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Autore: Funlove96    08/07/2021    1 recensioni
30 piccoli momenti NaLu... sperando che un certo exceed non si intrometta.
Prompt ispirati alla NaLu Week. Raccolta di Flashfic/One-Shot (non la finisco i tre giorni promesso XD)
Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '30 shades of...'
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11: Natsu's birthday.



"Idiota!" ripeté la ragazza per l'ennesima volta durante quel tragitto che, se non fosse stato per lui e una delle sue solite bravate, sarebbe stato molto più tranquillo. "Sei solo un idiota Natsu!" se non lo prendeva a calci doveva solo ringraziare il fatto che fossero per strada e che già l'attenzione dei passanti era su di loro per via della poltiglia, bianca e leggermente rossastra in alcuni punti, che li ricopriva da capo a piedi, e di cui il mago di fuoco gustava una piccola quantità di tanto in tanto. Di certo non si sarebbe lasciato scappare l'opportunità di assaggiare ciò che rimaneva -quel miscuglio altro non era che la panna mista con la mousse alla fragola che erano state usate per decorazione- della torta che Lucy aveva preparato proprio per lui, e da cui Erza aveva evitato di farsi tentare, combattendo valorosamente contro sé stessa, per la rabbia più che giustificata della compagna. Rabbia che aveva preventivato, ma che era più che disposto ad affrontare...

"Eddai Luce, in fondo era per me no?" con le mani posate dietro la nuca e le gambe a macinare un percorso conosciuto, Natsu se ne stava apparentemente tranquillo -la mente era impegnata a ripassare il discorso che si era preparato-, mentre la ragazza, fasciata in quel vestitino blu dai richiami dorati lungo fino a poco sotto il ginocchio, in pendant con gli stivaletti neri a renderla una vera e propria dèa nonostante la poltiglia appiccicosa e un po' sciolta, a passo veloce si dirigeva verso il piccolo appartamento di Strawberry Street che da anni vedeva scene come quella, ormai all'ordine del giorno da quando si erano conosciuti...
La porta in legno massello quasi uscì dai propri cardini per quanto forte Lucy la sbatté dopo essere entrata come una furia per correre dritta in bagno, non notando minimamente la presenza del micio blu appollaiato sul suo piumone rosa, intento ad aspettarli, e che si godette la scena, troppo consueta ai suoi occhioni neri. "Aye! Vedo che il tuo piano ha funzionato..." fu l'unica cosa che Natsu riuscì a sentire tra le risate tenute a bada dalle zampine premute sul muso e le urla di Lucy, che dal bagno non la smetteva di inveire contro di lui e il suo poco autocontrollo.
"Abbassa la voce Happy o mi farai scoprire!" bofonchiò sedendosi sul letto, non curante del fatto che potesse sporcarlo, riflettendo su ciò che stava succedendo...

Aveva pensato a tutto, e anche se quella festa a sorpresa, organizzata da Lucy per il suo compleanno, era l'ultima cosa che avrebbe voluto rovinare, ormai non ce la faceva più ad aspettare, e aveva iniziato una delle sue solite risse col mago del ghiaccio per poter far sì che la ragazza fosse proprio lì dove la voleva. Solo pochi giorni prima era stato il compleanno di lei, e mentre la vedeva sorridere e festeggiare con la loro famiglia, aveva capito che voleva di più. Voleva che quel legame fosse di più, non solo agli occhi dei loro cari, ma a quelli di tutti...

Aveva passato giorni a pensare a cosa dirle perché voleva fare le cose per bene: Le avrebbe fatto un discorso di quelli romantici, quelli che piacevano tanto a lei e con cui riempiva tutti i suoi scritti, per poi tirare fuori l'anello che aveva acquistato -un piccolo anello d'argento con un'ametista a spiccare esattamente al centro- e farle la fatidica domanda. Ma una volta varcata la soglia il fiato era venuto meno, e l'aveva lasciata correre in bagno, rimanendo lì a fissare quell'appartamento divenuto anche suo, e da molto prima che la loro amicizia si trasformasse in amore...

La convivenza non era stata chissà quale cambiamento dato che praticamente lui e il gatto ci abitavano già in casa di Lucy, e l'unica differenza era che lei pagasse solo metà delle spese, mentre la vecchia casa ai confini di Magnolia, a ridosso della foresta, era in attesa di alcune ristrutturazioni. A Natsu sarebbe piaciuto che la compagna andasse a vivere da lui, ma casa sua non era adatta alle esigenze della maga e così aveva deciso di mettere da parte del denaro per poterla rendere più accogliente per lei.

Alla fine però era lì, seduto sul piumone rosa, ormai irrimediabilmente sporcato, a guardare la porta del bagno che si apriva per lasciar uscire Lucy, una vera dèa anche avvolta nel suo candido asciugamano e coi capelli umidi raccolti in uno scomposto chignon...
"Natsu!" gli fece ancora più furiosa di prima nel vedere cos'altro aveva combinato. "Ora bisognerà cambiare di nuovo le lenzuola prima di poter andare a dormire accidenti!" si voltò verso il grande armadio proprio dietro di lei e lo aprì per prendere il suo pigiama -una canotta bianca e un paio di pantaloncini rosa- per poi rientrare in bagno. "Torno tra poco, tu non fare altri danni!" gli disse prima di chiudersi ancora la porta alle spalle e fermarsi davanti allo specchio a guardare la sua immagine riflessa.

Cosa prendesse a Natsu nell'ultima settimana proprio non lo sapeva, eppure pochi giorni prima avevano festeggiato il suo di compleanno, e da quello che le avevano detto Natsu era stato quello che si era impegnato più di tutti, e non che lei avesse dubbi. E anche Lucy lo aveva fatto davvero col cuore ad organizzare tutto, trovando aiuto nella sua famiglia per non far sospettare nulla al proprio compagno, che invece, nel bel mezzo del festeggiamenti, se ne era uscito con una delle sue bravate, ingaggiando una rissa con Gray e coinvolgendo, come sempre, tutta la gilda...
Alla fine erano dovuti tornare a casa dopo aver ripulito l'intera sala, e ora il dragon slayer se ne stava tranquillo, quasi assente. Non capiva proprio che fine aveva fatto il Natsu che, dopo la missione dei cento anni, quando lei aveva trovato il coraggio di chiedergli cosa volesse dirle prima della partenza, l'aveva stupita confessandole quello che il suo cuore di drago celava e che quel viaggio alla ricerca dei draghi sacri, tra pericoli, risate e l'avventura che mai erano mancati, aveva solo lasciato esplodere con ancora più potenza. La stessa che le aveva investito il cuore alla sua confessione e a quel loro primo bacio...

Che quel sentimento da parte di Natsu si fosse assopito era un pensiero tanto doloroso quanto pressante, e la testa ormai era invasa d'immagini di lui che se ne andava dicendole che si era sbagliato, che in realtà quello che aveva creduto essere amore era solo una forte amicizia, non riuscendo a impedire a due piccole goccine salate di affacciarsi agli occhioni color cioccolato. Gli stessi occhi che inquadrarono il volto di Natsu infossato nel suo collo niveo quando sentì sui fianchi una presa ferrea e delicata al contempo, capace di farla risvegliare da quella trance.
"N-Natsu... mi sono appena fatta il bagno cosa fa-" "Perché piangi Lu?" se c'era una cosa che non sopprtava era vederla piangere...

Si era deciso a raggiungerla in bagno, salutando il neko che, capito di essere di troppo, era volato via mentre il tramonto lasciava spazio alla sera, e facendo meno rumore possibile -anche se era distratta e sarebbe potuto entrare buttando giù la porta senza che lei si accorgesse minimamente di nulla-, ma l'odore delle sue lacrime gli aveva pizzicato il naso, facendogli mandare al diavolo -ancora- l'idea di farle quella domanda che gli premeva troppo. Adesso era importante capire cosa non andava e fare in modo che la sua Luce smettesse di piangere.

"I-Io... niente è solo che è stata una giornata intensa... ti serve il bagno? Vado via subito..." non le permise di staccarsi dalla sua presa, tenendola dolcemente stretta e voltandola verso di sé. "Lucy che ti succede?" era davvero preoccupato e l'idea che lei non volesse parlargliene gli faceva male. Da quando avevano questi segreti? Da quando avevano dei segreti?

Poggiò la fronte su quella di lei, così bella pure quando faceva la testarda ma se non fosse stata così non avrebbe mai catturato il suo cuore di drago, chiudendolo nella morsa dell'amore che giorno dopo giorno sembrava crescere sempre di più. "Natsu perché non sei entrato prima?" finalmente quel silenzio si era spezzato, ma quella decisamente non era la risposta che si aspettava e nemmeno era sicuro di aver capito bene...
"Perché non sei entrato in bagno mentre c'ero io chiedendomi di farti spazio? Perché non ti sei messo a letto mezzo nudo per dormire? Perché sei così lontano adesso?" le labbra tremanti che continuava a mordersi nervosa e il respiro un po' affannato gli mostravano chiaramente quanto cercasse di non scoppiare a piangere e di conseguenza quanto potesse essere forte e orgogliosa la sua Luce. "Credevo ti infastudisse la storia del bagno... e riguardo al letto... credo di non avere sonno..." si era davvero perso così tanto nei propri pensieri che aveva finito per trascurarne la fonte?
"Lo so... so di essere insopportabile e anche incoerente perché nonostante mi dia fastidio sono felice di vederti entrare qui e stenderti nella vasca... sono felice di sentire le tue braccia che mi stringono quando mi abbracci da dietro e inizi a passarmi la spugna insaponata sulla pelle..." un piccolo sorriso increspò le loro labbra. Quanto piaceva a Natsu starsene lì, a carezzare il corpo della compagna sentendo le manine snelle e leggere fare lo stesso a lui. Una piccola coccola quotidiana che si trasferiva spesso tra le lenzuola. Spesso, non sempre, a volte rimanevano solo a coccolarsi, in genere quando le missioni erano state particolarmente stancanti e i muscoli dolevano troppo, e andava benissimo così a entrambi...

"So che dico che mi infastidisce quando vado a letto e trovo te già lì a sorridermi malizioso ma in fondo mi piace quando succede... e so che ti stancherò un giorno per questo, forse l'ho già fatto, però-" doveva fermarla. Era felice di sapere che quelle sue abitudini fossero così ben accolte dalla sua Luce -dalle reazioni tutt'altro che infastidite di lei, che condivideva quei momenti con molto piacere, lo avrebbe capito anche un idiota come lui- ma quel discorso stava vergendo in qualcosa che non gli piaceva. Stancarsi di lei? Quale eresia aveva appena pronunciato quella bellissima bocca in cui lui si era appena immerso in uno dei baci più belli che avesse mai dato? "Luce tu non mi stancherai mai! Non mi stancherò mai di vederti aprire gli occhi al mattino o di guardarti dormire dopo che abbiamo fatto l'amore. Non mi stancherò mai di farti i dispetti per vedere la tua espressione contrariata, quando gonfi le guance, tutta rossa per l'imbarazzo, e non mi stancherò mai di fare casini alla gilda costringendoci a tornare a casa con te arrabbiata ed io che penso a cosa dirti per chiederti di sposarmi... non mi stancherò mai di tutto questo perché è esattamente quello che mi dà la forza di vivere, e da molto più di un anno... non mi stancherò mai di te... scusami se ti ho lasciato pensare il contrario..." glielo disse guardandola negli occhi, mentre con le mani le scacciava via le lacrime e con le labbra, ancora rosse per quel bacio che lo aveva infiammato, che facevano uscire le parole tutte d'un fiato, d'istinto...
Perché era l'istinto che gli aveva spento il cervello nel momento esatto in cui aveva sentito Lucy dire quella frase che gli aveva fatto male al cuore. Quel cuore che aveva potuto distintamente sentire contorcersi dal dolore che quelle parole, abili lame invisibili e dolorose, gli avevano provocato...

"Sì..." la guardò stranito mentre la maga gli sorrideva. Si era perso qualcosa o... "Sì che ti voglio sposare Natsu Dragneel..." sorrise Lucy, sorrise in mezzo a nuove lacrime dal sapore assai differente stavolta, mentre un altrettanto allegro Natsu si impossessava di nuovo delle sue labbra, prendendola per i glutei poco dopo aver annaspato con una mano sull'interruttore per spegnere la luce, e portandola fuori, facendosi strada coi suoi sensi e la luce della sera che filtrava dall'esterno, fini a posarla dolcemente sul loro letto, lasciando che la stoffa spugnosa dell'asciugamano cadesse sul pavimento, seguita dal gilet nero e i bianchi pantaloni di Natsu, dove anche i boxer grigi si accasciarono lentamente, fino a creare una piccola montagnola sul pavimento...

Se solo ripensava alle idee che aveva avuto pochi minuti prima di fronte a quello specchio si dava della stupida Lucy. Come aveva potuto credere che il suo drago, quello che le aveva appena chiesto di unirsi a lui per la vita, ancora di più di quanto già non lo fossero prima, lo stesso che ora le sussurrava dolci parole all'orecchio, mentre si spingeva sempre di più in lei con dolce passione, potesse stancarsi di lei?
Che sciocca che era stata, questo, una piccola parte del suo cervello, continuava a rimproverarle mentre una patina candida le offuscava la vista e le labbra invocavano il nome del suo amato in un urlo ancora più acuto. Un urlo di piacere che fece scendere un bellissimo brivido sulla schiena di Natsu, il quale la seguì subito dopo nel più primordiale dei grugniti, invocando le quattro lettere di quel nome che gli si era scolpito nel cuore forse già nel loro primo incontro ad Hargeon, anni prima. Il nome di colei che quel cuore se lo era preso senza permesso -e non che lui avesse opposto chissà quale resistenza- e che aveva continuato a prenderselo ancora e ancora, finché non aveva scoperto di aver fatto lo stesso con lei giorno dopo giorno...

Aprì piano gli occhi, lasciando che la luce esterna trapassasse le tende e arrivasse ai suoi occhi, permettendogli di posare lo sguardo smeraldino sull'orologio appeso al muro, il quale diceva che mancavano ancora venti minuti alla mezzanotte che avrebbe segnato la fine di quel sette Luglio...
"Mh Natsu... che fai?" gli domandò una Lucy ancora assonnata nel vederlo seduto sul letto mentre rovistava nei propri pantaloni, tirando fuori qualcosa di molto piccolo, che però brillò a contatto con un sottile raggio di luce lunare che entrava dalla finestra e...
"Dimmelo di nuovo ti prego..." le disse soltanto, nello girarsi e incontrare la sua sagoma appena coperta dal lenzuolo, il quale ricalcava perfettamente i contorni di quel corpo bellissimo.
Quel corpo che si alzò e si inginocchiò sul materasso, lasciando senza vergogna alcuna -anche se era certo, Natsu, che Lucy avesse le guance in fiamme- che venisse scoperto nel movimento, palesandoglielo ancora. "Voglio sposarti Natsu Dragneel..." sussurrato con voce sicura, per lasciare poi che lui le prendesse la mano sinistra e, baciandogliela, le infilasse l'anello all'anulare, sancendo ancora una volta quella promessa d'amore eterno...



[2416 parole]



Angolo autrice.
Beh, sono un po' in ritardo per il compleanno di Natsu, ma dovevo scrivere questa cosa che avevo in mente, quindi eccovi un'altra bella NaLu fresca fresca (anche se io sto morendo di caldo🥵)
Grazie per aver letto, alla prossima!
Ciao❤️
   
 
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