Fanfic su artisti musicali > Fall Out Boy
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Autore: Idris Kessivrea    31/08/2009    1 recensioni
Questa storia, non mi piace. La posto, solo perchè è stupido lasciarla lì. Così almeno qualcuno potrà criticarla. L'ispirazione viene da Disturbia di Rihanna. Grazie a chi legge e recensisce :)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era tutto pronto per il concerto, le casse, la batteria, le chitarre, il basso, e i rispettivi accessori, i "costumi di scena", il BUS... C'era tutto. Forse. Avevano ricevuto quell'offerta per gioco, e dovevano partire in fretta e furia. "Prima di subito" come facevano prima di diventare famosi e richiesti ovunque. "Peteeee, ti muovi? Siamo in ritardo!!!" gridando, chiedendosi dove fosse andato a finire il frontman. "Sì Pat, arrivo dovevo salutare BMW" ridendo. Rideva sempre quando chiamava suo figlio così. Patrick non disse nulla, lo guardò risoluto. "Ma gli altri, Mr Too Late?" si chiese Pete. Per nulla preoccupato dalla domanda, rispose con un po' di nervosismo nella voce. "Tu preoccupati di mettere il tuo culo sul sedile e guidare, OK?" Pete che non osava contraddirlo, fece come gli era stato suggerito. Si mise alla guida, non prima di aver acceso la radio. Poi erano pronti a partire. "Ma perchè devo guidare io? Non avevamo il tizio che guidava?" guardando Patrick, che sembrava si stesse preparando al suo primo concerto. Dal suo canto si limito a rispondere brusco "A casa di Joe, e spero sia pronto". Pete non capiva perchè fosse così teso, e in quel momento non gli importava saperlo. Lo pungolò. "Ah, ho capito. Il tizio che doveva guidare questo bus è a casa di Joe, insieme a Joe? Sì, dev'essere così sennò perchè avresti detto così. Oppure, dobbiamo andare a prendere Joe. Sì forse questa è l'opzione più esatta" si rese conto di non essere ascoltato, e ripetè tutto. Patrick lo seccò con uno sguardo malefico "Vuoi che guidi io?". Pete si domando se per caso non avesse le sue cose, ridendo fra se e se "Ma per carità, con quei nervi, no tranquillo porterò questo bus a casa di Joe, prima di subito" odiava quest'ultima frase, ma adorava infastidire Pat.
Ad attenderli, c'erano Joe ed Andy. Quando furono saliti, Pete sperava che ci fosse stato davvero Bruce "Ma il tizio che guida il Bus, Bruce non era con voi?" seccato di dover guidare lui. "Pensavi fosse a casa mia?" fece Joe alienato. "Be' ci speravo, dopotutto se c'è stato Andy" ridendo a crepapelle. "Simpatico Pete, non credo dovresti fare questo genere di batutte. Devi guidare!" Pete e Joe si guardarono non capendo il nesso.
Quando Patrick esordì, facendo concludere il vociare "Guido io, levati da lì. Voi, andate dietro a completare il palinsesto" sembrava una vecchia autoritaria e zitella. Gli altri due andarono a sdraiarsi nei divani nella stanza subito dopo la cabina di guida. Liberando il sedile Pete rimase impiedi accanto a Patrick per qualche minuto "Peccato, adoravo guidare questo coso enorme, mi sentivo il re della strada" sarcastico. "Sì Pete, vattene ora" sghignazzando raggiunse gli altri.

Non appena fu entrato, si guardò intorno e cerco il cellulare con lo sguardo. Lo trovò sul tavolino, e sospirò di sollievo. Non l'aveva dimenticato, Ashlee si sarebbe inalberata moltissimo. Aprì il frigo e prese una birra, non la voleva ma vedendola in mano agli altri l'aveva fatto. Ormai. Si appoggiò al muro bevendo un sorso di birra, pensò che era troppo calda. Guardava i due parlare animatamente di come Thnks Fr th mmrs sarebbe stata perfetta dopo hum hallelujia. Si intromise "Ragazzi, dovremmo suonare i pezzi più famosi. Sapete è una piccola cittadina, quasi tutti i ragazzi sono nostri fan, forse suoneremo un'inedito." cercando di far capire ai due che non potevano suonare 3 o 4 album interi. "Quindi, le più conosciute?" disse Andy. Joe non riusciva a capire perchè Andy fosse sempre così sulle nuvole in quel periodo, decise che ci avrebbe pensato dopo. "Ma che ha la vecchia zitella oggi Pete?" rise, girando le dita di lato alla testa per indicare che fosse impazzito. Rise anche Pete, "Non lo so, ha fatto la sceneggiata a me perchè salutavo il mio primogenito, diceva che eravamo in ritardo" strabuzzando gli occhi. Dalla cabina di guida "Vi sento figli di nessuno!"...

Arrivarono in tarda nottata nella piccola cittadina di Naive. Erano pochi abitanti, poche famiglie con molti figli. Andy si svegliò e chiamò gli altri due che dormivano in modo scomposto sullo stesso divano. Non sapeva perchè li guardava con una certa perplessità e malinconia. Pete si stropicciò gli occhi e scostò la tenda e vide alcuni tratti, i primi di quella cittadina. "Oh, WOW... Ma cos'è... questa? Sembra di essere nel passato." lievemente preoccupato e eccitato per il concerto che avrebbero tenuto tra poche ore. Joe la pensava allo stesso modo, ma lui aveva un brutto presentimento. Prese il cellulare dalla tasca... "Cazzo, non prende!! Ragazzi?" ... "Ma dov'è Patrick?" dissero all'unisono guardandosi intorno. Scesero da quel bus, "Patrick?" chiamò Pete. "Patrick???!!!" chiamò Andy. Mentre Joe, risaliva sul bus per accendere il pc. Gli altri due cercavano intorno. Provò a connettersi ad internet ma non c'era segnale. Era un po' impaurito da questa nuova cosa. Sbucò sulla porta Andy che gli disse di andare con lui con il cellulare. Raggiunsero Pete che li aspettava vicino ad un enorme albero. "Qui prende il telefono. Ho provato a chiamare Patrick, ma dà spento" I tre rimasti, erano preoccupati. Avevano perso la vecchia zitella autoritaria. ..."Sì Ash ti chiamo. Ok, ci sentiamo dopo. Saluta Bronx" era diventato serio. Gli altri si erano seduti a terra pensando a chissà quale fine aveva fatto Pat. "Ha detto Ash di trovare un bar, di chiedere in giro. Se qualcuno l'ha visto!"

Camminarono un paio di minuti prima di arrivare in città. Lesserò le varie insegne. Entrarono al Millenium Pow, un bar ristorante, il più frequentato della zona. "Ma voi siete i Fall Out Boy!!!" la cassiera era scioccata di vedere gli idoli di sua figlia davanti a lei. Decisero di comune accordo di non chiedere a nessuno informazioni di Patrick. Potevano diffondere qualcosa ai giornali. Uscirono e si diressero al bus. Squillò un cellulare "Patrick, ODDIO ma dove sei? Veniamo a prenderti... Dimmi dove sei... Cosa?... Ma sei diventato scemo?... Vieni subito al BUS!!!" Era arrabbiato... Veramente arrabbiato... Andy chiese informazioni preoccupato. "Sta' zitto idiota!!!" Accellerò il passo. Arrivò nello stesso istante di Patrick... "Io, ero scusate... Dormivate, e sono uscito... Qui conosco gente, ho fatto quattro chiacchiere con gli amici" ... "Idiota!" Mentre Patrick si faceva salutare dagli altri due. "Mi cerco un Hotel... Buonanotte ragazzi". Joe raggiunse Pete "Ma perchè? Dai Pete!" cercando di essere convincente. "Joe, non ce l'ho con te, è un idiota. Dormi bene amico!"

L'indomani, Patrick si svegliò e uscì a fare una passeggiata. Sdraiato sotto un'albero gigante c'era Pete che dormiva. Si avvicinò "Ehi, Pete. Dormito bene all'hotel?" Pete si svegliò rintontito guardandosi intorno "Be', credo di sì. E voi in quel bus costoso e super accessoriato?" ridendo. Patrick capendo che all'amico gli era passata, cominciò a scherzarci su. "Eh... Dormire su un materesso ad acqua ha i suoi vantaggi, ma probabilmente dormire su un letto d'erba ha i suoi, non è vero?" prendendolo in giro.
   
 
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