Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: God_Eden_Imperial    13/06/2021    0 recensioni
Vincent sa quando Gilbert ha una brutta giornata.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vincent riusciva sempre a capire quando suo fratello aveva avuto una brutta giornata.
Era stato svegliato, dal suo pisolino pomeridiano, dal materasso che si abbassava mentre Gilbert si arrampicava sul letto accanto a lui. La pelle era calda mentre drappeggiavano sulla vita di Vincent che si girò assonnato per affrontarlo e, senza dire nulla, avvolse le braccia intorno al collo di Gilbert piantandogli un bacio gentile sul naso, poi sulla fronte mentre lo tirava a sé per tenerlo stretto, accarezzandogli i capelli in modo rassicurante. Nascose il viso in quelle ciocche scure, canticchiando una tranquilla ninna nanna e respirando il profumo dello shampoo mentre lasciava che Gilbert si consolasse in sua presenza. Lentamente, sentì che i muscoli del fratello si stavano distendendo.
Dopo che furono passati alcuni minuti, Vincent sembrò riprendersi all'improvviso e Gilbert gli lanciò uno sguardo interrogativo.
“Ho un'idea che ti tirerà su di morale. Togliti la maglietta e sdraiati sulla pancia"
Gilbert sollevò un sopracciglio guardando il suo fratellino sorridente, ma gli obbedì comunque e Vincent scomparve nel bagno per un momento. Quando tornò, teneva tra le mani un vasetto di plastica, si arrampicò sul letto e si mise a cavalcioni sui fianchi di Gilbert, appoggiando il suo peso sul sedere. Aprì il barattolo di quello che odorava di olio di cocco che aveva recuperato e se ne strofinò un po' sui palmi. Fece scorrere le mani sulle spalle di Gilbert e lungo la schiena, applicando una leggera pressione con la punta delle dita sui muscoli. Dopo alcuni istanti, sentì i nodi sotto la pelle di Gilbert che cominciavano a rilassarsi.
Gilbert iniziò a emettere qualche sommesso suono di apprezzamento. I suoi occhi si erano chiusi; si stava rilassando.
“Ti senti meglio?"
"Mmm" 
Gilbert grugnì di conferma e Vincent ridacchiò.
"Ti amo, Gil"
Gilbert rotolò sulla sua schiena e rubò un bacio in risposta, avvolgendo le braccia intorno alla vita di Vincent per tenerlo sopra di lui, sembrando non curarsi dell'olio sulla schiena che ora stava facendo un pasticcio sulle lenzuola. Non appena le labbra di Gilbert lasciarono quelle di Vincent, il più piccolo le cercò ancora una volta. Il secondo bacio fu più lungo e lento. Premette il corpo contro quello di Gilbert, sprofondando nel suo abbraccio. Gilbert lo tenne stretto, in maniera possessiva. Le sue mani vagavano sulla schiena di Vincent che poteva sentire l'ultima tensione nelle braccia di Gilbert sciogliersi. Alla fine, il bacio si interruppe e un sospiro tranquillo e soddisfatto sfuggì dalle labbra del maggiore. Vincent sorrise felice, appoggiando le loro fronti insieme.
Rimasero così per un lungo momento, prima che Gilbert mormorasse:
"E’ il tuo turno"
“Mh?"
"Togliti i vestiti e sdraiati sulla pancia"
Vincent obbedì alla richiesta, lanciando a Gilbert uno sguardo mentre si toglieva i vestiti con cui aveva dormito: la sua biancheria intima e una delle camicie del fratello. Si sdraiò e le mani di Gilbert, intrise di olio dall'odore dolce, iniziarono a vagare sulla sua pelle. Imitò il modo in cui Vincent gli aveva massaggiato la schiena. Ci sono stati alcuni momenti in cui Vincent ha dovuto dirgli di non essere così gentile con lui; Gilbert era consapevole della propria forza e spesso sopravvalutava la fragilità del suo fratellino; il che era un errore facile da commettere: la corporatura magra di Vincent lo faceva sembrare ingannevolmente delicato. Le sue mani iniziarono rapidamente a vagare, viaggiando verso il basso della schiena di Vincent, poi ancora più in là, massaggiargli l'interno delle cosce. Vincent ansimò, inarcando la schiena verso le mani di Gilbert che guardò il suo viso, come per chiedere il permesso. Fece un cenno impaziente. Con un sorrisetto, Gilbert si sporse in avanti su di lui, mordendogli l'orecchio mentre le sue dita si facevano strada tra le gambe di Vincent per massaggiarlo. Piagnucolò quando Gilbert ritrasse la mano per inumidirla con altro olio, sollevando i fianchi con impazienza e gemendo nel cuscino quando la punta delle dita premette dentro di lui.
"Sei impaziente"
Osservò Gilbert, continuando a far scorrere la mano libera sulla schiena di Vincent, sui fianchi e sulle sue cosce.
Vincent rispose con un gemito sommesso, ruotando i fianchi per spingere le dita di Gilbert più a fondo dentro di sé. Cominciò a spingere lentamente, arricciandole verso il punto debole di Vincent e sorridendo compiaciuto mentre il suo fratellino sussultava per fargli sapere che l'aveva trovato.
"Mi hai fatto un massaggio nella speranza che portasse al sesso?" 
Chiese Gilbert scherzosamente.
"N-non farò finta che non fosse nelle mie intenzioni"
Replicò Vincent con un sorriso imbarazzato e la voce tremante. Gilbert ridacchiò, poi lasciò che le sue labbra si posassero sulla spalla di Vincent, lasciandogli baci sulla nuca e sulla schiena. Il più piccolo emise un suono di piacere sommesso e acuto, a metà tra un sussulto e un lamento. Vincent era molto loquace con il suo piacere e sapeva molto bene che i piccoli rumori, quasi femminili, che faceva avrebbero sicuramente fatto impazzire Gilbert. Sentì la punta di un terzo dito farsi strada dentro di lui in pochi secondi.
“G-Gil”
Sussurrò e Gilbert emise un sospiro di eccitazione nel suo orecchio in risposta, poi gli morse il lobo.
"T-ti senti meglio?" 
Chiese Vincent, guardando Gilbert con la coda dell'occhio, con un sorriso malizioso.
"Mi sentirò meglio quando sarò dentro di te"
Rispose semplicemente provocandogli un brivido in tutto il corpo. Gilbert, di solito, era un tipo di poche parole, ma le sue inibizioni si abbassavano quando le cose tra loro si scaldavano e non aveva paura di dire cosa voleva fargli. Vincent lo adorava; sentire la voce rauca del suo amore mentre gli diceva esattamente quanto lo desiderava lo faceva sempre sentire felice. 
"Pronto?" 
Gilbert gli sussurrò all'orecchio e Vincent annuì, poi emise uno squittio di sorpresa quando il maggiore lo sollevò per le braccia non tanto gentilmente, in modo che fosse seduto sul letto. Inclinò la testa interrogativamente verso Gilbert, il rossore gli colorava le guance.
"Voglio vedere la tua faccia"
Spiegò Gilbert sdraiandosi sulle lenzuola e guardando Vincent con uno sguardo famelico negli occhi. Vincent si morse il labbro mentre si abbassava per afferrare l’erezione di Gilbert, premendola contro il suo ingresso e, lentamente, iniziò ad affondare verso il basso. Le mani di Gilbert trovarono rapidamente la strada verso i suoi fianchi, le punte delle dita che affondavano nella carne mentre emetteva un basso gemito di sollievo.
"Aah"
Gilbert rabbrividì al piccolo lamento di piacere che si riversò oltre le labbra di Vincent, guardandolo rapito intanto che iniziava ad alzare e abbassare i fianchi, muovendosi lentamente mentre si adattava alla sensazione. Afferrò gli avambracci di Gilbert con mani tremanti, permettendogli di aiutarlo a farlo rimbalzare su e giù. Il ritmo lento non durò a lungo; non appena Vincent si fu abituato, i suoi movimenti si affrettarono con una sorta di famelico entusiasmo. Ogni volta che ruotava i fianchi all'indietro, spingendosi più in profondità dentro di lui, un altro lamento gli sfuggiva. Lo sguardo di Gilbert percorse ogni centimetro della pelle di Vincent mentre lo cavalcava, osservando il modo in cui il sudore gli imperlava la fronte e un rossore sbocciava sulle sue spalle e sul suo petto, il modo in cui le sue cosce snelle tremavano, il modo in cui le sue labbra si aprivano mentre le sue palpebre si chiudevano, il modo in cui la sua cassa toracica si sollevava mentre ansimava per respirare. I palmi di Gilbert vagarono sulla curva della sua vita e su verso il suo petto per stuzzicare un capezzolo tra le dita, mentre l'altra mano scivolava verso il basso per avvolgere il piacere di Vincent e pomparlo a tempo con i movimenti.
“G-Gil...non sono fatto di vetro..."
Un sorrisetto si arricciò agli angoli delle labbra di Gilbert e iniziò a muovere i fianchi a tempo, spingendosi verso l'alto, andando più a fondo in lui, con grande approvazione di Vincent; i rumori che uscivano dalla sua gola diventavano più forti e più disperati ogni istante che passava.
"Sì...così…Gilbert!"
Gilbert imprecò al suono del suo nome; l'unica volta che Vincent l'ha detto è stato in scenari come questo. Il modo in cui gemette la parola mandò una scossa di elettricità lungo la sua schiena e la sua vista cominciò ad appannarsi. Un basso gemito rimbombò dietro i suoi denti e si sedette per premere le labbra sulla gola di Vincent. La mano che lo stava accarezzando tra le gambe, si fece strada nella parte bassa della sua schiena per attirarlo a sé, premendo i loro corpi insieme. Un ringhio quasi selvaggio gli salì in fondo alla gola mentre i movimenti del suo fratellino acceleravano, diventando a scatti e irregolari. Ogni volta che le loro labbra non erano intrappolate l'una contro l'altra, Vincent gemeva il suo nome.
"Cazzo...sto per..."
Vincent si sporse in avanti per sussurrargli all'orecchio:
“Vieni dentro...Gil..."
Gilbert afferrò ancora una volta l'anca di Vincent, tirandolo giù rudemente per seppellirsi dentro di lui mentre la prima ondata del suo orgasmo lo colpì, svuotandosi al suo interno, seguito subito dopo dall’altro.
“Vince…”
Vincent ansimava in estasi, afferrandogli le spalle e affondando le unghie nella pelle. Gilbert diede alcune spinte lente e profonde mentre cavalcava il suo orgasmo dentro di lui, colpendo il punto debole di Vincent. La sensazione, combinata con il basso brontolio di piacere nella gola del suo amante, lo mandò al limite. 
I due si presero un lungo momento per riprendere fiato, prima che Vincent si sporgesse in avanti per rubargli un dolce bacio.
"Dovrei iniziare a farti massaggi più spesso"
Commentò con un sorrisetto e Gilbert fece una risatina senza fiato in risposta, prima di alzarsi in piedi.
"Ho bisogno di una doccia"
"Buona idea"
Rispose Vincent che non si mosse, ancora senza fiato. Quando Gilbert inarcò un sopracciglio, protestò con un broncio esagerato:
“Cosa? E’ colpa tua se non mi sento più le gambe, Nii-san"
Gilbert sospirò, poi prese il suo fratellino tra le braccia e lo portò in bagno per farlo stare nella vasca. Si mise dietro di lui facendolo appoggiare contro il suo petto e aprì l’acqua calda.
"Lascia che ti lavi"
Si offrì Vincent e, quando Gilbert annuì, si insaponò le mani, cominciando a ripulire i resti del loro acceso incontro. Nel frattempo, Gilbert passò le mani tra i capelli di Vincent, poi gli premette un bacio sulla fronte. Vincent sollevò la testa per catturare le sue labbra con le sue, lasciando che l'acqua calda scorresse su di loro mentre si tenevano vicini. Passò un lungo momento prima che il bacio si interrompesse.
"Dovremo cambiare le lenzuola"
Si lamentò il più piccolo e Gilbert ridacchiò, intrappolandolo nell’ennesimo bacio.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: God_Eden_Imperial