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Autore: DANYDHALIA    19/06/2021    1 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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INIZIO FLASH BACK – SCUOLA Judy 9 anni.

La scuola elementare di Judy stava allestendo uno spettacolo inaugurale per il “Zootropolis’ Pride Day”, anniversario della fondazione della città, esso precedeva il Carrot’s Day di Bunny Burrow, poiché per poco la Tana dei Conigli, in passato fu vicina dall’essere il 6° distretto permanente assieme agli altri 5 della Megalopoli. Progetto che a causa di cavilli burocratici, convenzioni saltate, difficoltà logistico urbane e la poca resilienza dei leporidi alla vita cittadina (non volendo rinunciare al loro “stato riproduttivo semi permanente” senza contraccettivi a scopo agricolo).. impedirono che ciò diventasse ufficiale. Tuttavia restò di fatto che almeno per un giorno BUNNY BURROW poteva dire di farne parte, della città, in via ufficiale. Benché per sole 24 ore e distanziasse 10 kilometri da essa. Allo scopo di cementare lo spirito d’unione ogni anno le scuole della contea allestivano una recita, tra cui quella di Judy per l’appunto.

Se avete seguito la storia della nostra piccola futura agente saprete che la sua recita cominciava con una spiegazione semplice, ma “teatrale” sulle origini della propria società animale, soprattutto mammifera, di quelle parti. Quello che non sapete è che all’inizio non avrebbe dovuto essere Judy a recitare, facendo la parte della preda attaccata, per poi presentare ogni uno le proprie carriere dei sogni. Bensì una cerbiattina di nome Emily accompagnata dal piccolo leopardo che avrebbe interpretato la parte della tigre. A differenza di Judith, lei ci sarebbe andata più “pesante”(ovviamente per degli standard da bambini) dopo il “SANGUE SANGUE, BUDELLA, SPLATH..E MOORTE.

O no, i cervi amano particolarmente il melodramma marcato quando si tratta della propria morte o di qualsiasi loro simile, tanto quanto i leoni: la sua interpretazione avrebbe compreso un cuore di gomma giocattolo sbranato in diretta per la gioia sua, del compagno e dei futuri spettatori..il tutto mentre lei continuava il racconto delle “origini del mondo di Zootopia” sottolineando il suo ruolo di “pranzo pane quotidiano”. Un interpretazione grottesca e divertente che piacque agli altri cuccioli in sala ed un po’ meno alla loro maestra la signora Armadillo, ma comunque accettata. Dunque perché nella storia che noi conosciamo i ruoli vennero invertiti?

Perché la piccola Judy fu la prima a restare impressionata essendo in prima fila complimentandosi con l’amica? No, la ragione fu questa, miei cari follower della scrittura indipendente.*

Dopo sarebbe stato il turno del gruppo dei Mammal’s Melodies* con una canzoncina di poche strofe composta da 4 cuccioli: un procione di nome Woody, una scoiattolina di nome Sally, un castoro di nome Rory ed una coniglietta, quella coniglietta era Judith Laverne Hopps.

Ecco come faceva quella canzoncina, suonata al piano forte dalla maestra Armadillo(futura affittuaria di Judy alla “Tana del Pangolino” da grande una volta che la docente, ormai anziana, sarebbe andata in pensione): ..INIZIO DIALOGHI *

-WE LOVE OUR CITY, THAT’S WHY WE SING THIS IT.

WHERE WE ARE WHO WELL’ BE ANITHING.

ZOOTOPIA HAVE THIS OPPORTUNITY.

RORY:I WANNA WORK WITH BOYCUZ I’M A W

WOODY: I’M A ON THE RACCON SO I’M GONNA DRIVE A TRASHTRACH(CAMION DEI RIFIUTI IN INGLESE, CERCA SU INTERNET).

S: SQUIRRELLS LIKE ME WANNA PLEANE SOME NUTS”

.. Avete capito dove andava a parare la canzoncina in barba all’ OGNU NO PUO’ ESSERE CIO’ che vuole,

se avete fatto un po’ di inglese. Già da allora Judy aveva il dono di capire quando certe parole, se portatrici di un messaggio giusto, dovessero esser prese alla lettera non per conformismo ma senso di responsabilità, ovviamente con la logica di una cucciola, di una bambina non un pensiero maturo come il mio o il vostro, ma non per questo meno importante e consapevole. Contando che ancora, la piccola non sapeva cosa volesse fare da grande, però cosa non volesse fare “lo sapeva benissimo e lo disse”(sto parodiando la canzoncina), e quando fu il suo turno..

Judy : And I’M A BUNNY SO…Umm – si interruppe Judy sul finale.

MRS Armadillo: ..PLANE CARROTS- suggerì la maestra continuando a battere sul piano.

JUDY: Non voglio piantare carote- disse poi con leggero disappunto senza più cantare, interrompendo tutta l’esibizione e la prova.

-OOOOO h. Judy..qual’e il tuo problema!!- con grande disappunto dei compagni al solo pensiero di dover ricominciare tutto da capo.

-Perché?Non voglio?- chiese lei sottolineando la propria perplessità innocentemente.

Più o meno come quando ricevi e tieni il telefono acceso, sei ad un delicato ricevimento, tu rispondi perché e tuo dovere farlo(può essere importante), tutti ti guardano male dandoti in silenzio del maleducato ignorando volontariamente le tue ragioni e chiedi semplicemente “Che c’è?”.

..e della maestra- Facciamo tutti una pausa di cinque minuti, okay?- e quando tutti se ne furono andati disse..

-Judy, è solo una canzone-

-Si, ma suona come.. se.. solo perchè sono un coniglio non abbia altro futuro se non tra le carote. Non potrei essere.. un’astronauta o paramedico o..- spiegò la piccola alunna confidandosi  alla maestra. Ma lei, invece di farla finire, commise l’errore di “frenare il suo entusiasmo” nel dialogo benché Judy parlasse piano e scandendo sul cuore le proprie ragioni, e le impose le sue…

-Judy, guarda, per certi mammiferi.. è meglio fare certe cose.. piuttosto che altre. Quando avevo la tua età volevo diventare un vigile del fuoco, ma gli armadilli per istinto si appallottolano su loro stessi al primo segnale di pericolo, così sono diventata un’ insegnante- raccontò lei.

-Mrs Armadillo- chiamò un alunno orsetto bruno di nome Warren.

-Non tirare il braccio Warren. Guarda, non sto dicendo che non puoi diventare quello che vuoi, sto solo dicendo di provare a essere un po’ più realista.- e nel dire quelle parole, seppur con gentilezza e buone intenzioni, le orecchie di Judy si abbassarono, così come il suo sguardo in un espressione triste.

-Miss Armadillo- provò a chiamare ancora l’orsetto.

-Un momento Warren sto parlando con..- ma non ebbe il tempo di finire che..

-BOBBY CAMPOS è di nuovo sull’albero e non riesce più a scendere! - indicò Warren allarmato indicando la finestra che dava sul cortile presentando alla maestra e alla piccola allieva la terribile scena.

-Guardi!!- rimarcò l’orsetto.

-OH no, no, no Mio Dio!!- disse allarmata la maestra precipitandosi fuori dalla palestra fienile assieme al seguito di tutta la scuola, Judy compresa in prima fila sulla.. “scena del crimine”.

-Okay Bobby, adesso stai calmo- provò Mrs Armadillo a rassicurarlo.

-Come posso star calmo?!- gridò dall’alto piangendo il piccolo giaguaro bruno dell’America Latina, e aveva ragione in fondo: si era spinto tanto in alto in un punto cui non vi erano rami per scendere nello stesso modo in cui era salito, tanto più che le sue vibrisse erano inutili per orientarsi senza angoli a cui poggiarti per orientarti in uno spazio aperto inducendoti a soffrire di vertigini, anche se sei un felino. La natura serve a poco, un punto alto è un punto molto alto se non puoi neppure atterrare sulle tue stesse zampe.

-Prendi un respiro, fai come l’altra volta- provò ad aiutarlo ancora Mrs Armadillo.

Purtroppo il ramo su cui si reggeva Bobby non reggeva più il suo peso e stava per cedere, il cucciolo doveva scendere subito, allora si che le cose si sarebbero fatte tragiche. Nessuna recita, solo la banale,cruda, noiosa quotidiana, realtà..ma ditemi voi un buon realista, se si considera tale prima di arrendersi vaglia tutte le ipotesi oppure si arrende sul nascere come il più ovvio dei pessimisti? Ma allora scusatemi che realista sarebbe? E se Mrs Armadillo era una buona maestra..ecco come lo dimostrarono i suoi alunni..

-Ahh!!sob! Non voglio morire!!- piangeva Bobby.

-Il ramo si sta spezzando!!- urlò il leopardiano travestito da tigrotto.

-Qualcuno chiami l’ambulanza!-

-I pompieri!-

- No qualcuno chiami la polizia!!-

-..Sta cadendo- sussurrò Judy preoccupata.

Poi presa dal panico Mrs Armadillo si appallottolò ma per fortuna aveva a portata di mano il puntatore laser che usava per aiutare i bambini ad appendere gli striscioni in modo dritto puntandovi il punto esatto in cui ficcare i chiodi ai lati, o aculei di istrice se sono istrici ad appenderlo. Comunque sia Judy era affianco a lei e per una volta fu lei ad insegnare qualcosa alla maestra: ossia “quando natura, ingegno e spirito d’iniziativa si uniscono..non solo le tragedie si evitano: svaniscono”!(i detti di DANYD).

Judy prese il puntatore laser, lo usò per guidare Bobby, che distratto da esso vedendolo come un gioco per istinto lo seguì cercando di afferrarlo, lo fece scendere una zampina alla volta tutto attorno al trono dell’albero liscio come una torre, a mò di serpente fino al suolo e così la piccola coniglietta grigia salvò il suo amico. Sotto lo sguardo di un attento agente tigre della ZPD che era arrivato a metà dell’accaduto, e quando Bobby fu letteralmente in salvo..tutti esultarono per il coraggio di Judy.

Ci era nata coraggiosa in fondo(mi piace pensarlo), solo doveva allenarlo tutti i gironi nelle piccole cose come un muscolo..altrimenti..chissà dove andava e quando sarebbe tornato. Sarà per questo che si era sempre allontanata sin dalla tenera età da coloro che a fin di bene o a fin di male le impedivano di seguire i propri sogni? La fonte del suo coraggio? Io penso di si, ma torniamo all’accaduto..

-Wow, io non ci avrei pensato subito. Qual è il tuo nome signorina ?- chiese l’agente complimentandosi con la coniglietta.

- Judy Hopps signore- rispose lei gentile al poliziotto.

-Bene Judy Hopps,oggi tu sei un eroe- e così dicendo si inginocchiò arrivando alla sua altezza e le attaccò gentilmente l’adesivo dei Jr Deputy ZPD e aggiunse..

-Sai, penso che potresti diventare un ottimo agente di polizia- disse la tigre.

-Mfs, lei? Lei non può essere un poliziotto è solo una coniglietta- disse uno sei cuccioli tanto sgangherato e sciatto nell’aspetto da non capire se era un orsetto o una piccola iena. Ma l’agente lo redarguì e disse.

-Ascolta figliolo, da dove vengo io diciamo in questi casi: Questa è Zootropolis, dove ognuno può essere ciò che vuole-

E così fu per quel giorno e così fu in futuro.

FINE FLASH BACK

-Così è nato il mio sogno. Rimasero tanto colpiti dal mio gesto, soprattutto Mrs Armadillo, al punto tale da decidere di ridimensionare la struttura della recita quel pomeriggio stesso. Per fortuna le modifiche non erano tante e l’entusiasmo di tutti ci permise di sistemare tutto in poco tempo: fui spostata dal gruppo canoro a quello dello spettacolo sulle origini preistoriche del nostro mondo facendo a cambio con Emily (la cerbiattina) cedendomi il suo ruolo di preda morente e lei con me nel gruppo dei Mammals’ Melodies.

Il girono del Zootopia Pride Day Emily, Rory, Sally e Woody avrebbero cantato la canzone succeduta da un piccolo scatch di cabaret mentre io avrei recitato in quella piccola parte dopodomani il giorno della fiera della carota: ci sarebbe stata più gente, compresa la mia famiglia, ed avremmo usato sia qualche elemento della canzone che della recita e dei mestieri da presentare per renderlo più divertente ed ispirante- disse Judy

-E la recita come andò?Bene?!- chiese eccitata Alice, sempre interessata a qualsiasi forma di teatro, dal professionista a quello dei principianti sperimentali scolastici.

-Si tutti si divertirono un mondo, fu anche un’occasione per una delle mie compagne, Shaarla(la piccola agnellina nera) di presentare il suo di sogno, ossia diventare un astronauta: mi aveva sentito parlare con Mrs Armadillo prima che Warren richiamasse la nostra attenzione su Bobby perché lei si occupava dei fondali dietro le quinte. Aveva sempre voluto dirlo ma non sapeva mai come, ci teneva e voleva essere presa sul serio, non minimizzata come me all’inizio. Bobby invece per ringraziarmi per averlo salvato volle occuparsi di tutti gli effetti sonori che avrebbero accompagnato lo spettacolo; amava molto la musica ed era bravo a calcolare e prevedere in anticipo sia i tempi che suoni adatti ad ogni contesto che avremmo rappresentato. Fu un giorno davvero magico: lo ricordo sempre con piacere.

-Hai detto che ci sarebbero stati pure i tuoi familiari, quindi ti hanno ripreso?- chiese Alice cercando di contenere l’emozione.

-Si, mi hanno ripreso- rispose Judy calma.

-….Posso vederlo, il filmato, semmai un giorno dovessi venire a trovare i tuoi parenti? Ehm..ovviamente non prima di aver fatto conoscenza ed amicizia anche con loro: non sarei mai tanto maleducata da guardarlo di nascosto senza il tuo, loro..vostro permesso- aggiunse la gatta facendo ancora fatica a trattenere l’entusiasmo, immaginandosi la propria beniamina da piccola, parola per parola in tono educato e a modo per quanto i suoi ormoni riuscissero a reggere.

-Oh si! Oh si! Voglio vedere anche io come era Judy quando era cucciola!- esplose contento all’idea, intuendo i fini della mamma, anche Lucas.

-Durante l’estate non sarebbe male una capatina in campagna, giusto per rinfrancare corpo, mente e spirito: potrebbe anche rivelarsi una buona idea dopotutto. Ovviamente sempre che la nostra ospite sia d’accordo- pensò a voce alta e poi espose Gregor.

-Oh, bhe..non saprei..forse a caso chiuso potremmo riparlarne. Neanche Nick ha ancora fatto visita alla mia famiglia, e in programma abbiamo ancora il battesimo di Judy jr. a cui partecipare: potremmo fare un uscita di gruppo e poi vedere come viene. Dobbiamo solo capire se ci converrebbe meglio per un weekend, di più e quando casi,verbali e scartoffie future permettendo.- riflette Judy.

-Potremmo fare il 4 Luglio per il compleanno della mamma: sarebbe bello fuori di notte coi fuochi d’artificio e la campagna. Zio Finn, verrai anche tu, vero?- propose Lucas.

-Eh..non so piccolo, Fuochi d’artificio e canidi non vanno molto d’accordo ma..se non altro le cuffie insonorizzate da giardiniere e muratore moderne funzionano meglio che in passato e..se non sfruttiamo una volta l’anno il fatto che finalmente distinguiamo bene i colori, per di più nel Giorno di Tua Madre..si si potrebbe fare: non ho impegni particolari quel giorno- riflette Finnick a voce alta e dopo aver lanciato un reciproco sguardo complice, semi languido, alla parthner.

-…Ti amo- sussurrò dolcemente e piano Alice a Finn.

Poi a fior di labbra lui rispose..-Anche io-.

-Bene! Direi che adesso è il turno di qualcun altro di parlare dei propri sogni: a chi l’onore del passaggio del testimone?!- fece Nick all’improvviso dopo aver battuto le zampe all’unisono del suo “Bene!” cercando di attenuare la tensione amorosa che la gatta ed il fennec emanavano, imbarazzato da essa ed ancora incapace di reggerla. Perché la volpe si sentiva come un cucciolo che aveva beccato i propri genitori a fare smancerie esagerate in loro presenza?

-Credo..io, ora mi sento pronto a parlare di quella particolare esperienza della mia infanzia: non parla esattamente di come è nato il mio sogno ma..è una delle ragioni che mi ha spinto verso il giornalismo- disse Russell.

-Ottimo, se è quello che penso: più segreti condividiamo sta notte più saremo legati a vita da un vincolo invisibile ma forte l’uno all’altro: perché nessuno potrà usarlo l’uno contro l’altro!! Eh eh ma eh (rise Alice dolcemente parodiando una strega, dal momento che la sua risata sembrava più quella di una ragazzina divertita dal solletico). Ma prima.. Judy, chi sarebbe questa Judy Jr?- indagò Alice sapendo benissimo di chi si trattasse in realtà.

Voleva vedere come la coniglia gestisse, davanti ai suoi figli, il fatto che effettivamente alcuni dei suoi contatti non fossero esattamente “limpidi”: e poi sperava di essere invitata anche lei al battesimo per motivi di 1)protezione: non avrebbe mai permesso che Judy o Nick divenissero sbirri(ossia agenti corrotti) anche solo per pettegolezzo diffamandone il buon nome; 2)curiosità: costatare di persona se fosse vero che Fru Fru Big non fosse come suo padre (ed eventualmente inserirla tra i suoi clienti affinchè si emancipasse in tutto e per tutto da lui allontanandola così dalla mafia, tutelando in questo modo anche l’avvenire della piccola Judy jr.3) Lavoro: se fosse riuscita a far diventare Mr. Big un suo cliente e convincerlo a divenire un pentito un’intero distretto di Zootropolis sarebbe stato ripulito dalla mafia. Un occasione da non perdere.

-Oh, è..la figlia di una mia amica di Little Rodentia che ho salvato il mio primo..giorno di servizio non ufficiale. E da allora volle chiamarla come me e che presenziassi all’evento- spiegò semplicemente la coniglietta senza scomporsi e senza entrare nei particolari. Vi erano pur sempre bambini e Judy non era stupida. Tuttavia lo sguardo di sottecchi della gatta le suggerì che l’avvocata dovesse già essere a conoscenza di qualcosa. Quando si trattava di amicizia, Alice era sempre gelosa (chiamatela pure Crazy Ex Friend)*.

-Mm, amica eh. E..credi che se..chiedessi, non so, se potessi presenziare anche io al lieto evento..credi avrebbe nulla da ridire? Se tu mi invitassi ovvio?- chiese Alice tra l’ambiguo, l’infastidito ed il languido, faticando a dissimulare il tutto con un tono finto professionale finendo col risultare confidenziale in maniera leggermente intimidatoria. Perché, due ragioni: 1) Si trattava di Mafia ed Alice odiava i mafiosi con tutta sé stessa; 2) la ragione più importante: Fru Fru era divenuta una stretta amica di Judith, tanto da dare il suo nome alla futura figlia, prima di lei.

-Ve..vedrò cosa posso fare. Okay?- prepose la coniglia alla gatta.

-..Certo, aspetterò. Russell, racconta pure- rispose la gatta sorridendo largamente tutto il tempo senza mostrare i denti. O i suoi figli avrebbero chiesto: “Mamma, perché stai sorridendo come il Joker di Batdog* o il Gatto del Cheshire (lo Stregatto).”

E lo scoiattolo prese la parola.

DIALOGHI

Professore: Signore e Signora Mewny e Bellwether, recentemente c’è stato un test nazionale di matematica, e sia Alice che Dawn hanno preso il massimo punteggio-

-Bhe è buono. Ottimo lavoro piccola, gli astri ti sono stati favorevoli- disse la mamma di Dawn, sappiate che i genitori di Dawn erano degli hippy anticonformisti che avevano preso il motto “Ogni uno può essere ciò che vuole” troppo alla lettera. Rischiando più di una volta di trascurare la figlia facendo nascere così nell’agnellina fin dalla tenera età l’ossessione per le regole, l’ordine ed il controllo.

Evelyn Mewny: Si poteva dircelo anche per telefono, per poco non mancavo ad una riunione importante- rispose la signora Mewny, che invece era un vero e proprio genitore elicottero, autoritaria, insistente e pedante che controllava tutte le amicizie della figlia più di una volta. Ma se di mezzo vi era il suo lavoro metteva sempre esso al primo posto.

Professore: Il punto è che... nessuna bambina, pecora o gatta che fosse, ha mai preso il punteggio pieno, un voto così alto: solo 5 anni fa le bambine non partecipavano al test perché si riteneva che sottoporle a tale stress le rendesse sterili. Quindi ne deduco che..ovviamente, o Dawn ed Alice hanno copiato oppure non potranno avere figli.

Evelyn Joselyn:Cosa?!

Mamma di Dawn: Si rende conto del peso che hanno le sue parole!

Professore: Vi prego clamatevi signore, anche se il mio è solo un sospetto sono quasi certo sia fondato. Erano vicine, rispettivamente Alice a destra e Dawn a sinistra, ai lati del banco dell' unico studente che ha ottenuto lo stesso punteggio, e finora, il massimo dei voti nella classe: Russell puoi entrare.

E lo scoiattolino, timidamente ed imbarazzato da quel ridicolo poverone, entrò in scena.

Prof: Questo è Russell A. Sakamoto Nobkins, un maschio, un maschio mezzo orientale e mezzo americano, quindi è probabile che abbiano copiato da Russell.

 D: Non è vero. Non ho copiato da lui!!

A: Nemmeno io! Hai idea di quanto ho dovuto studiare per questo stupido test?! Che neanche volevo fare? Mi sta dicendo che abbiamo fatto tutta quella fatica solo per farci dare delle bugiarde?!! Ho perso BH90210 per niente?!*

  -Lo sapevo che la scuola pubblica era troppo faziosa per Dawn, nella comune non avrebbero fatto certe discriminazioni!- disse Mrs Bellwether ..

- Voglio sperare che sia vero, queste accuse mi sembrano sommarie ed infondate, se scopro che mia figlia non ha frodato nessuno ne parlerò al suo principale. Ha idea di quale importanza aveva il meeteing che ho rischiato di perdere per questa..questa...fesseria scolatica!?- affermò concitata Mrs Mewny.
I successivi dieci minuti furono un susseguirsi di botta e risposta arrabbiati e lamentosi da entrambe le parti.

Alla fine  Russell non ne poté più e disse la verità urlando:

Russell: Basta! Smettetela di litigare: sembrate i miei genitori!! Sono io che ho copiato! Da tutte e due!! Sono stanco di essere quello intelligente, ero stufo di studiare! I miei genitori vogliono separarsi, e odio la scuola!! Ormai sto diventando l’unico in famiglia a cui non piacciono più i libri!! Sono stanco di essere trattato come fossi un genio: né i ragazzi grandi o della mia età vogliono giocare con me!! Mi chiamano secchione e solo perché sono bravo pensano che faccia la spia alla maestra!

Voglio solo giocare come tutti gli altri; a me piacciono le biciclette, le costruzioni, le auto scontro e le moto cross. E voglio una casa sull’albero solo per me!!- e dopo anche lo scoiattolino pianse.

FLASHBACK DI RUSSELL FINE.

-Ecco perché mi vergognavo a raccontarlo e perché non ne andavo fiero- spiegò lo scoiattolo.

-Wow. Certo che per essere in pieni anni ’90 il vostro maestro era un vero razzista sessista del cavolo!- commentò Finnick.

- Lo so, quelli erano i primi 20 anni di ripresa dalla fine dell’era dei collari elettrificati e molte scuole o correnti di pensiero segregazioniste interrotte verso la metà degli anni ’70 (dopo quel lasso di tempo) avevano ritardato nello stare al passo coi tempi...riprendendo perciò “da dove si erano interrotti”. A livello di razza, specie e...distinzione di genere.- spiegò Russell.

Poi aggiunse- Non dimenticherò mai la faccia della Signora Evelyn .J. Mewny una volta chiarito quel malinteso: prese il maestro Tuphas in disparte per la manica della giacca fuori dall’aula e per poco non lo prendeva a schiaffi- raccontando divertito.

Alice – Non farmelo ricordare per favore: era sempre un’impresa “calmare la belva” ogni volta che si presentava il rischio di “un onta di disonore sulla sua strada”. Se vi ti trovavi diventavi automaticamente la vittima delle sue ire frustrate e frustranti- si massaggiò le tempie Alice a solo pensiero.

-Incredibile mamma: gira e rigira è come se avessimo vissuto la stessa esperienza a scuola. Con la differenza che non ho causato..“scolore” per il fatto di essere un maschio. Perché gli animali grandi(riferendosi ai non insetti) se la prendono tanto se sei femmina o no su certe cose?- osservò Lucas.

-Si dice “scalpore” Lucas, e rimandiamo l’argomento “conflitti di genere” a un'altra volta: sarebbe troppo lungo adesso- disse correggendolo Gregor.

-Deve essere stato tutto molto comico, per quanto scoraggiante in materia di ignoranza e mentalità retrograde..NO UN MOMENTO! DAWN BELLWETHER ..era tua.. No.. Vostra.. Compagna di SCUOLA!?- realizzò Nick dopo aver riflettuto e fatto attenzione ai particolari del racconto di Russell su se stesso ed Alice da piccoli.

- Un altro momento Nick per favore: capisco il tuo.. spaventato stupore, ma ti prego di rimandare a dopo le spiegazioni o approfondimenti da parte mia in merito ai miei .. “fantasmi dei natali passati*”, così saprete tutto con spirito migliore. Tutti. Va bene?- chiese poi Alice momentaneamente esausta dai propri ricordi.

-…O..Okay..D’accordo- acconsenti Nick alla fine, ma con fare accomodante comunque seccato per non esser subito andato a fondo.

Judy – Posso solo immaginare come tu ti senta Alice. Ora che ci penso..Tornando alle leggi e regole in merito alla segregazione ..i cartelli come quello del vostro “Gelataio Elefante di Fiducia”, “CI RISERVIAMO IL DIRITTO DI NON SERVIRE CHIUNQUE”, non dovrebbero più essere in circolazione ..perché non più legali da utilizzare…dal 1957! Perché me ne sono ricordata solo adesso?! Credo proprio che lo multerò davvero la prossima volta che vorrò un gelato anch’io da quelle parti- osservò Judy dopo aver espresso la sua solidarietà ad Alice.

-Ma davvero? Allora portami con te. Anche io ho proprio voglia di sanzionarlo a dovere, quel Jumbo Jr… . Smontare tutte le sue scappatoie da commerciante del tipo “è la politica del negozio” sarebbe un grande piacere!- disse Alice “machiavellica” assaporando il pensiero di una resa dei conti.

-Quel signore è davvero antipatico, e maleducato: ogni volta che entriamo da lui urla sempre- disse Lucas.

-All’antica com’è vi avrà scambiato per topi. Eh eh eh!- rise Finnick

- Vada da un oculista allora! So bene che è un impresa nei locali come un ristorante, o un bar, senza che il gestore o i clienti diano di matto ogni volta che entro.. ma.. da potenziale cliente, prima, vorrei essere servito e dopo ..essere cacciato. Se il mio comportamento stona o meno con la presunta politica del loro locale. Sono pure vaccinato, quindi, a prova di qualsiasi ispettore sanitario. Cosi si fa in un paese civile.. o presunto tale- osservò Gregor esponendo le sue ragioni.

-Ha.. hai proprio ragione, Gregor – concordò Nick solidale, dopo aver metabolizzato che fu uno scarafaggio ad esporre tale argomento sulla parità dei trattamenti.

 

La serata stava prendendo una piega talmente confidenziale che era certo che tutti, prima o poi, a quel tavolo avrebbero detto un frammento non felice, e forse non del tutto superato, del proprio passato. Ma non tutti avrebbero avuto la forza di dirlo davanti a dei bambini, non in quel frangente, e tra quelli c’era Finnick.

 

-Abbiamo avuto tutti il nostro bel da fare, anni a dietro che oggi, propongo di rimandare a domani. Non siamo chiaramente in grado di proseguire che ne dite- propose calma la volpe del deserto sorprendendo tutti.

Ma invece il silenzio degli altri parlò e la cena ebbe il suo termine.

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE: Salve lettori, di norma sono un autrice falsa timida che lascia che siano le sue storie a parlare per lei, in quanto il tempo per le spiegazioni non mi avanza sempre, dedicando così tutto ciò che ho, e me stessa, ai miei personaggi. Rischiando così di arrecare danno grammaticale alla storia più volte.

Mi scuso inoltre per la pubblicazione tardiva i un anno e mezzo per questo capitolo. Spero vi sia piaciuto abbastanza da farmi perdonare.

Le mie note occorrono per ringraziare le fonti delle mie ispirazioni e tutto l'entourage e troupe di animatori che ha lavorato a questo bellissimo film rinunciando ad una storia alternativa meravigliosa quanto necessaria per aiutarci a riprenderci le nostre vite in mano e ricordare alle forze dell’ordine in tutto il mondo, America soprattutto, il loro vero ruolo nel mondo ora più che mai.

Tutti abbiamo un film che ci ha guidato nella vita come un libro da cui imparare e che il tempo rischia di farcelo venire a noia o dimenticarlo. Spero che Zootropolis (e non solo) mi aiuti a non stancarmi mai di esso ed aiutarmi a finire questa storia come si deve con un finale aperto, dandomi modo di riprendere quando vorrò con un altro filone, un'altra linea narrativa ma.. sempre con Alice al mio fianco, ogni volta che potrò. Grazie a voi che mi seguite, recensite o semplicemente leggete, mi scuso per non avervi ringraziato prima tutti come meritavate.

Ammetto di essere stata permalosa, arrogante e pretenziosa quando ho visto che alcuni dei miei lettori iniziali smisero di recensirmi, dando per scontato che scrivere dietro una tastiera cosa pensi di un racconto anonimo online e cosa ti è piaciuto di esso come fossimo una sorta di “club del libro virtuale” fosse facile, dimenticando che esprimere cosa si prova davvero non è mai facile per nessuno fino infondo.. anche se non si vede in faccia l’autore e si recensisce ciò che si pensa di una storia.

Non vi farò promesse per non deludere nessuno salvandovi così dalla “maledizione della storia in stand by”(sto scherzando), andrò avanti come so, coi miei tempi e modi nella speranza che voi sarete ancora lì dall’altra parte dello schermo a seguirmi per diletto reciproco e non solo unilaterale.

Ciao Donne ed Ometti Ingegnosi/e tutti speciali, a presto. DANYDHALIA.

*La seguente dicitura del testo è la descrizione della scena tagliata, nonché intro originale del film Zootopia, perché in origine Bunny Burrow doveva davvero essere il sesto distretto cittadino, sulla traccia del Progetto Iniziale WILD TIMES, cambiato per fini di trama.

*Mammals’ Melosies riprende il nome dei Merry Melodies della Disney, gli spezzoni di storie e cartoni animati cantati brevi della casa di produzione ai suoi esordi.

* RIPRESI DALL’INTRO TAGLIATO DAL FILM DISPONIBILE SU YOUTUBE, CANALE GovnomensTV AMV. Essa non è pubblicità ma un indicazione non-stradale per aiutarvi a trovare il video, io stessa ho fatto una grande fatica a trovarlo. L’ho fatto per semplificarvi le cose e capire meglio un po’ tutti i riferimenti del testo.

*La famosa commedia noir musicale “Crazy Ex-Girlfriend” o come Jim Carrey nel film “Il Rompiscatole”, ma al contrario. Ossia se Alice con i fidanzati/e sa essere obiettiva, equilibrata e tollerante, visto che è ufficialmente è fidanzata a Finnick e viceversa, ma amano comportarsi da amanti, la loro è una relazione aperta e le loro relazioni clandestine sono più che altro frutto di pulsioni ormonali del momento e sanno separare le due cose, con gli amici invece Alice è molto ossessiva, possessiva e gelosa. Poiché per lei l’Amicizia è sacra. Come mai tale comportamento e come lo gestisce? Continuate a leggere e lo saprete, o se me lo chiedete nella casella dedicata alla mia posta/recensioni tra le domande. Vi lascio pure indovinare se volete: date libero sfogo alle vostre teorie ed interpretazioni: potrebbero tornarmi utili per la mia storia.

*Nella mia versione, grazie alla serie Kripto Superdog, Bruce Weine è un cane pastore tedesco come il suo cane Asso o Fulmine della Carica dei 101, Spiderman è Spidercat (perché modificando la canzone Ultimate Spiderman Man in Cat suona benissimo cantandola) inoltre ciò è utile alla trama poiché spiega come Alice da piccola si sia avvicinata al mondo dei supereroi: era inoltre aracnofobica ma con l’aiuto di Spidercat, Peter Parker, ha superato le sue fobie e paure, tanto da adottare Lucas da adulta e quando lui si sente giù gli dice: “Sei una fonte di ispirazione e di potere positivo per tutti quanto il ragno che rese Spidercat quello che è, ma senza nessuna radioattività, se non il tuo bellissimo talento per la musica”. Se volete quali animali interpretano i nostri beniamini nell’ Universo Marvel+DC di Zootopia sarò ben lieta di elencarveli. Ciao.

*Riferimento al Canto di Natale * Beverlie Hills 90210

 

 

  
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