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Autore: Duchessa712    05/07/2021    3 recensioni
Merlin attende sempre (da sempre?) e, anche se è stanco, la sua speranza non vacilla. (Mai?)
Morgana attende con lui, anche se lei nella speranza e nel destino non ci crede più.
Ma davvero: quali potrebbero essere le alternative, altrimenti? (Arrendersi? Sbagliarsi? Fermarsi?)
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merlino, Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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III.

Morgana scompare, ma Merlin non se ne fa un cruccio: anche questa è una scena collaudata e riapparirà ancora, prima o poi, con altri indovinelli e altre derisioni.

Lui va avanti con la sua vita, anche se la sua vita è finita da un pezzo e quindi forse è meglio dire che va avanti e basta, che attende sempre e che la speranza sfiorisce alla sera per poi sbocciare più forte al mattino.

"Dov'è finita la tua amica?".

Scrolla le spalle senza sollevare gli occhi dal libro che sta leggendo, mentre Jack accanto a lui sorride malizioso.

"L'hai fatta scappare?".

L'ho fatta scappare? Ripensa a quel giorno nel parco, alla natura morente attorno a loro, alla dolcezza con cui le ha stretto il polso e alla malinconia sul suo viso quando s'è liberata. Ripensa alla domanda, alla supplica cui lei non ha risposto - e dov'è la novità, poi? Morgana non risponde mai, lo lascia a macerarsi nel dubbio e nell'incertezza fino a quando riappare con una nuova sequela di altri interrogativi che servono solo a confonderlo di più.

"Perché ti interessi tanto?" domanda con troppa asprezza per fingere che l'insinuazione dell'amico non l'abbia toccato.

"É bella. Molto bella. Se si stancasse di te, potrei sempre provare io. Ma se l'hai fatta fuggire non si sa dove, le mie chance si riducono drasticamente".

Merlin vorrebbe ridere, fare una battuta, urlargli di stare attento a come parla, spiegargli che Morgana non si fa costringere da niente e da nessuno, che è un uragano, una tempesta, che non si ferma mai. Vorrebbe deriderlo, umiliarlo, perché che cosa se ne fa Morgana la Strega, Morgana la Lady, di un povero insulso insegnante , quando ha avuto Re e Imperatori piegati ai suoi piedi, cosa se ne fa di un povero debole umano, quando la magia grida nelle sue vene per qualcuno di simile a lei, che sappia tenerle testa e comprenderla e amarla.

Cosa se ne fa di te, quando può avere me? e non sa da dove venga tanta arroganza, forse dalla frustrazione di quelle domande senza risposta, forse dalla paura che la sua sia un'attesa senza ricompensa, forse dalla nausea che gli suscita immaginare Morgana fra le braccia di un altro diverso da lui - lui che l'ha amata fin dal primo giorno, che ha pianto la sua morte e il suo tradimento, lui che è il mago più potente di tutti i tempi eppure non è riuscito a fare una singola cosa giusta.

"Se tornerà te lo farò sapere".

*

Morgana torna con la luna nuova, le labbra colorate di rosso e inarcate in un sorriso deliziato, gli occhi scintillanti che promettono pericolo.

"Andiamo a passeggiare".

Merlin é troppo stanco e ha bevuto troppo per pensare di potersi davvero opporre e la segue rassegnato per le vie della città.

Non le chiede perché sia tornata adesso, ci ha già provato una volta, secoli prima, ed era stato ignorato e non ha alcun dubbio che la situazione, ora, non cambierebbe.

"Dovrò dare il tuo numero a Jack"

"A chi?"

"Un amico che ha una cotta per te - la fata dei miraggi"

"Non sono una fata"

"É quello che gli ho detto"

"E perché mai dovresti dargli il mio numero?"

"Gli ho fatto una promessa"

"Digli una bugia. Non sarebbe la prima volta".

Non raccoglie la sfida perché è davvero troppo esausto e troppo ubriaco e perché sarebbe solo l'ennesima conversazione circolare e senza risposta.

"Dove sei stata?"

"Venezia. Ne vuoi una?" domanda sfilando una sigaretta da un pacchetto.

"Non fumo".

Lei scrolla le spalle e continua a camminare su tacchi dall'altezza vertiginosa.

"Sei molto bella". Forse è l'alcool a parlare.

"Grazie". Di sicuro è l'alcool che gli sta facendo immaginare il rosso che le colora le guance, le dona un'aria di finta innocenza che ha perduto da troppi anni. Merlin si chiede se le avesse il tempo portato via un po' di bellezza resistere ai suoi giochi sarebbe più facile.

Morgana indossa tacchi troppo alti e un abito del colore del sangue che nella leggenda ha imporporato il campo di battaglia dove è caduto Artù. Lo stesso colore del giorno in cui Morgause é morta e Morgana ha giurato vendetta, ha promesso che quello era solo l'inizio.

"A cosa pensi, Merlin?" esala con una nuvola di fumo.

"Tu le hai sempre rispettate, le promesse"

"Qualcuno doveva pur farlo".

Annuisce e continua a seguirla per questo peregrinare senza meta.

"Dove stiamo andando?"

"Ti riporto a casa"

"Niente indovinelli oggi?"

"No, oggi no. Non mi saresti utile ubriaco come sei"

"In vino veritas"

"Forse".

Procedono in silenzio fino alla porta d'ingresso, quando lei gli chiede una penna e un pezzo di carta.

"Il mio numero di telefono".

*

"Che cosa devo farci col tuo numero?"

"Quello che vuoi: brucialo, tienilo, dallo al tuo amico. A te non serve".

No, a loro basta la magia.

"Tu non sei stanco? Io sono esausta, Merlin. Vorrei solo..." la frase si perde nel rosso del tramonto e nel fumo della sigaretta e Merlin annega l'impazienza nel primo bicchiere della serata.

"... addormentarmi e non dovermi più svegliare".

Non è truccata, oggi, e gli concede di vedere cosa nasconde dietro l'ennesima maschera: un viso troppo pallido e troppo affilato e occhi cerchiati di nero.

"Hai ancora i sogni?"

"Qualche volta. Non ho mai imparato a controllarli" mormora più a se stessa che a lui.

"Posso provare a fare qualcosa..."

"Non voglio che smettano. Sono utili, a volte. Ad ogni modo non importa, rispondi alla domanda".

Merlin sospira e chiede un altro bicchiere.

"Sì, Morgana sono stanco"

"Allora perché attendi ancora?"

"Perché ho speranza che tornerà"

"E quando ti renderai conto che non lo farà, che è solo una perdita di tempo? Quando capirai di aver sprecato tutte le tue vite, di non aver mai vissuto? Quando arriverai ad odiarlo? Che cosa farai allora?"

"Non accadrà"

"Certo che accadrà. Le persone deludono sempre le altre persone"

"Una volta non eri così"

"Tu ti ricordi davvero com'ero? Io no, invece"

"Morgana..."

"Buona serata, Merlin, ti prego, non passarla tutta qui seduto".
   
 
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