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Autore: God_Eden_Imperial    13/06/2021    0 recensioni
Vincent si è fatto un tatuaggio e questo cattura l'attenzione di Gilbert.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta che Gilbert lo vede, è solo un breve assaggio che coglie per caso una mattina di inizio primavera. Vincent non ha prestato attenzione a dove stava andando e si è schiantato bruscamente contro uno degli scaffali nella biblioteca della villa dei Baskerville. Aveva traballato per un secondo prima che un libro sullo scaffale più alto iniziasse a dondolare in avanti. Vincent si allungò per prenderlo prima che potesse cadere, sistemandosi la camicia che, nel frattempo, si era alzata. 
E lì, sul fianco sinistro, spuntano, dalla vita dei pantaloni, strisce scure, gialle e rosse. Poi Vincent si volta, raggiante, scusandosi con Leo per aver quasi rischiato di rovinare i suoi amati libri, mentre si rimbocca la camicia, nascondendo alla vista il misterioso segno. E’ insignificante alla lunga, ma Gilbert si trova i suoi occhi attratti dall'anca di Vincent il più delle volte quella sera.
Chi potrebbe biasimarlo? Per quanto ne sa, il suo fratellino poteva essersi fatto male.

La seconda volta che lo vede, non ha il tempo di capirlo. Vincent è stato attaccato mentre torna a casa da una delle solite commissioni e, per qualche ragione, non ha usato i suoi chain per difendersi. Traballa verso la villa e crolla appena oltre la porta, picchiato e contuso. Solo quando Gilbert e Charlotte gli tirano via la maglietta per valutare il danno, si rendono conto che sta sanguinando. A quel punto, tutto è già un pasticcio di rosso sulla pelle pallida di Vincent, quindi il segno che Gilbert aveva visto il giorno precedente passa inosservato.

La terza volta che lo vede è offuscato da una foschia di rabbia. Pensa, in fondo alla sua mente, che il segno sull'anca di Vincent è nient’altro se non un tatuaggio, ma non ne è sicuro fino a quando Lily non ha menzionato di sfuggita quanto le piaccia. E’ da allora che lo elabora nella sua testa. E davvero, non c'è motivo di arrabbiarsi. Ogni membro del clan ha deciso di farsi un tatuaggio, persino Leo si è tatuato il nome di Elliot all’altezza del cuore. Quindi non ha senso la rabbia che cade su di lui, ma si ritrova comunque a trascinare il suo fratellino al piano di sopra, lontano da occhi altrui.
"Gil?!" 
È l'esclamazione spaventata di Vincent quando viene spinto, senza tante cerimonie, contro il muro. Tuttavia, non ottiene una risposta, perché Gilbert è troppo impegnato a raggiungere i bordi della sua camicia, tirandola verso l'alto per rivelare la pelle nascosta sotto. È solo quando inizia ad abbassare la vita dei pantaloni che Vincent, avvampando per la sorpresa, si rende conto di quello che sta cercando e scoppia in una risata. Questo fa sì che Gilbert incontri i suoi occhi tirando, frustrato, i passanti della cintura più in basso.
“Cosa c'è di così dannatamente divertente?!”
Chiede. 
"Se Nii-san voleva vederlo, tutto ciò che doveva fare era chiedere"
Vincent si dimena contro il muro, cercando di creare abbastanza spazio per finire di mostrare il tatuaggio a Gilbert.
Non sapeva cosa si aspettava, ma il piccolo corvo infuocato non lo era di certo. È veramente ben fatto nei minimi dettagli: le piume, gli occhi, il becco, le catene…proprio come il suo chain.
Le ali sono arricciate intorno al corpo come se stesse riparando qualcosa, snella e aggraziata proprio come il suo proprietario. Il fuoco che si sprigiona dal suo corpo non gli fa pensare alla distruzione, bensì lo riempie di calore. Gilbert si allunga inconsciamente in avanti per far scorrere le dita per tutta la lunghezza, osservandolo mentre fa rabbrividire Vincent che soffoca un piccolo gemito. La maggior parte della rabbia è passata ora che finalmente sa qual è il mistero, ma il suo stomaco continua a contorcersi a disagio al pensiero del tatuaggio e non riesce a capire perché.
"Quando l'hai fatto?" 
Chiede burbero, le dita che continuano a scorrere dolcemente avanti e indietro sulla pelle inchiostrata. Si chiede quale sia il motivo per cui abbia scelto proprio un corvo nonostante la risposta sia evidente. Vincent sorride.
“Qualche settimana dopo che hai ricordato, credo? Mi è sembrato appropriato"
Gilbert lo guarda curiosamente.
“È proprio come Nii-san. Un bellissimo corvo che rinasce. Mi ha ricordato te, quindi ho deciso di approfittarne!” 
E’ una tipica risposta che ci si aspetta da Vincent. Gilbert abbassa la testa sulla spalla dell'altro nel tentativo di attutire le risate. Non appena lo fa, Vincent lo circonda con un braccio e inizia ad accarezzargli i capelli.
Gilbert scuote la testa mentre strofinava ancora il tatuaggio, provocando dei brividi di piacere in tutto il corpo di Vincent che tenta di fermarlo, accorgendosi solo allora di quanto sono vicini.
"Perché non me l'hai mostrato prima?" 
“Nii-san eri... geloso perché l’ho mostrato a Lily?" 
Gilbert arrossisce ma non fa nulla per negare l'accusa. 
Gelosia. Sembra una descrizione appropriata della sua irritazione. 
“E’ così sciocco da parte tua, ma mi rende felice che Nii-san diventi geloso di me a volte"
Aggiunge Vincent appoggiando la testa contro il muro, sorridendo malinconico. Il modo in cui appare in quel momento, e i sentimenti dietro le sue parole, colpiscono Gilbert, scaldandolo dall'interno. La tensione dell'attrazione è stata tesa tra loro da quando ha ricordato il passato, diventando sempre più evidente ogni giorno che passa. Il più grande non ha mai pensato che sarebbe stato lui a fare la prima mossa, pensava che avrebbe dovuto in qualche modo raccogliere il coraggio per rifiutare Vincent data la loro parentela.
Chiudendo gli occhi, Gilbert lo tira verso di sé per far toccare le loro labbra. Vincent sbarra gli occhi, completamente spiazzato. Nonostante lo shock iniziale, è ben felice di ricambiare il contatto che si fa sempre più passionale. E’ solo quando Vincent sussulta che indietreggia e la vergogna inizia a farsi sentire. Non gli ha chiesto se andava bene. Ha appena agito alla cieca senza preoccuparsi di altro se non di se stesso. Fa per indietreggiare e dare a Vincent un po' di spazio, ma il suo fratellino gli afferra semplicemente gli angoli della camicia e lo immobilizza.
"Va tutto bene Gil" 
Qui gli offre un sorriso accecante.
“Te l'ho sempre detto, no? Nii-san è la persona più importante per me. Quindi va bene. Mi è piaciuto”
Per un attimo, Gilbert pensa di scappare perché non poteva. Non con Vincent. Dovrebbe tenerlo a debita distanza, ma il suo egoismo aumenta allo sguardo implorante che brilla negli occhi eterocromatici e spinge da parte il pensiero.
Si sporge esitante in avanti, lo sguardo che corre sulle labbra di Vincent. Fortunatamente, il suo fratellino capisce e colma il divario tra loro, sapendo che ci vorrà un po' prima che Gilbert faccia i conti con il fatto che può toccarlo liberamente senza preoccuparsi. Questa volta le loro labbra si incontrano con più dolcezza e si incastrano come se fossero fatte l'una per l'altra. Rilascia il respiro che non si è reso conto di trattenere e si appoggia maggiormente a Vincent, premendolo ulteriormente contro il muro. Dopo alcuni istanti in cui le loro labbra si muovono pigramente insieme, si separarono per respirare. Quando i loro occhi si incontrarono, il fuoco nel suo sangue torna in vita e Gilbert balza in avanti ancora una volta, baciandolo con un po’ troppa violenza. Un sospiro di sorpresa sfugge a Vincent e le sue labbra si aprono. La sua bocca è così calda. Le loro lingue danzano e i fianchi di Gilbert sobbalzarono contro quelli di Vincent che rabbrividisce alla sensazione, bloccandolo completamente al muro.
Si allontana di nuovo, preoccupato che sia stato troppo rude ma Vincent lo sta guardando con il desiderio negli occhi. Lo stesso fuoco sta bruciando in entrambi.
"Dovremmo muoverci”
Dichiara semplicemente, incontrando le labbra di Vincent un'ultima volta prima di lasciarlo andare e dirigersi lungo il corridoio, verso la sua camera da letto. Si guarda alle spalle solo una volta per assicurarsi che il fratellino lo stia seguendo. Sorrise alla vista di Vincent che si regge contro il muro, rosso in faccia e ansimante. Un sorrisetto soddisfatto arriccia i bordi della sua bocca mentre apre la porta ed entra a grandi passi per sedersi sul letto, aspettando che Vincent lo raggiunga, cosa che è veloce a fare. Scivola nella stanza e chiude la porta dietro di sé, appoggiandosi contro di essa mentre sostiene lo sguardo di Gilbert.
"Devo chiudere a chiave?" 
Chiede. Gilbert sa che gli piacerebbe, ma non vuole che questa sia una sua decisione. 
"Se questo ti fa sentire più sicuro” 
Risulta più sarcastico di quanto intendesse, ma Vincent ridacchia e il definitivo 'click' della serratura che viene agganciata risuona rumorosamente nel silenzio della stanza.
"Sono pronto da molto tempo"
Ammette Vincent e una parte di lui vuole ancora scappare dall'amore che gli viene lanciato, ma poi il suo fratellino è lì, a cavalcioni sulle sue ginocchia; il suo calore sta allontanando i freddi dubbi di Gilbert. Le sue mani si alzano per afferrare i fianchi snelli nel tentativo di aiutarlo a stabilizzarsi mentre Vincent avvolge le braccia intorno al suo collo, appoggiando le loro fronti insieme. I loro occhi si incontrano e Vincent gli bacia il naso, poi le guance.
"Ti amo, Gil" 
Mormora con un dolce sorriso. Non è la prima volta che Vincent lo dice, ma è la prima volta che usa un tono così intimo. In fondo, Gilbert sa di meritare quell’affetto tanto profondo e forte con tutto il cuore.
Essendo uno che non è bravo con le parole, Gilbert sa che non sarà mai in grado di trasmettere a Vincent la profondità dei suoi sentimenti e l'epifania che ha avuto riguardo a loro, quindi si accontenta di tirarlo più vicino fino a stringerlo come se fosse qualcosa di prezioso. Per Gilbert lo è, innegabilmente. Vincent ricambia felicemente l’abbraccio e il maggiore ne è felice. Allunga la mano sinistra per posarla sulla guancia di Vincent che inclina la testa. C'è un'attesa inespressa quando le loro labbra si incontrano e le loro bocche si aprono quasi contemporaneamente; lingue curiose che spuntano per incontrarsi ancora una volta. Una scintilla di piacere si fa strada lungo la schiena di Vincent mentre Gilbert può sentire la sua eccitazione prendere vita tra loro. Visto quanto strettamente sono premuti insieme, sa che Vincent è in grado di sentirla. Si separano per prendere un respiro veloce. La volta successiva che Vincent si ferma per riprendere fiato, Gilbert fa scorrere le labbra lungo la mascella, non riuscendo più a separarsi da lui. Quando raggiunge il cardine dove la gola incontra il collo, lascia che la sua lingua accarezzi la pelle. Tutto del suo fratellino lo attira in quel momento; il tocco, la sensazione, il sapore. Ha morso la pelle che sta leccando per lasciare un segno. Vuole che questo momento sia impresso su Vincent per sempre con la stessa sicurezza del suo tatuaggio. Morde con più forza, incidendo il segno sulla pelle delicata. Vincent geme e fa oscillare i fianchi in avanti, lasciando che Gilbert senta quanto sia eccitato. Quando si stacca dal collo di Vincent, incontra le guance macchiate di rosso e gli occhi vitrei mentre il più piccolo ansima, tremando tra le sue braccia.
"Va tutto bene?" 
Ha controllato e, in risposta, ottiene un lieve cenno affermativo. La mano che ha lasciato sull'anca di Vincent, l'anca con il tatuaggio, lo aiuta a sistemarlo in grembo, spingendo insieme le loro erezioni. Entrambi rilasciarono un respiro aspro, prima che Gilbert spinga i suoi fianchi più in basso e si alza per incontrarli in un ritmo scoordinato. Con il piacere che li sprona, le loro bocche si incontrano disordinatamente, muovendosi insieme. Gilbert fa scivolare le mani sotto la camicia di Vincent, sollevandola in modo che possa accedere alla pelle del suo stomaco. Un altro suono di piacere sfugge a Vincent mentre tira la maglietta del fratello. Si sposta leggermente per raggiungere i bottoni della sua camicia, le dita agili li slacciano rapidamente, rivelando la sua pelle pallida sotto. Vincent emette un guaito di sorpresa nel sentire le mani di Gilbert riprendere ad accarezzarlo, baciandogli il petto scoperto, passando ogni tanto la lingua bollente, prima di rilassarsi nella sensazione e ricominciare a scuotere i fianchi. 
“G-Gil"
Si lamenta e Gilbert sorride compiaciuto, mordendo per lasciare altri segni su quella pelle color latte, rimediandosi ulteriori gemiti mal soffocati. 
"Sei ancora vestito”
"Anche tu"
“Nii-san, non è giusto” 
Sbuffa Vincent e Gilbert sospira, spostandolo sul letto in modo che possa alzarsi. Si siede adorabilmente confuso nel punto che Gilbert aveva appena lasciato. Perde fiato e lo fissa quando si afferra l'orlo della camicia per sollevarla sopra la testa, passando poi ai pantaloni. Vincent continua a guardarlo con gli occhi spalancati, avvampando quando i loro occhi si incontrarono. Si sposta lentamente all'indietro fino al centro del materasso. Ha innescato un istinto primordiale in Gilbert che lo segue. Il maggiore si ritrova a strisciare in avanti dopo di lui, costringendolo a sdraiarsi e ingabbiandolo sotto di sé.
"G-Gil”
Lo chiama dolcemente Vincent, allungandosi verso di lui mentre le sue gambe si allargano, facendo cenno a Gilbert di abbracciarlo. Il ragazzo sprofonda in lui con gratitudine. La sua mano cerca a tentoni il rigonfiamento nei pantaloni di Vincent, dandogli una rapida stretta prima di raggiungere il bottone. Vincent solleva i fianchi per aiutarlo a rimuoverli, poi si sistema di nuovo e Gilbert finisce di liberargli le gambe. Sembra vagamente a disagio sdraiato davanti a Gilbert ma quest’ultimo non ha mai visto uno spettacolo più bello. Si china per baciarlo di nuovo, sistemandosi tra quelle gambe perfette e il primo contatto pelle su pelle sarebbe rimasto impresso per sempre nei suoi ricordi.

I minuti successivi sono persi nel piacere mentre la sua mano trova le loro erezioni e le accarezza insieme. Vincent geme, inerme sul materasso, i capelli sparsi disordinati sul cuscino, le guance rosse, la bocca leggermente aperta e gli occhi lucidi socchiusi. Con una mano si copre le labbra per cercare di soffocare i gemiti che escono comunque mentre con l’altra stringe con forza il lenzuolo sottostante. Gilbert lo trova bellissimo e non resiste nel chinarsi su di lui per posargli un bacio sulla fronte, incontrando alcune ciocche della frangia a mettersi in mezzo.
“Va tutto bene, Vince?”
Chiede e il più piccolo non può far altro che annuire, incapace di parlare senza balbettare e ansimare.
“M-mi piace...t-tanto”
Dal tono che ha usato si capisce che è agitato e incerto. Questo fa stringere il cuore di Gilbert e il suo istinto protettivo divampa. 
Il desiderio di farlo suo senza perdere tempo, violentandolo più e più volte, si impadronisce della sua mente. Con un bacio violento tenta di soffocare l'idea. C'è qualcosa di caldo che brucia in lui e che gli ripete che è colpa delle persone che hanno ferito Vincent, di quelli che lo hanno reso volubile e vuoto dentro, se adesso che ha ricordato vuole solo tenerlo al sicuro, rendendolo felice come il fratellino ha sempre fatto nei suoi confronti. Ora è il suo turno, è suo compito proteggerlo. Non permetterà più a nessuno di ferirlo! Nessuno!
Vincent permette avidamente che Gilbert domini la sua bocca, lasciandosi accarezzare tra le gambe. Il bacio si interrompe bruscamente in un gemito spezzato. Gilbert accelera il ritmo della sua mano, innamorato del modo in cui Vincent stava tremando e chiamando il suo nome in preda al piacere. Vederlo in quel modo lo fa completamente impazzire e non riesce più a resistere. La sua eccitazione è alle stelle e non perde tempo.
Afferra i fianchi di Vincent, mettendosi tra essi e, senza dargli il tempo di dire o fare altro, lo penetra con una sola spinta. Il più piccolo rilascia un gemito più forte rispetto agli altri, irrigidendosi per essere stato violato senza preavviso.
A parte il dolore iniziale, sentire il suo amato fratello maggiore dentro di sé gli fa provare una sensazione di benessere mai provata prima d’ora.
“G-Gil“
Il nome si interrompe quando Gilbert comincia a muoversi con forza, affondando le unghie nei suoi fianchi, lasciando il segno. Nonostante la maniera rude con cui lo sta trattando, non si lamenta. Lo ama comunque e in ogni caso.
“Ah- Gil! C'è... c'è-Um. S-se ti spingi così…io...aahh…”
Balbetta Vincent prima di coprirsi il viso con le mani, piagnucolando
“Questo è imbarazzante! Lì! Proprio lì…è così bello!”
Il viso di Gilbert avvampa, anche se l'eccitazione gli inondò lo stomaco per l'implicazione di Vincent. Accarezzandolo lungo i fianchi, gli ci vogliono solo pochi colpi prima che sobbalzi, i fianchi che si alzava dal letto mentre rilascia un breve grido.
“Ti piace così tanto?”
Chiede retoricamente, sorridendo mentre Vincent si limita a piagnucolare. Si sporge in avanti per scostare le mani che Vincent usa per nascondere il viso e lo bacia spingendo più forte, più a fondo, costringendosi a soffocare i gemiti a sua volta.
“Vince?”
Lo chiama dato che non gli risponde. Accarezza la frangia appiccicosa dal viso di Vincent, notando il modo in cui i suoi occhi sono chiusi. Il suo cuore batte più veloce quando Vincent apre le palpebre, offrendogli il sorriso più tremante che gli avesse mai fatto.
“S-sto bene, Gil. N-non trattenerti. I-io voglio tutto di te" 
Vincent ansima nel suo orecchio. L'unica risposta di Gilbert fu di premersi contro di lui, facendo scorrere la lingua sulla sua bocca. Vincent squittì prima di schiudere le labbra, tirandolo più vicino, finché la sua testa non si appoggia ai cuscini e il peso di Gilbert cade su di lui, bruciante, pesante e delizioso.
"Sei sicuro?”
“Mmm, sì…ti prego" 
Sussurra, dimenando i fianchi contro quelli di Gilbert e sentendolo affondare ulteriormente in sé, strappandogli un altro gemito sfrenato. Gilbert soffoca un mugolio di piacere con fatica e cambia l'angolo delle sue spinte finché Vincent non si ritrova ad urlare, con i fianchi che si muovono sotto il comando del maggiore.
Nessuno dei due è durato a lungo. I potenti e profondi sentimenti che stanno provando l'uno per l'altro li fanno rilasciare. È bastato uno strattone all'erezione di Vincent prima che emettesse un grido senza suono e inarcasse la schiena dal letto, raggiungendo l’orgasmo. La sua vista e la stretta del suo ingresso mentre raggiungeva il culmine, spinge Gilbert al limite, rilasciandosi all'interno con un profondo gemito.

Rimangono sdraiati insieme, ansimando per diversi istanti prima che Gilbert raccolga l'energia per tirarsi fuori con cautela guardando, come paralizzato, il corpo di Vincent mentre esce da dentro di lui. Con un bacio premuto sulla guancia di Vincent, si alza e si dirige in bagno per prendere un asciugamano. Quando torna, trova Vincent rannicchiato sul lato destro; sbadiglia assonnato contro un cuscino. Gilbert asciuga il disordine sul proprio corpo prima di preoccuparsi di fare altrettanto con quello del fratellino. Vincent fa una risatina imbarazzata e cerca di divincolarsi. Gilbert sorride e getta l'asciugamano per terra, sistemandosi sul materasso, abbracciandolo da dietro e posando il mento nell'incavo del collo.
Avvolge il braccio intorno alla vita di Vincent e accarezza teneramente il tatuaggio, grato ad esso per aver causato la felice situazione. Sorridendo, si muove per stringere più vicino Vincent, scivolando in un sonno tranquillo con il suo fratellino amorevolmente cullato contro il suo corpo e con il pensiero speranzoso che un giorno sarebbe stato in grado di rivelargli quanto lo ama.
   
 
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