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Autore: klausaeba    06/07/2021    6 recensioni
Questa storia nasce come sequel di "Notte di fuoco".
Poco dopo aver scritto quella fanfiction, ho immaginato cosa sarebbe potuto accadere dopo quella notte tra i nostri due sweepers... desideri, sogni e sorprese inaspettate cambieranno piacevolmente le loro vite...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Ryo si svegliò nel cuore della notte sentendo freddo, guardò pigramente la sveglia che segnava le 4:00 mentre allungava un braccio verso destra in direzione dell’altro lato del letto, vuoto, lei non c’era.

Lentamente si tirò su rimanendo seduto qualche secondo prima di alzarsi del tutto, un braccio lungo il fianco come a volersi sostenere con la mano sul materasso, mentre sospirando si passava l’altra mano tra i capelli.

Solo la luce dei lampioni e delle insegne al neon illuminava la stanza. Nella penombra si alzò e camminando piano verso la sedia su cui aveva appoggiato i pantaloni di una vecchia tuta, li indossò deciso a scendere per cercarla, era sicuramente in casa, avvertiva la sua presenza.

Sotto a quei pantaloni, appoggiato sulla sedia, c’era il vestito che Kaori aveva indossato il giorno prima, a Ryo venne spontaneo prenderlo tra le mani per inspirarne il profumo, il profumo che Kaori indossava sempre, monoi di Tahiti e fiori di tiarè, e subito i suoi pensieri andarono alla loro prima notte insieme, a quando la loro vita era totalmente cambiata, ma in meglio.

Erano passati diversi mesi da quando stavano insieme, da quella notte in cui lei si era intrufolata nel suo letto sorprendendolo… da lì in poi erano diventati una coppia in tutti i sensi, una cosa sola e Ryo si ritrovava spesso a pensare a quanto stesse bene, a quanto si sentisse felice da quel momento, una sensazione difficile da descrivere a parole e ogni volta che pensava a questo, un sorriso soddisfatto di gioia si disegnava sul suo viso.

Il ricordo di quella notte era ancora vivido in lui come se fosse accaduto il giorno precedente. Si erano addormentati abbracciati, stretti, come se entrambi volessero accertarsi che non era stato solo un sogno, ma una bellissima realtà. Aveva dormito così bene che non si era accorto che Kaori era scesa a preparare la colazione e gliel’aveva portata fino su in camera, l’aveva svegliato passandogli sotto al naso la tazza di caffè fumante e poi l’aveva baciato dolcemente sussurrandogli sulle labbra. Avevano consumato la colazione a letto, felici e poi avevano passato la giornata a sistemare la camera, non c’era più motivo per cui dovessero dormire separati perciò Kaori gli aveva chiesto di aiutarla a trasferire le sue cose dalla sua camera in quella di lui, e lui era stato felice all’idea che da quel momento in avanti, il bellissimo viso di Kaori sarebbe stata l’ultima cosa che avrebbe visto prima di addormentarsi e la prima cosa che avrebbe visto al suo risveglio, cosa avrebbe mai potuto chiedere di più.

E ogni volta che apriva l’armadio per prendere dei vestiti, si emozionava nel vedere gli abiti di Kaori insieme ai suoi, sapevano di casa, di vita condivisa e vissuta insieme. Cose come questa, che la maggioranza delle persone riterrebbero normali o banali, per lui non lo erano, Ryo non era certo abituato a vivere la vita di coppia, la vita di famiglia, per lui quella era l’eccezione e solo Kaori con la sua gioia di vivere, il suo calore e il suo amore, era riuscita a rendere la sua vita un po’ più normale, perché la loro vita non era certamente comune, ma a loro piaceva così, purché vissuta insieme.

Mentre scendeva le scale che portavano al piano di sotto sentiva l’aura di Kaori farsi sempre più vicina, più forte d’intensità, segno che lei era lì.

E la vide, girata di spalle in piedi davanti alla grande finestra del salotto che guardava fuori in direzione delle luci della città, con addosso uno dei suoi pigiami di raso preferiti e la vestaglia da notte dello stesso tessuto che le cadeva morbida sui fianchi perché non l’aveva chiusa in vita, era bellissima.

Aveva sempre saputo quanto lo fosse ma da quando lei era diventata la sua donna questa consapevolezza si era fatta più forte, la vedeva e la guardava con occhi diversi, occhi di un uomo innamorato.

Inoltre Kaori si sentiva molto più donna da quando stavano insieme, era esplosa in tutta la sua femminilità e questo traspariva in tutto il suo essere lasciando Ryo incantato ogni volta che si soffermava a guardarla.

Avanzó lentamente verso di lei facendo attenzione a non fare troppo rumore per non spaventarla dato che lei era visibilmente immersa nei suoi pensieri.

Negli ultimi tempi Ryo aveva notato che Kaori era diventata più silenziosa e introversa e si era chiesto quale potesse essere il motivo, ma sapendo che Kaori era sempre sincera con lui e insieme parlavano di tutto non essendoci segreti tra loro, non le aveva fatto domande, lasciandole i suoi tempi, certo che quando lei avrebbe voluto avrebbe parlato con lui di ciò che le passava nella mente e nel cuore.

Era tuttavia preoccupato per lei, quindi quando lei si voltò verso di lui avendo avvertito la sua presenza, le chiese dolcemente “Kaori va tutto bene?”

Lei gli sorrise, un sorriso dei suoi, uno di quelli per i quali Ryo sarebbe volentieri morto e gli disse “Sì Ryo tutto a posto grazie, mi sono svegliata e non riuscendo più a riprendere sonno mi sono alzata per farmi una tisana, ne vuoi una anche tu?

Stava già incamminandosi in direzione della cucina quando Ryo annuì e alzando il braccio gli fece il gesto di rimanere dov’era come a volerle dire di non preoccuparsi, ci avrebbe pensato lui. L’acqua era ancora calda nel bollitore, ne versò un po’ nella tazza insieme al filtro e la raggiunse mettendosi dietro di lei, appoggiando il mento sulla sua spalla e lei si lasciò andare appoggiando dolcemente la schiena contro il suo petto e quando lui le cinse la vita col braccio lei si strinse ancora di più a lui appoggiando la testa sul suo collo, si sentiva protetta e sicura ogni volta che Ryo la teneva tra le braccia e insieme continuarono a guardare la città, quella che loro consideravano la loro casa.
 

“Ryo non trovi sia stupenda?” disse lei riferendosi chiaramente a Tokyo vestita di notte e illuminata dalla luna, Ryo rispose di sì e abbassando la testa le lasciò un bacio sui capelli facendole capire che ovviamente era d’accordo con lei, sentiva che quella frase sarebbe stata solo l’inizio, che lei gli avrebbe aperto il suo cuore rivelandogli i pensieri e turbamenti interiori di quegli ultimi giorni, la strinse un po’ di più a sé come a volerle trasmettere il suo appoggio qualunque cosa lei volesse dirgli e farle capire che era interessato a condividere quello scambio con lei.

Kaori si rilassò ulteriormente contro il corpo del suo uomo e continuò a parlare “Ho sempre amato questo paese e questa città, mi sono sempre sentita a casa qui, come se io e lei ci appartenessimo a vicenda e non penso sia solo perché sono vissuta e cresciuta qui, è una cosa che ho sempre sentito in fondo al mio cuore, soprattutto da quando la vivo con te al tuo fianco. Sai Ryo quando ero piccola guardavo la TV e vedevo posti nuovi a me sconosciuti e ne rimanevo affascinata, ad un certo punto ho iniziato a comprare riviste di viaggi e ritagliavo le immagini dei posti che mi piacevano di più e che avrei tanto voluto visitare, da quel momento iniziai a coltivare la mia voglia di viaggiare sognando che un giorno avrei viaggiato per vedere il mondo. Naturalmente ero felice qui con Hide e papà ma sentivo il bisogno di evadere, di scoprire il mondo e con lui scoprire me stessa, quello che sarei stata capace di fare o capire quale sarebbe stata la mia strada, come sai non avevo molte amicizie all’epoca, solo Eriko che ho conosciuto al liceo, questo desiderio era il mio unico svago diciamo, poi però dopo la morte di papà, ho dovuto accantonare l’idea, lo studio mi teneva molto impegnata, in più dovevo badare alla casa e a mio fratello, eravamo soli e cercavo di fare del mio meglio in tutto per non gravare ulteriormente su di lui, prendersi cura di una ragazza adolescente non proprio ordinaria non deve essere stato facile per lui, ma c’è sempre stato per me ed io di questo gliene sarò sempre grata”.

Gli occhi iniziarono ad inumidirsi di lacrime al ricordo del suo amato fratello ma continuò il suo racconto mentre Ryo l’ascoltava con attenzione.

“Quando Hide entrò in polizia io mi buttai completamente nello studio, sentivo la responsabilità di ripagarlo per i sacrifici che stava facendo per me, pagare la scuola, i miei bisogni…e non avevamo abbastanza soldi per poter viaggiare o fare una vacanza, quindi ho riposto questo mio sogno nel cassetto accontentandomi delle gite organizzate dalla scuola e non mi lamento, ho visto diversi posti e il Giappone è davvero bellissimo, ma a parte il mio Paese non sono mai stata all’estero, non ho mai lasciato il Giappone e quando mi capita di pensarci lo faccio con un po’ di rimpianto nel cuore anche se sono felice qui e sono soddisfatta della mia vita. Quando guardo Tokyo oggi, e guardo Shinjuku il mio cuore è gioioso, vedo noi due e penso che è bellissimo poter condividere la bellezza di questa città con te.”

Ryo vide il suo sorriso attraverso il riflesso della finestra e le disse “Anch’io sono felice Kaori di condividere tutto questo con te, Tokyo è casa tua quanto mia e quando sono venuto qui dall’America ho subito capito che questa sarebbe stata casa mia, finalmente avevo trovato il mio posto e oggi posso dire che da quando ci sei tu nella mia vita, mi sento davvero a casa, nel senso più completo del termine.”

Kaori sentendogli dire quelle parole si girò verso di lui senza però uscire dal suo abbraccio “E se d’ora in poi tu dovessi condividerla con qualcun altro?” gli disse sentendo l’emozione crescere dentro di sé.

Ryo la guardò interrogandola con lo sguardo, non capiva cosa lei intendesse dire, una leggera paura iniziò a farsi spazio dentro di lui, che volesse lasciarlo? Che avesse iniziato tutto quel discorso perché voleva andarsene? Che avesse deciso che era stanca di rischiare continuamente la vita? Dopo tutto era ancora giovane e bellissima, avrebbe potuto fare una vita normale e realizzare tutti i suoi sogni, tutto quello che la vita per circostanze avverse le aveva impedito di fare, vedere il mondo….

Ma Ryo era completamente fuori strada, Kaori sentì il corpo di lui irrigidirsi e guardandolo negli occhi capì la direzione che avevano preso i suoi pensieri, gli sorrise dolcemente e questo confuse ancora di più il suo compagno che le disse “Cosa vuoi dire Kaori, che significa?”

Lei ansiosa di potergli dire il segreto che custodiva nel cuore da giorni perché voleva aspettare il momento giusto, gli rispose di getto senza distogliere il suo sguardo dai suoi occhi “Sono incinta Ryo!”

Vide chiaramente lo stupore sul volto dell’uomo e aspettó con trepidazione che lui parlasse, che lui dicesse qualcosa. Erano giorni che lei pensava a come avrebbe potuto dirglielo, non era stato affatto programmato, era stata una sorpresa inaspettata e aveva paura di come lui avrebbe reagito, di cosa avrebbe potuto pensare, di cosa avrebbe voluto, non era certa che lui volesse un figlio soprattutto con la vita che facevano, ma lei sì, era nata per essere madre, da tempo sentiva questo bisogno ma prima, quando ancora non stavano insieme lei era innamorata di lui e non avrebbe mai cercato un altro uomo con cui dividere la vita, però il tempo passava e Ryo non si decideva a fare con lei quel famoso passo e quando finalmente aveva trovato lei il coraggio, era stata talmente felice che non avrebbe potuto chiedere di più di quella felicità e non aveva avuto il coraggio di affrontare l’argomento con lui, di esprimergli questo suo desiderio, ma ora che stavano insieme già da diverso tempo e la vita le aveva fatto questo regalo, non aveva scelta, avrebbe dovuto affrontarlo.

Ryo rimase in silenzio, non una parola, si limitò a spostare il suo sguardo che fino a quel momento era inchiodato su di lei, verso la città, come se avesse bisogno di pensare, di riflettere, di assimilare la cosa.

Kaori comprendendo il suo stato d’animo lo lasciò fare, aspettando anche lei in silenzio, non seppe dire per quanto rimasero così senza parlare, l’una tra le braccia dell’altro, diversi secondi o forse qualche minuto, finché lei non potendo più aspettare e bisognosa di sapere, di avere un confronto con lui, la mano sul suo petto che iniziò a tremare perché spaventata da una sua possibile reazione negativa, lo incitò “Ryo ti prego dì qualcosa, lo so che non era previsto, non ne avevamo nemmeno mai parlato, ma ho avuto un ritardo e io non ne ho mai, ho fatto due test che sono risultati entrambi positivi, ho già preso appuntamento col medico per un’ulteriore conferma ma io sono sicura, lo sento, le cose stanno così ho bisogno di sapere da te…ti prego parlami…”

Ryo che fino a quel momento aveva guardato fuori, nel sentire la compagna così preoccupata, si voltò di nuovo verso di lei, di nuovo occhi negli occhi e guardandola con uno sguardo dolce e innamorato le disse “Kaori…se davvero le cose stanno così, allora vorrà dire che City Hunter dovrà lavorare sodo per rendere questa città ancora più sicura per questo figlio che dovrà arrivare” e le sorrise facendole l’occhiolino.

A quelle parole Kaori gli saltò letteralmente al collo abbracciandolo forte “Oh Ryo! Sono così felice!” “Anch’io Sugar, anch’io” le sussurrò all’orecchio mentre le accarezzava i capelli.

Alcuni giorni dopo….

Kaori stava preparando la cena e aspettava impaziente che Ryo rientrasse da fuori, era uscito senza darle troppe spiegazioni ed era in ritardo.

Quando finalmente sentì la chiave che girava nella toppa, si girò in direzione della porta e lo vide, gli corse incontro abbracciandolo “Oh Ryo finalmente, stavo iniziando a preoccuparmi, tutto bene? Dove sei stato?”

“Ehy Kaori calmati, tutto bene, dovevo fare delle commissioni in centro” disse imbarazzato grattandosi il collo.

“Senti Ryo devo dirti una cosa, oggi sono stata dal medico e gli esami hanno confermato, ci aspetta la prossima settimana per fare la prima ecografia!” Kaori era entusiasta, sprizzava gioia da tutti i pori.

Ryo le sorrise e l’abbracciò di nuovo, poi si scostò da lei, con una mano tirò fuori dalla tasca della giacca una busta bianca e gliela porse “Questa è per te.”

Lei sgranò gli occhi, sopresa, decisamente non si aspettava un regalo da parte di Ryo, lui non era certo il tipo d’uomo che faceva regali alla sua donna “Che…che cos’è?” chiese timidamente.

“E dai Kaori, aprila, se non la apri non lo saprai mai” a Kaori sembrò quasi di vedere del rossore sulle guance di Ryo.

Lei aprì la busta e vide che conteneva due biglietti aerei, il cuore iniziò a tamburellare nel petto “Che significa Ryo?”

“Beh ecco, mi hai detto che vedere il mondo è sempre stato il sogno che non hai potuto realizzare, allora ho pensato che potremmo farlo insieme, voglio dire un po’ per volta, quando nascerà il bambino non credo sarà possibile viaggiare per un po’ di tempo, quindi perché non approfittarne in questi mesi di tranquillità…” spiegò lui “Hai dovuto rinunciare a questo sogno per occuparti della tua famiglia e di tuo fratello, poi sei venuta a stare qui e ti sei occupata di me per tutti questi anni e anche se hai scelto liberamente di farlo mi sono sentito in parte responsabile per questa tua rinuncia, volevo che per una volta pensassi a te, solo a te, perché te lo meriti amore mio.”

Lacrime di emozione iniziarono a rigare le guance di Kaori che era rimasta senza parole per quel gesto di Ryo, lui voleva che lei fosse felice e voleva almeno in parte ripagarla di tutti i sacrifici e le rinunce che a causa delle circostanze era stata costretta a fare nella vita, regalandole la possibilità di realizzare il suo sogno di bambina, lei che bambina non aveva potuto esserlo… sognava di viaggiare, vedere il mondo e ora poteva farlo insieme all’uomo che amava e a suo figlio che, anche se doveva ancora nascere, era già lì con loro, dentro di lei…era felice, immensamente felice, amava quell’uomo non proprio ordinario, ma dolce, premuroso e con un cuore grande.

“Dove andiamo Ryo?” chiese tutta entusiasta.

“Dove vuoi, i biglietti sono aperti, decidi tu Sugar, io ti seguirò fino in capo al mondo!”

Si abbracciarono di nuovo e lei si lasciò cullare dal battito del cuore del suo uomo, la vita aveva riservato ad entrambi tante sorprese, alcune brutte, altre bellissime e decisamente inaspettate, ma erano pronti a viverle insieme, per sempre.
 


ringrazio di cuore Marinella per questi due splendidi disegni!

   
 
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