malvagio riesce a penetrare nel sistema solare e si stabilisce sulla Terra,il pianeta con minor protezione, e riesce a manipolare le menti degli abitanti e a creare un astio con il pacifico regno della Luna. La battaglia è imminente e le giovani guardiane della principessa devono imparare in fretta a usare i loro poteri di guerriere sailor e scongiurare un invasione della Luna contro un essere che vuole conquistarla o forse il vero motivo è un segreto che la regina Selene cela all'interno del suo palazzo.
Questa è la mia versione romanzata dell'origine della storia di Sailor Moon che ci ha appassionato per cinque serie memorabili.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Il clima di Marte era arido e polveri si alzavano di continuo dalle sue rosse dune di sabbia. Il PhobosDeimos Castle sorgeva su una montagna  rocciosa e dominava sulle città sotto di esso fatte per lo più di palazzi e case in roccia stile medievale così come il castello circondato da enormi mura che proteggevano i grandi torrioni. La carrozza spaziale atterrò proprio all’interno di quelle mura davanti al grande arco che segnava l’entrata al castello attraverso un grande portone in legno e ferro.  Le prime ad uscire dalla carrozza furono le due sorelle gemelle Phobos e Deimos  ancelle e consigliere di Mars  scelte dai sovrani di Marte  e provenienti dal pianeta Coronis di un'altra galassia seguite appunto dalla principessa del pianeta che indossava una camicetta bianca smanicata e una lunga gonna colore rosso e prima di entrare diede uno sguardo attraverso le mura al paese sottostante e si poteva ammirare,anche se era lontana,la grande statua del Dio Marte che era eretta nella grande piazza.
La grande sala era illuminata da un enorme camino e torce appese ai muri,un trono di ferro grezzo era collocato al centro e le mura erano costruite con grandi pietre grezze. Davanti al fuoco del camino vi era un bambino di sette anni con i capelli corti neri e dalle vesti di velluto rosso  che cercava di tendere con tutte le sue forze un arco dorato che era più alto di lui. Deimos  gli si avvicinò e lui quando la vide sorrise e lasciò cadere l’arco«Deimos! Sei tornata!»
«Ho fatto molto presto come ti avevo promesso vero?»
Il bambino annuì poi guardò Mars
«Martino…sei diventato un ometto,quasi non ti riconoscevo» disse lei
Il bambino si aggrappò alla gonna di Mars abbracciandola
«Sorellona!» esclamò
Anche Mars ricambiò l’abbraccio poi lo guardò nel suo piccolo viso paffutello e gli disse:
«Ora vado a trovare papà,mi raccomando aspettami nei giardini con Deimos e poi quando ho finito ti raggiungo e ti aiuto a tirare con l’arco va bene»
Martino annuì e Deimos lo portò via.
Phobos fece strada a Mars verso l’entrata della camera da letto del padre
«Quanto tempo pensi che gli rimanga?» chiese Mars
«Se devo essere sincera princess Mars…» rispose a bassa voce Phobos «Credo stesse aspettando te per…»
Lo sguardo di Mars non lasciava traspirare emozione,era decisa a mostrarsi forte come suo padre le aveva insegnato e si era prefissata di non deludere il grande sovrano di Marte.
 
La stanza era semibuia dalle finestre chiuse illuminata solo con una candela posta in un vecchio mobile a fianco del letto a baldacchino dove riposava suo padre. Il re era molto dimagrito da come se lo ricordava e i capelli insieme alla folta barba non erano più di un nero corvino come un tempo ma completamente bianchi privi di colore. Fu a causa di quella vista che i sentimenti della ragazza cominciavano a tradirla e gli occhi diventarono lucidi ma ingoiò il groppone e si inchinò di fianco al letto e prese la mano del padre.
«Padre» disse
L’uomo aprì i suoi piccoli occhi di colore viole come quelli della figlia e sussurrò
«Sei tornata….finalmente…posso andarmene in pace»
«Non affaticatevi padre,dovete risparmiare le forze…Martino ha ancora bisogno di te»
Ora le lacrime uscivano dagli occhi della ragazza
«Martino imparerà in fretta,ha il tuo stesso temperamento e il mio orgoglio anche se non ha le tue stesse capacità che hai preso da tua madre….non vedo l’ora di riunirmi con lei»
«Padre…promettimi che veglierete entrambi su di me»
«Tu diventerai  una guerriera Sailor e nessuno meglio di te ha le doti giuste per proteggere e vegliare sulla futura regina della Luna»
«Tutto ciò è ingiusto!» esclamò Mars «Dovrei diventare la regina e protettrice di Marte invece dovrò proteggere e combattere per una ragazzina svogliata e senza nessun talento»
«Non dovresti parlare così della principessa Serenity,sei irrispettosa» rispose alterato il padre
«Avrò rispetto di lei quando si dimostrerà capace e meritevole di essere protetta» disse Mars
Il padre ebbe un attacco di tosse e la ragazza gli porse un bicchiere d’acqua che stava sul comodino ma lui fece cenno con la mano di non volerla
«L’acqua oramai non serve più» poi guardò intensamente la figlia e con la mano le toccò il viso
«Sei bellissima come tua madre e sei tale e quale a lei da giovane…sembri ancora una ragazzina»
«A Silver Millennium c’è un energia molto particolare che non sono riuscita a capire ma la gente sembra invecchiare molto lentamente…anche la regina Selene sembra molto giovane anche se in realtà dovrebbe avere una certa età…» disse Mars
Il re ripose la mano sul letto poi guardò verso l’alto e disse:
«Si…lo so…il grande segreto della regina Selene…»
Mars lo guardava sconcertata e sorpresa  e chiese:
«Il…il segreto della regina Selene?qual’è padre?»
Il padre non rispose
«Quale segreto!» gridò la ragazza ma fu inutile,
Il re si era spento.
 
L’acqua  era fredda quasi come il gelo di una temperatura molto diversa dalle tiepidi acque di Silver Millennium ma Mercury non sembrava preoccuparsene se ne stava sul fondale della piscina da oltre un minuto nuda,lei che era così pudica ma l’unico luogo in cui non provava vergogna era l’acqua e si trovava in simbiosi con essa. Se la voleva godere fino all’ultimo minuto perché poi,diventata guerriera,non sapeva quanto tempo sarebbe stata lontana dal suo Mariner Castle e la settimana di congedo era passata velocemente. Uscita, si asciugò bene e si infilò la sua tunica di seta azzurra e guardò un ultima volta la sua piscina al centro di una sala con pareti a mosaico che brillavano con i riflessi dell’acqua poi mormorò tra sé e sé:
«Ci siamo,è l’ora dei saluti»
I genitori di Mercury l’aspettavano all’entrata del castello dove nel cortile esterno era già pronta la carrozza con i bagagli e fuori dai cancelli si era radunata una grande folla che salutava la loro principessa.
Il re era molto alto dalla corporatura magra con capelli lunghi blu e un pizzetto dello stesso colore e portava grandi occhiali mentre la regina era anch’essa esile e aggraziata nel suo abito a sirena turchese e portava corti capelli colore del ghiaccio.Entrambi abbracciarono Mercury commossi
«Vedi di non divorarti subito tutti i libri di Silver Millennium,la loro biblioteca non è grande come la nostra»
«leggerò molto lentamente mamma» rispose la ragazza «Spero di rendere fieri voi e il nostro popolo»
«Noi già lo siamo» rispose la madre e Mercury scoppiò a piangere coprendosi le il viso con le mani
«Non piangere bambina mia» disse il padre abbracciandola «Abbiamo delle cose che puoi portare via con te»
Detto così un servitore portò un piccolo baule e lo aprì: Dentro c’erano una piccola arpa di colore blu oceano e  dai fili così bianchi da sembrare trasparenti e un libro.
«Questa è la mia arpa con cui da bambina facevo danzare le onde del mare» disse estasiata Mercury
«Esatto» esclamò la madre «Ma oltre che danzare le acque possono aiutarti nel sconfiggere i tuoi nemici»
«Invece questo?» chiese Mercury appoggiando la mano sul libro
«E’ il libro più vecchio del nostro sistema solare non si sa né chi l’ha scritto né dove ma sono raccontate le storie più antiche dei nostri antenati e dei pianeti,in pochi l’hanno letto perché è sempre stato sotto custodia ma abbiamo deciso di donartelo poichè sappiamo che te ne prenderai cura come nessun altro e ogni volta che lo leggerai ti ricorderai di noi»
Mercury era senza parole e dopo aver riabbracciato i genitori si voltò,salutò la gente al di là dei cancelli e salì sulla carozza e,mentre questa si alzava in volo,altre lacrime scendevano sulle sue guance.
I due sovrani di Mercurio rimasero un po’ in silenzio guardando la carrozza che scompariva in cielo poi la regina guardò il suo re e disse:
«Sei sicuro che donarle il libro sia stata una mossa astuta?se la scoprissero?»
«E’ rischioso ma è stata la cosa giusta,se c’è qualcuno che può comprendere i segreti di Silver Millennium quella è nostra figlia»
 

   
 
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