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Autore: Dakota Blood    23/06/2021    1 recensioni
Mike Stan, front man e fondatore degli 'White Raven', detesta con tutto se stesso la figlia della migliore amica di sua madre, una ragazza di un anno più piccola di lui, di nome Sarah Smith.
Gli 'White Raven' ancora sono poco conosciuti, ma riusciranno a diventare una band di successo mondiale?
E sopratutto, Leila, la ex di Mike che lui non ha mai dimenticato, sarà davvero così indimenticabile come sembra oppure questa tanto odiosa Sarah Smith, che lui definisce 'puzzona' per via dei suoi capelli verdi e oleosi, che Mike odia con tutto il cuore, alla fine riuscirà pian piano a prendere posto nella vita del ragazzo stesso e fargli dimenticare tutti i futuri propositi con Leila?
Dalla storia:
-Non puoi far finta che le cose non siano accadute, tutto questo è... insensibile da parte tua-
Mi guarda con occhi severi. Non sa che più dire, forse. Atterrita, inizia a piangere convulsamente, mentre aspetta che io le risponda.
La abbraccio e sento il cuore rinascere, ogni volta, sempre di più.
Questo è amore?
Forse il suo nome è già di per sé amore e non l'ho mai capito davvero.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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-Mike Stan, togli le scarpe dal letto! Quante volte te lo devo dire?!-
Alzo gli occhi al cielo. Non sopporto mia madre, cerca sempre di farmi perdere tempo prezioso e soprattutto la pazienza.
-Mamma, odio quando fai l’antipatica-
Le faccio un gestaccio e mi osserva con due occhi sbarrati. È sicuramente furiosa, adesso.
-Allora cerca di capirmi anziché farmi innervosire-
 
Da quando mio padre l’ha lasciata tre mesi fa per una donna molto più giovane di lei, è diventata insopportabile. Assolutamente in crisi.
Ho diciotto anni e mi tratta come se fossi un bambino di  tredici che deve imparare le buone maniere, ma insomma! Ormai sono un adulto e poi non faccio nulla di male se metto i piedi sul suo prezioso letto, che sottolineo è mio, visto che lei dorme sempre sul divano da non so quanto tempo.
 
-Mike, domani verrà a cena la mia amica Debra Clarsont, con sua figlia, Sarah Smith. Ti chiedo di non comportarti  come tuo solito da menefreghista e irresponsabile. Ti prego, fallo per me-
 
Mi sta supplicando e mi vien voglia di scappare. Di andare dai miei amici con cui ho una band ‘da garage’, niente di serio o importante ma mi fa stare bene. La musica mi scorre nelle vene, solo che mia madre pensa sia solo un vizio.
Io e gli ‘White Raven’ suoniamo perlopiù sotto casa, ma l’anno scorso abbiamo avuto la fortuna di essere ospiti di un mini show. Peccato che ci abbiano seguiti solo in 300 sui social, specialmente su Instagram, dove invece la maggior parte dei profili vola in alto.
 
Di nuovo Sarah Smith! Non la sopporto… è orribile, magra come un chiodo, le si vedono perfino le costole e poi ha i capelli strani, verdi! Ma soprattutto non li lava mai!
 
-Mamma, non posso far finta di essere fuggito a Des Moines almeno per una volta?!-
-Non scherzare signorino! Vivi a Bangor, non te lo dimenticare mai-
 
Mi punta un dito contro, sembra una  detestabile professoressa di matematica, cavoli.
Rido e mi nascondo tra i cuscini.
 
-Sono serissima. La figlia di Debra è strana, ok, ma ha un’intelligenza elevata, legge i romanzi di cui tu non sai nemmeno l’esistenza e non è di certo volgare come quelle fan che ti stanno dietro-
 
Rido per non piangere. Ma quali ragazze in delirio?! Quali fan impazzite e volgari se a malapena sanno il mio nome a memoria in 20 gatti.
È incredibile come mia madre dica stupidaggini a nastro e non se ne renda nemmeno conto.
 
-Ok, ok, ma non mi costringere a parlarle in privato o a mostrarmi dolce ed elegante. Sai che dopotutto devo essere il classico bad boy di sempre, no?- ridacchio e lei scuote la testa.
 
-Sei il solito, Mike. Non ti sto chiedendo la luna dopotutto. Ti sto solo dicendo di essere carino, di comportarti bene una volta per tutte. È così difficile?!-
 
-Credimi, lo è-
 
Esce dalla sua stanza, sbattendo la porta. In teoria dovrei essere io quello nervoso o incazzato, non di certo lei.
Mi aspetta una serata terribile domani, perciò credo proprio che anziché uscire stasera, mi metterò a chattare con gli altri della band fino a che il sonno non prenderà il sopravvento.
 
Sarah Smith, sappi che sarai il mio bersaglio, ora e sempre.
 
Sollevo un sopracciglio e mi guardo allo specchio: sì, sono un perfetto e fottutissimo bad boy!
   
 
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