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Autore: ElwingStarLight    27/06/2021    1 recensioni
Sono passati cinque anni da quando Felì ha lasciato il suo incarico e molto è cambiato nel villaggio della Quercia Fatata.
Il Male non ha mai lasciato la Valle di Verdepiano e ora si prepara a colpire, più forte che mai, proprio il suo simbolo.
Scontri, addii e sorprese accompagneranno i protagonisti e anche nuove conoscenze…
Una misteriosa forestiera svelerà gli oscuri segreti che si celano dietro il Potere Originale, gettando luce su un passato dimenticato e preparando i protagonisti a un futuro incerto.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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𝐔𝐧𝐚 𝐋𝐮𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐦𝐩𝐞𝐬𝐭𝐚

‹‹Ti prego fratellone, non farlo...›› Margherita tenta in lacrime di trattenerlo, pregandolo di non andare solo e di cambiare idea, ma inutilmente: un intenso bagliore e Acanti si è già trasformato, tuffandosi nella tormenta.

Forti venti lo sferzano crudeli in tutte le direzioni, gelandogli le piume e facendogli perdere l'orientamento; grossi chicchi di grandine misti a pioggia lo feriscono, impedendogli anche la visuale.

"Dannato temporale, non vedo nulla!" sfidando le intemperie, la povera anatra quattrocchi sorvola disperata l'intera Valle di Verdepiano, cercando invano di scorgere qualcuno in quelle tenebre d'inchiostro.

L'ansia e la preoccupazione, ormai insostenibili, gli bloccano il respiro; non osa neanche immaginare che cosa vorrebbe dire arrivare tardi.

I sensi di colpa cominciano a farsi strada nel suo animo, non lasciandogli pace: se solo lui e Margherita non avessero violato il coprifuoco, attardandosi così a lungo a Frontebosco, ora nessuno starebbe rischiando la vita per trovarli.

"Devo calmarmi o non sarò molto d'aiuto..." con un profondo sforzo di volontà il ragazzo torna lucido e subito tenta di elaborare quanto successo, deciso a sbrogliare la situazione.

Ripercorre mentalmente gli ultimi attimi trascorsi al faro, quando la misteriosa forestiera si era d'improvviso svegliata, annunciandogli il futuro e dandogli così vantaggio sull'imminente catastrofe:

"... non c'è più tempo, hanno bisogno di te! Gli spettri stanno per attaccare i tuoi compagni, usa questo per scacciarli, non farti assolutamente sfiorare...".

Nonostante quel presagio gli sembri assurdo – nessuna magia può infatti richiamare indietro i morti – Acanti non dubita della misteriosa ragazza dal profondo sguardo viola e dalla carnagione e chioma color avorio, che appena poche ore prima aveva dimostrato di possedere immensi poteri.

Fin dal primo istante non aveva creduto che lei potesse essere una semplice Strega e ora ne ha la conferma: un profondo senso di pace e trascendenza del creato lo aveva investito quando era entrato in contatto con il suo potere, tanto puro da sembrare quasi divino.

La sua venuta non può essere un caso, Acanti ne è certo; qualcosa di epocale, che va ben oltre la sua comprensione, sta per stravolgere irreversibilmente il corso della storia e questo è solo l'inizio.

Un fulmine improvviso attraversa la densa cortina di pioggia, soffocando in un istante qualsiasi sua speranza: per un fugace attimo intravede con chiarezza uomini a cavallo cercare disperatamente di sfuggire a invisibili aggressori.

E tra questi, con suo sconcerto e terrore, il ragazzo identifica buona parte della Banda del Capitano, intenta ad affrontare la tempesta e demoniache creature solo per salvarlo.

Il suo cuore salta diversi battiti quando una cerea mano velata afferra Flox per la lunga treccia, trascinandola non vista nell'oscurità più assoluta.

"NOO!" accecata dalla disperazione, l'anatra quattrocchi si tuffa in picchiata, rischiando di perdere il prezioso anello e cercando di raggiungere al più presto Flox e i compagni in pericolo; lontano da lui lo scontro sta già avendo inizio.

‹‹TRASFORMATEVI, FUGGITE DI QUI!›› la voce del signor Cicero sovrasta l'ululato del vento, sperando con quest'ultimo appello di veder salvi almeno Maghi e Streghe, mentre insieme a Jim e ai signori Bernard e Viccard tenta di condurre l'ormai disperata ritirata.

I Magici del Buio, volando tra le ultime file, cercano di rallentare e tenere alla larga gli infernali nemici, mentre a cavallo i Magici della Luce fanno di tutto per illuminare le tenebre, unica cosa che sembri ferire le misteriose entità.

‹‹Scordatelo papà, non vi abbandoneremo qui!›› la figura di Vaniglia si staglia determinata e radiosa nella tempesta, decisa a vincere quella battaglia e mai come ora così simile a sua sorella Pervinca.

La sua non affatto una ritirata e l'obbiettivo non è assolutamente cambiato: avrebbe combattuto fino allo stremo pur di ricacciare negli oscuri recessi di Arrochar quelle terrificanti creature, riportando così Acanti e Margherita sani e salvi al villaggio.

Nessuno sarebbe stato lasciato indietro quella notte, si era ripromessa, non dopo quanto successo appena poche ore prima a Robin e Grisam.

Una lacrima minaccia di rigarle il viso, ma subito la ricaccia indietro: il gruppo di ricerca condotto da Mago Burdock, a cui si erano uniti anche Pervinca e Tommy, avrebbe certamente recuperato Grisam, mentre madama Pollimon e il dottor Chestnut avrebbero sicuramente trovato cura al maleficio di Scricciolo.

Urla acute e inumane attraversano d'improvviso la notte, congelando i cuori dei presenti: un attimo e gli spettri hanno fatto breccia nelle difese dei Magici, mietendo anime al solo tocco; una vivida fiamma brilla ora nei loro sguardi spenti, mentre traggono forza vitale dalle vittime, tramutandole in pietra.

‹‹Desmo, no!›› Vaniglia cerca di scagliare un incantesimo nel tentativo di salvare da un terribile destino uno dei più giovani membri della Banda, quando all'improvviso il suo cavallo si impenna terrorizzato, disarcionandola nel fango.

Tramortita dalla caduta, la giovane Strega rischia di venire calpestata dalle cavalcature imbizzarrite o di essere attaccata dagli spettri, quando qualcuno l'afferra per un braccio e se la carica di peso sulla schiena, correndo disperato verso il centro della radura, ormai assediata.

Un rivolo di sangue le cola dalla fronte, arrivandole alle labbra e rinvenendola con il suo sapore acre; la vista lentamente le si schiarisce e quello che vede le prosciuga il respiro.

Animata da quell'orribile e funesto scenario, Vaniglia cerca di divincolarsi per andare ad aiutare amici e conoscenti lasciati alla mercè degli spettri, ma il suo salvatore rafforza la presa, senza tuttavia farle del male.

‹‹Non possiamo salvarli Babù, lo capisci?!›› la sofferenza nella voce di Jim la colpisce come uno schiaffo, arrestando le sue proteste e i tentativi di tornare indietro; la verità di quelle parole le trafigge l'anima, mandandola in frantumi.

Chiunque venga toccato da una di quelle creature sembra non avere scampo, irrigidendosi all'istante e assumendo la consistenza della pietra: non avrebbero potuto fare nulla per salvare i propri cari, condannati nell'istante stesso in cui quelle cadaveriche mani li avevano sfiorati.

Subito viene colta da un'improvvisa illuminazione: ora finalmente sa cosa quel pomeriggio aveva attaccato i suoi amici in alto mare, maledicendo Robin e rapendo Grisam, ma questa rivelazione peggiora solo il suo amino, facendole credere che anche per loro non ci sia più speranza.

‹‹Vaniglia, grazie al cielo sei salva!›› arrivati al centro della radura, dove i pochi sfuggiti al primo attacco si sono rifugiati, il signor Periwinkle abbraccia la figlia, trattenendo a stento le lacrime.

Ma la ragazza non reagisce a quel contatto, lo sguardo assente perso dietro le spalle del padre: tutte quelle persone, tutti quegli amici e conoscenti lasciati indietro, ora rigidi e riversi nel fango, sembrano accusarla di quel disastro, chiedendole con gli sguardi granitici perché li abbia abbandonati.

La disperazione più totale le invade il cuore, accompagnata da un orrendo e nauseante senso di colpa; non una lacrima le solca il bel viso, l'animo troppo sconvolto per poter anche solo piangere.

Flox e Jim le stanno urlando qualcosa, ma lei non sente, non capisce: nella sua mente continua a rivivere gli orribili momenti della giornata, pensando ai quattro amici persi e alla terribile e imminente sorte che sta per venire incontro a tutti loro; mai come ora vorrebbe avere al suo fianco sua sorella Pervinca.

‹‹...STANNO TORNANDO, TRASFORMATEVI, ANDATEVENE SUBITO!››.

Intorno a loro sta per riavere luogo l'inferno, Jim e Flox tentano di tutto per farla riprendere da quello stato e portarla al sicuro, mentre Maghi e Streghe cercano di trasformare i Non Magici in volatili, senza però avere il tempo necessario.

Qualcosa, forse un uccello, precipita inaspettato dalle dense nubi, atterrando inosservato in terra di nessuno, esattamente in mezzo alle due fazioni pronte all'ultimo e fatale scontro.

Una luce potente e improvvisa – mille volte più intensa di quella del faro e molto più simile a una piccola stella – illumina l'intera radura, accecando i presenti e strappando urla doloranti agli spettri, costringendoli ad arretrare nell'ombra.

Ma quel fugace attimo di salvezza dura ben poco: un istante e la luce scompare misteriosa come era venuta, nel punto da cui si era sprigionata giace tramortito e ustionato un ragazzo, con al dito un elaborato e argenteo anello sormontato da un incandescente opale.

Tutte le vane speranze createsi con quell'avvenimento svaniscono in un soffio, nulla avrebbe potuto salvarli dall'imminente disfatta se non un prodigio...

E proprio un prodigio discende ora dalla tempesta, leggera come un soffione, atterrando scalza nell'erba e dirigendosi tranquilla, ma determinata nel mezzo dell'incombente conflitto, avvicinandosi al ragazzo.

Senza degnare di alcuna attenzione gli spettri, la figura dai folti capelli rossi si china sull'amico esanime, sfilandogli il potente anello e mormorandogli qualche parola di scusa:

‹‹È tutta colpa mia, non avrei dovuto trattenervi così a lungo, meno male che Antenna mi ha avvertita in tempo. Sei stato davvero coraggioso Acanti e ti devo molto, ma ora ci penso io››.

Si volta, scrutando con sguardo severo e malinconico le misteriose creature, arretrate nel mentre per l'immenso potere emanato da Shirley, e senza perdere tempo si infila il prezioso anello, illuminandosi come una stella nella tempesta e ricacciando quei terribili e dannati esseri negli oscuri recessi di Arrochar.

È tutto finito e già si comincia a intravedere l'alba di un nuovo giorno.

‹‹Shirley! Oh, Shirley, ci hai salvati tutti, ti dobbiamo la vita!›› Vaniglia, seguita subito da Flox e Jim, si allontana dagli ancora increduli sopravvissuti, correndo in lacrime ad abbracciare la cara amica.

‹‹N-non s-sai cos'è s-successo, una v-vera t-tragedia!›› Flox indica tremante la moltitudine di statue abbandonate ancora nella radura, il volto congestionato dal dolore e la chioma ora cortissima per il taglio netto fatto alla lunga treccia per sfuggire alle grinfie di uno spettro.

‹‹Ah, giusto! Voi non l'avete ancora incontrata, ma Acanti deve aver già fatto la sua conoscenza›› Shirley sorride verso l'amico che già comincia a ridestarsi e cerca di spiegarsi meglio, vedendo la confusione degli altri:

‹‹Non preoccupatevi, è dalla nostra parte oltre che una carissima ragazza! Non l'ho ancora incontrata di persona, ma sia Antenna che Mr. Barry assicurano che sia affidabilissima, la migliore che ci potesse giungere di questi tempi bui. Sì, non ho dubbi, sono certa che Hidril saprà guarire questa gente››.

E sotto gli sguardi confusi e increduli degli amici, li prende per mano, per poi correre con un sorriso verso Fairy Oak.

 

   
 
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