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Autore: Justice Gundam    13/06/2021    1 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 40 - Catturati dal Team Flare

 

"Hmm... vediamo un po'. Se i miei calcoli sono corretti, dovrei essere in grado di contenere questo quantitativo... ma come sempre, è meglio fare una prova."

L'uomo corpulento mosse alcune leve, e un inquietante rumore di elettricità pervase la stanza, accompagnato da una raffica di scintille che si dipartivano da alcuni cilindri posti nella parte superiore della sala. Lo scienziato fece un passo indietro, impressionato dal risultato... poi, dopo aver vinto un istante di titubanza, si avvicinò alla console e spostò una leva da sinistra a destra. Su un quadrante posto vicino ai controlli, una lancetta si spostò rapidamente in senso orario, fino a piazzarsi del tutto in verticale... e nello stesso tempo, la scarica di scintille terminò, e i macchinari cominciarono a stabilizzarsi fino a che la stanza non tornò calma, e il bagliore degli schermi si smorzò fino ad un livello che l'operatore ritenne accettabile.

 

Xante sospirò e disse di sì con la testa. Fino a quel momento, l'esperimento era andato esattamente come lui aveva previsto. C'erano stati dei piccoli intoppi, ma questo era prevedibile... dopotutto, la scienza era per sua natura una questione di prove ed errori, dove anche un fallimento poteva costituire un traguardo da cui ripartire per ottenere il successo in futuro. Forse era anche da questo che veniva tutto l'interesse di Xante nei confronti della scienza... scoprire cosa si poteva fare, trovare nuovi limiti e nuove possibilità, spingersi sempre oltre e comprendere sempre di più del mondo che li circondava...

Peccato che molti dei suoi colleghi si lasciassero distrarre da frivolezze come l'etica... uno scienziato non poteva essere così, per come la pensava Xante. La conoscenza doveva essere usata per ottenere dei vantaggi, non poteva essere una cosa fine a sè stessa. Se non altro, il Team Flare lo aveva compreso... era per questo che lui era lì in quel momento, per fare sì che le sue conoscenze dessero frutto e potessero essere applicate per qualcosa di grandioso!

 

"Bene, bene. Per adesso, il flusso di energia è stabile. Questo è già un traguardo notevole, ma adesso vediamo di passare al successivo." commentò soddisfatto Xante. Con un gesto della mano, si aggiustò gli occhialini che nascondevano i suoi piccoli occhi luminosi e diede un'altra occhiata alle console e agli schermi luminosi. Era da lì che doveva partire per la fase successiva dell'esperimento, e la cosa migliore da fare era annotarsi ogni cosa e fare in modo di poterlo replicare in futuro.

Dopo essersi segnato tutto quello di cui aveva bisogno su un bloc notes, Xante si sgranchì una spalla e gettò un'occhiata all'orologio digitale sulla parete. Le undici di sera... era già così tardi? Sapeva che ogni tanto perdeva la cognizione del tempo quando era impegnato nei suoi esperimenti, ma addirittura fare così tardi? L'uomo ridacchiò tra sè, in effetti poteva dire senza tanti problemi di essersi completamente perso nel suo lavoro. Cosa poteva farci, era così interessante che Xante aveva praticamente smesso di prestare attenzione a qualsiasi altra cosa.

 

"Forse è meglio prendersi un po' di riposo. Sono stato così tanto tempo attaccato a questa macchina, che adesso ho le articolazioni anchilosate." disse tra sè. "Un po' mi dispiace interrompere, ma se non mi riposo adeguatamente, non sarò abbastanza lucido più tardi per continuare."       

Con movimento lenti e metodici, lo scienziato del Team Flare disattivò i macchinari, che emisero dei suoni elettronici ancora per qualche istante prima che le luci si spegnessero del tutto. Alzò una leva per attivare il generatore di emergenza e mise da parte i suoi appunti, ordinandoli su un tavolo vicino.

"Dottor Xante." Una recluta femminile del Team Flare, vestita con il vistoso e pacchiano completo rosso che passava per uniforme ufficiale, entrò a passo spedito da una delle porte laterali, che scivolò nel muro con un sibilo appena udibile. Fece un saluto, inchinandosi quasi a novanta gradi, e proseguì il discorso prima ancora che Xante si fosse voltato verso di lei. "Perdoni il disturbo, dottor Xante. I nostri agenti ci hanno comunicato che hanno appena catturato alcuni allenatori che sembrano sapere molto della leggenda di Hoopa."

 

Anche se era un po' seccato per il fatto che avrebbe dovuto ritardare una cenetta tranquilla e un po' di meritato riposo, Xante rivolse tutta la sua attenzione alla recluta. "Dici davvero? Beh, questa è una buona notizia, anche se vuol dire che il mio lavoro non è ancora finito." rispose, un po' stancamente. "Va bene. Dove hanno portato i nostri nuovi ospiti?"

"Alla nostra base segreta nei pressi delle rovine del santuario. Era il luogo più vicino." rispose la donna. "Se... volesse essere così gentile da occuparsi di loro..."

 

Xante si sgranchì una spalla e si mise a posto l'uniforme, che gli aderiva quasi alla perfezione a causa del suo fisico corpulento. "Senz'altro. Provvederò immediatamente." rispose con eccitazione trattenuta. Con un pizzico di fortuna, forse avrebbe potuto ottenere nuovi elementi per proseguire i suoi esperimenti... e avvicinarsi ancora di qualche passo alla realizzazione del grande progetto del Team Flare! "A proposito, chi sarebbero i nostri... nuovi ospiti?"

"Pare che si tratti di un gruppo di allenatori di Hoenn, due dei quali sono dotati di un Mega Cerchio e una Megapietra ciascuno." rispose la donna. "E altri due... sembrano comunque essere strettamente legati alle antiche leggende che si tramandano su Kalos. Ma non credo che diranno quello che sanno tanto facilmente."

 

"Questo non sarà un problema." affermò Xante mentre seguiva la donna verso l'uscita del complesso, già pregustando quello che sarebbe riuscito a scoprire. "Abbiamo un bel po' di modi per farli parlare."

 

La donna deglutì e fece un'espressione vagamente impaurita. Sperava sinceramente di non dover scoprire cosa avesse in mente il suo superiore per far sciogliere le lingue ai suoi "ospiti"...

 

oooooooooo

 

 

"Hmm..." Clem si agitò e alzò un braccio mentre si svegliava da un sonno difficile e tormentato da strani sogni. Mentre cercava di girarsi su un fianco, ebbe l'impressione di vedere qualcosa che si allontanava rapidamente, scomparendo nel cielo sopra di lei: un Pokemon simile ad un falcone dalle piume scarlatte...

 

"Denne? De denne!" squittì Dedenne, mentre afferrava saldamente il braccio della sua padroncina e cercava di scuoterla e farla risvegliare. La bambina bionda aprì di scatto gli occhi... e si ritrovò di colpo distesa in un sacco a pelo, sopra un sottile materassino che le permetteva di dormire senza risentire del duro terreno sotto di lei. Emise una serie di versi inarticolati, ancora mezza addormentata... e finalmente, riuscì a svegliarsi del tutto e mise a fuoco il simpatico Pokemon Elettro/Folletto che la stava assistendo.

 

"Denne!" squittì Dedenne con espressione sollevata, muovendo vivacemente i suoi baffi ad antenna. "De de dedenne?"

"Hmm... De... denne?" mormorò la bambina bionda, cercando di scrollarsi di dosso la sonnolenza e di riconnettere il cervello. Dopo pochi secondi, Clem riuscì a riattivarsi del tutto, e si ricordò di tutto quello che era successo il giorno prima...

 

Ma certo... erano stati alla Grotta dei Bagliori assieme a Lino, per scoprire cosa stava cercando di fare il Team Flare da quelle parti... poi avevano visto quelle strane visioni che dovevano essere il passato di Kalos... e poi, si erano imbattuti in quegli strani ninja che li avevano portati al loro accampamento, e Ash e il suo Froakie si erano misurati con Sanpei e il suo Frogadier.

"Hmm... accidenti, certo che sono successe molte cose in un giorno solo..." commentò la bambina, mettendosi seduta sul suo sacco a pelo e tenendo in braccio il piccolo Dedenne, che squittì preoccupato. Clem non gli dava l'impressione di essere in gran forma... e anche gli altri ragazzi e Pokemon gli apparivano un po' nervosi.

La bambina si guardò attorno. Vicino a lei, i suoi compagni erano ancora addormentati nei loro sacchi a pelo disposti ordinatamente sul terreno. Se non altro, loro non sembravano troppo preoccupati... o se lo erano, non davano l'impressione di esserlo. A parte un Pokemon che dormiva accanto ad Ash, affiancato da Fletchling e Pikachu. Il Froakie del ragazzo stava cercando di rilassarsi, ma ogni tanto si rivoltava sul dorso o sul fianco, tormentato da qualcosa. Dedenne aveva l'impressione che avesse preso piuttosto male la sua precedente sconfitta contro il Frogadier di Sanpei.

 

"Povero Froakie, mi piacerebbe poter fare qualcosa per lui..." mormorò Clem a bassa voce, restando lì seduta per un po' a guardare il Pokemon ranocchio che finalmente, dopo un po' di tempo, riuscì a quietarsi ed addormentarsi. Invece Clem non aveva più voglia di dormire, almeno non per il momento... piuttosto, le era venuta voglia di muovere due passi e prendere un po' d'aria. "Hmm... okay, Dedenne... vuoi che andiamo a farci una passeggiata? Tanto, ormai ho paura che non prenderò più sonno..."

 

"Denne..." ribattè il Pokemon criceto. Clem gli sorrise in segno di intesa e si alzò dal sacco a pelo, scivolando fuori dalla grande tenda con tutta la furtività di cui era capace. La bambina era vestita del suo pigiama, un buffo costume marroncino con la pancia bianca e una crestina gialla sulla fronte, che copriva tutto il suo corpo tranne il viso e le mani, e la faceva sembrare un Tyrunt.

 

La bambina e il suo Pokemon ci misero un po' prima che i loro occhi si abituassero all'oscurità. Nel bel mezzo dell'accampamento, il fuoco che era stato acceso per la sera era ormai estinto, poco più che un mucchietto di ceneri circondato da un cerchio di pietre. Dedenne prese fiato e si riempì i polmoni con l'aria fresca della nottata, poi si guardò attorno e ammirò la calma e la distensione del paesaggio che li circondava. In quella radura, dove non c'erano luci artificiali nè costruzioni, lo spettacolo del cielo stellato era impressionante. Clem non ricordava di aver mai visto tante stelle in vita sua... ce n'erano tante che la bambina adesso riusciva a vedere bene ad una notevole distanza, e non aveva neanche bisogno di portare con sè una torcia elettrica.

 

"E' bellissimo... non ricordo di aver mai visto un cielo così, quando eravamo a Luminopoli..." disse tra sè, come ipnotizzata. Senza pensare a dove stavano andando, Clem e Dedenne si diressero verso il centro dell'accampamento, stando bene attenti a dove mettevano i piedi. La quiete della natura circostante era quasi maestosa, e il sottofondo degli insetti, dei Kricketot e degli Hoothoot che emettevano i loro versi non faceva altro che sottolineare ancora quanto selvaggio ed incontaminato fosse quel luogo.

Clem e Dedenne erano talmente immersi nella loro contemplazione, che la biondina non si accorse dell'agile figura femminile che scivolò alle sue spalle, fissandola come un predatore e avvicinandosi sempre di più, in assoluto silenzio...

 

All'ultimo momento, Dedenne percepì qualcosa di strano... come se gli impulsi elettrici nell'aria attorno a lui fossero cambiati all'improvviso! Allarmato, il Pokemon criceto drizzò le vibrisse e cercò di dare un avvertimento alla sua padroncina...

 

"Denne!" esclamò, e si girò di scatto verso Clem e verso la figura che ora incombeva su di lei...

"Hm? Che succede, Dedenne, c'è qualcosa che..." rispose Clem voltandosi...

 

E la ragazza ninja che era ormai ad un passo da lei si chinò sulla bambina e fece una linguaccia!

"Buh!" sussurrò. Ma anche se aveva parlato con una voce a malapena udibile, la sua apparizione improvvisa fu sufficiente a sorprendere Clem, che incespicò, emise un urletto di spavento, e finì per sedersi a terra, gli occhi ancora fissi verso la giovane ninja.

 

"Hehee... scusa, non volevo spaventarti." sussurrò la ninja, vestita di un completo di colore neutro che lasciava scoperti soltanto gli occhi e le dita delle mani. Anche con la maschera sulla bocca, tuttavia, Clem riusciva a vedere che la ninja stava sorridendo. "Ma... non dovresti andartene in giro da sola, piccola. Non sai quanti pericoli si nascondono nella notte?"

 

Passato un primo istante di sorpresa, Clem si alzò e toccò incuriosita il costume della kunoichi. "Wow, che forza! Allora è vero che voi ninja siete silenziosi ed invisibili!" affermò, per niente impaurita dalla furtività della ragazza.

Sentirsi lodata in quel modo fece piacere alla ragazza ninja. "Oh... beh, si tratta di allenarsi fin da bambini e seguire una disciplina molto rigida. Non è una cosa che può fare chiunque, da un giorno all'altro!" affermò. Si schiarì la voce e tornò seria come un attimo prima. "Comunque... non ti allontanare da qui. Questo posto è abbastanza pericoloso. Ci sono Pokemon selvatici che possono aggredirti, e non possiamo sapere se quei malviventi di prima non siano ancora in giro."

 

"Scusa... anche mio fratello mi dice sempre di non andare in giro das ola. Però... ero davvero troppo curiosa, e non riuscivo a dormire." rispose la piccola, seduta a gambe incrociate sul terreno, con Dedenne in grembo. Il Pokemon Elettro/Folletto squittì compiaciuto e mosse vivacemente le sue grandi orecchie. "E poi... ho visto il cielo stellato, e non sono riuscita a resistere. Volevo guardarlo bene."

"Tu... vieni da una grande città, vero?" chiese la kunoichi. Dietro di lei, apparve con un fruscio quasi impercettibile un piccolo Pokemon simile ad un fantasmino nero con le braccia striminzite ed una sorta di ciuffetto di capelli sopra la testa, il cui volto era nascosto da una maschera ricavata dal ceppo di un albero. Nel legno erano intagliati una piccola bocca tonda e due grandi occhi, attraverso i quuali si vedevano le pupille rosse del fantasmino.

 

"Tuuuump!" esclamò il Pokemon fantasma, facendo fare un salto a Clem e Dedenne con la sua voce spaventosamente simile a quella di un bambino!

"Phantump!" lo rimproverò gentilmente la kunoichi. Immediatamente, il buffo Pokemon mascherato si mise le mani sulle guance e dondolò la testa come se volesse imitare il famoso Urlo di Munch, ed emise un ululato stridulo che riecheggiò come il sibilo del vento. "Insomma, Phantump, ti dico sempre che non è educato spaventare i visitatori!"

"Phan, phan..." rispose il fantasmino, muovendo le corte braccia in aria senza cambiare espressione. La ragazza ninja scosse la testa. Inutile prendersela, con quel tipo di Pokemon i rimproveri scivolavano via come acqua sulle piume di uno Psyduck.

 

"E' il tuo Pokemon? Che carino!" esclamò Clem. La bambina bionda allungò la mano verso Phantump, che rispose scendendo verso di lei e mettendo una mano nel palmo di quella di Clem.

"Vero, eh? E' il mio Phantump. Un Pokemon di tipo Erba/Spettro originario di Kalos." disse la kunoichi sorridendo. Immaginando che a questo punto non ci fosse più bisogno di mascherarsi, si calò la maschera per mostrare il suo intero volto... e Clem restò per un istante sbalordita nel vedere una lunga cicatrice che le solcava il viso, partendo dal mento e arrivando fino allo zigomo destro.

 

"Oh? Che succede?" chiese la kunoichi, notando subito l'espressione di Clem. Si toccò la cicatrice e passò un dito su di essa. "Ah... vuoi dire questa? Già... immagino che possa essere inquietante. Me la sono fatta quando ero più piccola... avevo nove anni, forse dieci... durante un allenamento, siamo stati attaccati da dei Pokemon selvatici particolarmente ostili, e una Pyroar particolarmente feroce mi ha colpito con i suoi artigli e mi ha fatto questa cicatrice."

"Mamma mia... devi aver perso molto sangue." affermò Clem con un brivido di paura.

 

La ragazza si massaggiò la guancia e il suo Phantump fluttuò accanto a lei in segno di solidarietà. "Non è stato uno scherzo, no... ho avuto paura che il taglio si infettasse." rispose. "Ma alla fine ne sono uscita bene. Ciò che non uccide rende più forti, o almeno questo è quello che si dice."

"Credo che anche Ash sarebbe d'accordo." rispose Clem con una breve risata. "Ma... scusa se te lo chiedo, ma non credo di conoscere il tuo nome."

 

"Oh... è vero, in effetti non mi sono neanche presentata." affermò la kunoichi imbarazzata. Phantump aprì le braccia e scosse la testa. "Ehm... il mio nome è Sayuri... e faccio parte della squadra di esploratori di Sanpei. Noi siamo dei protettori, se così si può dire. Ci occupiamo di fare sì che certi segreti riguardanti il passato di Kalos non cadano nelle mani sbagliate. Tipo quelle del Team Flare."

 

"Il mio nome è Clem... e vengo da Luminopoli. Mio fratello Lem è il Capopalestra di quella città, lo sai?" chiese con entusiasmo. Poi, le venne in mente qualcosa. "Hmm... a proposito... se avete un compito così importante, come mai prima d'ora mio fratello non sapeva praticamente niente di voi? Lavorate... ehm... come si dice... nell'ombra?"

Sayuri ridacchiò gentilmente. "Beh, del resto noi siamo shinobi. L'oscurità è la nostra migliore alleata." rispose. "Cerchiamo di agire senza che nessuno ci veda, compiere la nostra missione quanto più rapidamente possibile e svanire nell'ombra. Non possiamo lasciare che qualcuno sappia dove viviamo, a meno che non sia una persona fidata come voi. In effetti, il nostro villaggio è da tutt'altra parte di Kalos."

"Tranquilli, non dirò nulla a nessuno." rispose Clem. "Ma... cosa vorrebbero fare questi uomini cattivi con questi segreti che proteggete?"

 

Sayuri non rispose subito. Alzò lo sguardo e rivolse un'espressione pensierosa al mare di stelle che si estendeva sopra di loro. Clem alzò lo sguardo a sua volta, chiedendosi cosa si nascondesse dietro lo sguardo pensieroso di Sayuri.

"Hai visto questo cielo? Tutte queste stelle... questo spettacolo della natura... queste sono cose a cui tante persone, che vivono nell'abbondanza e nella comodità della città... ormai non fanno più caso." rispose la kunoichi. Si tolse il copricapo, rivelando una elegante chioma di capelli neri lunghi fino alle spalle. "Eppure, quello che vediamo è un capolavoro del creato, e noi uomini dovremmo avere un po' più cura della nostra unica casa. Spesso ci dimentichiamo che non siamo noi i padroni di questa terra, ma che la stiamo condividendo con i Pokemon, e che l'abbiamo presa in prestito ai nostri figli. Non l'abbiamo ereditata dai nostri antenati."  

 

Clem e Dedenne erano rimasti ad ascoltare, come incantati dalle parole di Sayuri. La bambina aveva già sentito, in alcune occasioni, discorsi su quanto fosse importante preservare la natura e prendersi cura dell'ambiente, ma adesso... la situazione era diversa, ora che si trovava lei stessa immersa in un luogo del tutto incontaminato.

 

"E il motivo principale per cui Kalos è così rigogliosa... è perchè anticamente, circa mille anni fa, il potente Xerneas, il Pokemon che rappresenta la vita, ha usato il suo potere per rendere il nostro continente un luogo dove le persone e i Pokemon potessero vivere nell'abbondanza." continuò Sayuri. Si vedeva che raccontare quelle storie le faceva piacere - chissà quante volte le aveva ascoltate, la sera, seduta attorno ad un fuoco assieme agli altri cadetti ninja del suo clan. "Ma certe persone non sono contente di quello che hanno, vogliono sempre di più... e alcune di loro vogliono impadronirsi del potere di Xerneas, o della sua controparte Yveltal, per piegare gli altri al loro volere e soddisfare la loro avidità. E' così che si è scatenata la guerra di tremila anni fa tra Kalos e Torren."

 

"In effetti... questa è una storia che ho già sentito... almeno in parte." rispose Clem. "E' stato allora che... gli uomini hanno cominciato ad usare le Megapietre, vero?"

"Sì... ho dato un'occhiata anch'io ai libri di storia, e in effetti... dicono che le Megapietre siano nate proprio quando Xerneas ed Yveltal hanno infuso del loro potere alcune pietre particolari." una voce sommessa di introdusse nella conversazione. Le due ragazze e i loro Pokemon guardarono in direzione della voce - si trattava di Serena, vestita del suo pigiama rosa e un paio di pantofole, che muoveva una mano davanti a sè come per scusarsi di essere piombata lì all'improvviso. Era accompagnata dal suo Sylveon, la cui pelle rosata emanava un tenue bagliore alla luce delle stelle. "Oh, scusate... nemmeno io riuscivo a dormire e ho deciso di muovere due passi. Poi ho visto voi che parlavate, e non ho potuto fare a meno di ascoltare."

 

"Oh, ciao, Serena... lei è Sayuri, una dei ninja del gruppo di Sanpei." disse Clem. "E lui è il suo Pokemon, Phantump."

"Phanphaaaan!" esclamò il fantasmino mascherato, agitando le braccia in un tentativo non troppo serio di fare paura.

"Eoooon!" rispose il Sylveon di Serena con voce melodiosa. Phantump fluttuò verso di lui, e i due Pokemon iniziarono a conversare tra loro in quella strana lingua che solo loro e i loro allenatori potevano capire.

 

"Credo che i nostri Pokemon siano contenti di fare conoscenza!" affermò Serena. "Comunque... ciao, Sayuri! Eri tu a fare il turno di guardia?"

La kunoichi alzò le spalle. "Non ti preoccupare, sembra che qui attorno non ci siano minacce, almeno per ora." rispose. "E se ci fosse qualche problema, non me lo farò sfuggire."

"Sayuri mi stava raccontando la storia di Kalos... di quel re che ha usato quella terribile arma per distruggere i suoi nemici, vero?" chiese Clem, tornando al discorso di prima.

"Sì, proprio lui." rispose Sayuri, di nuovo seria e preoccupata. "A quei tempi, l'antico re ricorse al potere di Yveltal, il Pokemon Leggendario che rappresenta la morte e l'oblio."

Clem sbattè gli occhi, mostrando un po' di spavento. "Perchè ha voluto usare il potere di un Pokemon che sembra così cattivo?" chiese ingenuamente. Il Phantump di Sayuri, come punto sul vivo, sgranò gli occhi e scosse rapidamente la testa.

"Phantump!" protestò vivacemente.

 

Serena accarezzò il suo Sylveon, che mosse lentamente la coda in segno di gradimento. "Clem... la morte non è buona o cattiva di per sè. E' semplicemente... un fatto." spiegò gentilmente. "Yveltal, così come Xerneas, svolge una parte fondamentale nel mantenere l'equilibrio di questo mondo."

Sayuri disse di sì con la testa. "E' vero. Senza la morte, la vita invaderebbe tutto e diventerebbe niente più che una perversione di sè stessa." spiegò. "Ma questo è un discorso a sè. Il problema si verifica quando una delle due cose prende il sopravvento sull'altra. A quei tempi, come stavo dicendo, il re ha usato il potere di Yveltal per devastare i territori di Torren. Credo che fosse... per una vendetta nei confronti della gente di quel paese."

 

"Ma è terribile..." sussurrò la bambina bionda. "Cosa gli avevano fatto di male quelli di Torren? Ce l'aveva con tutti?"

Serena scosse la testa. "Questo non lo sappiamo... credo che non lo sappia nessuno per certo." rispose malinconicamente. Sylveon e Phantump avevano smesso di chiacchierare e stavano in solenne silenzio ad ascoltare, e Dedenne mosse i baffi-antenne in un'espressione di partecipazione. "Ma le azioni dell'antico re hanno provocato dolore e sofferenza ad innumerevoli persone... compreso lui stesso. Alla fine della guerra, il re è scomparso, e nessuno ne ha più saputo nulla."

 

"E' una storia triste..." rispose Clem, guardando verso il terreno con gli occhi umidi. Si passò una mano sul viso e accarezzò Dedenne. "E quindi... voi siete tra quelli che si occupano di fare in modo che i segreti di Kalos rimangano tali, in modo che nessuno possa fare quello che fatto il re di Kalos tanto tempo fa, vero?"

"Esatto. E ora che il Team Flare si sta muovendo, siamo tutti un po' preoccupati." affermò Sayuri, per poi mettersi nuovamente il copricapo e la maschera. "Comunque, voi non preoccupatevi, e continuate pure il vostro viaggio. Ci occuperemo noi di tenere a bada il Team Flare... e quei misteriosi individui che rapiscono i Pokemon."

"Va bene..." affermò Serena. Il suo Sylveon balzò agilmente sopra una roccia vicina e si guardò attorno, senza nascondere un po' di ansia per quello che sarebbe successo in seguito...

 

oooooooooo

 

Vera grugnì infastidita e si mosse sulla sedia alla quale era stata legata. Attorno a lei, anche i suoi compagni erano nella stessa posizione, legati a delle sedie per i polsi e le caviglie. "Cavolo... certo che comincia a diventare un'abitudine essere catturati da qualche organizzazione crimininale." commentò la ragazzina.

"Davvero una sistemazione niente male. Voi fuorilegge sapete come far stare comodi i vostri ospiti." disse Drew con un sorriso sardonico.

Hitomi sospirò. "Oh, fantastico. Sarcasmo. Che originalità." commentò. Da parte sua, Max scosse la testa. Sembrava più irritato che veramente preoccupato dalla situazione in cui si trovavano.

 

Una delle reclute vestite di rosso sospirò e scosse la testa. "Ragazzini... non vi consiglieremmo di sottovalutarci. Noi, il Team Flare, abbiamo una missione molto importante da portare a termine, e non possiamo certo fermarci di fronte a delle vecchie credenze." affermò. "Il nostro capo, il Dr. Xante, sarà qui a momenti, e lui non è gentile come noi. Quindi, se avete qualcosa da dire, vi consiglierei di dirlo subito, e di risparmiarvi ulteriori problemi."

Maram e Baraz, anche loro legati a delle sedie assieme al gruppetto di allenatori di Hoenn, continuarono ad opporre un netto rifiuto. "Non vi aiuteremo. Qualsiasi cosa vogliate sapere sui Pokemon Leggendari di Kalos, non vi diremo nulla." affermò il ragazzo. "Già altre volte, in altri luoghi, uomini malvagi hanno cercato di usare i Pokemon per il loro bieco tornaconto, e ogni volta le conseguenze sono state terribili. Non vi permetteremo di farlo."

 

"Davvero? E' un peccato che la pensiate così, perchè quello che vuole fare il Team Flare è proteggere il futuro e la bellezza di questo pianeta." rispose una recluta femminile aggiustandosi gli occhiali sfumati di rosso. "Grazie ad Hoopa, potremmo realizzare il nostro progetto più velocemente."

"E... in cosa consisterebbe, esattamente, questo vostro progetto?" chiese Vera, guardando con sospetto la donna vestita di rosso.

"Di solito, quando gente come voi parla di proteggere il futuro, e del 'bene maggiore', non mi aspetto nulla di buono." replicò Maram, evidentemente consapevole di come andassero le cose.

 

"Ed è qui che sbagliate, ragazzi. Il Team Flare vuole evitare che questo bellissimo pianeta sia rovinato dalle mani degli indegni che lo porterebbero alla rovina." rispose l'uomo che aveva parlato per primo. "Ma il nostro potere da solo non è sufficiente a realizare questo nobile scopo. E' per questo che abbiamo bisogno del potere di Hoopa e degli altri Pokemon Leggendari di Kalos. E una volta trovato Hoopa, non sarà difficile trovare anche gli altri."

"Parli... del fatto che Hoopa può convocare gli altri Pokemon Leggendari, non è vero?" disse Baraz. "Anche tanto tempo fa è successo, quando Desertipoli era ancora un villaggio nelle terre aride... e per poco non si è risolto in un disastro. Cosa vi fa pensare che con voi andrà diversamente?"

 

"Non sottovalutate il potere della scienza." rispose la voce di un uomo che stava arrivando in quel momento, entrando da una porta laterale. Il Dr. Xante fece il suo ingresso nella sala, e alzò una mano per salutare giovialmente il resto delle reclute, le quali a loro volta si misero sull'attenti in tutta fretta. Xante si mise a posto l'uniforme e guardò divertito i ragazzi di Hoenn e i due fratelli di Desertipoli. "E così... questi sarebbero i famosi allenatori che hanno fatto parlare di sè in questi giorni. Ho sentito dire che avrebbero sconfitto il famigerato Team Meteora, ma sinceramente, a guardarli così, non mi sembrano troppo capaci."

"Mai sentito dire di non giudicare dalle apparenze, amico?" chiese sarcastico Max. "Se volessi affrontarmi in un leale combattimento di Pokemon, allora ti renderesti conto che non ti conviene sottovalutarci."

 

"Oh, in altre circostanze, credimi, sarei contento di prenderti in parola." rispose Xante mellifluo. "Sfortunatamente, al momento ci sono delle precedenze da rispettare. E per rispondere alla vostra domanda di prima... la conoscenza umana è progredita molto in questi cento anni. Ora sappiamo come fare per mantenere il controllo sui Pokemon Leggendari e impedire che i loro poteri provochino un disastro."

"Ma la saggezza... non mi sembra progredita altrettanto." disse amaramente Baraz.

"Non ve ne rendete conto! I poteri dei Pokemon Leggendari sono al di là della vostra immaginazione. Non sono semplicemente dei Pokemon forti! Sono come divinità!" insistette Vera. "Le loro capacità non hanno niente a che vedere con la ragione... la vostra tecnologia non riuscirà mai a controllarli completamente."

"E quando sfuggiranno al vostro controllo... la loro ira si abbatterà su Kalos e provocherà devastazione e sciagura!" esclamò Maram. "Dovete abbandonare questa vostra folle idea, finchè siete ancora in tempo."

 

"Mi spiace che la pensiate in questo modo. Ma avrete modo di cambiare idea, una volta che vedrete i mezzi che ho a mia disposizione per farvi parlare." disse Xante, senza cambiare la sua espressione paciosa. Alzò lentamente una mano e schioccò le dita, per richiamare l'attenzione di due subordinati, un uomo e una donna. "Molto bene, signori. Dimostrate a questi ragazzi cosa intendo dire. Mi raccomando, nessuna pietà. Devono parlare."

"Ehm... perchè ho come l'impressione che stiamo andando dalla padella alla brace?" si chiese nervosamente Max, mentre i due scagnozzi del Team Flare si avvicinavano minacciosi a lui e ad Hitomi, incombendo sui due bambini con dei sorrisetti poco rassicuranti...

 

"Ed ora, bambini... è il momento di farvi vedere che noi del Team Flare non ci facciamo scrupoli." disse l'uomo. "E parlerete... oh, se parlerete!"

"M-Max... no! Non fate del male a mio fratello e ad Hitomi!" esclamò Vera.

Drew strinse i denti. "Siete dei codardi! Se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me!" esclamò, ma i due scagnozzi del Team Flare si avvicinarono sghignazzando ai due bambini più piccoli...

 

Qualche minuto dopo...

 

"Haaaaaahahahahahaaaaa! Nohohohohon dirò mai niehehehehehentehehehehe!" Max stava cercando di sembrare forte ed inflessibile... ma l'effetto era rovinato dal fatto che era in canottiera e pantaloncini, e che si stava sbellicando dalle risate a causa delle piume che il tizio del Team Flare gli stava passando sulla schiena, poi sulle ascelle, poi sui piedi...  Anche Hitomi era in una situazione simile, e nonostante i suoi tentativi di restare impassibile, non era riuscita a trattenere qualche risata quando la donna del Team Flare le aveva fatto il solletico sulla pancia e sotto le costole.

 

"State perdendo... huhuhuhuhuhuuu... il vostro tempohohohoho..." Hitomi soffocò a malapena un'altra risata quando il suo 'torturatore' le carezzò il fianco con una piuma.

Vera, Drew e i due fratelli di Desertopoli restarono a guardare ammutoliti, con tanto di gocciolone sulla nuca, i 'mezzi' che quei balordi stavano usando in un ridicolo tentativo di intimorire i due bambini e costringerli alla resa. Più che altro, Max ed Hitomi sembravano divertirsi... mentre quelli del Team Flare sembravano sinceramente convinti che quella fosse una sorta di tortura disumana che avrebbe dobuto piegare la loro volontà.

 

"Allora? Vi decidete a parlare, o dobbiamo continuare la sessione di tortura?" chiese Xante, in piedi in disparte rispetto agli altri del Team Flare. I due 'torturatori' si staccarono da Max ed Hitomi, permettendo loro di prendere fiato.

 

"Uff... uff... tutto... tutto qui quello che sapete fare? Io mi sono addirittura divertito!" affermò Max dopo aver ripreso abbastanza fiato. Aveva riso così tanto che adesso gli faceva persino un po' male la gola. Hitomi si schiarì la voce, come se volesse dire qualcosa... e invece, restò in silenzio, con grande scorno del Team Flare. 

 

"Sarebbero... questi i... 'metodi infallibili' di cui parlavate?" chiese Vera, con una palpebra che guizzava verso l'alto per il fastidio. "Dopo quello che abbiamo visto a Reborn, non ci fanno nè caldo nè freddo."

 

L'espressione di Xante si era offuscata appena un po'. Lo scienziato del Team Flare provava giusto un po' di fastidio per la resistenza opposta da quel gruppetto di aspiranti eroi. Forse aveva fatto male a sottovalutarli solo perchè erano dei bambini. "Vedo, vedo... a quanto pare, questo sistema non ha su di voi l'efficacia che pensavo." affermò lo scienziato del Team Flare. Si mise a braccia conserte e cercò di pensare ad un'alternativa. "Hmm... immagino che dovrò farmi venire in mente qualche idea per estrarre dalle vostre menti le informazioni che mi servono. Ma non credo che mi ci vorrà più di tanto tempo. Per adesso... rimettete i nostri ospiti in qualche cella, e dategli qualcosa da mettere sotto i denti. Credo che avremo un bel po' di cui discutere più avanti."

 

"Ricevuto." dissero in contemporanea le due reclute del Team Flare. Stando bene attenti a non lasciare che i ragazzi avessero un'occasione per fuggire, i due individui in rosso li slegarono e li riaccompagnarono alle loro celle, separando le ragazze dai ragazzi. Max ed Hitomi non persero tempo a rivestirsi, mentre Vera tirò un sospiro e si sgranchì i polsi.

"Pensate bene a quello che volete fare, ragazzi. Noi del Team Flare otterremo quello che vogliamo, in un modo o nell'altro." affermò la donna, un attimo prima di voltarsi e tornare dal suo capo. "Quello che cambierà sarà quanto  sarà difficile per voi. Se collaborate, andrà tutto bene."

"Wow. Libro dei cattivoni clichè, capitolo 6." commentò Max mettendosi a posto la maglietta. Hitomi si aggiustò il ricciolino ribelle con un gesto noncurante della mano, e si grattò il fianco dove era ancora rimasto un accenno di prurito. "Siamo di nuovo in cella, a quanto pare. E con questa gente che vuole che noi gli diciamo tutto quello che sappiamo sui Pokemon Leggendari di Kalos."

 

"Vogliono Hoopa... se hanno lui, hanno praticamente tutti gli altri." disse Baraz scuotendo la testa. Con un sospiro rabbioso, il giovane si sedette sul fondo della cella con la schiena appoggiata al muro. Stava cercando di pensare ad un modo per recuperare i loro Pokemon e farla pagare al Team Flare... ma soprattutto, stava cominciando a pensare a qualcosa di più importante.

Per tutto quel tempo, le persone a cui era toccata l'incombenza di custodire i segreti di Kalos, tra cui anche lui e sua sorella, avevano dovuto vedersela con certi uomini senza scrupoli che volevano mettere le mani sui Pokemon Leggendari e usarli per i loro scopi nefasti. Un compito che avevano svolto al meglio delle loro possibilità, e fino a quel momento era anche andata bene... ma cosa sarebbe successo, se un giorno avessero fallito? Già si trovavano in una posizione molto difficile, prigionieri del Team Flare e in attesa di sapere quali piani avesse in mente per loro il Dr. Xante. Alla fine, sarebbe bastato soltanto un momento... un istante di debolezza, un unico fallimento... e i segreti che custodivano con tanto zelo sarebbero caduti nelle mani dei loro nemici.

 

Le conseguenze sarebbero state disastrose... e aveva paura che ormai tutto fosse già compromesso. Se non avessero trovato un modo per sfuggire al Team Flare... quel dannato Xante sarebbe riuscito a leggere i loro segreti dalle loro menti.

Se solo fossero riusciti ad andarsene di lì e a salvare la situazione in qualche modo... Baraz giurò a sè stesso che avrebbe preso tutti i provvedimenti necessari per evitare che questo si ripetesse. Forse si sarebbe trattato di sistemi drastici... ma se fossero riusciti a risolvere il problema una volta per tutte, ne sarebbe valsa la pena, no? In fondo... la posta in gioco era la salvezza di Kalos, forse del mondo intero...

 

Fare qualche eccezione alle regole per un bene maggiore poteva essere necessario... Forse Maram, se l'avesse saputo, non l'avrebbe approvato... ma non era necessario che lei lo sapesse, in fondo. Alla fine, i risultati l'avrebbero convinta... e forse, sarebbe stata l'occasione giusta per mettere fine a quella pazzia. Così i loro discendenti non sarebbero stati costretti a sacrificare il loro futuro in nome di un dovere che non avevano scelto.

 

Detto questo, l'importante era cercare di uscire interi da quel postaccio. Dovevano inventarsi qualcosa... e poi, sarebbe toccato a lui fare in modo che questo non si ripetesse.

 

 

oooooooooo

 

   

La mattina era arrivata rapidamente, e per Ash e i suoi compagni questo voleva dire alzarsi presto e prepararsi a tornare ad Altoripoli... ma non prima di essersi scambiati un po' di informazioni e convenevoli con i loro compagni ninja.

"Ahio... accidenti, temo di non essere riuscito a dormire molto bene, stanotte." mormorò Lem passandosi una mano sul viso. "Come facciano i ninja a riposarsi in posizioni simili... è un mistero che non riuscirò mai a risolvere!"

"Beh, allora puoi consolarti, visto che non lo capirò nemmeno io." disse Misty massaggiandosi la schiena con una mano, mentre con l'altra teneva in braccio il suo Marill. Il topolino azzurro emise uno sbadiglio e scosse le orecchie, cercando come poteva di svegliarsi. Evidentemente, non era stata una notte molto tranquilla nemmeno per lui. L'unico che sembrava aver dormito abbastanza bene era proprio Lino, che evidentemente era così abituato a dormire come capitava durante le sue scalate, che non sentiva nemmeno il fastidio. 

Quello che però non stupì nessuno era vedere che non solo Ash e Pikachu si erano alzati un po' prima per fare un po' di pratica, ma anche Serena aveva deciso di approfittare della situazione per addestrare un po' i suoi Pokemon. Il giovane di Biancavilla era di fronte a Sanpei e al suo Frogadier, con in campo Froakie e Binacle... mentre Serena aveva mandato in campo la sua maestosa Vivillon, che ora volava in ampi cerchi attorno alla sua allenatrice. Anche Serena si stava allenando con qualcuno... e per l'esattezza, con Sayuri, la kunoichi con cui lei e Clem avevano parlato quella notte.

"Vedo che... si sono già messi d'impegno, quei due." disse Lino, osservando con approvazione i due giovani allenatori. Ash e Sanpei stavano dando qualche direttiva, rispettivamente, a Froakie e Frogadier... e i due Pokemon si stavano spostando a velocità pazzesche, come se stessero scomparendo e riapparendo a brevi distanze. Ogni tanto, i due Pokemon anfibi si scontravano e si respingevano a vicenda... ma era chiaro che era Frogadier quello che riusciva a mettere più potenza nei suoi colpi. Dopo una serie di colpi ben assestati, il Pokemon di Ash era stato costretto a cedere terreno e a riprendere fiato.

 

"Froak!" esclamò Froakie. Riprese fiato fiusto per un momento, poi scosse le zampette anteriori e si rimise in guardia.

"Froakie, te la senti di continuare?" chiese Ash, attento ad ogni segno che il suo Pokemon cominciasse a stancarsi. Il ranocchio azzurro rispose di sì con un cenno della testa, e Pikachu rispose a tono prima di rivolgere un segno dell'okay al suo allenatore. Notando che anche Binacle stava fremendo per il desiderio di combattere, il ragazzo decise di usare due mosse assieme, in modo che lui e Froakie potessero aiutarsi a vicenda. "Perfetto!" continuò il giovane di Biancavilla, con il suo inconfondibile sorriso audace. "Allora... Binacle, usa un attacco Rocciotomba! E tu, Froakie... sfrutta le rocce per darto lo slancio e sferra un Attacco Rapido!"

"Hm? Questa tecnica sembra interessante, Ash... vediamo cosa sai fare!" affermò il giovane shinobi. "Ma io e Frogadier non resteremo a guardare. Frogadier, usa Murodifumo!"

 

Binacle sollevò le braccia e strinse le "mani" a pugno, poi le alzò verso il cielo e fece cadere una raffica di pietre affilate. Prima che queste potessero cadere attorno a Frogadier, Froakie scattò in avanti con la velocità che gli era propria, saltò e appoggiò le zampe posteriori su una delle rocce che cadevano. Si diede lo slancio da lì e scattò verso un'altra roccia... mentre Frogadier si alzava in piedi sulle zampe posteriori e muoveva le braccia davanti a sè per creare una rapidissima sequenza di segni ninja. Nel giro di un secondo, aveva già terminato l'esecuzione, e una nube di fumo nero apparve dal nulla con un lieve rumore, avvolgendo completamente la versione evoluta di Froakie. Il ranocchio azzurro di Ash, tuttavia, non si fece impressionare, e scattò verso un'altra delle rocce... e un attimo prima che l'attacco Rocciotomba toccasse terra attorno a Frogadier, Froakie riuscì a vedere qualcosa di quasi impercettibile che si muoveva nella nebbia, e scattò in quella direzione, scendendo in picchiata come un uccello da preda.

 

Si sentì un forte schianto quando i due Pokemon si scontrarono, e un attimo dopo, la nube di fumo si diradò, e sia Froakie che Frogadier ne uscirono di scatto, entrambi ancora in posizione di guardia.

"Pika pikachu!" esclamò Pikachu impressionato. Il Pokemon ranocchio di Ash stava tenendo testa alla sua versione evoluta, anche se era abbastanza evidente che ci sarebbe voluto ancora del tempo prima che fosse sullo stesso livello del suo avversario. Binacle, tuttavia, non aveva ancora finito... e Ash se ne rese conto.

 

"Okay, Binacle, bella mossa! Adesso... usa Lucidatura e poi Sfuriate!" esclamò Ash.

 

Il Pokemon simile ad un balano si sfregò rapidamente con entrambe le mani, con abbastanza foga da far risplendere la propria superficie. Con uno scatto quasi felino, Binacle si lanciò alla carica subito dopo, dimostrando una velocità di cui un attimo prima non sarebbe stato capace. Si diresse rapidamente verso Frogadier e sferrò una raffica di fendenti con i suoi artigli, sperando di coglierlo di sorpresa e di sopraffare la sua velocità con la foga dell'attacco.

Frogadier si scansò abilmente e riuscì a mandare a vuoto il primo fendente, poi il secondo, e il terzo... ma per quanto fosse veloce,c'era pur sempre un limite alle sue capacità, e infatti il quarto fendente riuscì a raggiungerlo, ferendolo lievemente alla zampa posteriore sinistra. Il Pokemon simile ad una rana emise un rapido gracidio di dolore ed incespicò, dando a Binacle e Froakie la possibilità di attaccare mentre non era in guardia. Immediatamente, Froakie prese lo slancio e spiccò un salto altissimo... poi, senza che Ash e Pikachu avessero bisogno di dirgli nulla, si produsse in uno spettacolare attacco Acrobazia, volteggiò su sè stesso come una trottola, e scese giù con un potente calcio dall'alto al basso. Ancora un po' frastornato per il rapido e deciso attacco di Binacle, Frogadier fece quello che poteva per difendersi, alzando di colpo le braccia in modo da attutire il calcio. Poi, Frogadier spinse indietro Froakie, che però si era aspettato quella mossa, e riuscì ad atterrare in piedi, poi sferrò un altro attacco prima che Frogadier potesse usare una nuova mossa.

 

"Adesso usa Lancio, Froakie!" esclamò Ash. Il Pokemon ranocchio si chinò verso il terreno e afferrò una pietra grande quanto la sua testa, poi la lanciò come una catapulta contro Frogadier.

"Bloccalo con Crescipugno!" rispose Sanpei. Frogadier si alzò rapidamente sulle zampe posteriori, e una tenue luce rossastra circondò i suoi pugni. Subito dopo, il Pokemon sferrò un pugno con tutte le sue forze, sbriciolando la roccia prima che potesse raggiungerlo... e non riuscì ad evitare un Idropulsar che Froakie gli scagliò addosso in quel breve istante in cui si stava rimettendo in guardia! L'attacco non fece un danno notevole, ma Frogadier venne accecato per una frazione di secondo, che era tutto quello di cui Ash e Binacle avevano bisogno per passare al contrattacco.

 

"Ottimo lavoro, Froakie! Adesso, Binacle... usa Tenaglia per tenerlo fermo!" esclamò Ash. Il suo Pokemon Acqua/Roccia scattò in avanti, approfittando sia della sua velocità aumentata che del momento di confusione di Frogadier... e usò le sue "mani" per agguantare Frogadier e tenerlo fermo! La versione evoluta di Froakie si agitò e cercò in qualche modo di divincolarsi, ma Binacle tenne stretto l'avversario, in modo da dare a Froakie la possibilità di attaccarlo.

 

"Una distrazione... e poi hai usato un attacco che bloccasse i movimenti di Frogadier!" affermò Sanpei, gli occhi sgranati in un'espressione di sorpresa.

 

Ash ridacchiò fieramente. "Già... e ho sfruttato la Lucidatura di Binacle e la sua velocità aumentata per facilitargli le cose." affermò il ragazzo di Biancavilla. "Ed ora... Froakie, usa il tuo attacco Acrobazia! Mettici tutte le tue forze!"

"Froak!" sentendosi di colpo molto più sicuro di sè, Froakie spiccò un balzo, si produsse in una spettacolare capriola in aria, e si gettò a capofitto contro Frogadier, che ancora stava cercando di liberarsi dalla presa di Binacle. Il Pokemon Bimano era stato raggiunto da un altro Crescipugno, ma aveva resistito egregiamente, e anzi aveva stretto ancora di più la presa.

 

"Per essere un principiante, è bravo..." pensò Sanpei. "Non credevo mi avrebbe costretto ad usare questa tecnica..."

 

Froakie scese in picchiata, pronto a colpire... e riuscì a mandare a segno un colpo fenomenale! Binacle rilasciò la presa su Frogadier, e Froakie saltò indietro, immaginando che il suo avversario sarebbe stato scaraventato sul terreno. In effetti, una frazione di secondo dopo, qualcosa si abbattè a terra...

 

Ma non si trattava di Frogadier.

Con immenso stupore di Ash e dei suoi Pokemon, a cadere a terra fu un pupazzetto verde simile ad un piccolo dinosauro di peluche, che era apparso dal nulla al posto di Frogadier - e il Pokemon rana era riapparso a pochi passi da Sanpei, ansimante ma ancora più o meno intatto.

 

"Frogadier..." sospirò, per poi rimettersi in guardia.

Sanpei tirò un breve sospiro di sollievo, mentre Binacle emise un ringhio di frustrazione. Una strategia così ben congegnata, rovinata all'ultimo momento. "Nacle..."

"Accidenti. Questa volta c'è davvero mancato un pelo. Non immaginavo che il tuo Froakie conoscesse già l'attacco Acrobazia... e soprattutto, il tuo Binacle mi ha colto di sorpresa. Se non fosse stato per il mio Sostituto, io e Frogadier saremmo stati nei guai."

 

"Heh... mi fa piacere sapere che Froakie e Binacle siano già arrivati fino a questo punto." affermò Ash con una risata imbarazzata, sfregandosi la nuca con una mano. "Ma anche stavolta sei riuscito a vanificare la nostra tattica. Ammetto che non me l'aspettavo... usate delle tecniche che non mi aspettavo... anche se in effetti, ho incontrato dei ninja in passato." Ripensò a Koga e a sua sorella Aya, oltre che alla piccola Nina, ma non aveva visto tecniche così poco ortodosse neanche nella Palestra di Fucsiapoli.

 

"Sei uno che impara in fretta, Ash... quindi, credo che sarebbe una buona idea dare un po' di lezioni a te e ai tuoi compagni." affermò il giovane ninja con un sorriso acuto, mentre con una mano dava una pacchetta sulla spalla a Frogadier per congratularlo. "Il tuo Froakie, in particolare, ha un potenziale inesplorato che mi piacerebbe darti una mano a scoprire. Che ne dici, Ash? Ti andrebbe un po' di allenamento speciale? Credo che sarebbe il modo migliore per scoprire di cosa è davvero capace il tuo Froakie. Che, lo ribadisco, possiede un potere che non riesco a comprendere."                          

 

"Hmm..." mormorò Ash, per poi voltarsi in direzione di Pikachu e Froakie. I due Pokemon rimasero per qualche istante a guardarsi dubbiosi, poi rivolsero a Binacle uno sguardo interrogativo. Il Pokemon Bimano assunse un'espressione burbera e si mosse come se stesse alzando le spalle, quasi stesse dicendo che non gli interessava nulla di quello che avrebbero deciso. Per quanto lo riguardava, gli bastava diventare abbastanza forte da sostenere uno scontro con Lino e i suoi Pokemon Roccia.

 

"Pika pi, pika pikachu." rispose il topolino giallo, per poi voltarsi di nuovo verso Froakie... e il ranocchio disse di sì con la testa, dopo averci pensato su soltanto per un secondo.

"I miei Pokemon dicono di sì, Sanpei." rispose Ash, contento che i suoi compagni fossero d'accordo. "Adesso, tutto sta nel vedere se anche a Misty, Serena e al resto del gruppo sta bene." Il ragazzino di Biancavilla guardò in direzione di Serena, e vide che la sua amica d'infanzia si stava producendo in una battaglia spettacolare contro il Phantump di Sayuri. Il Pokemon Erba/Spettro stava utilizzando tutte le mosse di cui disponeva per cercare di mettere in difficoltà la farfalla gigante... ma quest'ultima, facendo uso della sua esperienza e delle mosse che Serena le aveva insegnato in anni di viaggio ed allenamento, riuscì a scansare tutti gli attacchi. Una raffica di attacchi Parassiseme sfrecciò verso la variopinta Pokemon farfalla... ma quest'ultima, ad un cenno di Serena, usò prima un attacco Raffica per disperdere i semi, poi si produsse in uno spettacolare avvitamento e in una cabrata per evitare la raffica successiva!

 

"Sei veloce. Ma non hai ancora visto tutto." affermò Sayuri con calma. "Phantump, adesso usa Finta."

"Vivillon, attaccalo prima tu con Raffica!" esclamò Serena. Vivillon si voltò rapidamente e sbattè le ali a ritmo frenetico... ma Phantump riuscì a reagire con sorprendente rapidità, scomparendo dagli occhi di Serena e Vivillon per poi avvicinarsi alla farfalla gigante. Serena storse il naso e cercò di calcolare bene i tempi, prevedendo il momento in cui Phantump sarebbe riapparso e avrebbe sferrato un colpo alla sua Pokemon. Il Pokemon Ceppo, invece, ritardò il suo attacco ancora per qualche secondo, nella speranza che ritardare i tempi avrebe finito per gettare il nemico nella confusione.

 

"Dov'è finito? Starà cercando di sferrare un attacco Finta, ma se riesco a vedere da dove arriva..." disse tra sè Serena. Vivillon si guardò rapidamente attorno... e ad un cenno di Sayuri, il piccolo Phantump apparve accanto a lei e si scagliò su di lei con tutto il suo peso, facendola barcollare! Vivillon emise un'acuta esclamazione di dolore e rabbia per poi perdere rapidamente quota... ma riuscì a sbattere le ali e riprendere quota appena in tempo. "Ugh... attenta, Vivillon! Cerca di usare un attacco Eledanza!" esclamò la ragazzina. Prima che Phantump potesse svanire di nuovo, il corpo di Vivillon cominciò a brillare di luce bianca, un attimo prima che la gigantesca e pittoresca farfalla cominciasse a volare in cerchio attorno al fantasmino mascherato, eseguendo delle piroette su sè stessa ad una velocità tale che Phantump non fu in grado di seguirla. Il fantasmino si fermò e cercò di prevedere la prossima mossa dell'avversaria... ma quest'ultima, quando ormai sembrava sicuro che avrebbe sferrato un attacco diretto, si fermò a mezz'aria e spiegò le ali!

 

"Perfetto!" esclamò Serena con un sorriso convinto. "E adesso usa... Entomoblocco!"

 

Una frazione di secondo dopo, Vivillon aprì il fuoco e scagliò una raffica di raggi di energia giallo-verdini dalle sue ali, colpendo in pieno Phantump, che indietreggiò rapidamente e cercò di sfuggire a quell'assalto furioso. Ad un cenno di Sayuri, gli occhi del Pokemon Erba/Spettro si illuminarono, e una evanescente luce multicolore emanò dal suo corpo, investendo Vivillon! La farfalla gigante sbattè nervosamente le ali e cominciò a barcollare sotto gli effetti di Stordiraggio... il che permise a Phantump di colpirla con un altro attacco Finta. Sotto pressione, Vivillon scese a terra e cercò di piazzarsi a fianco della sua allenatrice... e Phantump fece la stessa cosa con Sayuri.

 

"Sei brava, Serena. Dico davvero." si complimentò la ragazza ninja. "Sono sicura che se ricevessi un po' di addestramento da noi, diventeresti un'allenatrice di prima categoria. Quindi... che ne direste? Se a te e ai tuoi compagni facesse piacere... potremmo insegnarvi un po' delle nostre tecniche per l'allenamento dei Pokemon! Che ne dite?"

"Phan, phantump!" esclamò Phantump, in modo da dare enfasi alle parole della sua allenatrice... 

 

Serena sbattè gli occhi indecisa, poi si voltò verso Ash, che aveva apena concluso il suo scontro... e verso Vivillon, che si stava massaggiando la testa nel tentativo di mandare via la confusione di cui era preda. A pensarci bene, non sarebbe stata una cattiva idea... ma cosa ne avrebbero pensato gli altri? Forse era il caso di discuterne...

     

 

oooooooooo

 

 

CONTINUA...

  

 

 

  

 

    

       

 

 

 

 

  
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